[AIB]AIB Notizie 5/2005
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Text Archive, la Biblioteca digitale alternativa a Google

Fabio Di Giammarco

Dopo l’annuncio di Google di voler realizzare una biblioteca universale in Internet, su giornali e settimanali è stato un susseguirsi di descrizioni di prossime biblioteche virtuali capaci di riversare sugli schermi di qualsiasi computer così tanti volumi da far entrare, in un batter d’occhio, in ogni casa, un sapere paragonabile a quello contenuto nella mitica biblioteca d’Alessandria.

In realtà, una biblioteca virtuale non è cosa che si crea facilmente dall’oggi al domani, ma al contrario richiede, nonostante le velocità delle tecnologie oggi disponibili, complessità e tempi adeguati, ragione per cui, all’ondata d’annunci, con il passare del tempo, ha fatto seguito un certo scetticismo se non una vera e propria delusione.
Per tutti questi motivi, e non solo, è opportuno segnalare un’iniziativa che ha, al contrario, il merito di proporre, immediatamente, una biblioteca digitale in Internet, anch’essa certo in fase d’ulteriore ampliamento, ma già perfettamente funzionante, gratuita e aperta a tutti.
Parliamo del Text Archive (http://www.archive.org/details/texts), un progetto nato nell’ambito dell’Internet Archive di San Francisco, il famoso raccoglitore digitale online di testi, immagini, audio, video nonché dell’archivio speciale dell’11 settembre, e che sta mettendo insieme le collezioni digitali sia d’alcune grandi biblioteche internazionali che d’importanti progetti e comunità virtuali. Al momento (ma presto raddoppieranno) sono completamente disponibili, in formato digitale, più di 23 mila libri e documenti, quasi tutti in lingua inglese.
Si parte con le biblioteche canadesi che offrono una raccolta di più di 700 volumi compresi tra il XV e il XIX secolo tra i quali spiccano un bellissimo libro illustrato raffigurante i costumi inglesi, una preziosa edizione di fine Quattrocento del De civitate Dei di Sant’Agostino e un Capitale di Karl Marx edito a Vancouver.
Segue il “Million Book Project”, cioè un milione di volumi da digitalizzare entro il 2005. Promosso dalla Carnegie Mellon University Library, mette a disposizione del Text Archive i suoi primi diecimila.
“L’Open Source Book”, incrementato dalle comunità virtuali, è già in grado di offrire diversi contributi tra i quali risalta un eccezionale documento: Il rapporto finale della Commissione federale sugli attacchi dell’11 settembre.
Più di settemila sono, invece, le opere accessibili grazie a una delle più “antiche” biblioteche digitali nella storia di Internet: il Progetto Gutenberg. Il catalogo associato al Text Archive è ricco e vario: Virgilio, Melville, Oscar Wilde, Le Mille e una notte ecc., con l’aggiunta anche di alcune opere offerte in versione audio.
Di particolare interesse è poi la “Children’s Library”, collezione di libri digitali per bambini. L’iniziativa si propone di riunire materiale che rispecchi le similitudini e le differenze tra culture e società rispetto alla letteratura per infanzia. Già per i piccoli navigatori di Internet sono pronti i primi 1500 volumi, si tratta quasi sempre di edizioni illustrate, e per i più piccini c’è anche un pezzo unico: un delizioso abbecedario, intitolato A Apple Pie, nel quale ogni lettera dell’alfabeto è rappresentata da una simpatica scenetta finemente disegnata.
C’è, infine, la collezione “Arpanet”, vale a dire 197 documenti messi un po’ alla rinfusa (articoli, interviste, disegni, appunti, ecc.) ma d’estrema importanza: documentano, infatti, le origini di una delle più grandi invenzioni della storia, Internet.
Ma forse, il principale merito del Text Archive sta nella sua grande facilità d’uso, nell’offrire, insomma, una libreria digitale user friedly, alla portata veramente di tutti. Un computer collegato a Internet, il semplice browser e un programmino chiamato DJUV, cioè un nuovo formato immagine concepito espressamente per visualizzare al meglio i testi. Questo è tutto ciò che serve per immergersi nella biblioteca, scorrere i cataloghi, sfogliare e leggere le opere, scaricarle sul proprio computer. Text Archive è una promessa mantenuta che chiunque può cogliere, da subito, con pochi click del mouse.

digiammarc@tiscali.it


DI GIAMMARCO, Fabio. Text archive, la biblioteca digitale alternativa a google. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 5, p. 13.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-06-08a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n17/0505digiammarco.htm

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