[AIB] AIB notizie 18 (2006), n. 9
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Parole chiave: biblioteche, bibliotecari
keywords: libraries, librarians

a cura di Maria Grazia Corsi

Rinascimento letterario a New York (o forse no?)
Si direbbe la novità del 2006 in fatto di saloni letterari newyorkesi: ha aperto da qualche mese l'Accompanied Library e, nonostante le 320 biblioteche cittadine, pare che a New York se ne sentisse proprio il bisogno. La vera "anima" di questa oasi letteraria nella metropoli è il circolo culturale che vanta oltre 150 membri e che ha già ospitato personaggi del calibro di Bono Vox degli U2, della immancabile Kate Moss, della principessa Yoko Ono e addirittura di un premio Pulitzer, tale Jhumpa Lahiri.
Cosa altro aggiungere?
Che si può partecipare ai readings bevendosi un cocktail Martini o, al limite, un buon bicchiere di un famoso vino francese e che addirittura si possono organizzare feste e cantare mentre il vate di turno legge la sua ultima fatica letteraria, il tutto in un clima di forte incoraggiamento e coinvolgimento.
Fatto quasi dirompente è che, secondo quanto si apprende nell'articolo, i nuovi soci vengono ammessi al circolo senza porre limiti di età o di quartiere (!), basta semplicemente essere raccomandati da un fortunato già socio e versare una quota che va dai 500 ai 5000 dollari.... all'anno, s'intende. C'è persino chi parla della biblioteca come di una sorta di Rinascimento letterario della città.
A pensarci, viene la pelle d'oca.
(Flair, febbraio 2006)

A Roma nasce la Biblioteca europea
È per il giorno 23 ottobre l'inaugurazione della Biblioteca europea a Roma, con la sede in via Savoia 15, nella palazzina in cui si trovava, fino al luglio scorso, il Goethe Institut.
La nuova biblioteca nasce grazie a un accordo tra l'Assessorato alla cultura del Comune di Roma e il Ministero delle finanze tedesco, con la collaborazione delle istituzioni Biblioteche di Roma e Goethe Institut, nonché di varie istituzioni europee quali l'Accademia di Ungheria, le Ambasciate di Francia, Paesi Bassi e Svizzera, gli Istituti Polacco, Slovacco, Svizzero, Cervantes e il Forum Austriaco di cultura. In uno spazio di circa 600 metri quadrati distribuito su due piani sono raccolti circa 28.000 volumi, di cui circa il 70% è costituito da opere in lingua straniera (principalmente in francese, inglese, spagnolo e tedesco – le quattro principali lingue europee), mentre il restante 30%, in lingua italiana, è costituito soprattutto da traduzioni di opere dei diversi paesi dell'Unione Europea, alcune delle quali ormai introvabili sui normali canali di distribuzione.
La struttura bibliotecaria è articolata in diverse sezioni: cataloghi, novità editoriali, percorsi di lettura, emeroteca, sala libri e sala lettura, mediateca (CD musicali e audiolibri) e spazio per i ragazzi, che a sua volta dispone di circa 800 libri dei più importanti autori europei per bambini, in lingua originale e tradotti in italiano.
Come ha ribadito l'assessore capitolino Gianni Borgna, la nuova biblioteca intende promuovere le culture e le lingue nazionali dell'Unione, con l'intento di contribuire alla costruzione dell'Europa come nazione ed alla formazione di una maggiore coscienza dell'identità europea, soprattutto a partire dai giovani.
(La Repubblica, 15 settembre 2006; www.marketpress.info, 19 settembre 2006)

Una pioggia di iniziative per promuovere la lettura
"Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura", è questo il titolo della campagna che coinvolge 230 comuni italiani, con manifestazioni distribuite lungo tutta la Penisola per incentivare la passione per i libri.
Il progetto è stato lanciato dall'Istituto per il libro, in collaborazione con il Dipartimento dei beni culturali del Ministero, la conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l'Unione delle Province italiane e l'ANCI. La campagna di iniziative nasce nell'anno in cui Torino è dichiarata dall'Unesco la capitale mondiale del libro con Roma, a dimostrazione della vitalità di molte località italiane in contrapposizione alla realtà della scarsa propensione alla lettura nel nostro Paese, soprattutto da parte dei giovani, sempre più attratti da altre forme di intrattenimento e di formazione culturale. Per questo motivo le manifestazioni di "Ottobre, piovono libri" sono state organizzate in molti comuni del Sud d'Italia, dove si concentra maggiormente l'esercito dei non-lettori.
Secondo una recente ricerca dell'Istituto Eurisko, infatti, pare che circa 15 milioni di italiani nel 2005 non abbia aperto neppure un libro.
La manifestazione finale è prevista a Bari dal 27 al 29 ottobre, dove per l'occasione si inaugura la nuova Biblioteca nazionale all'interno della Cittadella della cultura.
(QuiTouring, ottobre 2006; Gazzetta del Mezzogiorno, 15 settembre 2006; Il mattino, 15 settembre 2006; Il tempo, 30 settembre 2006)

La biblioteca dell'APAT si rinnova
È una biblioteca prestigiosa, quella dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici, che dispone di un patrimonio ricchissimo di opere sulle scienze della terra e su temi ambientali.
Il giorno 20 settembre, presso la sede dell'APAT a Roma in via Curtatone 3, è stata inaugurata la nuova sala di lettura della biblioteca, con un potenziamento e ammodernamento delle dotazioni e degli arredi. È stata allestita anche la nuova sala multimediale, con 30 postazioni informatiche e una capacità complessiva di 100 utenti.
Giova ricordare che la biblioteca vanta la dotazione del fondo del Servizio geologico nazionale, il cui archivio risale al 1873 e comprende opere scientifiche dei secoli XVIII e XIX, oltre a un migliaio di carte geologiche antiche. Ma l'interesse scientifico di questa struttura si estende anche ai circa 50.000 articoli in materia di geologia e scienze della terra, che costituiscono un primato persino a livello europeo, alle 24.000 monografie e alle 50.000 carte geologiche e geotematiche.
Grazie al collegamento in rete fra tutte le Agenzie regionali per l'ambiente, la biblioteca dell'APAT è accessibile anche dai rispettivi centri regionali di documentazione.
(Villaggio globale, 19 settembre 2006)

Un'occasione per riflettere: gli Stati generali dell'editoria
In settembre si sono svolti a Roma gli Stati generali dell'editoria, durante i quali l'Associazione italiana editori ha reso note le ultime statistiche sulla lettura in Italia e i necessari confronti con gli altri Paesi europei. Se si esclude il modestissimo incremento delle vendite di libri nel primo semestre 2006 (+0,6%), il quadro complessivo che traspare è veramente sconfortante.
Ecco un breve elenco: oltre sette milioni di italiani risiedono in comuni (localizzati soprattutto al Sud) in cui non è presente neppure una libreria; solo il 5% degli intervistati legge almeno un libro al mese; la spesa pro-capite annua per l'acquisto di libri è di circa 65 euro (in Norvegia è di circa 208 euro, in Germania 185 euro).
Ma conviene anche porre attenzione al fatto che solo il 45,8% di manager, imprenditori e professionisti (categorie della cosiddetta "classe dirigente" italiana) ha dichiarato di aver letto un libro nel corso dell'anno. Lo studio ha peraltro messo in evidenza che c'è uno stretto collegamento tra crescita economica di un paese e il suo "consumo" di libri. Pur risultando chiara a tutti la gravità della situazione, è stato però constatato che a oggi non sono state adottate contromisure efficaci per produrre un'auspicabile inversione di tendenza.
Il ministro dei beni culturali Francesco Rutelli, intervenuto alla giornata di discussione, auspicando comunque una legge per il libro entro la fine della legislatura, ha annunciato l'imminente istituzione del Centro per il libro e la lettura, in sostituzione dell'Istituto per il libro creato nel 2005 dal suo predecessore Rocco Buttiglione. È notizia recente che il protocollo d'intesa è stato firmato a Palazzo Chigi dai ministeri competenti, dai rappresentanti degli enti locali e da quelli dell'editoria. L'attività principale del Centro riguarderà proprio la promozione e la diffusione della lettura nel nostro Paese.
A tale scopo organizzerà campagne informative, manifestazioni ed eventi, ma sosterrà anche iniziative promosse da biblioteche, scuole e altre istituzioni per avvicinare maggiormente i giovani alla lettura.
Il presidente dell'AIE, Federico Motta, ha commentato: "È un passo avanti nella giusta direzione".
(www.ilmessaggero.it, 26 ottobre 2006; Leggere tutti n. 14, ottobre 2006; La Repubblica, 23 settembre 2006)

Il libro come tema, il libro come opera
Come è noto, Torino e Roma dall’aprile 2006 all’aprile 2007 sono state dichiarate dall’Unesco capitali mondiali del libro. E proprio a Roma, per l’occasione, è stata allestita all’interno della Galleria nazionale d’arte moderna una mostra sul tema del libro visto sotto un duplice aspetto: come elemento presente nella pittura e scultura italiana fra ’800 e ’900 nelle collezioni della Galleria e come opera d’arte, interamente progettato dall’artista che ne fa un prodotto reiterabile e a larga diffusione. Si può quindi ammirare fra gli altri il celebre dipinto di Van Gogh "l’Arlesiana" (1890), un ritratto al quale l’artista accosta due fra i suoi libri preferiti: i Racconti di Natale di Dickens e La capanna dello zio Tom della Becker Stowe, e una serie di figure intente a leggere, in prevalenza femminili, legate al periodo storico-culturale che dal Verismo va al Simbolismo, fino ad arrivare alla Belle Époque.
Sono poi presenti oltre 100 libri-opera dalle avanguardie storiche del Novecento, dal Cubismo al Futurismo, al Surrealismo, fino all’arte concettuale, attraverso il Zang Tumb Tumb di Marinetti, il Libro illeggibile di Munari, il Libro d’oro di Fontana e Il libro imbullonato di Depero: alcuni esempi di testi in cui il valore estetico e storico è paragonabile alle più note creazioni di questi autori.
La mostra è visitabile fino al prossimo 19 novembre.

A Bologna nasce la Fondazione Zeri
Sono ormai passati otto anni dalla morte del critico d’arte Federico Zeri e finalmente lo scorso 5 ottobre si è aperta al pubblico la Fondazione che porta il suo nome, nel complesso di S. Cristina a Bologna.
Il grande studioso aveva lasciato all’Università bolognese, nel settembre 1998, la villa di Mentana, vicino Roma, costruita nel 1963 da Andrea Busiri Vici, il parco di 10 ettari, tre case coloniche, la collezione di epigrafi romane e una biblioteca con quasi 90 mila volumi. Ma il fiore all’occhiello di questo importante lascito resta la fototeca, forse il più grande archivio privato al mondo sulla pittura italiana: 290.100 sono le fotografie raccolte dal critico che ha salvato dalla dispersione intere collezioni fotografiche appartenute a studiosi, case d’aste, antiquari. L’intento di Zeri era quello di costruire un centro di studi e di ricerche nel settore umanistico e della storia dell’arte, che promuovesse cultura servendosi del supporto di un collegio scientifico internazionale.
Sembra che il suo desiderio stia diventando realtà.
(Qui touring, ottobre 2006)

La biblioteca del Centro fumetto Andrea Pazienza
È passato poco più di un anno da quando il Centro fumetto Andrea Pazienza di Cremona si è trasferito nella nuova sede di piazza Giovanni XXIII e con esso anche la biblioteca.
Quest’ultima, una struttura unica nel suo genere in Italia, è in grado di soddisfare sia le esigenze del lettore comune che quelle del ricercatore grazie ad ampie sezioni dedicate al fumetto. La struttura infatti ospita oltre 45.000 pubblicazioni, di cui 30.000 quelle catalogate, e una sezione particolare costituita dal Fondo Pazienza, che raccoglie libri, riviste, articoli e illustrazioni del grande disegnatore. A partire dallo scorso 19 settembre il prestito è stato informatizzato.
Ma c'è anche un'altra importante novità. Sarà possibile usufruire di alcuni servizi specifici online, accessibili tramite l'OPAC della biblioteca e attivabili utilizzando username e password. I servizi disponibili consentiranno di verificare la propria situazione prestiti e restituzioni, salvare ricerche e bibliografie, suggerire nuovi acquisti. Per accedere a questi servizi occorre sottoscrivere un contributo annuale a favore della biblioteca.
( www.laprovinciadicremona.it )

Anacronismo, miopia o peggio?
Si ritiene opportuno riportare, integralmente trascritto, l'articolo 32 del decreto legge 3 ottobre 2006, n. 262:
Art. 32 - Riproduzione di articoli di riviste o giornali.
1. All'articolo 65 della legge 22 aprile 1941, n. 633, dopo il comma 1, è inserito il seguente:
«1-bis. I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti. La misura di tale compenso e le modalità di riscossione sono determinate sulla base di accordi tra i soggetti di cui al periodo precedente e le associazioni delle categorie interessate. Sono escluse dalla corresponsione del compenso le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».
L'associazione Peacelink, promotrice di una petizione su Internet per l'abolizione del suddetto articolo, ha definito la norma "una tassa sul macinato". Fioccano sul web (e non solo) le proteste di coloro che giudicano questa disposizione come un regalo alle lobby dell'editoria e un'ulteriore limitazione al diritto dei cittadini di realizzare rassegne stampa utilizzando articoli pubblicati su giornali, riviste, Internet e qualsiasi altro mezzo di informazione. La prima impressione che si trae dalla lettura della norma è che il legislatore abbia commesso l'ennesimo errore di valutazione, non considerando con la dovuta oculatezza come si evolve la società dell'informazione, soprattutto dopo l'avvento di Internet, in tutte le società avanzate. Una norma anacronistica, dunque. Converrà in ogni caso seguire il crescente dibattito sull'argomento.
(Villaggio globale, 31 ottobre 2006; www.eccebombo.net , 28 ottobre 2006)


CORSI, Maria Grazia. Parole chiave: biblioteche, bibliotecari = keywords: libraries, librarians. «AIB notizie», 18 (2006), n. 9, p. 4-5.

Copyright AIB 2006-11, ultimo aggiornamento 2006-11-30 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n18/0904.htm3

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