[AIB]AIB Notizie 6/2005
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In margine alla riunione con i Coordinatori

Rosa Maiello

Basta visitare le pagine di AIB-WEB per constatare la mole e la qualità spesso notevole dell’attività di Commissioni e Gruppi e per trovarvi conferma della loro importanza e del loro peso all’interno dell’Associazione. Sono a tutti gli effetti “l’avanguardia scientifica” dell’AIB. Nondimeno, è forte la sensazione che, nel loro complesso, queste strutture rappresentino un potenziale tuttora non del tutto messo a frutto, ovvero che una qualche difficoltà organizzativa ostacoli la possibilità di una visione d’insieme e di un’integrazione e valorizzazione piena delle loro attività.
Durante la riunione dell’11 giugno con i Coordinatori, questa che avrebbe potuto anche essere solo una mia distorta percezione da “utente remoto”, è stata invece sollevata come questione reale da molti partecipanti. A giudicare dai programmi che hanno presentato, la loro attività è, se possibile, ancora più ricca ed estesa di quanto appaia dal Web; tuttavia gli spunti e gli stimoli emersi dalla discussione hanno reso ancora più evidente la necessità di operare in una cornice comune, intensificando e rendendo costante il confronto reciproco. È vero che le Commissioni e i Gruppi che lavorano su temi affini hanno avviato forme di cooperazione, o si ripromettono di farlo, ma non basta. Occorrono strumenti o modalità organizzative tali da facilitare il contatto e la contaminazione anche tra strutture apparentemente ‘distanti’ e che magari non lo sono, o non dovrebbero esserlo. Questo è tanto più vero se si considera la loro composizione attuale: alcune di esse sono articolate per tipologie di biblioteche, altre per tipologie di servizi, altre ancora per tipologie di raccolte, e inoltre ci sono quelle che lavorano sull’organizzazione (includerei in questa categoria il Gruppo sull’architettura delle biblioteche e quello sulla misurazione) e quelle più strettamente integrate con l’attività del CEN, che lavorano sulla professione. Come potrebbero, ad esempio, le strutture dedicate allo studio di determinati servizi, o quelle dedicate alle raccolte, o quelle dedicate all’organizzazione lavorare in modo pienamente efficace senza avere contatti costanti con quelle dedicate alle tipologie di biblioteche? E come potrebbero le strutture dedicate alle diverse tipologie di biblioteche analizzare i problemi della costruzione di un sistema bibliotecario integrato su base nazionale, senza un confronto costante sulle rispettive attività?
Il punto, tuttavia, non è soltanto attuare strategie per migliorare la comunicazione e l’integrazione interna all’“area” delle Commissioni e dei Gruppi. Durante la riunione si è discusso di come riuscire a rendere più stretto il rapporto con le Sezioni e con il CEN. Secondo l’art. 7 del Regolamento sulle forme e i modi dell’attività delle Commissioni permanenti , ogni Sezione dovrebbe designare un referente per ciascuna Commissione, tuttavia, molti hanno fatto osservare che in concreto questa forma organizzativa ha dato risultati poco soddisfacenti. Si potranno forse individuare altri metodi, ma in ogni caso migliorare lo scambio tra Commissioni e Sezioni favorirà una migliore diffusione dei risultati del lavoro delle Commissioni a favore dei soci, e nel contempo consentirà alle Commissioni di acquisire conoscenza delle esperienze e delle elaborazioni locali.
La dimensione eminentemente scientifica di Commissioni e Gruppi non implica affatto un loro disimpegno su questioni di politica bibliotecaria. Al contrario, l’attività di analisi ed elaborazione può tradursi, oltre che in una funzione di “servizio ai soci”, anche nell’esercizio di una funzione “istruttoria” su molti aspetti dell’azione politica del CEN.
Da ultimo, vorrei soffermarmi su un aspetto che, come è emerso durante la riunione, comincia a essere sempre più presente e pressante, e che dovrà essere oggetto di riflessione attenta: quello della partecipazione di persone esterne al mondo delle biblioteche e all’AIB ai lavori di Commissioni e Gruppi. Il fenomeno è interessante, perché denota dinamismo e capacità dei bibliotecari e dell’Associazione di individuare e coinvolgere alleati “fuori di sé”, nella società civile. Ma, com’è vero che le migliori alleanze sono quelle fondate su regole chiare e obiettivi comuni, va governato.

rosa.maiello@virgilio.it


MAIELLO, Rosa. In margine alla riunione con i coordinatori. «AIB Notizie», 17 (2005), n. 6, p. IV.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2005-07-10 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n17/0506maiello2.htm

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