[AIB]AIB Notizie 3-4/2005
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Capire per lavorare

Mauro Guerrini

L’AIB deve tornare a fare politica. Deve costituire un punto di riferimento forte per biblioteche e bibliotecari italiani nel 21° secolo, essere interprete del loro valore e della loro funzione nella Società della conoscenza, essere interlocutore indipendente e autorevole nei confronti delle istituzioni e del mercato, affidabile e recettivo nei confronti dei movimenti e delle associazioni consorelle con i quali condividere percorsi comuni. Deve saper dialogare con tutti ed essere ascoltata.
Il prossimo triennio vedrà l’AIB protagonista nelle campagne di civiltà che riguardano i diritti di accesso all’informazione e alla conoscenza (in questo senso la campagna per la gratuità del prestito è solo la punta di un iceberg), e in quelle che riguardano il riconoscimento della professione. Il nostro impegno sarà promuovere e dare impulso alla prospettiva di un sistema bibliotecario integrato su base nazionale, regionale e locale, che porti a superare l’autoreferenzialità e la compartimentalizzazione del lavoro delle biblioteche e dei bibliotecari, che li rendono meno visibili e incisivi nei processi in cui si decide del loro futuro.
Sono propositi ambiziosi, ma tutt’altro che velleitari. Per realizzarli abbiamo bisogno di un’organizzazione adeguata, che permetta di mettere a frutto i risultati dell’attività delle strutture e degli organi associativi a beneficio della comunità bibliotecaria, e di fare dell’AIB un polo di attrazione, al quale i bibliotecari italiani non potranno più pensare di non essere iscritti.
L’attuale situazione finanziaria ed economica dell’Associazione non è delle più floride, e mai come quest’anno le politiche di bilancio sono cruciali per razionalizzare le spese senza sacrificare alcuno degli obiettivi che ci stanno a cuore. Dobbiamo guardare al futuro con l’ottimismo che ci viene da una lunga tradizione: i momenti di crisi sono a volte salutari per rimettersi in discussione e ritrovare le ragioni profonde della nostra azione nel mutato contesto.
Uno degli obiettivi di breve periodo è migliorare la comunicazione interna con le Sezioni e con le Commissioni e i Gruppi, garantendo coordinamento e sintesi delle iniziative e delle attività, a partire da una maggiore conoscenza della situazione di ognuno. Strategico è il settore della comunicazione esterna: la funzione dei nostri organi d’informazione è determinante, e anche questa va potenziata, sia favorendo maggiore integrazione tra essi, sia, compatibilmente con le risorse disponibili, prevedendo una vera e propria edizione elettronica di «AIB notizie» e un parziale rinnovamento della grafica di AIB-WEB. L’edizione cartacea della newsletter continuerà a documentare l’attività di Sezioni, Commissioni e Gruppi, oltre che a dare informazioni riguardanti gli eventi e l’attività delle biblioteche italiane.
Altro settore strategico è l’editoria, che è l’espressione dell’attività scientifica dell’AIB, ovvero (come è stato detto efficacemente da altri) della sua identità. Il successo costante delle edizioni AIB ne attesta la qualità e l’importanza nel panorama editoriale italiano. Lo stesso discorso vale per il «Bollettino», che si conferma la prima rivista di Biblioteconomia in Italia.
Bisogna poi rilanciare il settore della formazione tramite l’organizzazione di seminari: la formazione fa parte della mission dell’Associazione, è anche attraverso l’attività formativa che l’Associazione può proporre la propria visione delle competenze e della professionalità richieste ai bibliotecari oggi. È inoltre il terreno operativo sul quale misurare la nostra capacità di interloquire con le istituzioni (Scuola, Università, Regioni) sul tema della certificazione delle competenze. La presenza dell’AIB all’interno dell’IFLA e degli altre organizzazioni internazionali sarà incentivata.
Ultimo, ma non ultimo, il tema degli eventi. In questi giorni il CEN sta riflettendo sul prossimo Congresso dell’Associazione e in generale sulla ridefinizione dell’organizzazione dei Congressi AIB. C’è tutto un patrimonio di anni di esperienze in questo campo, che non va disperso. E però è necessario un ripensamento della formula, dei tempi e delle modalità. I congressi sono l’occasione per mettere a confronto e cercare una sintesi tra le diverse istanze provenienti dal mondo delle biblioteche e dall’interno dell’Associazione, e queste occasioni mobilitano una macchina organizzativa complessa e impegnativa in termini di risorse e di energie. Sono occasioni che vanno utilizzate al meglio, e in questi giorni tutto il CEN è impegnato a capire come muoversi. Capire per lavorare in modo efficace: è quanto stiamo facendo in questa fase, ed è forse proprio questa la fase più difficile.

guerrini@aib.it


GUERRINI, Mauro. Capire per lavorare. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 3-4, p. 3.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-05-08 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n17/0503guerrini.htm

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