[AIB]AIB Notizie 04/2004
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Biblioteconomia negli Stati Uniti: uno sguardo alla professione

Alessia Zanin-Yost

Dagli Stati Uniti ci arriva un altro contributo di Alessia Zanin-Yost, bibliotecaria presso la Renne Library dell'Università di Bozeman.

Quando dico alla gente che sono una bibliotecaria il primo commento che sento è: «Ma non è un lavoro noioso?». Forse tempo fa fare la bibliotecaria era un lavoro noioso, ma oggigiorno certamente non è così. Oltre alle tradizionali mansioni, oggi i bibliotecari devono aggiornarsi per rimanere all'avanguardia con la tecnologia, promuovere eventi che possano attirare possibili donatori a favore della biblioteca, sapere più lingue per aiutare gli utenti stranieri, collaborare con gli informatici per creare software facili da usare, sviluppare nuovi programmi per la biblioteca che promuovano la cultura, e molte altre attività: questo è quanto i bibliotecari americani devono fare.
Secondo le statistiche raccolte dall'American Library Association (ALA), nel 2002 il numero delle biblioteche pubbliche negli Stati Uniti era di 9074, quello delle biblioteche accademiche di 3658 (le biblioteche accademiche includono le biblioteche scolastiche, dalle elementari alle medie, e le biblioteche universitarie). Il materiale è diviso per sezioni e il sistema di catalogazione usato è in generale il Dewey o il Library of Congress (LC); quasi tutte le biblioteche pubbliche hanno settori dedicati ai ragazzi. Le biblioteche offrono un gran numero d'informazioni su differenti supporti: libri e giornali su carta ed elettronici, video, cassette, CD, ecc.
Le biblioteche pubbliche statunitensi garantiscono il prestito del materiale ai residenti dello Stato, inclusi i minori se i genitori acconsentono. Gli utenti possono usufruire di un gran numero di servizi gratuiti, come cataloghi in linea, servizio interbibliotecario, story time (bibliotecari o gente dalla comunità leggono storie appropriate a ragazzi di varie età), corsi d'inglese per stranieri, supporto agli studenti per i compiti, bookvans (biblioteche mobili che raggiungono gli utenti che vivono in zone al di fuori dei centri urbani).
Uno dei servizi più richiesti dagli utenti è la possibilità di accedere elettronicamente al testo completo dei documenti: il costo di questo servizio è molto elevato e non tutte le biblioteche possono offrirlo. Per favorire i servizi e potenziare le risorse molte biblioteche partecipano a consorzi, il più grande dei quali è Online Computer Library Center (OCLC), fondato nel 1967, di cui attualmente fanno parte più di 45.000 biblioteche nel mondo.
L'accessibilità all'informazione, il gran numero di servizi gratuiti, l'ampio orario di apertura (in genere le biblioteche pubbliche sono aperte tutta la settimana dalle 9,00 alle 20,00) fanno sì che le biblioteche pubbliche siano frequentate da un grande numero di persone. Basti pensare che la Biblioteca pubblica di Sacramento, California, è usata da circa 10.000 persone al mese per ricerca, studio e svago.
Le biblioteche pubbliche usano varie risorse per finanziare i loro programmi. ricevono fondi dallo Stato, dalla regione, dal governo e da privati, inoltre parte dei finanziamenti deriva dalle tasse (una percentuale della tassa di reddito personale di ogni cittadino va alle biblioteche della città).
Negli ultimi anni le biblioteche pubbliche hanno dovuto far fronte a un calo di fondi da parte del governo, variabile da Stato a Stato: per esempio, nel 2002 lo Stato dell'Ohio ha subito un calo del 25%, lo Stato della California del 50%. La diminuzione di finanziamenti ha causato la chiusura di molte sedi e la riduzione di orari d'apertura e personale.
Per far fronte a tutto ciò, le biblioteche pubbliche hanno iniziato una campagna di informazione dei servizi offerti, creando nuove iniziative promozionali per attirare finanziamenti privati, come ad esempio allestire un'asta di foto d'epoca di monumenti della città, collaborare con le biblioteche accademiche, organizzare competizioni di scacchi, chiedere a compagnie di pubblicizzarsi inserendo loghi negli opuscoli della biblioteca ecc. Finché l'economia statunitense sarà in crisi, le biblioteche pubbliche dovranno dipendere da donazioni private e attivare nuove strategie per poter continuare a offrire servizi al pubblico.
La situazione finanziaria delle biblioteche universitarie è migliore, dato che, in generale, esse ricevono una percentuale dalla tassa scolastica degli studenti. Pur ricevendo questi finanziamenti annui, le biblioteche accademiche devono contare, come le biblioteche pubbliche, su finanziamenti privati. Donazioni da parte di privati sono usuali negli Stati Uniti: ad esempio, la ditta Microsoft nel 1996 ha fornito contanti, software, addestramento tecnico e supporto alle biblioteche del Nebraska per una valore di 194.000 dollari; nello stesso anno la biblioteca d'arte della collezione Frick, a New York, ha ricevuto dalla Fondazione Annenberg tre milioni di dollari e un altro milione e mezzo di dollari dalla Fondazione Andrew W. Mellon, e la lista di donazioni da parte di privati e corporazioni non termina qui.
Perché donare servizi, software, soldi alle biblioteche? Perché le biblioteche servono a tutti e le donazioni aiutano a sviluppare nuovi programmi e a mantenerne altri già in uso, dando così la possibilità alla biblioteca di offrire materiale aggiornato, vario, e adeguato per ragazzi, adulti, studenti e professori; ma soprattutto perché, aiutando la biblioteca, si aiuta la società a sviluppare un apprezzamento per la cultura e lo scambio d'informazioni.
Il personale che lavora in una biblioteca si può dividere su due livelli, personale di assistenza e bibliotecari. Il personale di assistenza in genere è costituito da chi dà assistenza d'ufficio, come aiuto nella catalogazione o mansioni di circolazione. Posizioni di questo livello, in genere, richiedono un diploma di scuola media. Per lavorare in una biblioteca a livello di bibliotecari bisogna possedere due lauree, una in biblioteconomia e un'altra in un soggetto specializzato, come una laurea in commercio, arte, biologia ecc.
La laurea in biblioteconomia è tuttora offerta solo in 56 università degli Stati Uniti e le scuole devono essere accreditate dall'American Library Association. In generale, il corso di questa laurea dura due anni e se si vuole insegnare biblioteconomia bisogna completare un corso di specializzazione che può durare dai tre ai cinque anni oltre i primi due. Gli studenti devono seguire dei corsi base su scienza informatica, amministrazione, informazione nella società, catalogazione. I corsi successivi sono scelti dallo studente in base al tipo di biblioteca in cui si vuole lavorare (si veda, ad esempio, il programma offerto dall'Università di San Jose, California, http://slisweb.sjsu.edu/classes/start.htm).
In genere, per completare la laurea sono richiesti dodici corsi più un corso finale che può essere la tesi o un progetto e che varia da sei mesi a un anno. Di norma, gli studenti seguono tre corsi per semestre; per ogni corso è obbligatoria la presenza in aula per tre ore alla settimana.
Informazioni sulla laurea in biblioteconomia si possono avere visitando i siti delle varie universita che offrono il programma (http://www.ala.org/Content/NavigationMenu/Our_Association/Offices/Accreditation1/lisdir/LIS_Directory.htm).
Secondo informazioni fornite dal Dipartimento del Lavoro, la paga media annua percepita da un bibliotecario nel 2000 è stata di 32.000 dollari. Il trattamento economico relativo a ferie, assicurazione sanitaria e altro varia da biblioteca a biblioteca.
In generale, i bibliotecari si possono specializzare in un campo specifico: reference, catalogazione, analisi dei sistemi. Ciascuno di questi ruoli richiede vari tipi di preparazione ed esperienza.
Come reference librarian, le mie mansioni sono tante, il che rende il mio lavoro interessante e diverso ogni giorno. Il ruolo principale del mio lavoro è aiutare gli utenti ad analizzare, valutare, usare informazioni di vario tipo (su carta, digitali, su microfilm); quest'attività è svolta principalmente lavorando dal reference desk. Altre mansioni che fanno parte del mio lavoro sono: aiutare il personale nell'ufficio di prestito interbibliotecario se ci sono richieste difficili, partecipare alle riunioni dei vari dipartimenti universitari, partecipare a conferenze delle associazioni professionali di cui faccio parte, analizzare il contenuto dei database per i giornali elettronici, presentare contributi a convegni, scrivere in periodici professionali ecc. Il mio lavoro di certo non è noioso, anzi molto vario; ogni giorno ho la possibilità di conoscere gente diversa e soprattutto ho l'opportunità di insegnare e imparare cose nuove.
Alcune persone dicono che i computer elimineranno il bisogno di avere bibliotecari e biblioteche, io non la penso così. Certo, Google o Yahoo! sono motori di ricerca utilizzati ogni giorno da milioni di persone per arrivare ai siti e per trovare servizi e prodotti da acquistare, ma sono poco affidabili. Il ruolo di aiutare gli utenti nel ricercare informazioni sarà sempre un compito dei bibliotecari perché sono loro che sanno come navigare, trovare e valutare l'informazione più utile per l'utente.
Sono contenta di far parte di una professione che promuove la circolazione e l'uso dell'informazione e che sarà sempre all'avanguardia in questo campo.

azaninyost@montana.edu


ZANIN-YOST, Alessia. Biblioteconomia negli Stati Uniti: uno sguardo alla professione «AIB Notizie», 16 (2004), n. 4, p. 10-11.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2004-05-18 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n16/0404zanin.htm

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