[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 1
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SPECIALE

55° Congresso nazionale AIB
Servizio bibliotecario nazionale: gli strumenti.
Controllo bibliografico


Nuovi strumenti per nuovi cataloghi

Giovanna Merola

Obiettivo della sessione è stato quello di presentare alcuni nuovi strumenti che, innestandosi su consuetudini consolidate e nuove esigenze nei servizi catalografici, puntano a migliorare la qualità dell’informazione, potenziandone i contenuti culturali.
L’intervento di Carlo Bianchini, Rassegna critica dei recenti sviluppi della catalogazione in ambito internazionale, ha offerto un panorama ampio e documentato dei temi catalografici a livello internazionale. In particolare si è fatto riferimento ai Principi di catalogazione internazionali (risultato dell’IFLA Meetings of Experts on an International Cataloguing Code), alle nuove regole di catalogazione anglo-americane, RDA – Resource Description and Access, al testo dell’ISBD Consolidated edition e al modello FRBR (elaborazioni in corso: per l’authority work, FRAR; per la catalogazione per soggetto, FRSAR; nuovo modello basato sull’analisi object oriented).
Ne è emerso un quadro generale caratterizzato da una situazione di generale evoluzione, di cui sono state evidenziate alcune criticità.

Alberto Petrucciani ha illustrato, nell’intervento Nuove regole per nuovi (buoni) cataloghi, i lavori relativi al nuovo codice italiano di catalogazione (REICA), la cui pubblicazione è prevista nei primi mesi del 2009. La rielaborazione del codice e la programmazione della sua applicazione nelle biblioteche rappresentano un’occasione importante per ripensare al catalogo come strumento d’informazione culturalmente corretto e efficace, per tutta l’utenza, locale e remota, “generale” e specializzata.
Le nuove norme intendono dare ai bibliotecari italiani un codice completo e integrato (per tutti i tipi di materiali o generi di pubblicazioni), funzionale alla realtà operativa di oggi e alla prospettiva di una rete nazionale di servizi bibliotecari e bibliografici integrata, con minori duplicazioni di sforzi e maggiore qualità delle informazioni, necessarie oggi con l’enorme incremento della quantità, della “densità” e della complessità delle informazioni bibliografiche da gestire e mettere a disposizione del pubblico.

Crescita, sostenibilità, prospettive del Nuovo soggettario sono state presentate da Anna Lucarelli, anche tenendo conto del contesto che vede svilupparsi in campo internazionale una indagine approfondita sugli strumenti per l’indicizzazione semantica, in relazione al trattamento di risorse digitali e a sistemi adatti a descrizioni di risorse museali, archivistiche ecc.
Le modalità dell’implementazione del Nuovo soggettario, concepito come strumento in progress, ne evidenziano anche il grado di aderenza scientifica e culturale al contesto generale, i margini della sua sostenibilità economica, le prospettive del suo sviluppo. Dai primi mesi del 2007 si è trasformato gradualmente da prototipo a sistema e la consistenza del thesaurus è raddoppiata; la Bibliografia nazionale italiana ne ha intrapreso l’impiego, altre biblioteche ne stanno avviando l’applicazione, ma esistono delle criticità.
È stato fatto il punto su: fasi e attività dello sviluppo futuro; finanziamenti (pubblici e privati); tecnologie necessarie; possibilità di integrazione con gli OPAC. È stato precisato che la Biblioteca nazionale centrale di Firenze ha avviato collaborazioni con altre istituzioni per cooperare nell’arricchimento del vocabolario, sperimentare integrazioni con thesauri specializzati, con l’ottica di far evolvere il Nuovo soggettario nella direzione di un servizio pubblico davvero nazionale.

Emanuela Casson e Claudio Gnoli, hanno parlato di OPAC semantici: nuove tendenze e vecchi problemi, rilevando come nel passaggio ai cataloghi in rete (OPAC) gli accessi semantici siano stati spesso penalizzati, col rischio di perdite nella ricchezza informativa e nelle funzioni dei cataloghi. Partendo dall’indagine “OPAC semantici” (http://www-dimat.unipv.it/biblio/sem/) avviata nel 2003 con il coordinamento di Claudio Gnoli, Riccardo Ridi e Giulia Visintin e la collaborazione del GRIS, è stato fatto riferimento a una nuova serie di rilevamenti effettuata nel 2008, allo scopo di valutare l’evoluzione degli accessi semantici rispetto al 2004.
I risultati mostrano che la semanticità dei cataloghi è mediamente migliorata in alcune funzioni (accessi per classi, ausilii nella ricerca semantica, visualizzazione nelle schede analitiche, navigabilità a partire dalle schede) ma al contempo mediamente peggiorata in altre (visualizzazione sintetica dei risultati).
Sono state infine presentate realizzazioni interessanti: ricerca per termine e stringa (Provincia di Treviso), proposta di rinvii di tipo “vedi anche” (Goethe Institut), interfacce di ricerca classificata (Biblioteca nazionale di Firenze, Biblioteche scolastiche di Foggia), interfacce grafiche a faccette per ragazzi (Rete bibliotecaria di Romagna), acquisizioni recenti raggruppate per CDD (Provincia di Prato), arricchimento degli OPAC con funzionalità dinamiche tipiche del Web 2.0 (in particolare Provincia di Verona).
Sembra quindi che l’innovazione nei cataloghi continui a riguardare prevalentemente gli aspetti tecnologici, trascurando i tradizionali capisaldi della professione legati ai principi dell’indicizzazione.


MEROLA, Giovanna. Nuovi strumenti per nuovi cataloghi. «AIB notizie», 21 (2009), n. 1, p. 13

Copyright AIB 2009-03, ultimo aggiornamento 2009-03-02 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n21/0113.htm3

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