[AIB] AIB notizie 21 (2009), n. 5
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CERN Workshop on Innovation in Scholarly Communication (OAI6)

Maria Teresa Miconi

Dal 17 al 19 giugno 2009 si è svolto a Ginevra il sesto workshop dell’Open Archives Initiative (OAI), organizzato in collaborazione dall’Université de Genève e dal CERN (European Organization for Nuclear Research).
L’evento, che prosegue la serie di meeting dell’OAI iniziati nel 2001 e aventi cadenza biennale, rappresenta uno dei maggiori incontri internazionali in tema di nuovi paradigmi e innovazioni tecnologiche nell’ambito della comunicazione scientifica e costituisce un’occasione unica per scambiare idee e informazioni con la vasta gamma di persone collegate al movimento Open Access.
A differenza delle precedenti edizioni, il convegno è stato ospitato dall’ateneo ginevrino, che celebra quest’anno il suo 450° anniversario dalla fondazione, mentre al CERN ha avuto luogo la cena sociale. I lavori, ai quali hanno partecipato oltre duecentotrenta convegnisti provenienti da tutto il mondo, si sono articolati lungo un fitto programma, caratterizzato dalla alternanza di esercitazioni pratiche, sessioni plenarie, gruppi di discussione, esposizione di poster.

Nell’ambito delle sei sessioni plenarie sono stati affrontati i seguenti temi, rispetto ai quali vengono segnalati alcuni degli interventi più interessanti:

1. Compound objects. Herbert Van de Sompel (Los Alamos National Laboratory), che ha tenuto l’intervento di apertura, ha delineato il contesto di riferimento proponendo alcune riflessioni sulla comunicazione scientifica e ha descritto le recenti innovazioni tecnologiche, tutte accomunate dalla tendenza verso la costruzione di un sistema interoperabile “web-oriented”, all’interno del quale il protocollo OAI-ORE (Object Reuse and Exchange), frutto di due anni di lavoro di un gruppo internazionale di esperti, vuole rispondere alla esigenza di gestire aggregazioni di risorse web.

2. Mandates and preservation. La sessione, moderata da David Prosser (SPARC Europe), ha affrontato i nodi critici della sostenibilità economica, delle politiche mandatarie e della conservazione a lungo termine. Molto suggestivo il richiamo di Wouter Spek, rappresentante della Alliance for Permanent Access (http://www.alliancepermanentaccess.eu/index.php?id=1) alle figure di Plinius Major e Minor, le cui opere sono ancora oggi utilizzate dai vulcanologi per studiare l’eruzione del Vesuvio del 76 d.C., a indicare l’importanza della conservazione delle informazioni scientifiche nel tempo.

3. Use and re-use. Sono state affrontate in questa sessione le problematiche relative alla gestione del copyright.
Particolarmente interessante la relazione di Alexander Lerchl (biologo alla Jacobs University di Brema) che, descrivendo due casi esemplari di pubblicazione di dati “fabbricati”, ha dimostrato l’importanza e sottolineato la necessità di depositare negli archivi aperti anche i dati primari della ricerca, per rendere possibili verifiche circa l’integrità scientifica.

4. Embedding. Il focus della sessione era centrato sull’integrazione delle risorse.
Martin Van Lujit ha portato l’esperienza della Utrecht University Library, che sta profondamente evolvendo dall’essere una biblioteca “solo” tradizionale per diventare anche un partner innovativo nel processo di produzione di nuova conoscenza attraverso lo strumento del Virtual Knowledge Center, uno spazio virtuale a disposizione degli utenti non solo per il deposito ma anche per la comunicazione e la collaborazione.
Travis Brooks (SLAC Library, Stanford) inoltre, ripercorrendo la storia delle infrastrutture tecnologiche a servizio della comunità dei fisici delle alte energie, caratterizzata da una forte “preprint culture”, ha illustrato INSPIRE (http://www.projecthepinspire.net), l’evoluzione congiunta di arXiv e SPIRES (definiti come i “luoghi” virtuali nei quali avviene la “conversazione” nel campo della fisica delle alte energie) sulla piattaforma Invenio del CERN.

5. Community building. Nella sessione moderata da Thomas Krichel, fondatore di RePEc (Research Papers in Economics, http://repec.org/), Christian Zimmermann (economista all’Università del Connecticut) ha presentato RePEc Authors Service, a testimonianza dell’importanza del coinvolgimento e della motivazione degli utenti quali fattori vincenti per assicurare il successo di un repository.

6. Quality assurance. Joahn Bollen (LANL) ha monopolizzato l’attenzione dell’uditorio con un mirabile intervento, nel quale ha illustrato i primi risultati del progetto MESUR (http://www.mesur.org/services/), finalizzato a indagare nuovi approcci per studiare e valutare l’impatto dell’attività scientifica nella società.
I dati finora raccolti sono stati presentati attraverso una suggestiva “Map of Science”, in grado di rendere più immediato il concetto di impatto e di mostrare i rapporti (anche inediti) tra le discipline. Il passaggio da mappe statiche a mappe dinamiche introduce la possibilità di individuare o (addirittura) prevedere l’emergere di innovazione attraverso l’analisi dei mutamenti strutturali nel tempo.

Da segnalare infine, nella “poster session”, la premiazione del poster dedicato a E-LIS (E-prints in Library and Information Science), l’archivio aperto internazionale per la biblioteconomia e le scienze dell’informazione, nato nel 2003 e ospitato presso il Cilea (http://eprints.rclis.org). Il premio è stato ritirato da Antonella De Robbio e Imma Subirats Coll del team di E-LIS.
Le conclusioni dei tre giorni di lavori sono state affidate a Paul Ayris, presidente del comitato scientifico e direttore dell’UCL (University College London) Library Services nonché Vice-Presidente di LIBER (Ligue des Bibliothèques Européennes de Recherche), il quale ha proposto alcune stimolanti riflessioni sul ruolo dell’università in un “Open Environment”.

Il programma, le presentazioni e le foto dell’evento sono disponibili all’URL http://indico.cern.ch/conferenceDisplay.py?confId=48321.

mariateresa.miconi@uniroma1.it


MICONI, Maria Teresa. CERN Workshop on Innovation in Scholarly Communication (OAI6). «AIB notizie», 21 (2009), n. 5, p. 17

Copyright AIB 2009-10, ultimo aggiornamento 2009-10-14 a cura di Zaira Maroccia
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