[AIB]AIB Notizie 7/2003
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La scelta dei libri nella costruzione delle raccolte

Vittorio Ponzani

AIB-CUR tam tam riprende i tempi più significativi trattati nella lista di discussione dei bibliotecari italiani

Una recente discussione in AIB-CUR, talvolta caratterizzata da accenti polemici ma comunque interessante per gli spunti di carattere biblioteconomico che offre alla riflessione dei bibliotecari italiani, ha riguardato il progetto “La saggezza dei libri e le persone sagge”, un’iniziativa promossa e finanziata della Provincia di Roma, durante la precedente amministrazione, in collaborazione con l’Associazione Azione sociale, una federazione che raccoglie 70 organizzazioni operanti a Roma e nel Lazio. Tale progetto prevede la consegna ai Centri per gli anziani della Provincia di circa 10.000 libri.
Il messaggio di un bibliotecario romano riporta uno stralcio del documento di Azione sociale, secondo il quale questo progetto ha tra i suoi obiettivi quello di «favorire e stimolare l’avvicinamento degli anziani al mondo dei libri, tenendo in considerazione le loro realtà aggregative, nel rispetto dei diversi livelli di scolarità e delle comuni radici culturali; promuovere la lettura e i libri».
Quello che provoca una dura reazione da parte di alcuni bibliotecari è che questo progetto, nonostante citi espressamente il Manifesto Unesco delle biblioteche pubbliche (vedi https://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/unesco.htm), in realtà disattende completamente qualsiasi principio di imparzialità, obiettività e qualità nella selezione dei volumi.
Innanzi tutto la qualità degli editori coinvolti nell’iniziativa è spesso discutibile, perché verificando nei loro cataloghi editoriali si nota che sono frequentemente presenti testi che mostrano la mancanza di riscontri sulle fonti e negli archivi, proponendo tesi razziste e antisemite o teorie negazioniste.
Per quanto riguarda poi l’imparzialità e l’obiettività, si segnala che la scelta degli editori e dei titoli dei volumi risulta essere piuttosto di parte. Il 70% dei volumi infatti è pubblicato da piccole case editrici che fanno riferimento all’area politico-culturale della destra sociale e tradizionalista (Settimo sigillo, Volpe, Il falco, Ciarrapico, Il borghese ecc.), mentre tra i titoli si possono citare Donna Rachele di Chiocci (Ciarrapico), Il giovane Mussolini di Alessio (Il borghese), Atleti in camicia nera (Volpe) ecc.
Quello che colpisce di più non è certo il fatto che siano presenti testi di editori politicamente collocati a destra, ma che, a dispetto delle premesse metodologiche dell’iniziativa e dell’adesione al Manifesto Unesco, le scelte per la selezione dei libri siano state orientate in maniera univoca verso una sola parte politica e culturale.
Tutti i bibliotecari che hanno partecipato alla discussione sono concordi nell’affermare che le biblioteche non devono avere compiti di “rieducazione democratica”, ma devono mettere a disposizione dei cittadini i libri e i documenti che rispecchiano ogni forma di pensiero e ogni tendenza culturale e politica. Gli utenti devono essere considerati abbastanza adulti da pensare da soli ed essere in grado di selezionare le proprie letture, senza alcuna forma di censura o di “tutela” che stabilisca cosa possono e cosa non possono leggere.
E tuttavia non va dimenticato che i fondi per l’acquisto di libri sono sempre limitati ed è per questo che nella costruzione di una raccolta libraria è sempre necessario selezionare i libri in base alla qualità degli autori e delle case editrici, mentre è insostenibile la tesi – affacciatasi nel corso della discussione – per cui tutto ciò che viene pubblicato deve per questo essere presente nelle raccolte delle biblioteche pubbliche, altrimenti si tratta di censura. In questa occasione, invece, sembra proprio che non siano stati presi in considerazione né il criterio della qualità né le reali esigenze di lettura degli anziani.
Vengono infine invocate una maggiore attenzione e una maggiore sensibilità dei bibliotecari rispetto a questi delicati problemi, sia per denunciare anche in futuro analoghe situazioni sia per stimolare ulteriori riflessioni sul ruolo e la funzione del bibliotecario e sulla sua deontologia professionale di fronte ai problemi relativi alla costruzione delle raccolte.

ponzani@aib.it

L'archivio storico di tutti i contributi inviati in AIB-CUR è consultabile, da parte degli iscritti alla lista, a partire dall'indirizzo https://www.aib.it/aib/aibcur/aibcur.htm3


PONZANI, Vittorio. La scelta dei libri nella costruzione delle raccolte. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 7 p. 6
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-07-26 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-07ponzani.htm

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