[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 3
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SPECIALE
LA NUOVA BIBLIOTECA NAZIONALE DI BARI

Finalmente anche a Bari una moderna e accogliente sede per la Biblioteca nazionale

Maria Consiglia Binetti

Il giorno 27 ottobre a Bari è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca nazionale “Sagarriga Visconti Volpi”.
Due splendidi edifici della Cittadella della cultura, uniti fra loro materialmente da un romantico ponte sospeso in legno e idealmente dalle raccolte documentarie in essi conservate, esprimono oggi, nel loro rigore architettonico, una presenza culturale finalmente degna di una grande e moderna biblioteca nazionale.
L’architettura e il restauro degli edifici sono espressione di un felice connubio di funzionalità e storia della città nel rispetto, grazie ai materiali utilizzati, della migliore tradizione cromatica del luogo. Gli edifici, databili intorno agli anni Venti e Trenta del secolo scorso, sono un esempio di archeologia industriale che il recupero ha trasformato in un luogo di conservazione della memoria scritta.
Un trasferimento avvenuto in tempi rapidi e efficacemente conclusosi ha consentito l’apertura al pubblico della Biblioteca già all’indomani della fine del trasloco dei documenti e delle suppellettili dalla sede di Palazzo Ateneo dove l’istituto era ubicato da più di un secolo.

La Biblioteca nazionale dispone, adesso, di una magnifica sede con ampi spazi attrezzati, che si offrono ai diversi pubblici che, con la peculiarità delle esigenze d’informazione e di sapere che li contraddistinguono, possono usufruire del materiale documentario in essa conservato e dell’opportunità di utilizzare, per il tramite della strumentazione informatica, il vasto mondo bibliografico che viaggia nell’etere al di là di ogni barriera territoriale.
Una fruizione democratica della Biblioteca che risulta facilitata e potenzialmente favorita proprio dalla dislocazione in una zona periferica della città permettendo, paradossalmente, un significativo radicamento nel tessuto metropolitano e regionale. L’abbattimento delle barriere architettoniche favorisce, secondo la più avanzata normativa del settore, l’utilizzo della struttura da parte di tutti i cittadini, anche i più svantaggiati, e grazie alla presenza di strumentazione idonea garantisce l’accesso alle informazioni per coloro che presentano deficit visivi.

La Biblioteca nazionale di Bari rappresenta la realtà bibliografica più significativa dell’area meridionale dopo Napoli: con le sue raccolte storiche, l’apparato repertoriale e la presenza sempre più consistente e aggiornata di risorse elettroniche, offre una proposta intellettuale che si arricchisce costantemente grazie all’incremento delle raccolte, che ci auguriamo sempre più cospicuo, e alle sollecitazioni provenienti dall’utenza con la quale interagisce culturalmente.
La manifestazione di inaugurazione, che ha suscitato molto interesse e una attenta partecipazione del pubblico presente, ha rappresentato un momento basilare nella storia della città di Bari, che si è dotata di una sede finalmente adeguata a ospitare la Biblioteca nazionale, troppo a lungo costretta negli asfittici e angusti locali in cui dimorava e ora più che mai espressione sì della memoria storica, ma anche di notevoli potenzialità rivolte alla crescita culturale dei lettori presenti e futuri.

Luciano Canfora, docente e studioso di filologia classica, ha tenuto una lectio magistralis alla presenza del sottosegretario ai Beni culturali Danielle Gattegno Mazzonis, del Direttore generale per i beni librari Luciano Scala e del direttore della Biblioteca, Mauro Giancaspro, nonché delle autorità territoriali e di autorevoli esponenti del mondo della cultura, dell’associazionismo professionale e dei dirigenti degli enti locali competenti del settore.
«Le biblioteche esistono perché hanno il compito di incrementare e agevolare l’atto del pensare» ha detto Canfora ed è proprio per assolvere a questo fondamentale, quanto eroico compito, che nella nuova sede della Biblioteca nazionale prenderanno corpo, come è stato sottolineato negli interventi successivi, in ottemperanza ai compiti istituzionali, una serie di iniziative volte alla promozione della lettura con particolare attenzione al tessuto sociale in cui si inserisce l’istituzione e una cura attenta a raggiungere ambiti sociali marginali per cultura, per condizioni socio-economiche e per appartenenze etniche particolarmente svantaggiate.
L’attività di conservazione dei documenti custoditi nella struttura si esplica attualmente anche attraverso progetti di digitalizzazione e di catalogazione che, con specificità proprie, contribuiscono alla funzione di accesso all’informazione e alla conoscenza sia in quanto recupero della storia delle idee degli uomini che ci hanno preceduto e trasmissione delle conoscenze nel futuro, sia in quanto capacità di rispondere alle esigenze di un’utenza contemporanea sempre più orientata a travalicare i limiti fisici spazio-temporali.
In questo contesto il progetto di catalogazione retrospettiva, da poco iniziato presso la Biblioteca, rappresenta un significativo impegno progettuale dell’istituzione.
Prima del suo intervento Luciano Canfora ha offerto la possibilità ai catalogatori del progetto di leggere un documento, breve ma efficace, di denuncia della loro condizione di lavoratori atipici (si veda il testo del documento a pag. 15). In un significativo passaggio viene sottolineato il ruolo di competente partecipazione dei catalogatori al progetto biblioteca e, ciononostante, la mancanza per gli stessi operatori di prospettive lavorative future a carattere duraturo.

L’inaugurazione della biblioteca si è svolta all’interno della manifestazione conclusiva di Ottobre piovono libri, un progetto per la promozione del libro e la diffusione della lettura, promosso dall’Istituto per il libro e dalla Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali del Ministero per i beni e le attività culturali, insieme con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Unione delle province d’Italia, l’Associazione nazionale comuni italiani.

Nei giorni 27, 28 e 29 ottobre la Cittadella della cultura si è animata di bambini, ragazzi, giovani e cittadini interessati e incuriositi che si sono aggirati negli spazi esterni e negli edifici della Biblioteca e dell’Archivio di Stato (che prossimamente si trasferirà negli edifici a esso destinati), sollecitati da cartelloni colorati, strutture in cartapesta e creazioni artistiche presentate dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado coinvolte nell’iniziativa. L’incontro degli studenti con gli autori dei testi, precedentemente letti, è stato reso possibile da un contesto in cui la comunicazione, stimolata su diversi livelli operativi e propositivi, ha sortito effetti sorprendenti di coinvolgimento.
La Biblioteca nazionale per l’occasione ha messo a disposizione i suoi locali per un incontro pubblico tra i rappresentanti dei comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa, offrendo nel contempo la piacevolezza di un percorso musicale organizzato in collaborazione con il Conservatorio di Bari.


BINETTI, Maria Consiglia. Finalmente anche a Bari una moderna e accogliente sede per la Biblioteca nazionale. «AIB notizie», 19 (2007), n. 3, p. 14.

Copyright AIB 2007-04, ultimo aggiornamento 2007-04-18 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n19/0314.htm3

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