[AIB]AIB Notizie 11/2003
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Biblioteche e archivi di musicisti

Federica Riva

Come di consueto la sessione organizzata a Bibliocom dalla IAML-Italia, gruppo nazionale dell’International Association of Music Libraries, Archives and Information Centres, ha avuto lo scopo di mettere in luce la prospettiva specifica musicale rispetto ad un tema di attualità generale.
Lo scopo è stato pienamente raggiunto soprattutto per quanti hanno potute seguire giovedì 30 ottobre 2003 la sessione Biblioteche d’autore: pubblico, identità istituzioni, coordinata da Giuliana Zagra per il Convegno nazionale AIB (al mattino) e la sessione Biblioteche e archivi di musicisti (nel pomeriggio). Al mattino sono state infatti poste le coordinate generali del tema, illustrate anche attraverso una ricca rassegna di biblioteche d’autore conservate presso istituzioni pubbliche. Al pomeriggio è stata presentata una casistica di biblioteche di musicisti, inquadrando il tema nel più vasto ambito degli archivi musicali. La sessione Biblioteche e archivi di musicisti è stata seguita principalmente (ma non solo) da bibliotecari musicali provenienti da tutta Italia, appartenenti a una varietà di istituzioni pubbliche: università, conservatori di musica, teatri, biblioteche pubbliche, archivi.
Nell’introdurre la sessione Agostina Laterza ha sottolineato come per archivio musicale si possa intendere oggi sia la biblioteca-archivio di un musicista – composta da musica, libri e varia tipologia di materiali archivistici inerenti la sua attività – sia l’archivio storico di un ente musicale (conservatorio, accademia, teatro, editore). Le biblioteche dei musicisti, che in passato venivano facilmente suddivise in base alla tipologia dei materiali e donate a diverse istituzioni, oggi più frequentemente si conservano nella loro unitarietà. Molto è ancora da fare per il riordinamento degli archivi delle istituzioni musicali e la fruibilità delle informazioni in essi contenute.
Le relazioni hanno offerto un ventaglio di esperienze inerenti il censimento, l’ordinamento, la conservazione e la riproduzione dei materiali musicali appartenuti a singoli musicisti o a enti musicali, dando inoltre modo di constatare come l’uso delle tecnologie informatiche dipenda caso per caso dalle possibilità economiche e gestionali della singola istituzione in cui i documenti sono conservati.
Maria Adelaide Bacherini, già bibliotecaria alla Sala Musica della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, ha ricostruito le vicende del corpus dei documenti del compositore Ildebrando Pizzetti (1880-1968), suddiviso in istituti e fondazioni pubbliche o private dislocate in diverse città italiane. Gianfranco Miscia (Istituto nazionale Tostiano di Ortona) ha illustrato i problemi inerenti il riordinamento di materiali librari e archivistici relativi a compositori di fine Ottocento. In assenza di una normativa condivisa emergono problemi relativi alla descrizione dei documenti e alla definizione di chiavi di accesso uniformi per la ricerca. Nuria Schoenberg Nono non ha soltanto illustrato con precisione e chiarezza l’organizzazione per la conservazione dei manoscritti di Luigi Nono e il servizio pubblico offerto dall’Archivio Nono a Venezia, ma ha contribuito in maniera del tutto peculiare al dibattito offrendo il punto di vista di chi ha vissuto in prima persona la vita del musicista.
La comunicazione della Casa della Musica di Parma, curata da Francesca Montresor, ha aperto lo scenario relativo ai materiali archivistici di un teatro storico, il Teatro Regio di Parma, e quindi sulla digitalizzazione della documentazione video e sonora.
Ha concluso la giornata l’intervento di Annalisa Bini illustrando il sistema di gestione delle informazioni che la Bibliomediateca di Santa Cecilia sta costituendo al fine di collegare in un unico processo le informazioni prodotte dall’Accademia nel corso della propria attività istituzionale, concertistica e didattica, con la loro archiviazione e con la gestione dell’archivio storico dell’istituzione.
Le relazioni sono state precedute dalla presentazione del progetto IRMA, coordinato per l’Italia da Licia Sirch. Scopo di IRMA (International Register of Music Archives) è il censimento a livello internazionale degli archivi musicali in una directory online, applicando gli standard archivistici ISAD (G) e ISAAR (CPF), definendo una terminologia controllata e condivisa per la descrizione del contenuto musicale degli archivi.
Abstract e presentazioni delle relazioni nonchè il progetto IRMA sono pubblicati sul sito della IAML-Italia: http://web.infinito.it/utenti/iamlit/.

f.riva@agora.it


RIVA, Federica. Biblioteche e archivi di musicisti. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 11, p. IX.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-12-31 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-11riva.htm

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