[AIB]AIB Notizie 9-10/2003
AIB-WEB | AIB Notizie | Sommario fascicolo 9/2003


Speciale biblioteche in vetrina:
progetti presentati nell’ambito dei premi di bibliocom 2002

a cura di Sara Moretto

Premio all'ente (pubblico o privato) che abbia inaugurato la migliore biblioteca nel biennio 2001-2002.

Progetti ricevuti: 35
Sponsor: ELLEDIEMME LIBRI DAL MONDO


Si conclude con quest’ultimo inserto e con la presentazione della sezione “Biblioteche in vetrina” la rassegna di tutti i progetti, complessivamente 35, che hanno partecipato ai Premi di Bibliocom dell’anno scorso. Abbiamo voluto nel corso del 2003 presentarli tutti nella convinzione, non solo che tutti, al di là dei premi e delle menzioni, dovessero avere la loro visibilità, ma di aver messo insieme alla fine una significativa raccolta di dati sulle attività delle biblioteche italiane.
In questo modo l’iniziativa dei premi mostra la sua duplice valenza, di vetrina delle eccellenze di alcuni e di collettore della progettualità di molti.

Giuliana Zagra


Biblioteca dell’istituto e museo di storia della scienza, Firenze (vincitore)
La nuova biblioteca dell’Istituto di storia della scienza di Firenze è stata solennemente inaugurata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 9 aprile 2002. L’Istituto possiede una biblioteca specializzata in storia delle scienze e delle tecniche che ha avuto negli ultimi anni un imponente e continuo sviluppo: il patrimonio si aggira oggi attorno ai 100.000 fra volumi e opuscoli, oltre 1000 testate di periodici, di cui 200 correnti, e a circa 6000 opere in microfilm e microfiche.
La biblioteca è collocata nei due piani alti di Palazzo Castellani, sede destinata in seguito a complessi lavori di restauro e allestimento che hanno riguardato anche la generale riorganizzazione del Palazzo.
Il piano terra (precedente sede della biblioteca) è occupato dalle funzioni di accoglienza del Museo e dell’Istituto, mentre ai due piani intermedi sono esposte le collezioni storiche degli strumenti scientifici del Museo di Storia della scienza.
Nella grande sala di lettura, situata al terzo piano, sono disposte a scaffale aperto le opere di consultazione: un’autentica architettura di libri con scaffalature, colonne, e un ballatoio con balaustra che trasforma il soppalco in un balcone interno affacciato sul suggestivo panorama fiorentino. Nella sala d’ingresso è posizionato il sistema antitaccheggio e sistemata la vasta raccolta di miscellanee, mentre nei due locali attigui alla sala di lettura si trovano le sezioni periodici e un locale destinato alla sezione Galileiana. I nuovi locali sono attrezzati con postazioni di consultazione dell’archivio online per consentire l’accesso al catalogo della biblioteca e alle importanti basi dati prodotte dai Servizi bibliografici, come la Bibliografia italiana di storia della scienza e la bibliografia internazionale galileiana. I vecchi solai impraticabili del quarto piano sono stati trasformati in capienti depositi librari e in confortevoli ambienti di lavoro affacciati sulle sale sottostanti. In questi locali sono collocati fondi speciali estremamente rilevanti per la storia della scienza ottocentesca, come il Fondo Balocchi o l’imponente raccolta di opuscoli del Fondo di Fisica.
La biblioteca è in grado di ospitare 2600 ml di contenimento librario, circa 50 postazioni di lettura e 30 di lavoro. Tutti gli ambienti, ad eccezione del soppalco di servizio, sono facilmente accessibili da parte del disabile. L’intervento è stato concepito con l’intento di coniugare il comfort ergonomico e psicologico degli utenti con le caratteristiche storiche, culturali e ambientali del luogo che li accoglie.
Istituto e Museo di Storia della scienza, Firenze
Tel. 055.265311, fax 055.2653130
Referente: Stefano Casati (e-mail stefano@imss.fi.it)

Biblioteca nazionale centrale di Roma (menzione speciale) FOTO
Una struttura viva, attiva e attuale come la BNCR, realizzata negli anni Cinquanta, necessitava a distanza di tempo di una rivisitazione di funzioni e di immagine.
I principali obiettivi riguardavano:
– migliore utilizzazione degli eccessivi spazi per atrii e gallerie;
– riordino e attualizzazione delle sale di lettura e degli uffici connessi, degli spazi di accoglienza, aree cataloghi e simili;
– servizi generali: aree per mostre, bookshop, ristorazione, riunioni;
-– sistemazioni esterne, accesso pedonale dalla viabilità urbana, da metropolitana e parcheggi.
Si è inteso evidenziare i nuovi interventi con elementi architettonici morbidi, curvilinei, colorati, in materiali attuali, con una complementarità tra rispetto e innovazione.
Le sale di lettura sono state differenziate, secondo le loro caratteristiche, nella disposizione e negli arredi, prevedendo spazi per uffici sullo sfondo delle sale stesse. Parimenti il settore arredativo spazia dai tavoli modulari di lavoro e lettura, austeri, squadrati, dai colori severi, ai banchi di informazione, distribuzione e simili curvi e colorati, così come il nuovo logo della biblioteca nazionale unisce la geometria della lettera B all’interpretazione frastagliata e colorata della lettera N.
Nelle sistemazioni esterne, con omogenea coerenza, il percorso pedonale segue un andamento leggermente curvilineo e si conclude nel grande piazzale di ingresso, collegato con una scalinata in curva alla cavea, su base circolare, per soste all’aperto, riunioni ed eventi. L’individuazione e visibilità del complesso, molto distante dalla viabilità pubblica circostante, viene infine evidenziato dalla severa parete in mattoni, simile a quelle dell’edificio, che forma con lettere giganti, squadrate, a rilievo, la denominazione "Biblioteca nazionale".
È stato effettuato l’adeguamento delle infrastrutture al progresso tecnologico con la realizzazione di una rete locale che ha consentito la connessione di oltre 700 punti terminali e la creazione di una sala multimediale, ma principalmente una diversa organizzazione dei servizi con la disseminazione di oltre 50 personal computer in rete nei punti di maggior affluenza (galleria e sale di studio). Inoltre, la nuova organizzazione degli spazi, con 7 punti di distribuzione del materiale librario proveniente dai magazzini, rende possibile consultare libri e periodici da ognuna delle aree destinate alla lettura. È stata creata una nuova sala di studio destinata alle collezioni speciali e ai manoscritti, alle scienze e alla tecnologia, una sala multimediale, una sala dedicata allo spettacolo, sport e cinema, una alla linguistica e letteratura, umanistica, storia, emeroteca. L’ampliamento e l’arricchimento delle aree, per un totale di oltre 7 km di scaffalature e di circa 200.000 libri in consultazione diretta, contro i 100.000 precedentemente presenti, nonché la creazione di nuove strutture destinate alla promozione e alla valorizzazione dell’istituto (sale e salette per convegni e riunioni, libreria, ampliamento dell’area espositiva e creazione del teatro all’aperto, nuovo servizio di ristorazione con affaccio sul giardino interno) e il superamento delle barriere architettoniche per i portatori di handicap sono punti di forza degli interventi realizzati.
Biblioteca nazionale centrale di Roma
Tel. 06.49891, fax 06.4457635
e-mail bncrm@bnc.roma.sbn.it
Referente: Giovanna Cordani

Biblioteca san giovanni di Pesaro (menzione speciale)
Il complesso monumentale del San Giovanni a Pesaro, restaurato con un progetto finanziato dalla Fondazione Scavolini, ospita in un edificio del Cinquecento una biblioteca di ispirazione e standard internazionali. I lavori di ristrutturazione hanno reso il San Giovanni uno spazio trasparente, formato da grandi volumi aperti verso l’esterno, sul giardino e sugli edifici storici vicini. L’accesso principale alla biblioteca funge da punto di orientamento generale verso le diverse attività: uno spazio di circolazione, snodo logistico all’intero edificio e ai diversi servizi con pannelli di orientamento, la segnaletica con la mappa della biblioteca, il box per la restituzione libri a biblioteca chiusa, il box auto prestito e un totem della Holden che intrattiene il lettore in attesa del suo turno con presentazioni audio di libri.
Da qui si accede alla sala capitolare, la sezione adulti con saggistica a scaffale aperto e informazioni bibliografiche (consultazione cataloghi e banche dati); sulla sinistra, il portico coperto per la lettura e lo studio con libri propri e l’accesso ai materiali di sola consultazione, all’uso di una postazione OPAC e anche un piccolo angolo relax con tavolino, sedie, fumetti; lo spazio musica, dall’aspetto molto informale per facilitarne l’uso da parte dei giovani, per il prestito e l’ascolto di CD musicali, la lettura di libri e riviste di musica; di fronte, lo spazio multimediale con 10 postazioni per l’ascolto e la visione di materiali audiovideo, videoscrittura, Internet ecc.
Nella sala successiva, lo spazio narrativa 9-12 anni e giovani adulti, l’area documentazione bambini e ragazzi, punto di informazione per le prime ricerche, per la consultazione e il prestito di materiali multimediali per ragazzi; lo spazio bambini 0-4 anni e quello bambini 5-8 anni, lo spazio genitori, dove poter leggere un giornale o chiacchierare mentre i figli, nella stanza accanto, fanno conoscenza dell’oggetto-libro.
All’esterno dell’antitaccheggio si trova il caffè letterario, punto di ristoro e di incontro, di piccoli eventi culturali, di esposizione di oggetti d’arte o prodotti forniti dagli sponsor.
Al primo piano, il grande salone della narrativa per adulti, uno spazio che vuole dare l’idea di una grande libreria in cui si integrano le funzioni di lettura dei quotidiani e delle riviste con la presentazione delle novità librarie e l’offerta di videocassette: gli scaffali disposti centralmente sono su ruote per consentire la massima flessibilità dello spazio, che è stato utilizzato anche per le 14 presentazioni librarie effettuate nei mesi di giugno-luglio 2002.
Il salone dà sul balcone esterno attrezzato con tavolini e sedie per la lettura all’aperto nella buona stagione. Infine, nello stesso piano, una sala affrescata, per lo studio degli adulti, completa gli spazi che la biblioteca mette a disposizione del pubblico: 2.000 mq di biblioteca, 6.000 di giardino per un totale di 40.000 documenti a stampa, visivi e sonori.
Biblioteca San Giovanni di Pesaro
Tel. 0721.38770, 0721.387206
Referente: Antonella Agnoli (a.agnoli@comune.pesaro.ps.it)

Biblioteca Villa Dora, San Giorgio di Nogaro (UD) (menzione speciale)
La biblioteca di Villa Dora è stata inaugurata il 4 maggio 2002. Il complesso che la ospita è una delle più significative testimonianze della diffusione dei modelli dell’architettura neoclassica del Friuli: acquistato dal Comune di San Giorgio di Nogaro nel 1990, esso è l’esito di una successione molto complessa di trasformazioni e adattamenti dell’impianto e della tipologia originari avvenuti lungo un arco di tempo molto ampio, a partire dal XVI secolo, con un intensificarsi degli eventi “catastrofici” nel secondo dopoguerra.
Obiettivo principale del progetto di restauro e ristrutturazione è stato la massima valorizzazione dei caratteri e delle qualità architettoniche ancora presenti nel complesso di Villa Dora, senza inseguire improbabili e non documentabili “situazioni originarie”. La biblioteca è ubicata nel corpo principale della villa: tutto l’arredo è nuovo e studiato su misura per valorizzare gli spazi esistenti predefiniti, cosa che ha portato a una scelta della distribuzione dei volumi a scaffale aperto secondo argomento seguendo la Classificazione decimale Dewey: c’è la sala della narrativa italiana, quella delle narrative straniere, la sala di consultazione, la sala ragazzi, la sala della classe 600 e quella della 700, e così via in un percorso logico ma strutturato. Ogni sala dispone di angoli per la lettura e per la consultazione.
Il salone passante al piano terra funziona oltre che come ingresso principale, come spazio per la consultazione, l’informazione e i prestiti. Al secondo piano, collegati dalla scala di servizio e dai montacarichi, sono ricavati gli spazi per gli uffici, gli archivi ed eventuali laboratori. Al piano superiore la sale viene invece prevista con utilizzo espositivo/museale, sia per il locale museo archeologico che per eventuali mostre temporanee. Un parco in fase di restauro circonda la villa e sono in ristrutturazione le barchesse, che accoglieranno le associazioni culturali. L’edificio è a norma sia per la sicurezza che per il superamento delle barriere architettoniche.
Biblioteca comunale Villa Dora
San Giorgio di Nogaro (UD)
Tel. 0431.620281, fax 0431.622326
e-mail informagiovani@insiel.net
Referente: Nella de Steinkühl Coretti

Università della Calabria, sistema bibliotecario di ateneo, Arcavacata di Rende (CZ) (menzione speciale)
Il nuovo edificio delle biblioteche dell’Unical, inaugurato il 7 febbraio 2001 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è composto essenzialmente da tre corpi funzionalmente interconnessi da una lunga galleria a vetri centrale: ogni corpo di fabbrica è costituito da un volume basso a due piani con pareti esterne pannellate a vetri riflettenti, e un volume alto a cinque piani collegati da un percorso sopraelevato esterno, con pareti in cemento armato e infissi metallici.
I tre corpi di fabbrica sono separati l’uno dall’altro ma realizzati in modo da consentire che tra gli edifici e la campagna ci sia la continuità fisica e non solo prospettica con il paesaggio nel quale la biblioteca è inserita. Non si è trattato di un’opera semplice. La sua costruzione è proceduta più lentamente di quanto sia accaduto per le strutture dipartimentali. Oltre 20.000 mq di superficie, 15.000 metri lineari di scaffali aperti al pubblico, 900 posti di lettura e 300 punti di rete telematica, danno una soluzione strutturale a un sistema di biblioteche che aveva registrato, su tale terreno, dei forti ritardi. Viene così data sistemazione e consultabilità uniforme ai 400.000 volumi posseduti dalle biblioteche dell’Unical, le quali possono offrire maggiori orari di apertura, maggiori strumenti di consultazione fisica e digitale. La nuova sede permette di potenziare l’offerta di strumenti e servizi bibliotecari destinati ai nuovi ordinamenti didattici e alla ricerca. La suddivisione della nuova biblioteca in tre corpi di fabbrica, organizzati funzionalmente e tipologicamente nello stesso modo, deriva dalla necessità di individuare le diverse specializzazioni scientifiche presenti nell’ateneo. Tale suddivisione si è poi riflessa anche nell’organizzazione istituzionale del sistema bibliotecario, incentrato su tre biblioteche di area contigue (Biblioteca interdipartimentale di scienze economiche e sociali “E. Tarantelli”, Biblioteca di area umanistica “F.E. Fagiani”, Biblioteca di area tecnico-scientifica), tutte completamente automatizzate: l’utente può effettuare direttamente ricerche computerizzate sul catalogo online, sui cataloghi remoti, CD-ROM in rete, riviste full text online e prendere in prestito documenti usando la tessera magnetica.
Le biblioteche sono interconnesse tra loro da un sistema di automazione incentrato su un sito Web (http://:www.biblioteche.unical.it/) che presenta un menu di informazioni relative all’articolazione del sistema bibliotecario dell’Unical, e dei servizi delle biblioteche relativi ai CD-ROM consultabili in rete, al catalogo online, ai periodici a testo completi in linea, al Centro di documentazione europea, ai diversi siti e guide utili per chi studia e fa ricerca. L’accesso online ai nuovi strumenti informativi costituisce la sfida per il passaggio alla biblioteca digitale.
Università della Calabria, Sistema bibliotecario di ateneo
Arcavacata di Rende (CZ)
Tel. 0984.496342, fax 0984.496366
Referente: Davide Infante (e-mail d.infante@unical.it)

Bibliomediateca scolastica s.m.s. “Hugues Alighieri Trevigi”, Casale Monferrato (AL)
La scuola “Hugues Alighieri Trevigi” di Casale Monferrato è titolare di un progetto “Biblioteca” finanziato dal MIUR che prevede la realizzazione di una bibliomediateca destinata a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni ed è stata designata come scuola polo nella zona di Casale per gestire l’organizzazione di una rete di biblioteche scolastiche. È in via di costituzione la creazione di una rete di scuole nell’ambito del Distretto 76: hanno aderito al progetto le scuole elementari, medie inferiori e istituti comprensivi di Casale Monferrato e di Trino e si è costituita una commissione formata da insegnanti referenti delle diverse scuole per concordare i nuovi acquisti e le modalità di accesso alla biblioteca. La scuola possedeva una biblioteca situata in un’aula di circa 35 mq, con arredi vecchi e poco funzionali. Ora sono a disposizione degli utenti due locali per complessivi 125 mq, privi di barriere architettoniche, arredati in modo funzionale e attraente: la sala più grande è adatta a letture e ricerche multimediali, l’altra è destinata ai bambini più piccoli e ad attività di animazione della lettura.
Bibliomediateca scolastica s.m.s. “Hugues Alighieri Trevigi”
Casale Monferrato (AL)
Tel. 0142.71029, fax 0142.460877
e-mail fexypa@tin.it
Referente: M.bAssunta Prato

Biblioteca Bibliomondo, Comune di Camposanto (MO)
La biblioteca ha presentato una documentazione fotografica del progetto realizzato.
Biblioteca Bibliomondo
Comune di Camposanto (MO)
Tel. 0535.80362, fax 0535.80917
e-mail biblioteca@comune.camposanto.mo.it
Referente: Sandra Santini

Biblioteca “Cesare Pavese”, Parma
L’immagine della nuova biblioteca “Cesare Pavese”, inaugurata il 25 marzo 2002, è caratterizzata da due corpi principali che, analogamente a due libri affioranti dal terreno, contengono in sé e proteggono lo spazio per la lettura e lo studio, rendendo così esplicito il rapporto simbolico che l’edificio pubblico è chiamato a stabilire con la città. L’analogia con il tema del libro giustifica l’anima introversa dell’edificio che, come nell’esercizio della lettura, viene scoperto gradualmente.
L’edificio è circondato da un prato e da alcuni pioppi cipressini: il sistema biblioteca-verde, sviluppato con la semina del manto erboso all’interno della corte, si rapporta naturalmente con l’analogo sistema progettato per il giardino posto di fronte.
La biblioteca è organizzata, in corrispondenza alla sua immagine architettonica e al suo impianto, attraverso due sezioni principali dedicate rispettivamente a ragazzi e a adulti, divise funzionalmente ma unite da due zone centrali di accesso-prestito (nella parte anteriore) e sala riunioni, sala video, zona prescolare (nella parte posteriore). I due corpi principali si avvalgono di una successione di spazi divisibili attraverso pareti o scaffalature, attrezzabili con tavoli da lettura o con semplici poltrone.
In entrambi i corpi di fabbrica a metà del percorso è ricavata una zona di maggiore ampiezza rispetto agli spazi in successione modulare, dedicata ad aggregazioni temporanee, di maggiore flessibilità spaziale. L’intero impianto della biblioteca è caratterizzato da un semplice sistema spaziale che isola zone dedicate ad attività specifiche, dedicando a esse la necessaria riservatezza, ma mantenendole vincolate a un disegno complessivo dello spazio: l’intera biblioteca è un “percorso”, percorribile nei due sensi, una sorta di organismo vivente. La corte centrale porticata, seminata a verde e cuore aperto di questo organismo, ne disciplina la luce, insieme ai lucernari a illuminazione non diretta, e ne ritma il respiro.
Biblioteca “Cesare Pavese”, Parma
Tel. 0521.493345
e-mail pavese@biblcom.unipr.it
Referente: Giovanni Greci

Biblioteca civica “Renzo Deaglio”, Alassio (SV)
La biblioteca civica “Renzo Deaglio” occupa l’ala ovest di Palazzo Durante, edificio storico compreso nel centro antico della città. La struttura accoglie i suoi utenti al primo piano del palazzo, nell’ampio ingresso collegato visivamente, attraverso una bucatura circolare, al sottostante androne del corpo scala. Il locale, attrezzato per la consultazione degli schedari, disimpegna la ricezione e il collegamento verticale con il piano soprastante. Dall’altro lato si trovano in sequenza, la direzione e sala riunioni, la sala multimediale, la sezione locale e la sala ragazzi, attrezzata come un vero laboratorio culturale, con la possibilità di ospitare intere classi.
Dalla ricezione, attraverso una scala con struttura metallica, si accede al piano superiore che costituisce il magazzino libri dell’impianto, dotato di zone per la consultazione e di un’emeroteca per riviste e quotidiani.
La notevole altezza interna del piano ha permesso la realizzazione di un ammezzato che accoglie la sezione di storia dell’arte e la zona per studiosi. Al quarto livello, caratterizzato dall’imponente struttura lignea della copertura lasciata a vista, si trovano l’Auditorium e la caffetteria; L’Auditorium, dotato di impianto voci per relatori e di impianto di videoproiezione, può ospitare le manifestazioni connesse alle attività della biblioteca e dispone di 96 posti a sedere. La caffetteria, oltre a costituire un’indispensabile spazio di supporto all’Auditorium, con i suoi affacci sull’arenile e sul “budello” costituisce un suggestivo luogo di incontro e di relazione per gli ospiti della biblioteca, con uno spazio, dotato di apparecchio TV e videoregistratore, per la lettura di riviste e quotidiani.
Biblioteca civica “Renzo Deaglio”, Alassio (SV)
Tel. 0182.648078, fax 0182.648076
e-mail biblioteca@comune.alassio.sv.it
Referente: Roberto Baldassarre

Biblioteca Comunale centrale, comune di Firenze, sistema SDIAF
La Biblioteca comunale centrale, inaugurata il 20 giugno 2002, è situata al piano terra dell’ex Convento delle Oblate e si sviluppa intorno a un bellissimo chiostro trecentesco. La biblioteca, a scaffale chiuso, è principalmente una biblioteca di conservazione, ma possiede anche alcuni fondi moderni speciali quali il Fondo Pieroni Bortolotti o il Fondo Istria, Fiume e Dalmazia, e svolge un’intensa attività di promozione della lettura. Nel 1998 il Comune di Firenze ha dato inizio al progetto di recupero dell’intero convento per la realizzazione del Centro del Novecento che prevede la presenza al piano terra della biblioteca, che ben si inserisce in questo progetto come centro di documentazione, mentre al primo e secondo piano un grande spazio museale e una sala per convegni, seminari o esposizioni temporanee. La parte del progetto riguardante la biblioteca comunale ha previsto essenzialmente interventi sui locali a disposizione del pubblico con la realizzazione di una seconda sala di lettura, un nuovo front office attrezzato con postazioni informatizzate per la consultazione del catalogo online e spazi adeguati per il lavoro degli operatori oltre alla messa a norma degli impianti elettrici, all’abbattimento delle barriere architettoniche e al cablaggio dei locali per il collegamento veloce alla rete dati. Scopo della ristrutturazione della biblioteca è stato ampliare e migliorare l’offerta dei servizi al pubblico rendendo più funzionali i locali e gli arredi e al tempo stesso mantenere le funzioni di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio storico. Si è voluto inoltre rendere più fruibile un luogo di notevole valenza artistica e culturale quale il chiostro delle Oblate permettendo a utenti e cittadini di conoscerlo e riappropriarsene.
Biblioteca comunale centrale, Comune di Firenze, Sistema SDIAF
Tel. 055.2616512, fax 055.2616510
e-mail bibcen@comune.firenze.it
Referenti: Francesca Gaggini, Giuliana Cecconi

Biblioteca comunale di Castione della Presolana (BG)
La nuova Biblioteca comunale di Castione della Presolana è stata inaugurata nel mese di dicembre 2001. Il progetto ha comportato un notevole aumento delle superfici utili della biblioteca, dai preesistenti 130 mq fino agli attuali 370, nonché il totale abbattimento delle barriere architettoniche esistenti, divenendo così uno dei cinque Progetti Pilota dell’anno 1998 che sono stati scelti, finanziati e divulgati dalla Regione Lombardia.
La consistenza della biblioteca, precedentemente all’intervento, era limitata a un unico ambiente in cui erano posti sia gli scaffali dei libri che i tavoli di lettura senza distinzione alcuna fra zone funzionali (adulti, ragazzi, emeroteca ecc.).
L’attuale biblioteca è stata completamente riprogettata: il vecchio ingresso è stato “declassato” a semplice uscita di sicurezza mentre il nuovo ingresso, raggiungibile con l’ascensore o la scala esterna, si presenta con un atrio riscaldato attraverso il quale si accede comodamente alla biblioteca ampliata. La sala lettura è stata allestita nella parte ampliata sulla vecchia terrazza ed è caratterizzata dall’avere tre lati pressoché interamente vetrati, così da agevolare la visibilità alla persona su sedia a rotelle. Gli spazi della biblioteca sono stati pensati per la completa accessibilità da parte di qualunque “soggetto debole”, sia esso non vedente sia disabile motorio.
Dall’ampio disimpegno si accede alla zona reception/prestito che è stata ricavata sotto il parcheggio soprastante e nel quale fanno bella mostra i due grandi cilindri metallici che costituiscono due pozzi di luce per gli ambiento sottostanti. Una serie di nuove aperture, realizzate nei vecchi muri in calcestruzzo, consentono da un lato la collocazione delle postazioni pc per il pubblico e dall’altro mettono in mostra le novità librarie anche a chi percorre il disimpegno esterno. Nello spazio che prima occupava l’intera biblioteca sono stati collocati gli scaffali in modo da garantire una zona consultazione attorno al pilastro centrale, mentre in luogo della vecchia terrazza, una struttura in carpenteria metallica realizza l’attuale zona lettura, caratterizzata dalla notevole illuminazione naturale delle ampie vetrate rivolte verso il panorama suggestivo della Valle di Tede.
Direttamente collegata con la zona lettura grazie a una scala semicircolare con vuoto di piano, attorno alla quale si articola lo spazio riviste, si accede alla zona lettura della sottostante sala ragazzi posta al piano denominato “sommergibile” a causa della strana conformazione del soffitto e delle sottili feritoie rivolte all’esterno. Questo ambiente è suddiviso in tre parti distinte in funzione delle tre fasce d’età dei ragazzi: in particolare per i più piccini è stata realizzata una piccola arena che costituisce una delle attrazioni visibili dall’ascensore panoramico.
La caratteristica principale della proposta progettuale consiste nell’aver colto l’occasione dell’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno del fabbricato per risolvere l’analogo problema all’esterno: infatti, grazie alla posizione planimetrica e alle possibili combinazioni delle fermate del nuovo ascensore panoramico, è stata risolta anche la mobilità urbana tra le due strade principali del paese che, nel tratto fiancheggiante l’edificio, sono poste a circa 10 metri di dislivello l’una dall’altra. In questo modo l’edificio che ospita la biblioteca si connota ancor più nel suo carattere polifunzionale a servizio della collettività, divenendo anche un elemento della mobilità urbana.
Biblioteca comunale di Castione della Presolana (BG)
Tel. 0346.61331, fax 0346.62847
e-mail bibcast@tin.it
Referente: Francesco Ferrari

Biblioteca comunale di Cecina (LI)
Nell’affrontare le problematiche legate alla progettazione della nuova biblioteca comunale di Cecina, inaugurata il 7 dicembre 2001, si è voluto tenere conto della necessità, per una struttura moderna, di possedere un notevole grado di dinamicità per poter seguire l’evoluzione non solo quantitativa, ma anche qualitativa della propria utenza. Anche per la scelta della localizzazione, si è optato per una posizione dominante, tale da rendere immediatamente percepibile la presenza della biblioteca, nonché alla disponibilità di spazi congrui da “arredare” anche all’esterno e strategicamente ubicati: vere e proprie tecniche di promozione che tendano a pubblicizzare “il prodotto” e renderlo di conseguenza appetibile al pubblico. In merito alla quantità/qualità dei servizi prestati si sono definite aree di attività fondate su specifiche funzioni. Uno dei caratteri fondamentali del progetto è la flessibilità poiché, al di là degli spazi con specifiche funzioni necessariamente racchiusi da pareti, si è prevista una soluzione open-space che, attraverso una suddivisione attuabile con gli arredi, diversifichi le varie zone funzionali permettendo, oltre alla possibilità di renderle flessibili alle possibili modificazioni di ciascuna, anche l’introduzione di servizi non programmati in origine. A questa caratteristica è stata accompagnata la costruzione di un ambiente accogliente e luminoso, che in generale crea un’atmosfera distensiva.
La disposizione dei locali si sviluppa in un nucleo centrale, che funziona come cerniera di tutto il sistema e dove sono collocate le zone di lavoro del personale, il guardaroba e il deposito borse, il bancone prestiti e informazioni, e una parte dei servizi. In stretta connessione con questa è stata pensata la sala pluriuso per circa 60 persone, con ingresso anche autonomo dall’esterno per poter essere utilizzata indipendentemente dalla struttura centrale e nello stesso tempo svolgere la funzione di separazione dalla zona bambini/ragazzi che, pur sempre collegata col nucleo centrale, rimane appartata per i ben noti problemi di incompatibilità di questi “utenti” con il resto della popolazione che frequenta le biblioteche. Nel lato opposto sono state sistemate le scaffalature aperte che contengono i volumi in consultazione e prestito per gli adulti e gli spazi di lettura/studio. La biblioteca è stata inoltre dotata di un centro permanente di studi psico-pedagogici per insegnanti della fascia d’età 0-6 anni con annessa biblioteca specialistica, anch’essa in posizione appartata ma in stretta connessione con il resto delle altre funzioni e soprattutto della sala pluriuso dove potranno essere tenuti incontri e corsi di specializzazione e perfezionamento per gli insegnanti delle fasce interessate.
Biblioteca comunale di Cecina (LI)
Tel 0586.680145, fax 0586.680107
Referente: Beatrice Gori (b.gori@comune.cecina.li.it)

Biblioteca comunale di Crema (CR)
La nuova biblioteca comunale di Crema ha sede presso Palazzo Benzoni, un’antica residenza nobiliare dalla straordinaria ricchezza decorativa e ricercatezza architettonica, articolata in due corpi principali che si affacciano rispettivamente su due cortili. Il piano terra dell’edificio è interamente occupato dai depositi librari e dagli uffici di quello che sarà il Sistema bibliotecario cremasco-sorinese. L’intera superficie adibita a deposito è di gran lunga superiore alla necessità della struttura: questo è un evidente sintomo del fatto che nelle idee del progettista permaneva l’immagine di una biblioteca organizzata a scaffale chiuso.
Tutto il primo piano è occupato dalla biblioteca vera, l’unica parte viva e in continuo movimento: tutto il resto non appare, è un’appendice talvolta pesante da gestire. La mancanza di coordinamento tra progettisti e bibliotecari ha comportato numerosi problemi organizzativi e la modifica di alcune aree funzionali rispetto al progetto iniziale dettate dal buon senso e dalla necessità di gestione del servizio.
Il palazzo, a pianta grossomodo quadrata, si snoda su quattro ali che si affacciano sui due cortili. Alla biblioteca si accede tramite uno scalone monumentale che conduce all’ingresso principale del servizio (è infatti previsto un ingresso separato per i ragazzi e l’ascensore per gli utenti disabili). Seguono la zona reference, col bancone dei prestiti e delle informazioni bibliografiche, l’emeroteca, spaziosa e gradevole, con circa 80 riviste e quotidiani in libera consultazione, la sala letterature 800, con a disposizione quattro postazioni di navigazione a disposizione dell’utente, la sala degli stemmi, che ospita il patrimonio della biblioteca riguardante l’informatica, le scienze applicate, le scienze pure, la filosofia e la psicologia, da cui si snoda un corridoio sul quale si aprono tre salette identiche per forma e dimensioni, individuate per ospitare il resto delle classi Dewey.
Dalla sala degli stemmi si accede alla sala conferenze/multimediale che accoglie le opere di consultazione a carattere generale sia quelle delle discipline specifiche, qui collocate per mancanza di spazio nelle altre aree di servizio. La sala è dotata di tutte le tecnologie necessarie che permettono l’uso dell’area per lezioni e conferenze: lo schermo e il videoproiettore permettono la proiezione di filmati da pc, da televisione e da videoregistratore. L’impianto di diffusione sonora dà la possibilità di tenere conferenze senza la dispersione della voce che, data la particolare ampiezza degli spazi, sarebbe inevitabile. In una zona un po’ defilata dal resto della struttura è stata ricavata un’ampia zona riservata allo studio e alla lettura dei propri libri: un ambiente che offre la possibilità agli studenti di trovare un luogo accogliente e silenzioso per studiare nel caso non abbiano la necessità di consultare il patrimonio della biblioteca. La sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi è concepita come biblioteca a sé: esiste infatti un atrio di accoglienza, con due postazioni per la navigazione in Internet; la sala studio dei ragazzi è separata dalla zona prestito e organizzata in modo da permettere una differenziazione per età degli spazi. Essa è il fiore all’occhiello della struttura: rispetto alla situazione in cui versava prima del trasferimento, ora è una zona frequentatissima ed estremamente piacevole e accogliente. Infine, separata dal resto della biblioteca, la sala Cremaschi ospita il fondo locale, costituito da tutti i documenti sul territorio cremasco o scritti da autori cremaschi, molto consultato già nella vecchia sede dalla popolazione locale, profondamente radicata nel proprio territorio.
Biblioteca comunale di Crema (CR)
Tel. 0373.893331, fax 0373.893322
e-mail bibliotecacrema@comune.crema.cr.it
Referente: Francesca Moruzzi

Biblioteca comunale di Crevalcore (BO)
La nuova Biblioteca comunale di Crevalcore, di 2500 mq di superficie complessiva e 1.500 mq di spazi per il pubblico, è collocata nelle immediate vicinanze del centro storico.
Il progetto guida ha previsto, per la natura geologica del terreno, anche un piano seminterrato per circa due metri, adibito a deposito, parcheggi e centrali tecnologiche e, di conseguenza, un primo livello adibito a biblioteca, ludoteca, ufficio cultura e sala polivalente, posto a circa un metro rispetto all’attuale piano stradale e in quota per i percorsi pubblici e per gli accessi. Un secondo livello, dedicato all’archivio storico e sala studio, è costituito da una lunga aula rettangolare che si sviluppa per oltre 50 metri caratterizzata dalla copertura a falde e sostenuta da importanti capriate di legno che sono capaci di accogliere un futuro eventuale intervento di ampliamento della struttura. Sul lato nord si aprono gli ingressi della sala polivalente e della ludoteca, pensate per accogliere rispettivamente 100 persone e 40 ragazzi, opportunamente rivolti verso il centro di Crevalcore e in contatto quasi diretto col giardino pubblico. L’ingresso della biblioteca è sul fronte stradale, centrale rispetto alla costruzione: si ha così accesso alla zona nevralgica della biblioteca dove trovano posto il grande banco delle informazioni e dei prestiti, l’emeroteca contenente circa 30 abbonamenti a riviste, una parte della sezione multimediale che, complessivamente, mette a disposizione 10 personal computer, una serie di espositori per le novità editoriali, lo spazio del guardaroba e del relax. Dall’ingresso si può accedere alla sezione ragazzi, di ben 250 mq di ampiezza, separata acusticamente da pareti vetrate e articolata in due spazi: uno per i bambini da 0 a 5 anni, arredato appositamente con un simpatico teatrino, pouf, tappeti, pannelli, casetta della musica, e un altro per i ragazzi da 6 a 13 anni. Verticalmente alla biblioteca corre un cilindro contenete l’ascensore e la scala di accesso al primo piano riservato all’Archivio storico, ricco di 2500 documenti, alla sezione libri antichi, comprendente 1.900 tomi, e alla sezione adulti che conta 18.000 libri. È la parte più riservata, più silenziosa della biblioteca: sobria nell’arredo, include scaffali intervallati a tavoli di studio ed è illuminata naturalmente da finestre che si aprono lungo tutte le pareti senza soluzione di continuità. Infine, al piano seminterrato si trova il deposito dove sono conservati circa 7.000 libri.
Biblioteca comunale di Crevalcore (BO)
Tel. 051.981594, fax 051.6803580
e-mail biblioteca@crevalcore.provincia.bologna.it
Referente: Davide Montanari

Biblioteca comunale di Laveno Mombello (VA)
L’elaborazione del progetto della Biblioteca comunale di Laveno Mombello, aperta al pubblico il 3 aprile 2001, si è sviluppata sulla base dei seguenti criteri:
– euritmia progettuale e stilistica fra le aree: essendo la biblioteca collocata su diversi piani destinati all’utenza adulta e giovane, utilizzando materiali diversi ma coordinati si permette alle varie tipologie di utenze di individuare facilmente i propri spazi e nel contempo si caratterizzano i vari ambienti evitando un “appiattimento” dell’immagine complessiva della biblioteca;
– localizzazione delle attrezzature in modo da rendere tutto il servizio fruibile anche da parte di utenti portatori di handicap;
– organizzazione funzionale finalizzata all’operatività più completa della biblioteca nel rispetto dei vincoli di pubblico servizio;
– accentuazione delle capacità ricettive della biblioteca attraverso la realizzazione di nuove aree anche disintermediate, ovvero senza la necessità di punti di reference bibliotecario, in modo da prevedere nuovi servizi di informazione per aumentarne il bacino potenziale d’utenza;
– unitarietà dell’ambiente biblioteca e dialettica “spazio aperto” salvaguardando le singole funzioni a garanzia delle esigenze legate allo studio, alla riflessione e alla lettura;
– articolazione delle diverse “unità ambientali” partendo da un “centro” costituito dai servizi di orientamento rivolti all’utente per arrivare a una “periferia” di lettura tranquilla. Questo concetto si realizza passando per una “zona intermedia” di ricerca dell’informazione ricca di strumenti bibliografici tradizionali, su supporto elettronico o in collegamento di rete, una “zona prima consultazione” interagente con la prima e infine una “zona studio” più riservata, protetta dal browsing tipico delle prime due.
Rispetto delle normative con particolare riferimento alla prevenzione incendi relativamente ai materiali: tutte le scaffalature sono in alluminio e metallo, i tavoli sono con struttura in acciaio e piano laminato ignifugo, le sedute sono rivestite in materiale ignifugo.
Biblioteca comunale di Laveno Mombello (VA)
Tel. e fax 0332.667403
e-mail bibliotecalaveno@tin.it
Referente: Liviana Fontana

Biblioteca comunale di Mira (VE)
La precedente biblioteca di Mira era ospitata in un’importante villa veneta, Villa Contarini detta Palazzo dei Leoni, originariamente affrescate dal Tiepolo (affreschi conservati oggi al Museo Jacquemart-André di Parigi). Le esigenze di ristrutturazione del glorioso palazzo hanno portato alla nascita della nuova biblioteca, inaugurata il 6 dicembre 2001. Essa è situata ora al primo piano di un grande edificio che ospita anche un centro commerciale, un ristorante self service, un asilo nido e vari uffici. Il fabbricato nasce come edificio industriale e si trova all’interno di una vasta area che è stata oggetto di un complesso intervento di recupero urbanistico: l’accesso alla biblioteca si trova esattamente al centro dell’area. Il grande spazio vuoto presentava il vincolo della presenza di un pilastro ogni 10 metri. Tali pilastri sono stati utilizzati come guide per la suddivisione dello spazio, ottenendo così tre aree principali, contraddistinte dalla differente vocazione alla rumorosità:
– l’area del brusio, ospita il banco del prestito e il reference, l’emeroteca, i cataloghi online, l’esposizione delle novità librarie, le postazioni Internet e multimediali, la videoteca, i servizi igienici, la zona relax. Lo spazio al pubblico di quest’area ha un totale di 46 posti a sedere;
– l’area del silenzio, ospita il deposito librario a scaffale aperto (scaffalatura prevista per circa 40.000 volumi), la zona studio e un magazzino destinato soprattutto ai periodici arretrati. Gli scaffali sono attrezzati con espositore delle novità, penisole per consultazione per un totale di 84 posti lettura e 8 posti consultazione con sgabello;
– l’area del rumore, ospita la sezione ragazzi della biblioteca, una postazione video con quattro posti ascolto in cuffia senza fili e la ludoteca.
Biblioteca comunale di Mira (VE)
Tel. 041.4265786, fax 041.5609427
e-mail bibliomira@libero.it
Referente: Luciano Bertolucci

Biblioteca comunale di Montesarchio (BN)
La biblioteca “Amicolibro” del comune di Montesarchio è situata nella centralissima Piazza Umberto I, all’interno di un edificio storico. Essendo una giovanissima biblioteca, ha un piccolo patrimonio librario costituito da circa 2.000 volumi, comprese le donazioni. I volumi presenti sono fra le più giovani e interessanti proposte dell’editoria per ragazzi. Non manca ovviamente una sezione dedicata ai classici. Novità interessante è l’allestimento di una sala dedicata ai piccoli dai tre ai sette anni, con proposte ludico-educative.
Biblioteca comunale di Montesarchio (BN)
Tel. 0824.834273
Referente: Anita Parrella

Biblioteca comunale di Trento
Dal 1919 la Biblioteca comunale di Trento aveva trovato sede “definitiva”, in simbiosi funzionale con l’Archivio di Stato, nel palazzo dell’ex Collegio dei Gesuiti nella centrale via Roma. La necessità di adeguare sede e servizi era diventata però indifferibile, anche solo in relazione alla capienza e alle condizioni della struttura. È stato quindi naturale individuare nel recupero degli altri spazi di proprietà comunale del palazzo la soluzione adeguata e praticabile ai problemi della biblioteca. L’organizzazione degli spazi e dei servizi nell’edificio si è cercata coerente con gli obiettivi principali e complessivi di una biblioteca pubblica, che si connota anche come biblioteca di conservazione e di documentazione locale di valenza regionale, e di un archivio storico concepito come struttura di servizio al cittadino.
Un modo di rendere più immediato, accattivante e raccordato alle diverse modalità di approccio dell’utente l’organizzazione delle raccolte e dei servizi, un percorso amichevole e graduale inizia al piano terra, dove si collocano i servizi di base, per adulti, per bambini e ragazzi, legati più immediatamente al prestito e a una minore permanenza in loco: zona informazione, orientamento, registrazione e prestito (atrio); zona ricerca bibliografica e reference, consultazione Internet e rete civica (sala cataloghi); zona di informazione sull’attualità (emeroteca di informazione) con accesso anche indipendente e uscita al giardino; zona relax e caffetteria; zona per bambini e per ragazzi, che ospita la biblioteca di letteratura giovanile(BLG); mediateca; zone informali di conversazione ma anche di informazione e proposta (pannelli espositivi, vetrinette ecc.). Il piano interrato e funzionalmente annesso con i servizi a piano terra dispone di due ambienti deputati all’attività di gruppo o collettive (incontri, seminari, proiezioni ecc.).
Al primo piano trovano invece collocazione i servizi e le raccolte prevalentemente orientate ai bisogni di studio, di aggiornamento e di informazione; al secondo piano i servizi (in buona parte “storici”) legati in particolare al territorio e al valore e concetto di bene librario archivistico: archivio storico, manoscritti, documenti archivistici, iconografici, musicali antichi ecc., con una bella sala a doppia altezza nell’ala centrale, destinata a ospitare esposizioni bibliografiche e documentarie e attività di gruppo o seminariali relative al patrimonio antico o di documentazione locale, e con i depositi nell’ala ovest; il terzo piano è destinato al lavoro interno e ai depositi ed è quindi riservato al personale.
Biblioteca comunale di Trento
Tel. 0461.232171, fax 0461.275552
e-mail biblioteca@comune.trento.it
Referente: Fabrizio Leonardelli

Biblioteca comunale Paroniana, Rieti
La biblioteca per ragazzi del Comune di Rieti, che ha iniziato la sua attività nel 2001, occupa una parte degli splendidi locali del restaurato complesso architettonico dell’ex convento di S. Lucia, poco distante dal centro cittadino. Subito dopo l’entrata, all’inizio di un lungo corridoio con tante finestre che si affacciano sul chiostro e attraverso il quale si accede nelle sale della biblioteca per adulti, è situata la biblioteca, ambiente rassicurante e gaio per i giovani utenti.
Una grande sala con soffitto a “capriate”, piena di luce e arredi coloratissimi, accoglie bambini e ragazzi che ogni giorno si soffermano davanti ai libri “sonori”, ai cartonati, ai fumetti, ai volumi di narrativa ecc. Gli arredi consentono l’articolazione degli spazi in maniera da permettere l’utilizzo diversificato della biblioteca quali il gioco, la fantasia, l’autonomo apprendimento, la scoperta, la socializzazione. Gli scaffali, organizzati secondo il modello degli scaffali aperti, non superano i 180 cm di altezza per i ragazzi e di 100 cm per i bambini e sono suddivisi per argomenti. Una piccola zona vicino al bancone reception, destinata ai bambini in età prescolare, è coperta da una “vela” e circoscritta da quattro colonne a campanile, da espositori edicola, a muro e da panche con contenitori. Due postazioni multimediali ad angolo, carrelli espositori, appendiabiti, pannelli informativi, poltroncine di attesa, scaffali carrellati, mensole, motivi ornamentali completano l’arredo di questa vivace biblioteca per ragazzi.
Biblioteca comunale Paroniana, Rieti
Tel. 0746.287295, fax 0746.297565
Referente: Gabriella Gianni

Biblioteca del Consiglio regionale della Liguria, Genova
Lo spazio destinato alla biblioteca del Consiglio Regionale, inaugurata nel 2001, è stato progettato e definito in due zone, una sala per il pubblico e due ambienti organizzati per gli uffici del personale, separate da pareti vetrate. La sala di lettura è organizzata per una consultazione dei documenti prevalentemente in libero accesso. A questo scopo sono posizionati lungo le pareti gli scaffali più alti, mentre al centro della sala sono disposti i tavoli di lettura, le consultazioni multimediali e alcuni scaffali bassi per riviste. La progettazione ha dovuto tener conto delle difficoltà e dei vincoli degli spazi resi disponibili dal palazzo della Regione, perché ha comportato in particolare il superamento di alcuni vincoli oggettivi dell’ubicazione proposta con un’intelligente organizzazione degli spazi volta a realizzare un equilibrio tra le esigenze dell’utenza e quelle del personale che opera in biblioteca. Per quanto riguarda gli arredi, sono state trovate soluzioni tecnico-compositive idonee agli spazi, realizzate con materiali (legno di tiglio, pannelli in laminato nelle diverse gradazioni di blu-azzurro, vetri di sicurezza) di qualità, solidità, robustezza e con una scelta ergonomica adeguata. La biblioteca, con idonei adattamenti, offre anche la possibilità di trasformare un’ala della sala per incontri culturali e presentazione di libri. Le dimensioni della biblioteca, che si è qualificata negli anni come biblioteca istituzionale specializzata (inizialmente rivolta a un’utenza interna al Consiglio regionale limitata a consiglieri e dirigenti) sono state riconsiderate nella prospettiva dell’apertura al pubblico per migliorarne la capacità di accoglienza.
Biblioteca del Consiglio regionale della Liguria, Genova
Tel. 010.5485501, fax 010.5485470
Referente: Rino Vaccaro

Biblioteca dell’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente, Roma
Il progetto di distribuzione funzionale e arredi della biblioteca dell’ISIAO si inquadra in una generale riorganizzazione dello schema distributivo degli spazi dell’intero Istituto, ristrutturato nel corso del 2000-2001. L’accesso alla biblioteca avviene attraverso l’ampio corridoio che attraversa l’edificio collegando l’ingresso su via Aldrovandi con l’affaccio sul Bioparco. Tale corridoio ha una forte vocazione museale ed è destinato ad accogliere teche espositive, già esistenti nell’Istituto, e dipinti, creando un percorso privilegiato verso la sala lettura e la sala conferenze, alle quali si accede da un ambiente comune dalle caratteristiche di accoglienza e di sosta prima dell’accesso. Il baricentro fisico e funzionale della biblioteca è la sala lettura, dove avviene l’incontro tra documento e utente: il servizio di accoglienza e informazione, fondamentale sia per l’orientamento degli utenti quanto per sollecitare il loro interesse, è concentrato in un banco-isola di immediata percezione e mostra una mappa esplicativa delle funzioni e delle collocazioni nelle due sale a consultazione libera. Sul bancone, rivolti dalla parte dell’utenza, sono sistemati due computer per la ricerca di catalogo assistita dal personale; altri due computer sono allestiti su due tavoli, uno per ciascuna delle due sale lettura. Nella zone di consultazione, in appositi spazi, sono previste postazioni multimediali per l’accesso prolungato ad altri tipi di informazione (banche dati, CD-ROM, Internet). I tavoli occupano le posizioni più vicine alle vetrate e godono di un un’illuminazione dall’alto, diffusa e abbondante: si è esteso lo spazio della sala lettura aprendo al pubblico la sala adiacente, destinata precedentemente a deposito. Il numero dei posti di consultazione e studio al tavolo è sufficiente per 20 utenti. Nella seconda sala sono stati reperiti invece quattro posti per la lettura informale con l’uso di poltroncine confortevoli. Nei ballatoi più profondi della seconda sala sono previste inoltre delle panche di seduta per la consultazione veloce che permettono di prendere visione dei documenti in prossimità della loro collocazione. La scelta di tavoli elettrificati è stata effettuata per permettere, a chi lo volesse, di poter usare il proprio pc portatile come supporto alla lettura e allo studio. La sala audio-video offre la possibilità di ospitare piccoli gruppi di studio o a conferenze, seminari, proiezioni.
Biblioteca dell’ISIAO, Roma
Tel. 06.328551, fax 06.3225348
e-mail biblioteca@isiao.it
Referente: Francesco D’Arelli

Biblioteca di Palagio di parte guelfa, comune di Firenze, sistema SDIAF
Nel corso del 2000, nell’ambito di un progetto di rilancio dei servizi bibliotecari del Comune di Firenze, è stato deciso di finanziare il rinnovo dei locali della Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa, ormai piuttosto obsoleti, al fine di garantire una maggiore funzionalità degli spazi per operatori e utenti e permettere un incremento delle prestazioni della biblioteca.
Mentre nel corso del 2001 si procedeva all’acquisto dei nuovi arredi, il Comune di Firenze si è impegnato ad accogliere presso la biblioteca, e precisamente nella Sala dei Consoli, il servizio di Emeroteca corrente del Gabinetto scientifico letterario G.P. Viesseux e pertanto, apportando alcune modifiche al progetto iniziale dei nuovi arredi, si è giunti all’allestimento attuale. Il 22 aprile 2002 è stato inaugurato al pubblico il servizio Emeroteca corrente, mentre già dal mese di gennaio 2002 la sala di lettura principale si è presentata agli utenti con i nuovi arredi: in essa sono state rinnovate tutte le librerie e sono stati aumentati i metri lineari disponibili sfruttando anche spazi precedente inutilizzabili. All’ingresso è stato predisposto un espositore verticale in plexiglass con informazioni sui servizi offerti, i depliants della biblioteca e di iniziative culturali in città. Un bancone front office offre i servizi di informazione e consulenza bibliografica, assistenza per la ricerca sui cataloghi, il servizio di prestito ecc. Gli utenti hanno a disposizione una postazione informatizzata per la consultazione del catalogo online della biblioteca, del sistema documentario dell’area fiorentina SDIAF e di qualunque altra biblioteca il cui catalogo sia consultabile in Internet. Uno scaffale a doppia faccia su ruote viene utilizzato per esporre, sul lato aperto, le novità librarie e le proposte di lettura mentre, sul lato chiuso a vetrina, delle mostre temporanee a tema di documenti conservati nel Fondo storico BUP della Biblioteca dell’Università Popolare. La Sala dei Consoli ospita l’Emeroteca corrente, con oltre 60 testate tra quotidiani e periodici italiani e stranieri, 35 posti di lettura comprese 4 poltroncine ad angolo. Lungo due pareti sono state disposte librerie a scaffale aperto: una espone gli ultimi numeri delle testate in abbonamento che l’utente può prendere da solo, l’altra viene utilizzata per contenere, in apposite scatole, i numeri arretrati per i quali l’utente deve fare richiesta all’operatore. La realizzazione dell’Emeroteca in questa sala precedentemente poco utilizzata ha permesso anche di valorizzare e restituire al cittadino un ambiente di notevole valore storico e artistico, che conserva un bell’affresco di fine Trecento attribuito a Niccolò di Pietro Gerini, altrimenti sconosciuto ai più.
Biblioteca di Palagio di Parte Guelfa, Firenze, Sistema SDIAF
Tel. 055.2616029, fax 055.2616031
e-mail bibpg@comune.firenze.it
Referenti: Francesca Gaggini, Andrea Stoppani

Biblioteca Giovanna Righini Ricci, comune di Conselice (RA)
Il progetto culturale della nuova biblioteca di Conselice, inaugurata nel settembre 2001, si è ispirato all’obiettivo di realizzare un centro di informazione/formazione, luogo di relazione intergenerazionale e interculturale nel cuore del centro storico, accanto ai fondamentali servizi pubblici. La biblioteca si sviluppa per aree funzionali, al piano terra e al primo piano di un edificio di nuova costruzione, in cui al secondo piano trovano sede uffici comunali e al terzo l’archivio storico comunale in cui sono conservati alcuni pregevoli documenti e che, una volta riordinato, sarà aperto al pubblico. La biblioteca occupa una superficie di circa 400 mq, cui si aggiunge un’area esterna attrezzata per laboratori, animazioni, incontri. Una vetrata separa l’area reference dall’area consultazione: al primo piano è allestita la mediateca, un’area arredata come un salotto, in cui navigare in Internet, fare grafica e videoscrittura, consultare documenti multimediali nelle due postazioni disponibili, ascoltare musica in cuffia.
La sezione dei libri a prestito è distribuita su due sale al primo piano, adibite anche a sale di studio con 15 posti a sedere. I libri sono disposti a scaffale aperto e ripartiti secondo la CDD. Lo spazio bambini e ragazzi “La casa di Giò” trova sede in un’ala dell’edificio che si sviluppa su un solo piano collegato funzionalmente con il corpo principale: qui sono a disposizione una vetrina della migliore editoria per ragazzi, cartacea e elettronica, uno spazio conviviale per raccontare, leggere a voce alta, partecipare a piccoli laboratori ecc. Ai piccolissimi (0-5 anni) è dedicato un multicolore angolo morbido allestito con un teatrino delle storie in cui si può leggere e giocare con pupazzi e puzzle.
Biblioteca Giovanna Righini Ricci
Comune di Conselice (RA)
Tel. 0545.986930, fax 0545.986966
e-mail righiniricci@sbn.provincia.ra.it
Referente: Tatiana Fabbri

Biblioteca Innocenti, Firenze
La Biblioteca Innocenti, inaugurata l’11 luglio 2001, nasce da un progetto di cooperazione tra l’Istituto degli Innocenti e l’Innocenti Research Centre dell’UNICEF, progetto definito nell’ambito di un più vasto accordo tra i due enti che già da più di un decennio collaborano allo sviluppo di progetti di ricerca sulla condizione dell’infanzia in Italia e nel mondo e sui suoi diritti. Oltre alla promozione dei diritti dei bambini, scopo del progetto è anche quello di mettere a disposizione del pubblico la documentazione dell’Innocenti Research Centre, in precedenza consultabile solo dai ricercatori UNICEF. La biblioteca si trova al piano terra dello storico edificio dello Spedale degli Innocenti: l’entrata si affaccia su un disimpegno dove è stata collocata una piantina di orientamento della biblioteca. I locali sono stati ristrutturati creando un percorso razionale per lo svolgimento delle attività e delle varie funzioni. Per la ristrutturazione e gli arredi ci si è attenuti alla normativa sulla sicurezza antincendio per gli edifici di interesse storico-artistico destinati a biblioteche e archivi (DPR 30 giugno 1995, n. 418).
La raccolta è distribuita in sale, ciascuna contraddistinta da un colore, nelle quali vengono svolte anche le attività della biblioteca secondo i seguenti criteri:
sala rossa: reception;
sala blu: monografie;
sala verde: periodici;
sala arancione: banche dati;
sala viola: multimediale;
sala gialla: pubblicazioni statistiche e letteratura grigia.
La biblioteca ha una superficie di 277 mq e ospita circa 40 posti di consultazione, una saletta multimediale e 4 postazioni per l’accesso a Internet. Complessivamente ci sono circa 500 ml di palchetti e 216 espositori per le riviste correnti.
Biblioteca Innocenti, Firenze
Tel. 055.2037363, fax 055.2037205
e-mail biblioteca@istitutodeglinnocenti.it
Referente: Annamaria Maccelli

Biblioteca Sala Borsa, Bologna
Il progetto complessivo che prende nome di “Parco Urbano di Piazza Maggiore”, approvato dal consiglio comunale di Bologna nel 1990, prevedeva importanti interventi su Piazza Maggiore e sugli edifici che su di essa si affacciano, tra cui il complesso ex Sala Borsa-Esattorie Comunali-Scuderie. Una volta restaurato l’edificio, pensato come sede di istituti culturali non ancora definiti, si pensò di trasferirvi la Biblioteca centrale, collocata in un bellissimo e centrale palazzo storico ormai in crisi di spazi fin dalla metà degli anni Settanta e impossibilitata alla crescita e allo sviluppo di nuovi servizi. Il progetto guida di trasferimento della biblioteca, risalente al 1990, ne prevedeva la sistemazione nelle sale seminterrate e la sua riorganizzazione tutta a scaffale aperto, nonché la progettazione di una nuova copertura, lasciando la “piazza coperta” come luogo di orientamento, riposo e transito, con caffetteria, spazi commerciali, postazioni di prima informazione. La centralità del luogo e la stratificazione della memoria storica hanno influito non poco sulla scelta di collocare in questo edificio la nuova biblioteca, mentre costituivano elementi a sfavore la difficoltà di adattare il contenitore alle esigenze di una biblioteca moderna, per i vincoli di ordine strutturale e di tutela del complesso. Il problema dell’accessibilità della biblioteca per assenza di barriere architettoniche era stato largamente risolto, ma non quello della sua visibilità. La natura stessa dell’edificio, la cortina muraria che lo circonda e caratterizza la sua antica funzione di palazzo fortificato, rendono molto limitata la visione esterna di scaffali, libri, spazi di informazione e lettura. La visione si è tradotta in caratteristiche progettuali, dotazioni documentarie, suddivisione in aree funzionali, piano gestionale.
Caratteristiche fondamentali:
– l’accesso diretto ai materiali, collocati a scaffale aperto; l’eliminazione delle barriere architettoniche; la piacevolezza dell’ambiente; il cablaggio strutturato, con rete Intranet a banda larga per il pubblico, e utilizzo della rete protetta del Comune per bibliotecari e amministratori.
Per la dotazione documentaria:
– integrare l’offerta dei materiali a stampa con strumenti audiovisivi e multimediali, enunciando linee guida per l’acquisizione, lo sviluppo e la revisione delle raccolte.
Nel 1999, la nuova amministrazione ha apportato delle modifiche al progetto andato avanti fino a quel momento, non avendo ritenuto i costi compatibili con i propri indirizzi di bilancio. Nel progetto per Bologna 2000, la biblioteca avrebbe utilizzato gran parte dell’edificio, con una superficie lorda di quasi 20.000 mq di cui 13.000 di superficie utile e 7500 mq aperti al pubblico. Un’ampia concessione di aree a privati ha consentito di diminuire i costi di gestione a carico del Comune e aumentato gli introiti. Dopo la conclusione della gara per i servizi ausiliari per la biblioteca si è potuto procedere alla riapertura dei servizi e all’avvio di una biblioteca che, per quanto ridimensionata rispetto al progetto iniziale, rappresenta per dimensioni e bellezza un passo significativo nella storia delle biblioteche pubbliche italiane. La biblioteca ha aperto al pubblico il 13 dicembre 2001.
Biblioteca Sala Borsa
Tel. 051.204400, fax 051.204420
e-mail salaborsa@comune.bologna.it
Referente: Anna Maria Brandinelli

Biblioteca-mediateca comunale di Baronissi (SA)
Il progetto presentato ha partecipato anche alla sezione “Biblio & Tecno” e si trova descritto in «AIB notizie» 15 (2003), n. 7, p. V.

Istituto comprensivo via Madonna dell’Orto, Roma
Il progetto presentato ha partecipato anche ed è risultato vincitore della sezione “Biblio & educazione” e si trova descritto in «AIB notizie» 15 (2003), n. 8, p. I.

Istituzione Sistema biblioteche centri culturali del comune di Roma. OSTIA Biblioteca Elsa MORANTE
La Biblioteca Elsa Morante, aperta al pubblico nel gennaio 2001, è ubicata in un edificio storico, una colonia marina realizzata tra il 1927 e il 1932 dal Governatorato di Roma per fornire un’adeguata assistenza sanitaria e ospitare circa 400 bambini predisposti alla tubercolosi polmonare. La biblioteca, che ha mantenuto all’interno i colori della vecchia struttura, fissati nelle varie tinte di verde, occupa circa 2500 mq su tre piani di servizi destinati al pubblico e un piano superiore con uffici di direzione. La caratteristica tipologica, grandi corridoi, e ambienti sviluppati in lunghezza (i dormitoi) con superficie finestrata superiore agli standard, ha comportato un complicato lavoro di adeguamento di una spazialità poco adatta alla nuova funzione, che non poteva subire nessun tipo di intervento murario e strutturale oltre quelli di adeguamento alle norme di sicurezza e igieniche apportate dal Dipartimento XII del Comune di Roma che ha eseguito la ristrutturazione dell’edificio. D’altra parte, l’apertura sul mare di tutti gli ambienti dà a questa biblioteca una caratteristica di qualità tale da trasformare il percorso dell’offerta (dal libro al CD, dal gioco alla rivista) in qualcosa di veramente unico. I servizi sono così strutturati:
Servizi I piano: front office e orientamento utenza; novità editoriali; emeroteca; punto ascolto musica; sala lettura;
Servizi II piano: sala lettura; sala conferenze e videoproiezioni; mediateca; sala video; punto Informagiovani e punto informativo interculturale;
Servizi piano terra: biblioteca ragazzi: spazio lettura; spazio giochi; emeroteca; punti video; mediateca; spazio espositivo, lettura e giochi all’aperto; caffetteria (di prossima apertura);
Servizi IV piano: spazio espositivo, saletta seminari e piccolo incontri.
Biblioteca Elsa Morante, Roma
Tel.06.56339582, fax 06.5611815
e-mail biblioteca.elsamorante@bibliotechediroma.it
Referente: Paola Pau

Sistema bibliotecario di ateneo dell’università di Torino, biblioteca di storia e biblioteca “Gioele Solari”
La nuova biblioteca “Giovanni Tabacco” di storia si trova a Palazzo Nuovo, con ingresso dall’atrio e si estende per due piani seminterrati. Offre 330 posti per lo studio e la consultazione, 20 computer per la consultazione in rete delle risorse bibliografiche, tre sale per la consultazione dei periodici. La nuova sede ospita anche la Biblioteca interdipartimentale “Gioele Solari”. La nuova struttura ha aperto al pubblico il 1 ottobre del 2001. E’ un complesso di quasi 5.000 mq suddivisi su tre livelli, con una sala lettura con 200 posti a sedere, un’emeroteca e salette riservate per docenti e dottorandi. Complessivamente la biblioteca dispone di circa 160.000 volumi, tra monografie, riviste, dizionari, tesi di laurea, testi rari, opuscoli. Per la loro consultazione è possibile utilizzare il catalogo cartaceo, (ordinato per titolo, autore, soggetto), consigliabile soprattutto per i testi antecedenti al 1987, non ancora interamente informatizzati; oppure le postazioni informatiche in rete. E’ inoltre a disposizione degli utenti un servizio di prestito interbibliotecario e un servizio di copisteria interna.
Sistema bibliotecario di ateneo dell’Università di Torino
Biblioteca di Storia
Tel. 011.6703255, fax 011.6703155
Biblioteca “Gioele Solari”
Tel. 011.6703238, fax 011.6703258
Referente: Carlo Martini

Sistema bibliotecario di Monza, biblioteca civica di Lissone (MI)
La biblioteca ha presentato una documentazione fotografica del progetto realizzato
Sistema bibliotecario di Monza
Tel. 039.7397461, fax 039.7397281
e-mail biblioteca@comune.lissone.mi.it
Referente: Carla Rivolta

Sistema bibliotecario di ateneo di Padova, biblioteca medica “Vincenzo Pinali”
L’edificio oggetto di restauro finalizzato alla realizzazione della Biblioteca Pinali fa parte di un insieme edilizio costituito da unità diverse adiacenti il complesso dell’Ospedale Giustinianeo ove l’Università di Padova, in modo altamente specializzato e qualificato, è presente con tutte le attività di ricerca, studio, esercizio nel settore medico-assistenziale. La tipologia dell’edificio su lotto gotico si può considerare come uno dei sistemi insediativi che caratterizzano la formazione delle città venete. Il portico ad arco a tutto sesto poggia su pilastri in muratura intonacati, le finestre rettangolari hanno contorni in pietra e il fronte è concluso da una cornice lavorata in mattoni intonacati.
Le opere sono state finalizzate al recupero funzionale dell’edificio, all’eliminazione di cedimenti e fessurazioni sulla facciata verso via Ospedale, alla realizzazione di solaio con un carico di esercizio di kg 600/mq. Le opere di consolidamento hanno compreso inoltre il rifacimento del manto di copertura, la demolizione di intonaci interni all’edificio, tutte le demolizioni di strutture di superfetazioni e non di impianto strutturale.
Obiettivi del progetto di recupero sottoscritto da Azienda Ospedaliera di Padova e Università degli studi di Padova hanno consistito nella realizzazione di:
– spazi funzionali, suddivisi in vari locali per la consultazione si testi per una capacità di 43.350 libri;
– una biblioteca con una capacità di utenza di 100 persone/ora;
– un unico punto di accesso e controllo;
– locali con caratteristiche ambientali qualitative, inserite in un edificio di interesse architettonico-storico.
I lavori di ristrutturazione sono stati effettuati tra il 1998 e il 2001. La biblioteca è stata inaugurata il 30 maggio 2002 .
Sistema bibliotecario Ateneo di Padova
Biblioteca medica “Vincenzo Pinali”
Tel. 049.8218870, fax 049.8753674
e-mail pinali.moderna@unipd.it
Referente: Mariella Romeo

Sistema bibliotecario urbano del comune di Genova, biblioteca “Cervetto” di Rivarolo e biblioteca “Guerrazzi” di Cornigliano
Il progetto “Cervetto” in Castello Foltzer nasce dall’esigenza di creare una biblioteca relativa a tutta la Val Polcevera, la popolosa direttrice nord verso Milano: pure essendoci nella stessa zona altre due biblioteche, la Cervetto è una struttura polivalente che fornisce servizi alternativi alle altre due, al di là dei servizi di base. Il progetto ha comportato il recupero di una struttura storica fondamentale, il “Castello Foltzer”, di alta valenza sentimentale per gli abitanti della vallata. Il fascino dell’operazione è dato anche dall’armonico contrasto tra vecchio e nuovo: la struttura storica, della quale sono stati recuperati anche gli affreschi, è completamente cablata e gode di una dotazione tecnologica che consente di navigare in Internet, di consultare il catalogo informatizzato del Sistema, di lavorare su un’ampia gamma di multimediali. La planimetria dell’edificio, caratteristicamente composta da tre livelli tondi soprastanti e degradanti, più torretta e un piano seminterrato, ha condizionato il progetto di allestimento: in esso, il salone di ingresso ha visto moltiplicata la sua singolare “tondità” da un grande scaffale circolare in rovere che ben si colloca nello spazio curvo e distribuisce inoltre i vari servizi di quel livello: scaffale libri (soprattutto narrativa), banco multimediali, banco prestito. Inoltre, le tre nicchie ai lati di questo piano, opportunamente fornite di ammezzato per moltiplicare la capacità ricettiva delle scaffalature, si dimostrano zone di accoglienza e studio più mirate, intime, silenziose e che “selezionano” il pubblico, accogliendo specifiche categorie di informazione: classe Dewey 800, periodici e Internet, classe 900 e raccolta locale.
Il progetto “Guerrazzi” nasce invece già negli anni Settanta con la volontà della proprietaria della Villa Bickley di destinare l’edificio a sede di un istituto culturale, biblioteca o museo. Nel 1982 il Comune acquisì l’edificio e nel 1994, grazie ai fondi del programma europeo URBAN-Progetto Zenit per la riqualificazione delle aree urbane colpite da degrado, si avviarono i lavori di restauro dell’edificio che sarebbe diventato sede della biblioteca civica di Cornigliano. L’edificio storico è stato completamente cablato, tanto che la Guerrazzi è tra le strutture genovesi più all’avanguardia: navigazione in Internet, catalogo completamente informatizzato e unito a quello del Sistema, numerosi CD multimediali, ascolto musica, visione TV e videocassette, programmi di rete anche in ascolto collettivo grazie a cuffie a raggi infrarossi.
La planimetria dell’edificio, estremamente complessa, e per di più suddivisa fra biblioteca e Job Center, ha portato a un progetto di arredo unificato che di necessità ha dovuto limitare l’intervento alla “neutralità” di materiali e colori, fatti salvi alcuni corpi illuminati progettati ad hoc.
Si è individuato nel doppio atrio di ingresso un punto privilegiato di accoglienza, di smistamento delle due utenze e di fornitura di alcuni servizi (prime informazioni, consultazione catalogo informatizzato, ascolto musica e consultazione quotidiani e periodici). Al piano nobile sono collocati il bancone di accoglienza e prestito, la sala principale di lettura, nel salone, la sala Internet e multimedia, abbellita da preziosi affreschi seicenteschi, la sala periodici e le salette laterali con gli scaffali aperti. Al secondo piano si trovano la sala ragazzi, la sala raccolta locale e una saletta dedicata ai più piccoli, con arredi morbidi, primi libri e fasciatoio.
Un elemento di ulteriore valore è dato dal recupero del secolare giardino che viene utilizzato dalla cittadinanza come angolo quieto per godere di un momento di relax.
Direzione Cultura, Sport e Turismo-Settore Biblioteche
Comune di Genova
Tel. 010.5576058, fax 010.5576054
e-mail biblioteche@comune.genova.it
Referente: Maura Cassinasco

Università degli studi di Milano Bicocca, Biblioteca di ateneo
La sede centrale della Biblioteca di ateneo si colloca in un edificio industriale appositamente ristrutturato per la nuova Università nella zona settentrionale dell’area di Bicocca. L’edificio è collegato da passerelle a un contiguo fabbricato industriale a sua volta ristrutturato per l’Università.
Il progetto architettonico si è confrontato con le difficoltà insite nel recupero di grandi manufatti industriali cui andava conferita una nuova identità funzionale dovendo essi ospitare, oltre alla biblioteca, spazi per la didattica, per la ricerca e per i dipartimenti, i laboratori linguistico e informatico, congiuntamente a una serie di servizi di supporto per studenti e professori.
La realizzazione del progetto della biblioteca ha comportato, oltre a una diversa gestione degli spazi, anche una riorganizzazione di alcuni servizi: installazione tra i posti di studio di postazioni informatizzate per la consultazione del catalogo e delle risorse online della biblioteca; scaffali muniti di espositori utilizzati per porre in evidenza l’ultimo fascicolo arrivato di ciascuna rivista ecc.
Ulteriori lavori e forniture sono stati realizzati per completare l’allestimento dell’ingresso, rinnovare gli uffici del personale all’interno della sala, per attrezzare alcuni punti informativi e per il montaggio della segnaletica, venendo così incontro alle nuove esigenze funzionali espresse dalla direzione della biblioteca.
La biblioteca occupa oggi una superficie di circa 4.000 mq, di cui 3.500 al pubblico. La sala di lettura dispone di circa 6.000 ml di scaffalatura e 400 posti studio di cui 16 a uso di utenti disabili. Sono inoltre disponibili 20 carrels (posti studio riservati) e 42 postazioni informatizzate. Tutto il materiale bibliografico posseduto da questa sede è disposto a scaffale aperto e direttamente accessibile all’utenza.
Università degli studi di Milano Bicocca, Biblioteca di ateneo
Tel. 02.64486251, fax 02.64486255
e-mail biblioteca@unimib.it
Referente: Maurizio Di Girolamo

Università degli studi di Napoli Federico II, Biblioteca della facoltà di medicina e chirurgia, Napoli
Il recupero del complesso di Sant’Antoniello a Port’Alba per la realizzazione della Biblioteca di Ricerca dell’Area Umanistica è stato affrontato secondo i principi di un’architettura bio ed eco compatibile. Il restauro di Sant’Antoniello ha previsto il rispetto del preesistente con una completa integrazione con l’ambiente esterno, senza dimenticare l’utilizzo di materiali particolari esenti da emissioni nocive. Le numerose e gravi lesioni statiche del complesso e i successivi adattamenti dell’edificio sembravano costituire un ostacolo alla realizzazione del progetto: il recupero degli spazi, come erano in origine, la necessità del rilancio e del rinnovamento dell’immagine architettonica hanno fatto sì che la nascita della nuova biblioteca coincidesse con la rinascita dell’edificio.
La “porta della biblioteca” preannunciata dall’accesso attraverso lo scalone monumentale, è collocata sul lato nord del porticato delimitante il chiostro interno, in posizione centrale: tale collocazione permette una sua riconoscibilità fin dal momento in cui si entra nel chiostro, il quale, con il suo giardino interno, il suo porticato e il suo terrazzo a livello del primo piano, costituisce anch’esso uno spazio importante e organico per la biblioteca. La biblioteca occupa tutti i livelli del complesso tranne il piano terra, destinato a varie funzioni (sale per manifestazioni pubbliche, concerti e conferenze, mostre temporanee ecc.). Sul fondo del chiostro si trova l’accesso alla biblioteca, dove è possibile ritirare la tessera e sorpassare la barriera magnetica, accedere alle scale e ai gruppi di ascensori che portano ai piani in cui è ospitata la biblioteca (ammezzato, piano primo, secondo, terzo, quarto e coperture); al primo piano, il coro della chiesa può funzionare come sala per seminari, al terzo, alcuni ambienti sono destinati alla caffetteria, che può sfruttare l’ampio terrazzo di copertura antistante.
Il progetto di realizzazione della biblioteca ha previsto un modello organizzativo cosiddetto open shelves, ossia a consultazione diretta. Sono così contemplati due ambienti:
– un deposito destinato a contenere le opere rare, i periodici estinti ecc;
– una serie di sale nelle quali sono sistemate le sia scaffalature con libri e riviste a consultazione diretta, sia i tavoli per la lettura.
Quanto alla politica di accesso, ai docenti, ricercatori e studenti dell’università è riservato l’accesso di diritto: alle prime due categorie mediante tessera permanente, alla terza mediante tessera universitaria. Per gli studiosi di altri enti e per la cittadinanza in genere, è previsto il rilascio di una tessera provvisoria soggetta a verifica e valutazione dell’ufficio di accoglienza.
La ripartizione dell’attuale patrimonio librario è il seguente:
– 70.000 volumi per il polo antichistico;
– 75.000 volumi per il polo filologico moderno;
– 35.000 volumi per il polo filosofico;
– 70.000 volumi per il polo storico.
Le opere di consultazione a carattere generale ammontano a circa 5.000 volumi, mentre i periodici estinti, le opere rare, le scatole di fascicoli, gli annali e i fondi vari ammontano a circa 45.000 volumi.
Università degli studi di Napoli Federico II
Biblioteca della Facoltà di Medicina e chirurgia
Tel. 081.7463384, fax 081.5469811
Referente: M.Rosaria Bacchini (e-mail mabacchi@unina.it)

Università degli studi di Padova, Biblioteca del dipartimento di storia
La biblioteca ha presentato una documentazione fotografica del progetto realizzato.
Università degli studi di Padova
Biblioteca del Dipartimento di Storia
Tel. 049.8278510, fax 049.8278511
e-mail bibstoria@lettere.unipd.it
Referente: Loredana Menapace

Università degli Studi di Roma Tre, Biblioteca di area giuridico-economico-politica
La Biblioteca di area giuridico-economico-politica, che è una delle quattro biblioteche di area istituite presso l’Università degli studi “Roma Tre”, è costituita da tre sezioni: la Sezione Economia (via Ostiense 139), la Sezione Giuridica (via Ostiense 163), la Sezione Storico-politico-sociale (via Segre 4). Le tre sezioni non sono solamente nominali, ma dislocate in tre sedi separate, distanti l’una dall’altra e molto diverse tra loro in quanto a tipologia di edifici, struttura, funzionamento.
La Sezione Giuridica è stata attivata e aperta al pubblico nel maggio del 2001. È ubicata in una costruzione ultimata nell’anno 2000, progettata appositamente per ospitare, oltre la sezione libraria, la Facoltà di Giurisprudenza, il Dipartimento di Studi giuridici, il laboratorio di informatica, le aule, il Rettorato, gli uffici centrali.
La biblioteca si sviluppa al piano terra, al primo piano e piano interrato. Per evitare l’afflusso incontrollato di persone si è deciso di destinare a ingresso e uscita soltanto l’accesso al primo piano dove sono posizionati i varchi antitaccheggio e il bancone accoglienza/prestiti.
Al primo piano ci sono anche gli uffici del personale, i servizi igienici e una cosiddetta “galleria”, ossia un corridoio di considerevoli dimensioni dove sono ubicati tavoli per la lettura e postazioni con personal computer per complessivi 120 posti. La biblioteca vera e propria consta di due sale (una al piano terra e una al primo piano) e di un magazzino libri nel piano interrato. Nella sala al primo piano sono predisposte 76 postazioni studio, ognuna con la propria lampada con presa elettrica e presa di rete per i portatili. Intorno, addossate alle pareti, ci sono le scaffalature con i libri. La sala al piano terra è identica ma ospita i periodici anziché le monografie. Eccetto che nel magazzino, che non è accessibile al pubblico, tutto il materiale librario conservato nelle sale è a scaffale aperto, con accesso diretto da parte degli utenti. C’è anche una sala con espositori dove possono essere consultate 300 pubblicazioni periodiche e numerose novità editoriali. La biblioteca registra un’affluenza media di circa 200 utenti, senza considerare coloro che non accedono alle sale ma utilizzano le postazioni della “galleria”.
Università degli studi di Roma TRE
Biblioteca di area giuridico-economico-politica
Tel. 06.57067284, fax 06.57067287
e-mail bib.giur@uniroma3.it
Referente: R. De Martino


Speciale Biblioteche in vetrina: a cura di Sara Moretto. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 8, p. I-XVI.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-10-27 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-09moretto.htm

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