[AIB]AIB Notizie 06/2004
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NPL a Roma
Apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia

Laura Anfuso

Il 2 aprile costituisce una data importante: la prima Conferenza cittadina dedicata a “Nati per leggere”, il progetto nazionale promosso dall’AIB, dall’Associazione Culturale Pediatri (ACP) e dal Centro per la salute del bambino (CSB) e nato dalla preziosa collaborazione con l’Assessorato alle politiche culturali, l’Assessorato alle politiche educative e scolastiche, l’Assessorato alle politiche della promozione dell’infanzia e della famiglia e l’Assessorato alle politiche sociali e promozione della aalute, ha visto l’adesione del Sindaco di Roma Walter Veltroni al Comitato promotore nell’ottica della tutela dell’Infanzia.
Il desiderio di un confronto sulle esperienze già compiute e soprattutto la necessità di diffondere il progetto e di sensibilizzare l’opinione pubblica alla lettura, in quanto strumento fondamentale che stimola lo sviluppo intellettivo, favorisce lo sviluppo emotivo e promuove lo sviluppo sociale del bambino, con l’adattamento al mondo esterno e l’apertura al “possibile”, ha spinto le istituzioni pubbliche e private a organizzare un incontro presso la Sala Piccola Protomoteca al Campidoglio.
L’acquisita consapevolezza dell’importanza di sensibilizzare l’adulto alla lettura in quanto occasione di sviluppo cognitivo e affettivo per il bambino e di creazione di una interazione speciale dal punto di vista emotivo tra il genitore che legge e il figlio “in ascolto”, nonché la convinzione che l’alleanza tra coloro che si occupano dell’Infanzia (pediatri, bibliotecari, pedagogisti, psicologi, insegnanti, librai ecc.) sia fondamentale affinché si possa condurre una efficace promozione della lettura, sono gli aspetti principali condivisi da tutti gli intervenuti. Un altro aspetto importante è la passione che viene additata come il requisito necessario di un promotore della lettura.
Raffaella Milano, Assessore alle politiche sociali e servizi alla persona e per la promozione della salute, ha espresso la necessità di perseguire una politica rivolta alla prevenzione dei disagi per risolvere il problema della discriminazione sociale (la mancanza di mezzi economici è spesso correlata a una povertà relazionale) e l’importanza di trasformare le biblioteche in “presidî” che siano in grado di far nascere il gusto di condividere in comunità grazie alla collaborazione di persone appassionate.
Benati ha sottolineato l’importanza di stimolare il bambino alla lettura (spinta alla lettura con “effetto domino”) fin dalla primissima infanzia per consentire l’autonomia e la consequenziale e irrinunciabile libertà di scegliere dell’individuo.
La giornalista Silvia Tortora, che ha coordinato l’incontro, ha messo in evidenza che è fortunato il bambino che “riceve” il dono della lettura ad alta voce di una fiaba.
Giancarlo Biasimi, pediatra e attuale presidente nazionale del Centro per la salute del bambino, ha sottolineato la profonda correlazione che esiste tra la lettura e la salute e il benessere del bambino. Facendo riferimento a una ricerca retrospettiva effettuata recentemente negli USA, ha messo in evidenza che i ragazzi della scuola media inferiore che sono risultati “buoni lettori” erano quelli che avevano avuto esperienze più precoci di lettura in famiglia ed erano anche coloro che presentavano una maggiore capacità di decodificare i testi. Un elemento da non sottovalutare poiché la capacità di decodifica ha un ruolo essenziale nell’acquisizione delle conoscenze (Chall 1990) e favorisce l’apprendimento (Matthew). La ricerca ROR condotta sui bambini tra i due e i cinque anni ha permesso inoltre di rilevare che il bambino che ha ricevuto i libri in dono dal pediatra e ha fatto quindi esperienza della lettura fin dalla più tenera età, ha presentato un miglioramento profondo del proprio linguaggio ricettivo ed espressivo rispetto al bambino che non ha potuto beneficiare dell’intervento del pediatra. Un’altra ricerca condotta sui bambini di meno di sette mesi ha consentito di registrare, dopo un anno, dei punteggi più alti nei bambini che hanno goduto della promozione del medico per quanto concerne il linguaggio ricettivo ed espressivo anche per quelle parole che non erano contenute nei libri proposti. Biasini ha messo in rilievo che esiste un nesso tra il grado di istruzione e la salute: il tasso di mortalità è più alto per quei soggetti che hanno conseguito titoli di studio più bassi; inoltre, grazie alla ricerca, è stata rilevata una relazione profonda e non trascurabile tra il grado di istruzione della madre e la mortalità del figlio. Ad una bassa istruzione della madre corrisponde una mortalità più alta del figlio. Con il suo prezioso intervento, Giancarlo Biasini ha dimostrato che “Leggere fa bene alla salute” non è un semplice slogan, ma una realtà su cui l’adulto deve riflettere per maturare la consapevolezza del ruolo fondamentale e responsabile che svolge nella vita del bambino.
Michele Valente, presidente dell’ACP-Sezione Lazio, ha parlato del ruolo importante del pediatra di famiglia nella promozione culturale. Il pediatra si deve occupare della “salute globale” (fisica, psichica e sociale) del bambino e deve impegnarsi per rappresentare l’advocacy, la difesa dei diritti del bambino, combattendo soprattutto l’analfabetismo “funzionale” e quello “critico”, problemi che si registrano nelle fasce di popolazione economicamente svantaggiate. Il dott. Valente ha espresso la necessità di offrire al bambino, collocato in un mondo dell’immagine che stimola sempre meno l’immaginazione, un approccio ludico alla lettura che permetta un forte coinvolgimento esperenziale e interiore. Ha ribadito inoltre che è fondamentale la collaborazione di tutti perché la crescita emotivo-affettivo e culturale del bambino non si può esaurire solo nello studio del pediatra.
L’impegno dei pediatri si rileva anche attraverso la testimonianza di Vincenzo Calia, pediatra di famiglia, che ha presentato la rivista bimestrale dell’Edifarm «Un pediatra per amico», di cui è direttore. Nel primo numero (gennaio-febbraio 2004), figura anche La Fiaba: è ancora importante raccontarla ai bambini?, un interessante articolo di Rita Valentino Merletti.
L’attrice Fausta Manno ha raccontato storie e recitato filastrocche (frammenti tratti da Letizia Cella, Mamma Cannibale; Uri Orlev, La nonna sul filo; Janna Carioli, Un nido di filastrocche ecc.) e, con la sua professionalità, ha mostrato come si possa rendere piacevole la lettura ad alta voce attraverso un approccio ludico e “plurisensoriale”.
Pamela Pantano, Assessore alle politiche della promozione dell’infanzia e della famiglia, ha sottolineato il lavoro interdisciplinare che "Nati per leggere” ha imposto e continua a imporre. Ha ricordato inoltre tutti i progetti che sono stati realizzati per la promozione della lettura. Il più recente è “Tamburi Rodari” che il Comune di Roma - Assessorato alle politiche di promozione dell’infanzia e della famiglia – Dipartimento XVI, l’Università degli studi “Roma Tre”, la signora Maria Ferretti Rodari e l’Associazione “G.B. Studio”, si sono impegnati a realizzare per valorizzare l’opera di Gianni Rodari e sensibilizzare i bambini ai temi proposti nel vasto panorama della Letteratura per l’Infanzia. È stato previsto anche il Premio “Città di Roma per Gianni Rodari” da attribuire a opere di autori italiani edite negli ultimi ventiquattro mesi dalla data del bando, con lo scopo di rendere omaggio ad uno scrittore della Capitale.
Nives Benati, membro dell’AIB (coordinamento “Nati per leggere”), ha sottolineato l’importanza dell’alleanza tra bibliotecari e pediatri. Gli ultimi si rivelano dei preziosi “tramiti” perché ogni famiglia, anche la meno abbiente, porta i bambini dal medico e, di conseguenza, può beneficiare della promozione della lettura. Ha messo in evidenza anche la necessità di stimolare la naturale curiosità infantile nei riguardi del libro. I bambini sollecitati fin da piccolissimi hanno un vocabolario molto più ricco e presentano una creatività più sviluppata. L’Emilia Romagna, la Lombardia e il Trentino Alto Adige sono le regioni che hanno aderito a “Nati per leggere” in misura maggiore, ma anche nel Sud, la forte sinergia tra pediatri e bibliotecari ha permesso di registrare un’adesione consistente. È il caso per esempio di Sciacca in provincia di Agrigento. La Benati ha presentato inoltre gli otto percorsi di lettura (Scopro il mondo Dalla A alla Zebra; L’ultima storia Prima della Buonanotte; Una zuppa di fiabe; Che emozione!; Non solo capricci; Storie per coccolare; Carezze in rima; Libri cuccioli) realizzati per fornire ai genitori una selezione dei libri di qualità adatti ai bambini. La selezione è stata operata sulla produzione editoriale italiana 2001-2002, includendo titoli in lingua francese, spagnola, inglese, cinese e araba per i bambini e i genitori stranieri. La qualità (rapporto testo/immagine) e la sicurezza (il materiale con cui il libro è stato realizzato) costituiscono i criteri fondamentali attraverso i quali sono stati scelti i libri ospitati nelle bibliografie tematiche proposte.
Maria Coscia, Assessore alle politiche educative e scolastiche, ha espresso la necessità di un rapporto precoce con la lettura per sviluppare nel bambino una capacità critica e favorire la costruzione di una propria individualità autonoma e differenziata. Ha sottolineato inoltre l’importanza di un programma di formazione e di aggiornamento da aprire al territorio per offrire un sostegno alle famiglie attraverso un’azione sinergica della scuola e di tutti i soggetti coinvolti nell’educazione del bambino.
La pediatra Flavia Luchino ha parlato della sua esperienza di promotrice della lettura. La competenza di Alessandra Sila del CSB-ONLUS di Trieste, di Letizia Tarantello che ha offerto in prestito per due mesi 200 libri della Biblioteca centrale ragazzi e la motivazione di madri sensibili hanno permesso la nascita di due biblioteche autogestite dalle mamme negli studi pediatrici: “La pagina magica” e “Il baule volante”. Nel tempo, la collaborazione spontanea e la passione hanno consentito la realizzazione di un progetto condiviso anche da Roberto Romagnoli del Centro d’ascolto della Parrocchia e dagli operatori e direttori didattici che si sono adoperati per la diffusione nelle scuole. La testimonianza di quattro delle mamme – coordinate da Flavia Luchino – Irina Soci, Anna Nava, Lucy Antoci e Francesca Servoli, ha rivelato che l’alleanza tra pediatri e bibliotecari sia preziosa e fondamentale per la soddisfazione del bisogno di formazione dei genitori e che la passione cresca grazie all’esperienza diretta con i libri.
La docente Luisella Dal Pra ha presentato le attività che sono state svolte coerentemente nel rispetto dei principi di “Nati per leggere”. Al fine di coinvolgere gli studenti del Liceo “V. Gassman”, un istituto con quattro indirizzi di studio (socio-psicopedagogico, linguistico, scientifico tecnologico e delle scienze sociali), ha organizzato un corso articolato in otto incontri e affidato ad un esperto esterno per la formazione di volontari della lettura. Con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi alla lettura in quanto “atto d’amore che aiuta a crescere”, al termine del corso, strutturato in forma di laboratorio, i volontari sono stati messi in contatto con bibliotecari e direttori didattici per poter sperimentare le competenze acquisite con i bambini nelle strutture più vicine.
La classe quinta del liceo delle scienze sociali ha goduto inoltre di uno stage organizzato nella scuola dell’infanzia di Via Maglione (progetto “Un libro un amico”) che ha permesso ai ragazzi di vivere quella magica interazione affettiva e culturale che nasce quando si racconta una fiaba ai bambini della scuola dell’infanzia. Le parole di Emanuela Durano, una delle ragazze che ha vissuto questa esperienza, costituiscono una testimonianza su cui riflettere. Lo stage le ha permesso di mettersi alla prova e di entrare in relazione con la “sua parte piccola”: «Ma sapete qual è la cosa più importante e bella? Aver ritrovato, almeno nei momenti di contatto con quei bimbi, la mia “parte piccola”, quella dimensione che da grandi si tende a sopprimere. Ho ricevuto da loro lezioni di vita e ho scoperto che dentro quei corpicini si nascondono grandi pillole di saggezza».
L’esperienza si è rivelata particolarmente utile perché ha indotto anche studenti e insegnanti a condurre un’indagine concernente i generi letterari preferiti dai ragazzi finalizzata alla rilevazione statistica delle scelte operate in base alle differenze di genere che è ancora in fase di elaborazione.
Gianna Marrone, docente Storia della letteratura per l’infanzia all’Università Roma Tre, ha ribadito la necessità di proporre la lettura con competenza, piacere, entusiasmo e passione. Ha sottolineato inoltre l’importanza che finalmente, grazie a “Nati per leggere”, è stata accordata ai genitori: poiché sono i primi educatori, è giusto coinvolgere gli adulti e fornire loro un aiuto nella scelta dei libri da proporre al bambino.
Per questo motivo si rivelano preziose tutte le attività culturali offerte dalle Biblioteche di Roma: dal 3 maggio al 21 giugno 2004, presso la Biblioteca centrale ragazzi, Nicoletta Stefanini terrà un corso-laboratorio di letture ad alta voce per genitori, nonni e lettori volontari. Dal mese di settembre 2004, quattro edizioni del medesimo corso si svolgeranno nelle biblioteche romane “Ennio Flaiano”, “Cornelia”, “Gianni Rodari” ed “Elsa Morante”. Dal 10 al 31 maggio 2004, sempre presso la Biblioteca centrale ragazzi, si terrà il Corso di formazione per pediatri e bibliotecari.
La densa giornata dedicata a “Nati per leggere” che ha posto l’accento sulla necessità di sensibilizzare tutti all’importanza della lettura fin dalla primissima infanzia non poteva finire senza il momento della lettura ad alta voce e la presenza irrinunciabile del libro: la conferenza si è chiusa con l’intervento dell’attrice Fausta Manno e del Maestro Gianni Silano che hanno cantato e recitato delle filastrocche.

laura.anfuso@tiscali.it


ANFUSO, Laura. NPL a Roma. Apprendere l’amore per la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia. «AIB Notizie», 16 (2004), n. 6, p. 13-14.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2004-08-12 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n16/0406anfuso.htm

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