[AIB] AIB notizie 18 (2006), n. 11
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The multiple faces of literacy: reading, knowing, doing
35a IASL conference, Lisbona 3-7 luglio 2006

Luisa Marquardt

Dal 3 al 7 luglio 2006 si è svolta a Lisbona la 35a Conferenza annuale della IASL, l’International Association of School Librarianship, che ha avuto per tema "The multiple faces of literacy: reading, knowing, doing".

La manifestazione è stata organizzata dalla BAD, l’associazione professionale portoghese dei bibliotecari, degli archivisti e dei documentalisti, dal Ministero dell’istruzione - che ha consentito la partecipazione massiccia dei bibliotecari scolastici portoghesi - e dalla Rede de Bibliotecas Escolares, in collaborazione con la Fondazione Gulbenkian (che ha anche messo a disposizione la propria prestigiosa sede), il Comune di Lisbona e l’Università Nova di Lisbona (presso la quale si sono svolti alcuni degli incontri della Conferenza), e con il supporto di alcuni sponsor.

Il programma, molto articolato, era sostanzialmente focalizzato sulla competenza informativa, su nuovi approcci, studi, esperienze, ricerche che ne hanno messo in luce le tante facce, e sull’urgenza di formare le nuove generazioni perché sappiano accedere all’informazione e al sapere in modo competente e critico.
Il programma ha perciò previsto numerosi interventi di rappresentanti istituzionali, di cinque keynote speaker delle sessioni plenarie, di relatori delle numerose sessioni parallele, workshop e poster session; ha compreso anche visite guidate a biblioteche di diversa tipologia, l’assemblea annuale dei soci e la riunione dei comitati regionali IASL, la cena sociale a scopo benefico, la mostra bibliografica e documentaria. Vediamo più in dettaglio.

Il 3 luglio si sono svolti gli incontri dell’esecutivo e del direttivo della IASL, mentre i lavori della Conferenza sono cominciati il 4 mattina, con i saluti e gli interventi delle autorità tra cui Peter Genco e António Pina Falcão, rispettivamente presidenti della IASL e della BAD, Maria Lourdes Rodrigues, Ministro dell’istruzione, Teresa Calçada, coordinatrice del progetto nazionale "Rede de Bibliotecas Escolares", di Isabel Veiga Alçada, coordinatrice del piano nazionale di promozione della lettura e presidente della Comitato scientifico, che ha aperto i lavori, ricordando la responsabilità e l’attenzione che deve essere posta nella realizzazione di idonee biblioteche scolastiche che risultino ambienti ideali in cui leggere, conoscere e operare, in cui acquisire sì una cultura digitale, ma anche, come ha precisato, continuare a entrare nel regno dell’informazione e della conoscenza grazie a quella chiave magica che è sempre la lettura di un libro.

Le sessioni plenarie, svoltesi nell’aula magna della Fondazione Gulbenkian dal 4 al 7 luglio, hanno visto la partecipazione di un numerosissimo pubblico che ha gremito la sala all’inverosimile per ascoltare riflessioni e ricerche sulla literacy dei cinque relatori di spicco, che hanno sottolineato come parlare di biblioteche scolastiche significhi parlare del nostro futuro, perché in esse si formano le nuove generazioni che, grazie alla ricerca guidata, vengono adeguatamente orientate e sostenute nell’acquisizione delle capacità di lettura e di interpretazione delle parole così come del mondo, capacità di leggere, apprendere e operare per poter prendere decisioni consapevoli in una realtà in continuo cambiamento (Ross Todd e Karol Kulthau, Rutgers University, New Brunswick, NJ).
Per fronteggiare le rapide trasformazioni, l’Europa ha rivisto l’Agenda di Lisbona per raggiungere, nel 2010, obiettivi che le dovrebbero consentire di essere più competitiva grazie anche a competenze tecnologiche e informative più diffuse, ma i sistemi scolastici faticano in questo processo di transizione e la sfida che le biblioteche scolastiche devono cogliere è quella di trasformarsi in depositi digitali di risorse per un apprendimento efficace (Javier Echeverrìa, CSIC, Madrid). In tale processo, cruciale è il ruolo dell’esperto dell’informazione, ma bibliotecario scolastico/docente-bibliotecario/documentalista scolastico, per essere sempre all’altezza, non si può sottrarre a formazione e aggiornamento continui: eppure, anche quando formalmente istituita e riconosciuta e facente parte degli organi collegiali, come il documentalista dei CDI francesi, è figura oggi in cerca di una nuova identità perché in crisi e incerta se considerare la sfida tecnologica e i cambiamenti pedagogici problemi o, piuttosto, opportunità (Jean-Louis Durpaire, Ministère de l’éducation nationale, Parigi).
Bisogna essere consapevoli del fatto che ormai l’informazione aumenta e circola sempre più in formato digitale e la competenza informativa non significa tanto decifrare testi, quanto piuttosto capire come sono codificate le informazioni significative e sapervi accedere. L’accesso e per contro il rischio dell’esclusione, o le forme nuove e più subdole di colonialismo e apartheid fanno emergere chiaramente come sia necessaria un’etica per la "infosfera" (José Afonso Furtado, Fondazione Gulbenkian, Lisbona).

I temi trattati dai keynote speaker sono stati ulteriormente sviluppati e integrati da riflessioni, risultati di ricerche, studi di caso dei vari relatori che hanno portato le esperienze delle più diverse parti del mondo: dal Ghana alla Nuova Zelanda, dagli USA all’Australia, da Hong Kong, Pakistan e Taiwan ai paesi europei. La rappresentanza italiana - Paolo Odasso e Marica Doglietto (IRRE Piemonte), Gabriella Colla (CSA Torino), Serena Saccucci e chi scrive (Caspur-BiblioScuole) -, pur limitata nel numero, è stata apprezzata però negli interventi e nei rapporti interpersonali che hanno consentito di dare una visione della realtà italiana problematica ma dinamica, nonché informazione su (e visibilità ai) progetti in corso (tra cui, BiblioScuole).
Odasso ha posto l’accento sulla responsabilità che la biblioteca scolastica, più di ogni altra, ha nel realizzare l’inclusione sociale educando all’informazione: l’accesso all’informazione richiede una particolare attenzione (per esempio, nel caso degli OPAC) agli aspetti semantici e al supporto all’utente inesperto, la valorizzazione delle buone pratiche e dei migliori insegnanti, la capitalizzazione di esperienze e competenze.
Da non trascurare sono anche le opinioni, le percezioni e le aspettative degli studenti riguardo alla biblioteca scolastica, come ha evidenziato Colla che, in un brillante intervento multimediale, ha riportato i risultati del progetto-indagine "Bibliotecando", da cui emerge che le biblioteche scolastiche sono considerate non soltanto il luogo della ricerca ma anche delle interazioni personali, in cui le competenze che si acquisiscono sul versante relazionale sono parimenti importanti.
Chi scrive ha evidenziato come una maggiore capacità di cooperare, di lavorare in rete, di usare le tecnologie in modo più esperto e vantaggioso sia emersa chiaramente dalle osservazioni e interazioni nel forum dei trainer partecipanti al progetto BiblioScuole: quanto migliori saranno le competenze dei bibliotecari scolastici, dei docenti bibliotecari e degli insegnanti e quanto più si diffonderanno un nuovo concetto e una più efficiente organizzazione della biblioteca scolastica in ottica di rete (compresa la catalogazione dei propri documenti secondo standard), tanto migliore sarà la qualità dell’apprendimento.

A conclusione dei lavori della prima giornata, presso la Biblioteca comunale di Palacio Galveias, dopo il concerto e il rinfresco di benvenuto offerti dal Sindaco di Lisbona, si è tenuta la consegna dei premi IASL 2006 - Jean Lowrie Leadership Development Grant, Ken Haycock Leadership Development Grant, Takeshi Murofushi Research Award, IASL/Softlink Excellence Award, Linkplus eLibrary Commendation Award, IASL Books for Children - molto importanti in quanto finalizzati a sostenere ricerche e studi nel settore della biblioteconomia scolastica e a incentivare progetti speciali, specie se di paesi emergenti.
Al termine della seconda giornata, nell’incantevole cornice della casa nobiliare, ora Museu da Cidade, si è tenuta la cena sociale, cui è seguita una animatissima asta a scopo benefico: gadget, oggetti artigianali ecc. (cui anche AIB Lazio ha contribuito) portati dai partecipanti sono stati battuti dal travolgente decano IASL Gerald Brown, che ha consentito di reperire fondi per alimentare i premi e le borse di studio e ricerca. Questa attività di reperimento dei fondi, ancorché piuttosto pittoresca e divertente, è tanto importante per il coinvolgimento dei presenti nel costituire un fondo per i premi che offrono validi incentivi a studiosi e ricercatori o, più semplicemente, a bibliotecari scolastici e docenti-bibliotecari appassionati che cercano di stimolare curiosità e interesse e di rispondere nel modo più puntuale ai nuovi bisogni di lettura, informazione e sapere, operando spesso in contesti parecchio deprivati.

Nell’ambito della Conferenza IASL si svolge sempre una mostra bibliografica e documentaria alimentata dai materiali che i convegnisti portano dai rispettivi paesi e questa volta, in sincerità, il nostro Paese è stato ampiamente rappresentato. Infatti, la disponibilità e la fattiva collaborazione del progetto MPI "Biblioteche nelle scuole" (tanto del competente ufficio MPI quanto dei consorzi coinvolti Caspur, Cilea e Cineca) hanno consentito di condividere con altri questa importante opportunità e organizzare un’articolata vetrina italiana con documenti rappresentativi delle varie realtà - istituzionale, associativa, commerciale ecc. - nei cui compiti o interessi rientrano lettura, scuola e biblioteca.
È stato così possibile allestire sezioni dedicate ai documenti delle diverse organizzazioni (per esempio, MPI, MiBAC, Biblioteca nazionale centrale di Roma, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ecc., nonché singole scuole o biblioteche), tra cui uno dedicato all’AIB, con copie di "AIB notizie" e del "Bollettino AIB", nonché varie pubblicazioni, inerenti al tema della conferenza. Grande interesse ha suscitato l’edizione italiana delle linee guida IFLA/Unesco sia per le biblioteche scolastiche sia per i servizi bibliotecari per ragazzi; il secondo Rapporto sulle biblioteche italiane (2004), così come i materiali del progetto Nati per leggere. A fine manifestazione, il materiale della sezione documentaria è confluito nella Biblioteca professionale della BAD.

Per quanto riguarda la mostra bibliografica, erano presenti soprattutto editori "piccoli" (ma grandi per la generosità con cui molti hanno risposto), con oltre 200 novità, apprezzatissime, così come i cataloghi andati letteralmente a ruba. I volumi sono stati donati alle biblioteche, sedi delle visite guidate, molte delle quali hanno in corso progetti sull’intercultura.

Tra gli appuntamenti a latere della Conferenza si è svolta la riunione del ENSIL (European Network for School Libraries and Information Literacy), in cui si è discusso degli aspetti legati alle difficoltà linguistiche: per praticità, nelle comunicazioni in questa come in altre organizzazioni internazionali si ricorre alla lingua inglese, con il rischio di perdita o sottovalutazione del capitale informativo di tutto ciò che non sia in tale lingua. Si è perciò concordato di sollecitare un impegno da parte delle associazioni di lingue diverse dall’inglese di realizzare almeno una pagina informativa in inglese e possibilmente fornire indicazioni e annotazioni in inglese, per esempio, su risorse utili - legislazione, documenti vari, siti web ecc.

Le intense giornate si sono concluse con l’invito al prossimo appuntamento a Taiwan, precisamente al GIS Convention Center dell’Università di Taipei, dal 16 al 20 luglio 2007, per la 36a Conferenza IASL dal promettente titolo: "Cyberspace, D-world, e-learning: giving libraries and schools the cutting edge" .

marquardt@iol.it


MARQUARDT, Luisa. The multiple faces of literacy: reading, knowing, doing. 35a IASL conference, Lisbona 3-7 luglio 2006. «AIB notizie», 18 (2006), n. 11, p. 18-19.

Copyright AIB 2007-01, ultimo aggiornamento 2007-01-26 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n18/1118.htm3

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