[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 11
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L’occhio del lupo: diversità a confronto

La 30ª mostra del libro per ragazzi a Morciola di Colbordolo

Maura Dionigi

Venerdì 11 maggio 2007, con uno spettacolo multimediale di racconti mediati dalla tradizione popolare, canti, musica e disegni proposti dagli alunni di 10 classi di scuola primaria guidatedall’illustratore Giuliano Ferri e dal musicista Stefano Bartolucci, ha chiuso i battenti a Morciola di Colbordolo (PU) la 30ª Mostra del libro per ragazzi, inaugurata il 3 maggio.
Il significativo traguardo del trentennale ha un valore aggiunto soprattutto se contestualizzato nel territorio che lo ha proposto, curato nel tempo e ospitato: un piccolo comune di quasi seimila abitanti (circa il doppio di quelli del 1978, anno d’origine della mostra) che da un paio d’anni ha messo in rete il suo storico servizio bibliotecario nell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo (PU).

Un nuovo ente che coordina il servizio di pubblica lettura dei cinque comuni che lo compongono, per razionalizzare le risorse e vitalizzare, centralizzare e migliorare il servizio all’utenza reso da cinque biblioteche con caratteristiche e patrimonio molto diversificati, ma assolutamente attente ai giovani, alla scuola, alle dinamiche sociali.

Oggi, pertanto, anche la Mostra del libro per ragazzi nata a Colbordolo appartiene all’intero territorio dell’Unione che tra i contenuti della manifestazione, insieme ai progetti di Renata Gostoli per NPL, agli incontri di Adotta l’autore (Nava, Novelli, Quarzo, Petrosino), ai percorsi sulla diversità, ai laboratori e alle varie esposizioni collaterali, ha proposto la giornata di studi del 4 maggio “L’occhio del lupo. Diversità a confronto”, in collaborazione con l’AIB Marche e Hamelin associazione culturale di Bologna.
Le altre culture che fanno parte della nostra quotidianità sono da tempo oggetto di interesse delle biblioteche Pian del Bruscolo che, come hanno ricordato in apertura il presidente (Flavio Fabi) e l’assessore alla cultura (Giovanni Barberini) operano in un territorio industrializzato a forte immigrazione (10% dei residenti), che vuole adeguarsi e modernizzarsi in relazione all’innovamento sociale. Senza paura, nel segno dello scambio e del rispetto, utilizzando il libro come strumento fondamentale nel processo di ricerca dell’identità, della storia e della cultura di ognuno: il progetto UE Come back – Retour au pays natal, che favorisce il ritorno al paese di origine con una professionalità in dote, ne è un esempio.
Tra le figure istituzionali che hanno introdotto la giornata di studi c’erano i rappresentanti della Regione Marche: Serenella Canullo, dell’Ufficio Beni librari della Regione e Adriana Mollaroli, presidente della Commissione consiliare Cultura.
Nel passare in rassegna i progetti coordinati nel tempo dalla Regione in ambito culturale e bibliotecario, hanno evidenziato la forma nuova di pensare e promuovere la cultura che le Marche stanno mettendo in campo.

Una vera e propria nuova stagione che col Testo unico in corso di stesura contribuirà a far percepire le Marche come regione di cultura e non più solo di piccola-media industria.
Con le nuove norme legislative in corso di emanazione, la terza regione italiana con la più forte presenza di stranieri nella scuola dell’obbligo vuole fare di biblioteche e musei una parte del welfare, insieme a scuola, sanità e servizi sociali, creando lavoro e occasioni nuove di incontro e socializzazione allineate alla scuola e al condiviso processo di educazione all’integrazione, per costruire dal basso una nuova società multietnica con solide basi.
Anche il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Pesaro e Urbino (Franco Marini), pur lamentando la scarsità di risorse della scuola, ha invitato all’unificazione delle forze tra enti locali e scuola, per lavorare in loco e favorire la legalità e l’integrazione che sono fondamentali nella creazione del cittadino, obiettivo quotidiano dei percorsi educativi.
Ha chiuso la sezione introduttiva della giornata di studi la presidente regionale AIB (Anna Maria Della Fornace) che, parlando dell’esperienza di Pian del Bruscolo, l’ha definita moderna realtà di biblioteca pubblica in cui la professionalità è stata posta a fondamento di servizi in costruzione, anche nel rispetto delle Tesi di Viareggio e delle dichiarazioni dell’Unesco ancora moderne e innovative.

La prima sezione della giornata di studi, “Percorsi educativi e integrazione”, è stata coordinata da Emilio Varrà, presidente di Hamelin, che ha introdotto i contenuti della mostra itinerante “Contare le stelle. 1987-2006: venti anni di letteratura per ragazzi”, la cui sezione introduttiva dedicata alla diversità è stata ospitata dalla 30ª Mostra del libro per ragazzi.
La studiosa di letteratura per l’infanzia dell’Università di Bologna Anna Antoniazzi ha trattato le figure dei diversi nei classici dell’infanzia e Luigi Paladin, noto formatore ed esperto di letteratura e editoria per ragazzi, ha fatto una ironica e illuminante carrellata dei vari aspetti della diversità “illustrata” nei libri per l’infanzia, mostrando la comune percezione del concetto nei vari aspetti della quotidianità, dalla famiglia alla scuola e alla società in genere. Ha concluso la sezione la psicoterapeuta trans-culturale e formatrice Cemea (Centri di esercitazione ai metodi dell’educazione attiva) Cecilia Bartoli che, a partire dalla sua esperienza professionale a Roma, ha riportato storie di emigrati legate ai più frequenti disagi ascrivibili a perdita di identità, sradicamento e nostalgia.

La sezione pomeridiana “Editoria, biblioteca e società multiculturale” è stata condotta e introdotta da Domenico Ciccarello, coordinatore del Gruppo di studio sulle biblioteche multiculturali dell’AIB, che ha proposto lo storico esempio di intercultura applicata, rappresentato dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco.
Valeria Patregnani della Biblioteca “Sala Borsa” di Bologna e coordinatrice della Commissione nazionale biblioteche ragazzi dell’AIB ha illustrato il progetto di indagine conoscitiva sui bisogni culturali dei cittadini stranieri, attuato dalla biblioteca bolognese e studiato per ottenere informazioni utili prima di procedere con razionalità e cognizione all’integrazione delle raccolte e alle proposte di servizi adeguati alle aspettative e alle esigenze della specifica utenza. Esoh Elamé, docente dell’Università “Ca’ Foscari” e dell’Accademia di belle arti di Venezia, ha spiazzato la platea facendo riflettere sui tanti luoghi comuni, spesso mascherati da regola ufficiale in campo educativo, usati anche in buona fede per definire il diverso e con lui relazionarsi. Interessanti le sue proposte didattiche che, nel rispetto delle diverse culture, suggeriscono di far passare l’integrazione attraverso il coinvolgimento degli studenti sui grandi problemi mondiali condivisibili per l’identico valore universale: ambiente, natura, risorse.
Ricca di spunti di riflessione e suggerimenti operativi, la giornata di studio di Colbordolo è stata conclusa dalle esperienze sul campo di Emanuela Nava, scrittrice interculturale per ragazzi, e da Della Passarelli presidente di Sinnos, la prima casa editrice indipendente che dal 1990 pubblica prodotti di qualità, anche bilingui, dalla viva voce degli stranieri.


DIONIGI Maura. L’occhio del lupo: diversità a confronto. La 30ª mostra del libro per ragazzi a Morciola di Colbordolo. «AIB notizie», 19 (2007), n. 11, p. 15.

Copyright AIB 2007-12, ultimo aggiornamento 2007-12-14 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n19/1115.htm3

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