AIB notizie 20 (2008), n. 8-9

AIB notizie 20 (2008), n. 8-9

AIB-WEB | AIB notizie | Sommario n. 8-9/2008

Aspettando IFLA 2009...

Discorso della cerimonia di chiusura del presidente AIB alla 74ª IFLA general conference di Québec

Signora Presidente, membri del Governing Board, membri del Professional Committee, signor Segretario generale, cari colleghi e amici, sono onorato che la nostra prossima Conferenza annuale si tenga in Italia. Tutti ricordiamo l’emozione e l’entusiasmo suscitato dall’annuncio di Seul, quando questa scelta fu ufficializzata. Provammo gioia e gratitudine verso l’IFLA per questa decisione.
IFLA in Italia: un evento importante che si ripete dopo il congresso del 1929, per la prima volta ospitato a Roma, Firenze e Venezia, città simbolo per la loro bellezza e ricchezza artistica, e dopo una seconda occasione, a Roma, nel 1964. Abbiamo ora il piacere di invitarvi nel 2009 a Milano, cuore della vita economica italiana e città ricca di tesori artistici, il Duomo, il Teatro alla Scala, il Cenacolo di Leonardo da Vinci, solo per ricordarne alcuni.

A Milano esiste una varietà di biblioteche, alcune ospitate in edifici storici, castelli, conventi e ville patrizie, dove l’architettura unita a ricche collezioni di libri a stampa, manoscritti miniati e documenti rari, gioca un ruolo particolare nel renderle meritevoli di una visita. Il video che sarà proiettato fra breve ve ne mostrerà alcune, come la Biblioteca Braidense, che conserva alcuni manoscritti di Alessandro Manzoni, e la Biblioteca Ambrosiana, la più antica biblioteca pubblica milanese, fondata nel 1604 e aperta l’8 dicembre 1609. Quest’ultima è ben nota nel mondo per le sue collezioni di manoscritti in latino, greco, arabo e cinese, e per il Codex Atlanticus di Leonardo.
Milano, la Lombardia e l’Italia tutta vantano biblioteche d’eccellenza che costituiscono una parte importante del Servizio bibliotecario nazionale (SBN), oltre a numerose reti bibliotecarie territoriali.
Architettura, pittura, scultura, poesia e, naturalmente, musica. L’Italia è la culla del “bel canto”. Non è un caso che il Conservatorio di musica di Milano sia intitolato a Giuseppe Verdi, milanese d’adozione, che contribuì a trasformare La Scala in uno dei principali teatri d’opera al mondo. In collaborazione con il Conservatorio di Milano, il nostro Comitato organizzatore vi ha offerto un saggio della produzione musicale italiana, il Capriccio per oboe e pianoforte op. 80 di Amilcare Ponchielli.
La nostra tradizione culturale ha attratto nel corso dei secoli numerosi viaggiatori. Il viaggio in Italia è sempre stato considerato una tappa fondamentale per la formazione delle élites europee. I bibliotecari italiani vorrebbero rinnovare questa tradizione. La posizione geografica del nostro paese ne fa un ponte naturale fra culture e civiltà, con i loro straordinari valori, che si affacciano sul Mediterraneo. Siamo certi che IFLA 2009 offrirà una significativa occasione per mettere in contatto popoli e culture differenti. Questo è il significato del titolo scelto per IFLA 2009 Milano, “Libraries create futures: building on cultural heritage”.
Le biblioteche possono davvero costruire il futuro se sono in grado di migliorare la qualità della vita dei popoli.

Arrivederci in Italia! Arrivederci a Milano nell’agosto 2009!

Mauro Guerrini
Presidente del Comitato nazionale per IFLA 2009 Milan

Volontari cercansi

IFLA 2009 ha bisogno di te!

Ogni congresso IFLA è sostenuto dal lavoro di circa 150 volontari che, dedicando una o più giornate del loro tempo, contribuiscono gratuitamente al buon svolgimento della manifestazione.
Anche per la riuscita dell’incontro milanese nel 2009, dunque, sarà necessario realizzare un grande lavoro di squadra. Ecco tutto ciò che bisogna sapere per fare il volontario a IFLA 2009.

Chi è un volontario?
Può essere un bibliotecario, ma anche uno studente universitario, che nel periodo compreso tra il 19 e il 29 agosto 2009 sia disponibile a dedicare alcune ore di lavoro gratuito e appassionato per la buona riuscita dell’evento.

Quali attività svolgono i volontari?
L’articolazione dei lavori congressuali richiede diverse tipologie di servizio: le attività per le quali sarà fondamentale il contributo dei volontari possono variare dall’accoglienza al servizio informazioni, alla registrazione dei partecipanti, all’assistenza per le visite guidate, per le attività sociali e culturali, o per i lavori del Comitato nazionale e del Presidente ecc.

Quale esperienza o competenza è richiesta?
Trattandosi di un incontro internazionale, requisito fondamentale è la capacità di conversare in lingua inglese.
Per alcuni incarichi sono richieste la conoscenza di una delle altre lingue ufficiali dell’IFLA (francese, spagnolo, tedesco, cinese, arabo, russo) e una certa competenza nella professione bibliotecaria. In alcuni casi, inoltre, sono anche necessarie la capacità di operare al computer e una buona conoscenza della città di Milano.

Quali sono le condizioni per essere accettato come volontario?
Il volontario può offrire la propria disponibilità gratuita per alcuni giorni o anche solo per alcune ore: gli verranno forniti per il periodo di servizio buoni pasto e copertura assicurativa, mentre il costo del viaggio e dell’alloggio a Milano restano a carico del volontario o dell’ente per cui lavora. Ogni volontario deve preliminarmente partecipare a una breve sessione formativa, e deve firmare un accordo con l’agenzia organizzatrice del Congresso.
Durante il suo servizio, inoltre, indosserà una maglietta di riconoscimento, che potrà conservare dopo il congresso.

Cosa riceve un volontario in cambio del suo servizio?
Dal punto di vista professionale, ogni volontario potrà trarre grandi benefici, assicurandosi una straordinaria opportunità per:

confrontarsi su temi di proprio interesse con la realtà internazionale della professione bibliotecaria;

aumentare le proprie competenze tramite un incontro formativo di alto livello scientifico;

assistere da vicino al processo decisionale da cui hanno origine gli standard internazionali che disciplinano il mondo bibliotecario (norme catalografiche, linee guida dei servizi bibliotecari ecc.);

incontrare colleghi di tutto il mondo con i quali instaurare proficue relazioni professionali

Come faccio a diventare volontario?
Se vuoi collaborare alla buona riuscita del congresso, entro il 31 gennaio 2009 dovrai far pervenire al Comitato esecutivo per IFLA 2009 (ifla2009-volontari@aib.it) il modulo di registrazione, che puoi scaricare dal sito dell’AIB a partire da https://www.aib.it/aib/ifla2009/ifla2009.htm3.

Ti aspettiamo!

Intervista a un volontario

a cura di Cristina Selva

Sono a Québec, al congresso dell’IFLA 2008, al banchetto organizzato da IFLA e dal Comitato nazionale per promuovere il congresso a Milano 2009. Si avvicina un volontario, Olivier Charbonneau.
Lo riconosco perché, come tutti i volontari a Québec, indossa un gilet blu, e ha al collo un badge che, nel caso dei volontari, ha una banda gialla di riconoscimento.
Ce ne sono decine in giro per il centro congressi, in totale ne sono stati reclutati 275. Sono spesso giovani studenti di biblioteconomia, o bibliotecari, ma ce ne sono di ogni età, professionisti ormai da tanto, anche un direttore di una importante biblioteca canadese.
Sui loro badge delle bandierine indicano le lingue parlate, in genere francese e inglese, talvolta altre lingue. Danno indicazioni, controllano gli accessi alle sale, all’inizio del congresso hanno condotto le operazioni di registrazione, stanno al banchetto di informazione sulle visite alle biblioteche, sulle gite pre e post congresso, sugli eventi sociali. Sono sorridenti, efficienti, volenterosi di aiutare, anche quando non vengono interpellati. Sono, per tutti i congressisti, soprattutto per noi meno esperti e in particolare nei primi giorni, la garanzia che, in qualunque situazione, avremo la possibilità di chiedere a qualcuno una mano sul da farsi.
Olivier si rivolge a me e mi chiede, con mio grande stupore, come fare per diventare volontario a Milano 2009. Olivier è subject librarian presso la Concordia University di Montreal, si interessa soprattutto delle tematiche relative al copyright e all’Open Access, cura un blog in francese (http://www.culturelibre.ca) ed è già stato volontario a Glasgow, nel 2002, mentre nel 2006, a Seul, ha presentato una relazione in una delle sessioni.
Ora è volontario a Québec, ma ha presentato una relazione a una pre-conferenza a Montreal.
Per il 2009 ha in programma un anno sabbatico di studio e di ricerca (è previsto nel suo contratto) e pensa di passare parte di questo periodo in Europa. Cercherà quindi di far coincidere il periodo europeo, e le vacanze, con il congresso IFLA a Milano, e di partecipare al suo quarto congresso IFLA come volontario. Si scusa di non sapere l’italiano, ma parla inglese e francese e un po’ di portoghese.

Chiedo a Olivier come mai ha deciso di fare questa esperienza di volontariato all’IFLA. Mi risponde: «Le ragioni sono più di una, ma direi che la principale è quella di poter incontrare molta gente, soprattutto colleghi da ogni parte del mondo. Il ruolo di volontario, in quanto tale, consente di stabilire facilmente delle relazioni.
La gente, infatti, si rivolge più facilmente a te come volontario che a un altro delegato per avere aiuto e informazioni ed è facile stabilire una comunicazione con le persone, o aiutarle a entrare in contatto tra loro.
In questo modo si riescono a stabilire contatti e relazioni, soprattutto professionali, utili nel presente e nel futuro.
Gran parte di quanto avviene nel congresso IFLA avviene al di fuori delle sale in cui si svolgono le conferenze ufficiali, avviene nei corridoi o negli avvenimenti sociali, in una situazione che lascia spazio anche ai volontari.
Un’altra ragione è la soddisfazione di rendersi utili di fronte a colleghi provenienti da ogni parte del mondo: la soddisfazione di far conoscere la tua biblioteca, la tua città, il tuo Paese. La soddisfazione di sentirsi utili e l’orgoglio del contribuire a far scorrere tutto in modo organizzato ed efficiente.
Infine c’è un’altra ragione, più importante anche professionalmente. Mi piacerebbe, in futuro, essere coinvolto nel lavoro IFLA, entrare in una delle divisioni in cui si discutono gli standard, le linee guida, il futuro della nostra professione.
Ma questo impegno è oneroso, sia in termini di tempo sia in termini economici, dal momento che richiede di incontrarsi, almeno una volta all’anno, se non due, con i colleghi della sezione. Partecipare all’IFLA come volontario, mi consente di “sperimentare” l’IFLA senza esserne per ora coinvolto in prima persona. Nei momenti in cui non prestavo servizio, infatti, ho avuto modo non solo di ascoltare le relazioni, ma soprattutto di partecipare alle open sections, dove si discutono le tematiche all’ordine del giorno ma sono ammessi anche gli osservatori, e ho così potuto osservare da vicino l’attività di alcuni gruppi di studio e lavoro».

Chiedo a Olivier come si è organizzato per l’alloggio (Olivier vive a Montreal, a circa 3 ore di treno da Québec City, ma avendo lavorato per diversi giorni alla conferenza si è fermato a Québec qualche notte): «Mi sono organizzato insieme alla mia fidanzata: anche lei è bibliotecaria, lavora presso l’Ente nazionale per l’elettricità e ha ottenuto dal suo datore di lavoro di avere pagata la quota di iscrizione al congresso ma non le spese di alloggio e di missione. Abbiamo preso una stanza insieme, grazie anche alla possibilità offerta dall’Università di Laval, che durante l’estate mette a disposizione le residenze universitarie a un prezzo contenuto.
Lei però tornerà prima e io dividerò la stanza con un collega a cui vengono invece pagate le spese di missione. Così si sono organizzati tutti i volontari: a volte qualcuno ha avuto le spese di trasporto e missione pagate dal proprio datore di lavoro, altre volte sono venuti qui “comandati” dall’ente per cui lavorano, altre volte avevano magari parenti o amici da cui farsi ospitare. C’è stato un grande passa parola e molti hanno avuto modo di organizzarsi».

Olivier continua raccontandomi gli aspetti organizzativi relativi ai volontari all’interno del congresso, le modalità con cui sono stati reclutati, le difficoltà avute ma anche la grande soddisfazione che tutti loro stanno vivendo di un congresso svoltosi in maniera esemplare da un punto di vista organizzativo: una grossa macchina che ha visto oltre 4000 delegati e circa un migliaio di accompagnatori passare attraverso la sua organizzazione senza intoppi, senza che venisse mai meno lo spirito di servizio e il sorriso di un volontario.

Saluto Olivier e prometto di contattarlo per Milano 2009: abbiamo il nostro primo volontario!

Fiera Milano Congressi

Fiera Milano Congressi, società del Gruppo Fiera Milano, è leader italiano nell’industria congressuale dal 1994.
Specializzata nella gestione di sedi per eventi (ne vengono gestiti oltre 500 l’anno), vanta tre centri congressi per un totale di circa 25.000 posti a sedere. È dotata di 36 sale conferenza con equipaggiamento già installato, audiovisivi di ultima generazione quali videoproiettori, impianto di amplificazione e traduzione, cabine per traduttori, videocamere fisse, sistema tv a circuito chiuso, accesso Internet wi-fi, cablaggio in fibra ottica oltre all’Auditorium da circa 2000 posti, in via Gattamelata 5.

IFLA 2009 farà uso delle seguenti aree:

Hall 5

Orange 1, 2, 3

Hall B

Green 1, 2, 3

Auditorium

Turquoise 1, 2

Auditorium foyer

White 1, 2

Red 1, 2

Meeting Rooms 1-10

Yellow 1, 2, 3

Offices 1-4

Blue 1, 2

Per qualunque dettaglio necessario è possibile visitare il sito: http://www.micmilano.it.

Visite alle biblioteche = Library visits

Le visite alle biblioteche più significative del paese ospitante sono un appuntamento tradizionale per ogni edizione del congresso IFLA. Per l’edizione milanese sono stati organizzati 13 itinerari che toccano le principali biblioteche per ciascuna tipologia (nazionali, storiche, pubbliche, accademiche) di Milano e dintorni, Brescia e Bergamo.
Le visite, organizzate in gruppi di 30 persone, si svolgeranno il 25 e 26 agosto 2009. Le iscrizioni devono essere effettuate contestualmente all’iscrizione al congresso, scegliendo nell’apposito modulo le mete di proprio interesse.

Itinerario 1

BIBLIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE
via Brera 28, Milano
http://www.braidense.it
Tipologia: biblioteca nazionale
La biblioteca è situata in un elegante palazzo del XVIII secolo. Le sue collezioni di libri e documenti sono profondamente legate alla storia di Milano. La sala di consultazione principale e i suoi arredi sono considerati uno dei simboli della tradizione bibliotecaria milanese.

MEDIATECA SANTA TERESA
via della Moscova 28, Milano
http://www.mediabrera.it
Tipologia: biblioteca pubblica La mediateca di Santa Teresa, allestita nell’antica chiesa dei SS. Giuseppe e Teresa, situata nel centro storico della città e interamente restaurata, è una biblioteca multimediale che offre accesso a risorse digitali.
È una sezione della Biblioteca nazionale Braidense.

DATE

25 agosto 2009 ore 9.00 - 13.00

25 agosto 2009 ore 14.00 - 18.00