[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 1
AIB-WEB   |   AIB notizie   |   Sommario n. 1/2009

l’agenda politica dell’AIB

claudio leombroni

Il dinamismo della realtà politico-istituzionale italiana, per certi aspetti naturale (elezioni politiche dello scorso anno, elezioni regionali e amministrative locali che segneranno l’anno in corso) e per certi aspetti anomalo o patologico (ad esempio le ricorrenti riforme del Ministero per i beni e attività e le attività culturali), impone all’AIB in primo luogo un’ampia attività di interlocuzione con i nuovi attori istituzionali per presentare le nostre proposte a favore delle biblioteche e della professione. Si tratta insomma di ricostruire i rapporti con buona parte degli attori istituzionali (in particolare i vertici politici del Ministero per i beni e le attività culturali, i presidenti delle commissioni Cultura di Camera e Senato e i responsabili del dipartimento Cultura dei principali partiti) dopo il grande lavoro svolto nella precedente legislatura. In secondo luogo il nuovo quadro istituzionale e il dibattito politico attuale impongono alla nostra Associazione l’aggiornamento dell’agenda politica e la definizione dei contenuti del confronto con i nostri interlocutori. Non si tratta naturalmente di partire da zero, ma in buona parte di ripresentare o rimodulare azioni politiche già intraprese.

Le voci dell’agenda politica sono davvero molte. In sintesi si pensi alla vasta tematica del diritto d’autore, nelle sue varie declinazioni, dove l’AIB è stata impegnata sin dal 2007 nelle attività di una commissione sui temi del diritto e delle nuove tecnologie insediata nell’ambito dei lavori della più ampia commissione consultiva per la riforma della vecchia legge del 1941; o al tema cruciale dell’open access; o alla vigilanza affinché i molteplici e multiformi tentativi di combattere la pirateria in ambito digitale non pregiudichino più o meno gravemente i fondamentali diritti alla privacy e all’accesso alla conoscenza, sino al recentissimo attivismo della SIAE in tema di diritti sulle fotocopie. Si pensi ai durissimi tagli ai capitoli di bilancio della cultura in generale e dei servizi bibliotecari in particolare, operati sia a livello statale, sia a livello locale, sino al paradosso della cancellazione dei capitoli di spesa del neonato Centro per il libro e la promozione della lettura, da confrontare, per avere la misura della gravità della situazione nel nostro paese, ai venti milioni di euro assegnati all’equivalente struttura dal governo spagnolo. Si pensi alla controversa applicazione della nuova legge sul deposito legale e alla ancora più controversa sperimentazione del deposito legale delle risorse digitali; alla necessità di una profonda ristrutturazione del Servizio bibliotecario nazionale; o ancora all’ennesima riorganizzazione dell’apparato del Ministero per i beni e le attività culturali che elude i veri nodi di una complessiva ristrutturazione e riconfigurazione dei servizi statali o alla criticità dei rapporti, per rimanere in ambito ministeriale, fra Direzioni regionali e istituti bibliotecari. Si pensi ancora alle tematiche del nostro lavoro, del precariato, del riconoscimento della professione. Giova ricordare a questo proposito che l’AIB ha collaborato con l’ANAI alla proposta di modifica del Codice dei beni culturali per definire il ruolo dei bibliotecari e degli archivisti recentemente presentata in Parlamento.

Le azioni conseguenti intrinseche nelle voci dell’agenda politica non implicano soltanto il confronto con le istituzioni statali e locali, ma anche la ricerca di alleanze con le altre associazioni professionali e scientifiche in ambito culturale – di qui l’idea condivisa con l’Associazione Bianchi Bandinelli di costituire un coordinamento di queste associazioni – o della ricerca del confronto con i nostri principali interlocutori non istituzionali, come l’Associazione italiana editori. Con l’AIE è stato istituito un tavolo di confronto permanente con l’obiettivo di formalizzare i punti di accordo (ad esempio l’esenzione dal pagamento di diritti delle letture in biblioteca, delle immagini delle copertine negli OPAC ecc.) e di discutere seriamente i punti di disaccordo o di contrasto. Tutto questo nel corso del delicato percorso di avvicinamento a IFLA 2009, che ci dovrà impegnare con passione e orgoglio senza distogliere lo sguardo dalla nostra agenda politica.

leombroni@racine.ra.it


LEOMBRONI, Claudio. L’agenda politica dell’AIB. «AIB notizie», 21 (2009), n. 1, p. 3

Copyright AIB 2009-02, ultimo aggiornamento 2009-02-27 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n21/0103.htm3

AIB-WEB   |   AIB notizie   |   Sommario n. 1/2009