[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 2
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Intervista a Fabio Del Giudice

Gabriele De Veris

Per De Bibliotheca intervistiamo Fabio Del Giudice, direttore di Più Libri più liberi, la fiera Nazionale della piccola e media editoria giunta nel 2009 all'Ottava edizione.

Queste manifestazioni servono davvero a far crescere i lettori e le vendite?

Io credo che tutto quello che succede intorno all’universo libro serva ad aumentare i lettori: ritengo che la dicotomia eventi contro infrastrutture sia assolutamente sbagliata. Tutto serve.

Sul fronte delle vendite poi, i dati ci dicono che, nello specifico, è esattamente così: in Fiera si vendono tanti libri (circa 87mila nell’ultima edizione), ma le vendite nelle librerie romane nello stesso periodo non diminuiscono. Anzi: Roma negli ultimi anni ha quasi raggiunto Milano come indice di assorbimento delle librerie. Non è solo merito della Fiera, ma Più Libri ha senza dubbio contribuito ad avvicinare i romani ai libri.

Davanti alle solite statistiche sul numero dei lettori, cosa possono fare biblioteche, (piccoli/medi) editori e librai per provare a cambiare concretamente la situazione?

Biblioteche, editori e librai fanno già tanto, il problema è la totale mancanza di una strategia politica comune in ambito di promozione della lettura. Questo è compito delle Istituzione, che però su questo fronte latitano, tranne rare eccezioni. Il mio augurio è che in un futuro non troppo remoto il Centro per il Libro e la Lettura possa colmare questa lacuna.

Gli ebook/libri elettronici arriveranno davvero anche da noi? E nelle biblioteche, sempre affannate dai tagli di bilancio, arriveranno in contemporanea con le librerie o in ritardo?

Gli ebook sono già arrivati. Al momento occupano una fetta di mercato minima, appena lo 0,04%, ma ritengo si tratti di un supporto destinato a crescere e ad occupare una fetta sempre più grande all’interno del mercato editoriale. Immagino tuttavia che per le biblioteche, per quanto riguarda la loro attività di conservazione, si aprirà un grosso dilemma: sicuro che si possa eliminare il cartaceo a vantaggio il digitale? Non bisogna dimenticarsi che un file dura molto, ma molto meno di un libro di carta.

Molte biblioteche pubbliche svolgono un'intensa e continua promozione delle opere di recente pubblicazione, anche di piccoli editori locali: tuttavia spesso devono affrontare costi e problemi a cui spesso si aggiunge anche la spesa per la Siae (es. le letture in pubblico). Non sarebbe logico e desiderabile eliminare balzelli e lacciuoli per queste iniziative che hanno un valore sociale e culturale, ma anche economico per gli stessi autori ed editori?

L’AIE, ed i propri associati su tale tema sono stati molto chiari: condividiamo pienamente il punto di vista delle biblioteche e non esiste alcun interesse da parte degli editori a percepire i proventi loro spettanti su tali iniziative. Sembra assurdo, ma purtroppo la SIAE su tale fronte si muove autonomamente, senza rispettare il punto di vista di coloro cui dovrebbe tutelare gli interessi. Da parte nostra comunque continueremo a lavorare per modificare l’atteggiamento di SIAE su tali iniziative.

Ma noi (biblioteche) che ci stiamo a fare a una Fiera dell'editoria?

Più libri nasce come vetrina esclusiva della produzione editoriale di settore e non è rivolta solo ai lettori, ma anche agli addetti ai lavori: in quale altra occasione si può avere un panorama così completo della produzione della piccola e media editoria? Fin dalla prima edizione, inoltre, abbiamo realizzato una serie di incontri professionali sulle tematiche di settore: promozione della lettura, politiche distributive, innovazione tecnologica. I bibliotecari, insieme ad editori e librai, sono i protagonisti dell’universo libro: la manifestazione quindi è rivolta anche, se non principalmente a loro. Non riesco a immaginare Più libri più liberi senza le biblioteche. Tra l’altro le biblioteche sono sin dall’origine nel dna della manifestazione: l’Istituzione Biblioteche di Roma non è solo il partner principale dell’evento, ma collabora anche all’organizzazione dell’iniziativa.


DE VERIS, Gabriele. De Bibliotheca. Intervista a Fabio Del Giudice, 22 (2010), n. 2, p. 26

Copyright AIB 2010-04, ultimo aggiornamento 2010-04-01 a cura di Ilaria Fava
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n22/0216.htm3

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