[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 1
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Certidoc Italia: per la certificazione delle competenze professionali

Domenico Bogliolo

Non solo per AIDB, AIDA, GIDIF-RBM e IAML Italia, ma anche per i professionisti italiani dell’informazione e della documentazione, il 20 ottobre 2006 rimarrà una data storica. Nella biblioteca del Policlinico "Gemelli" di Roma e in occasione del 53° Congresso nazionale dell’AIB, in quella data le quattro Associazioni hanno firmato una lettera d’intenti per la costituzione di "Certidoc Italia", organismo di certificazione delle competenze professionali acquisite, esito italiano delle attività del consorzio europeo CERTIDoc. dell’evento è stato riferito al pubblico in una conferenza stampa tenuta il 29 novembre successivo nell’ambito dei lavori preparatori degli "Stati generali 2" del COLAP.

All’esterno, tutto comincia nel 1995, quando l’ECIA, European Council of Information Associations, sottoscrive la "Dichiarazione di Roma" per l’impegno interassociativo a instaurare sistemi di certificazione, facilitarne il mutuo riconoscimento e contribuire alla loro compatibilità nel contesto europeo. Due anni dopo nasce il progetto DECID che nel 1998 diviene DECIDoc (Développer les Eurocompétences en Information et Documentation) – voluti e finanziati dalla Commissione dell’UE entro il progetto "Leonardo da Vinci" – come sviluppo, su un’area regionale più ampia, del lavoro che già da tre anni l’associazione francese e quella spagnola proseguivano per raccogliere esempi di profili professionali presenti nel mercato del lavoro dei rispettivi paesi. Il 1999 è l’anno dell’edizione del primo referenziale delle nostre professioni, "Euroréférentiel I&D" che nel 2000 viene pubblicato in italiano da Casalini Libri nella traduzione di AIDA.
Nel 2002 si fa un passo avanti oltre il referenziale delle professioni: si costituiscono il Comité Permanent de Suivi de l’Euroréférentiel (CPSE), e il consorzio CERTIDoc (Certification Européenne en I&D), sempre con finanziamento europeo, cui consegue la produzione, due anni dopo, della seconda edizione del referenziale, tradotto e pubblicato da AIDA nel 2005, nonché dei regolamenti della certificazione, a norma della EN ISO/IEC 17024:2003, cui corrisponde l’italiana UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2004. L’impegno del CPSE è tale per cui ogni cinque anni l’"Euroguida I&D" verrà aggiornata al mutare delle caratteristiche della professione e del mercato del lavoro professionale in Europa. Il processo di revisione è già iniziato.
Oggi la certificazione dei professionisti del settore è realtà in Spagna, Francia e Germania. Nel 2007 lo sarà anche in Italia, paese nel quale è già forte e in fase avanzata il dibattito sulla riforma delle professioni. Altre associazioni professionali dell’UE stanno seguendo la medesima pista.

In sintesi, il modello di certificato europeo è caratterizzato da due indipendenze e da due dipendenze:
- indipendenza:
- - - dal titolo di studio specifico;
- - - dall’iscrizione a un’associazione professionale (per impedire un ovvio conflitto di interessi);

- dipendenza:
- - - dalle esperienze acquisite;
- - - dalla formazione ricevuta.

In più, all’ente certificatore è vietata ogni attività di formazione (contro un altro ovvio conflitto di interessi).

L’organismo di certificazione è organizzato nelle seguenti strutture:

- Comitato di certificazione, organo programmatico e d’indirizzo, costituito da rappresentanti delle forze produttive e delle realtà professionali;
- Giurì di valutazione, costituiti da professionisti dell’informazione-documentazione che sono rinomati nel loro ambiente e che hanno seguito una particolare formazione alla valutazione;
- Segreteria, per la gestione delle procedure e la conservazione dell’archivio nazionale.

Il processo di certificazione avviene rispettando una cadenza in cinque fasi:

1. scelta del livello di qualificazione che si desidera far certificare;
2. fornitura di un portafoglio di "prove" che giustificano il posizionamento della sua competenza per ciascuno dei 33 campi dell’"Euroguida I&D";
3. il portafoglio di prove, insieme con la griglia di auto-valutazione, viene esaminato da un Giurì, composto da almeno tre valutatori specializzati, abilitati a livello europeo;
4. la partecipazione a eventuali incontri di persona con il Giurì, per precisare certi punti del dossier e testare certe attitudini;
5. di fronte alla deliberazione del Giurì competente, il Comitato rilascia o meno l’eurocertificato o propone la certificazione a un livello inferiore o suggerisce un complemento di formazione o di pratica prima di rilasciare il certificato.

La certificazione ricevuta dura cinque anni ed è rinnovabile. Non è rilasciabile a chi non abbia già lavorato nel settore per almeno tre anni. Essa può venir rilasciata per uno dei seguenti profili:

- Livello 1 – Assistente:
- - - utilizza gli strumenti che gli sono messi a disposizione;
- - - possiede una cultura di base nel settore.

- Livello 2 – Tecnico:
- - - effettua lavori specializzati o ripetitivi;
- - - collabora con gli specialisti del suo settore;
- - - sa proporre evoluzioni del servizio o concepirne di nuovi.
- - - padroneggia gli strumenti di base del settore;

- Livello 3 – Gestore, Manager:
- - - conosce tutte le tecniche del mestiere;
- - - sa interpretare una situazione;
- - - sa adattarsi al compito;
- - - sa creare uno strumento.

- Livello 4 – Esperto:
- - - padroneggia la metodologia;
- - - fa evolvere i sistemi;
- - - concepisce sistemi nuovi;
- - - gestisce tutta l’informazione.

In attesa del sito ufficiale italiano, in corso di registrazione, www.certidoc-italia.it, strategie e procedure della certificazione secondo il modello europeo sono rinvenibili nei siti europei che fanno capo a www.certidoc.net e, in Italia, in www.aidaweb.it/euroguida per tutto il "movimento" europeo della certificazione e www.aidaweb.it/euroguida/certidoc/it-frameindex.htm. Altre informazioni sono sul blog www.certidocitalia.splinder.com.
"AIDA informazioni" ha pubblicato su questo tema articoli nei seguenti fascicoli: 4/1995, 3-4/1999, 3-4/2000, 4/2001, 2-3/2002, 2/2003, 4/2005. L’"Euroguida I&D" è a oggi disponibile in croato, francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco.

domenico.bogliolo@uniroma1.it


BOGLIOLO, Domenico. Certidoc Italia: per la certificazione delle competenze professionali. «AIB notizie», 19 (2007), n. 1, p. 21.

Copyright AIB 2007-02, ultimo aggiornamento 2007-02-24 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n19/0121.htm3

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