[AIB]AIB Notizie 9-10/2003
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Management of Library Associations Section

Andrea Paoli

La Round Table for the Management of Library Association è stata trasformata in Sezione nel 2002 e a Berlino si è riunito il suo Standing Committee, di cui faccio parte. Al di là della messa a punto dello Strategic Plan 2004-2005 e della pianificazione delle attività, la Sezione è stata coinvolta dal Governing Board dell'IFLA nel processo che porterà alla modifica del sistema di calcolo delle quote di adesione alla Federazione: oggi ogni associazione paga una quota determinata in base al PIL del suo paese. Ciò determina una serie di squilibri tra cui l'impossibilità per alcune associazioni professionali di aderire all'IFLA perché la quota da pagare supera di molto il totale delle loro entrate. In parole povere l'idea del Governing Board è di rendere la quota proporzionale al gettito delle quote sociali delle associazioni. Questo comporterà anche una modifica nel sistema di attribuzione dei voti, oggi proporzionati a quanto si paga e domani collegati in qualche modo al numero dei soci dell'associazione. Un processo lungo e complesso le cui prossime tappe saranno a dicembre in Olanda e a febbraio a Roma, dove si svolgerà la prossima riunione dello Standing Committee della Sezione.
Molto interessanti e ricchi di spunti i tre workshop organizzati dalla Sezione. Nel primo, Strategic planning: developing effective strategies for library associations, Maurice Freedman ha affrontato il problema delle retribuzioni con un'argomentata provocazione: se i bibliotecari vogliono avere salari da XXI secolo non devono accettare, come spesso accade negli USA, di essere sottopagati per amore del proprio lavoro e della propria missione. Il secondo incontro, organizzato con la Sezione Library Theory and Research, aveva un titolo stimolante (Libraries and politics: how to bring libraries and national associations into the political sphere) e ha mantenuto le aspettative. Limitarsi all'attività di lobbying o scendere in piazza? Cercare il dialogo o lo scontro? E che idea delle biblioteche hanno i politici? In Svezia l'associazione professionale organizza regolarmente seminari con i direttori delle biblioteche per "insegnare" loro come confrontarsi con gli amministratori locali e i governanti, suggerendo comunque di farsi vedere, di muoversi e di non aspettare che i politici si accorgano delle biblioteche, ché sarebbe attesa vana.
Il terzo workshop, in collaborazione con la sezione Management and Marketing, era intitolato Marketing our library associations e si è soffermato in particolare sulle possibili strategie di affiliazione dei giovani bibliotecari. L'ALA, per esempio, grazie a una capillare azione promozionale nelle università unita a quote sociali ridotte, sconti sulle pubblicazioni, sulla partecipazione a conferenze e seminari e a tutta una serie di benefits che includono persino sconti su polizze assicurative, riesce a mantenere nell'associazione il 70% dei soci studenti. La SAB (Sveriges allmänna biblioteksförening) ospita articoli di studenti nella propria newsletter, la Canadian Library Association offre un anno di affiliazione gratuito a tutti i neolaureati nelle discipline biblioteconomiche e ancora l'ALA invita ciascun socio "anziano" a convincere un giovane ad associarsi, secondo lo slogan «each one, reach one».

paoli@aib.it


PAOLI, Andrea. Management of Library Associations Section. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 9/10, p. 17.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-10-27 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-09paoli.htm

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