[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 1
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Formazione 2009.
Obiettivi, proposte, aspirazioni

Sandra Di Majo

Mentre restano stabili le ragioni di base dell’attività formativa dell’Associazione, in costante fermento è la riflessione su come accrescerne incisività ed efficacia, in uno scenario di crescente complessità. Come in più occasioni evidenziato (non ultima la sessione dedicata a “Formazione e aggiornamento” nell’ambito del 53° Congresso nazionale dell’Associazione) diversi sono ancora gli ostacoli che si frappongono a quell’obiettivo. Tra questi:

  • la difficoltà di acquisire la percezione delle esigenze estesa a tutto il territorio nazionale e a tutte le tipologie di biblioteche;
  • il debole, a volte inesistente, coordinamento tra AIB centrale, Sezioni regionali, Commissioni e Gruppi di lavoro;

  • programmi di corsi e seminari cui non sempre, per ragioni “di forza maggiore”, è possibile mantenere fede;
  • la mancata definizione di standard qualitativi relativi alla formazione basati su una visione non strettamente locale;
  • la lentezza nell’introduzione di modalità di “somministrazione” innovative e ormai di frequente uso nella formazione, quali l’e-learning.
  • Su alcuni di questi temi si è discusso nelle due riunioni svoltesi a Firenze in occasione del 55° Congresso nazionale dell’AIB che hanno visto la partecipazione del Gruppo di lavoro sulla valutazione dell’offerta formativa, dei Presidenti delle Sezioni regionali o loro rappresentanti, di Raffaele De Magistris (delegato CEN alla formazione) e Rosa Maiello che, nel precedente triennio, aveva assunto il doppio ruolo di delegata CEN e coordinatore del Gruppo.
    Le proposte su cui si è concordato di lavorare e che qui di seguito si presentano non risolvono certo tutti i problemi, ma sono un primo buon obiettivo e un banco di prova.

    Organizzazione di corsi di specializzazione

    Si tratta di corsi diretti a preparare specialisti. Questi potranno tra l’altro liberamente spendere sul “mercato” la professionalità acquisita e a essi la stessa Associazione, nelle sue varie articolazioni, potrà fare riferimento come docenti di corsi (non a caso la denominazione ufficiosa con cui inizialmente li abbiamo identificati è stata quella di corsi “per formatori”) o in altri campi di attività. Date queste caratteristiche è naturale che oggetto del nuovo modello di corsi saranno argomenti di esteso interesse per il sistema bibliotecario italiano e per la professione. Altrettanto scontato che assumendo in certa misura l’Associazione una responsabilità di garante della professionalità, la partecipazione ai corsi sarà subordinata al possesso di specifici e ben chiari requisiti.
    Vantaggi attesi dall’iniziativa: creare un nucleo sufficientemente esteso di esperti che possano anche fungere da docenti; una migliore distribuzione geografica dei docenti e dei corsi; un salto di qualità dell’Associazione, quale “agenzia” formativa; un primo reale coordinamento tra “centro” e “periferia”. Anche se i corsi saranno curati dall’AIB nazionale e la selezione, secondo quanto concordato, avverrà centralmente, l’iniziativa è comune. Un forte contributo le Sezioni regionali potranno ulteriormente darlo anche nella fase organizzativa collaborando attivamente alla diffusione dell’informazione e alla sensibilizzazione dei potenziali partecipanti.
    Il primo esperimento riguarda le nuove regole italiane di catalogazione (REICA). Il corso sarà curato da Alberto Petrucciani e Pino Buizza.
    Seguirà, nel marzo prossimo, affidato ad Anna Maria Tammaro, un corso sulla didattica della biblioteconomia, questione a lungo dibattuta e su cui ancora l’AIB non si era prodotta con un suo specifico intervento formativo.
    Si è invece rinunciato al corso sull’internazionalizzazione, i cui materiali sono già disponibili, almeno nella parte generale, in AIB-WEB (https://www.aib.it/aib/ifla2009/c0811.htm3).
    Il corso sulla didattica della biblioteconomia può rappresentare un punto di partenza per impostare il lavoro sulla valutazione della qualità della formazione. Anche se a Firenze non si è potuto andare molto oltre la generica presentazione del tema, sono state approvate due proposte.
    Di più rapida applicazione quella di unificare il modello dei questionari di valutazione distribuiti ai partecipanti a conclusione dei corsi (ancora un piccolo passo verso l’auspicato coordinamento); meno facile la seconda, riguardante la formazione di un ristretto gruppo per la definizione degli standard, che ha comunque segnato a suo favore la disponibilità di due volontarie, Anna Maria Tammaro e Sandra Di Majo, a cui ci si augura almeno un’altra persona possa aggiungersi successivamente.
    Al momento non si intravede la possibilità di passare in tempi brevi concretamente al lavoro, che non partirà tuttavia da zero, ma potrà riprendere il filo dalle conclusioni cui era giunto il precedente coordinamento (https://www.aib.it/aib/corsi/prog07.htm).
    Ancora a favore del coordinamento vanno le proposte, da tutti condivise, di svolgere un censimento generale sulle situazioni presenti nelle diverse Sezioni a riguardo del finanziamento delle attività formative da parte delle Regioni e relativamente ai costi dei corsi, e l’invito rivolto ai Presidenti delle Sezioni di comunicare alla Segreteria nazionale AIB entro fine anno il calendario di massima delle iniziative che intendono avviare per il 2009.

    Dopo il Congresso

    Il maggiore impegno è stato messo nella realizzazione dei due corsi di specializzazione già previsti, ma in parallelo si sta lavorando anche sui corsi “ordinari” e un primo calendario è quasi a punto: in maggio, a cura di Laura Desideri, si tratterà di “Raccolte private in istituzioni pubbliche” ; a fine giugno Rosa Maiello svolgerà il corso “Informazione e conoscenza nella legislazione italiana ed europea: oggetti, soggetti, prerogative, limitazioni” .
    Al momento non si è potuti andare oltre e l’ambizione di presentare all’inizio di gennaio il programma completo per tutto l’anno appare ancora una vetta irraggiungibile.
    Ci auguriamo però che abbiano successo le iniziative in cantiere.
    Sarebbe già un bel risultato e un incoraggiamento.


    Il delegato del CEN alla Formazione è Raffaele De Magistris.
    I componenti del Gruppo di lavoro sulla valutazione dell’offerta formativa sono: Sandra di Majo (coordinatrice), Alberto Petrucciani, Anna Maria Tammaro, Antonella Passone, Anna Della Fornace, Rosa d’Elia, Raffaele Tarantino.

    Per informazioni e iscrizione ai corsi: seminari@aib.it


    DI MAJO, Sandra. Formazione 2009. Obiettivi, proposte, aspirazioni. «AIB notizie», 21 (2009), n. 1, p. 6

    Copyright AIB 2009-02, ultimo aggiornamento 2009-02-27 a cura di Zaira Maroccia
    URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n21/0106.htm3

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