[AIB]AIB Notizie 01/2004
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Biblioteche d'autore in Sicilia: Leonardo Sciascia e la sua biblioteca

Daniela Di Donato Ebner

Un seminario di studi, i "laboratori del libro" per le scuole, una tavola rotonda e la presentazione di libri sono alcune delle iniziative realizzate per l'inaugurazione della Biblioteca della Fondazione Leonardo Sciascia

Non è facile aprire una biblioteca in Sicilia. Soprattutto nella provincia di Agrigento, dove ci sono solo 72 biblioteche attive (Palermo ne ha 324, Catania 220), per precipitare poi a 19, se si contano solo quelle che operano nel territorio comunale.
Eppure, dallo scorso 13 dicembre 2003, una nuova biblioteca c'è: la biblioteca della Fondazione Leonardo Sciascia.
Nel 1987 il Comune di Racalmuto acquista dall'Enel una ex centrale elettrica e ne comincia il restauro, proprio con lo scopo di destinare l'immobile quale sede di una Fondazione dedicata allo scrittore. Fu proprio lui a sollecitare la creazione di questa istituzione, con una lettera scritta solo due mesi prima di morire e indirizzata al Consiglio comunale di Racalmuto: «La mia donazione alla Fondazione consisterebbe in una numerosa raccolta di ritratti di scrittori (acqueforti, acquetinte, disegni e dipinti), nelle edizioni e traduzioni dei miei libri, in tutte le lettere da me ricevute in circa mezzo secolo di attività letteraria». Nel 1991 la Fondazione nasce ufficialmente e comincia la sua attività culturale, organizzando mostre, convegni, manifestazioni, fino ad arrivare all'apertura della biblioteca, che realizza l'altro desiderio di Leonardo Sciascia: «L'impegno del Comune dovrebbe essere quello di ordinare e catalogare lettere e libri e di esporre, debitamente, uniformemente e sobriamente incorniciati i ritratti».
Ad oggi sono quasi tremiladuecento i volumi posseduti: duemila donati dalla famiglia Sciascia, altri acquistati dalla Fondazione, altri ancora donati generosamente da molte case editrici, che hanno aderito a un appello lanciato in autunno, perché contribuissero ad ampliare l'ancora esigua offerta di libri della biblioteca. Ci sono poi trentacinque lettere del carteggio Pasolini-Sciascia (una piccola parte dell'intero carteggio, che la famiglia deve ancora donare alla Fondazione), le registrazioni degli interventi parlamentari di Sciascia, duecento quadri della sua pinacoteca, i registri di classe di quando Sciascia era maestro elementare.
Destinata a raccogliere il patrimonio di carte, lettere e quadri dello scrittore racalmutese, la biblioteca si è aperta al pubblico in una giornata ricca di eventi, legati tra loro dal tema comune dell'etica (argomento così caro a Sciascia) e delle biblioteche, oltre che dalla promozione della conoscenza del libro e della lettura. La mattinata si è aperta con un seminario di studi, coordinato dalla scrivente, intitolato "L'etica del bibliotecario. Le biblioteche per la promozione dei valori di libertà, uguaglianza e gratuità dell'accesso all'informazione", al quale sono intervenuti Giovanni Solimine, Paola Castellucci (Scuola speciale archivisti e bibliotecari), Florica Campeanu (Responsabile area progetti di catalogazione della Ifnet), Gian Carlo Ferretti (Critico letterario), Salvatore Pedone (Archivio storico di Palermo), Alida Emma (Presidente AIB-Sezione Sicilia). Il seminario si è rivolto ai bibliotecari della provincia e della regione, offrendo loro una occasione non solo di incontro e scambio delle proprie esperienze, ma anche di formazione e aggiornamento. Contemporaneamente si sono tenuti tre "laboratori libro"destinati alle scuole: quasi trecento studenti della provincia hanno potuto sperimentare come si cataloga un documento, fare una ricerca nelle banche dati o fare una prova di restauro di un libro antico. La casa editrice Adelphi ha sponsorizzato l'inaugurazione donando quasi centosessanta libri a tre scuole presenti (estratte alla fine dei laboratori), per le loro biblioteche di classe e di istituto. Nel pomeriggio invece c'è stata la presentazione di un libro sulla mafia agrigentina e una tavola rotonda sul romanzo giallo e il romanzo d'inchiesta di Leonardo Sciascia, indagine nella tradizione del noir italiano. Hanno partecipato giornalisti, scrittori, magistrati, professori universitari e quasi cinquecento persone sono passate per la Fondazione durante la giornata.
La notizia dell'evento è stata pubblicata non solo dai quotidiani più attenti alle questioni isolane («Il giornale di Sicilia» e «La Sicilia»), ma anche dalla «Repubblica», che proprio il 13 dicembre gli ha dedicato l'apertura dell'edizione nazionale cultura, con un articolo di Enzo Siciliano sulle lettere di Pasolini e Sciascia, donate dalla famiglia e conservate presso la biblioteca. La giornata è servita quindi a festeggiare l'apertura della biblioteca al pubblico, ma anche a mettere a fuoco la sua mission: favorire ogni tipo di ricerca che riguardi le opere di Leonardo Sciascia e le tracce del suo lavoro come intellettuale e politico; diventare punto di riferimento per la raccolta di tutta la letteratura siciliana; organizzare momenti di aggiornamento per i bibliotecari e occasioni di lettura per tutti; conservare e promuovere le preziose collezioni di documenti, appartenute allo scrittore siciliano. Insomma, realizzare gli obiettivi di una buona "biblioteca d'autore", proponendo servizi efficienti e moderni e cercando di rompere un po' la diffidenza che troppo spesso anima il cattivo rapporto tra biblioteche e pubblico, soprattutto in questa provincia.
Tanta soddisfazione, insomma. Tanto lavoro, ma anche la sensazione bella di aver contribuito a fare un passo avanti, in una terra così dura e difficile, verso la libertà della conoscenza e verso l'amore per il libro e le biblioteche. E adesso cercheremo di mantenere il ritmo giusto, per far sì che questa nuova concreta realtà siciliana, una volta decollata, continui a volare alta.

fondazioneleonardosciasc@tin.it


DI DONATO EBNER, Daniela . Biblioteche d'autore in Sicilia: Leonardo Sciascia e la sua biblioteca «AIB Notizie», 16 (2004), n. 1, p. 8-9.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2004-02-11 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n16/0401didonato.htm

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