Lunedì 17 maggio il premio nazionale Nati per Leggere ha festeggiato il suo primo anno di attività.
La mattina un convegno di respiro internazionale ha sottolineato le motivazioni scientifiche del progetto Nati per Leggere e nel pomeriggio ha avuto luogo la cerimonia di premiazione dei vincitori delle cinque categorie previste: Nascere con i libri (premio al miglior libro per bambini da 0 a 3 anni), Crescere con i libri (premio al miglior libro per bambini da 3 a 6 anni sul tema del Bambino e la città, scelto da bambini, genitori e operatori delle città di Torino e Roma), Libri in cantiere (premio al miglior progetto editoriale inedito per bambini da 0 a 3 anni), Reti di libri (premio al miglior progetto locale NpL basato sulla continuità e la collaborazione tra diversi operatori e servizi all'infanzia che abbia dimostrato di agire sul proprio territorio in modo efficace rispetto agli obiettivi di NpL), Pasquale Causa (premio all'attività di promozione della lettura ad alta voce nei confronti delle famiglie con bambini in età prescolare svolta da un/a pediatra, in memoria del pediatra napoletano Pasquale Causa che tanto si è adoperato per la diffusione e lo sviluppo di NpL).
Al convegno hanno preso la parola Alessandra Sila del Centro per la salute del bambino di Trieste sintetizzando una serie di dati ed esperienze che hanno caratterizzato lo sviluppo del progetto nei suoi primi dieci anni di attività. La sempre maggiore diffusione in tuto il paese attestata dal raddoppio del bacino demografico interessato che è passato dal 15 al 33% della popolazione complessiva italiana (poco meno di 20 milioni di abitanti per un totale di 1195 comuni coinvolti), i significativi risultati della ricerca sull'attitudine alla lettura in famiglia che dimostrano l'efficacia di un'azione come quella di NpL basata sul coinvolgimento degli operatori socio-sanitari oltre a quelli che agiscono nelle biblioteche e nei servizi educativi, la collaborazione con 14 editori per bambini che si concretizza nell'offerta di libri di qualità a un costo particolarmente contenuto per facilitare il dono del libro ai bambini. Sila ha poi citato alcune realtà dove il progetto si misura con situazioni di forte rischio e marginalità sociale (la biblioteca delle Balate a Palermo, La pagina magica di Roma, l'esperienza di un pediatra di Rimini con una famiglia cinese). Ha infine presentato le novità che riguardano il progetto, quali la pubblicazione del sito rinnovato dal punto di vista grafico e riorganizzato dal punto di vista dei contenuti, la collaborazione con il Gruppo nazionale Nidi Infanzia, associazione che rappresenta le istanze di operatori e servizi educativi per la prima e la primissima infanzia, la collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia per la formazione dei volontari che agiscono nelle strutture detentive per donne con bambini sotto i tre anni, la promozione dell'attività delle librerie indipendenti per bambini e ragazzi e di quelle generaliste che hanno comunque un'offerta adeguata ai bambini e ai ragazzi, i corsi di formazione per operatori NpL previsti a Napoli (24-25 settembre 2010) e Pistoia (26-27 novembre 2010) e la sessione postcongressuale AIB sui servizi bibliotecari ai bambini fin dai primi anni di vita (Firenze, 5 novembre 2010).
Giorgio Tamburlini, presidente del Centro per la salute del bambino di Trieste, e Perri Klass, pediatra americana tra i promotori di Reach out and read (ROR), si sono alternati offrendo un doppio punto di vista centrato rispettivamente sull'esperienza statunitense di ROR e su quella italiana di NpL, tese a dimostrare l'importanza e l'efficacia della promozione della literacy precoce. La lettura ad alta voce in epoca precoce, grazie alla particolare plasticità cerebrale del bambino nei primi tre anni di vita, è infatti associata ad un migliore sviluppo del linguaggio recettivo ed espressivo, che consente ai bambini di arrivare a scuola con un bagaglio di competenze cognitive che ne faciliteranno il successivo percorso di apprendimento. Questo fattore positivo è tanto più importante ed è in grado di influenzare la vita dei bambini provenienti da situazioni di disagio sociale, come testimoniato dal racconto di Perri Klass. Ai benefici cognitivi si associano inoltre quelli di tipo relazionale, altrettanto importanti nel sostenere qualsiasi percorso di apprendimento.
Lo psicologo Giacomo Stella, che si occupa di disturbi legati all'apprendimento, ha portato il suo contributo su come un'attività come quella di NpL possa essere utile per diagnosticare precocemente i disturbi del linguaggio e possa offrire opportunità per superarli.
Alla presenza degli assessori Alfieri (Regione Piemonte), Borgogno e Coppola (Comune di Torino), di Rita Valentino Merletti, presidente della giuria del premio, e di Eros Miari, esperto di attività di promozione della lettura, sono stati consegnate le targhe relative ai cinque premi.
Infine una menzione speciale per i progetti Nati per Leggere nell'Abruzzo post terremoto, per aver saputo trasferire e utilizzare le competenze acquisite in molti anni di lavoro di rete nei progetti locali di Nati per Leggere in un ambito di drammatica emergenza e aver creduto che anche in tale ambito lo spirito di Nati per Leggere potesse avere valore e credibilità.
Sul sito http://www.natiperleggere.it una sezione dedicata al Premio nazionale Nati per Leggere viene mantenuta aggiornata, a breve verrà pubblicato il bando per l'edizione 2011.
malgaroli@aib.it