[AIB] AIB notizie 22 (2010), n. 3
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Ciao Gianni...

Sabrina Brunodet

Alcuni giorni fa gironzolavo spensierata per i padiglioni del Salone internazionale del Libro di Torino, attratta dalle pile di novità librarie, dai titoli accattivanti, dalle copertine colorate. Ad un tratto, un groppo in gola. Il pensiero di Gianni. Quest'anno lui non c'è. Non lo vedremo aggirarsi curioso per gli stand delle piccole case editrici, quelle che solitamente i distributori snobbano, con il suo immancabile sigaro spento in bocca; non lo scorgeremo intento a sfogliare i libri, con la passione per la lettura e l'acume mai banale che lo caratterizzavano. Lui, che per tanti anni ha gestito con professionalità, dedizione e competenza l'ufficio acquisti della biblioteca regionale di Aosta, ci ha lasciato. Un vuoto incolmabile, in chi lo amava, sua moglie Ester e sua figlia Cristina; in chi gli voleva bene e lo stimava, i suoi colleghi e gli amici di una vita. Un vuoto pesante, che ci ha lasciato attoniti, anche se la sua scomparsa, avvenuta il 27 febbraio scorso a soli 52 anni, non ci ha colti di sorpresa. Fino alla fine Gianni ha combattuto con coraggio ed ostinazione contro un male che non concede scampo. Fino alla fine, segnato nel corpo dalla sofferenza, ha lavorato nel suo ufficio, ha ultimato ed aggiornato la carta delle collezioni, ha formato le colleghe che presto avrebbe lasciato sole. Il suo ufficio ora è vuoto. I colleghi, ancora sgomenti, quasi non osano entrarci. Troppo grande è ancora il dolore. Lunedì scorso, con discrezione, hanno appeso sulla porta la maglia con lo scudetto appena vinto dall'Inter. Lui, tifoso sfegatato dei nerazzurri, l'avrebbe apprezzato.

Se vedesse i miei occhi lucidi, mentre scrivo di lui, mi prenderebbe in giro, mi gelerebbe sulla sedia con una battuta, con l'ironia sottile che lo aveva reso celebre tra i colleghi e gli amici. Le sue argute sentenze erano micidiali, colpivano sempre nel segno. Le sue rubriche satiriche, in cui non nascondeva la sua amarezza per la desolante realtà attuale, così come le sue raccolte di aforismi ed epigrammi hanno strappato più di un sorriso ai suoi affezionati lettori.

Ma non è ancora tornato il tempo di (sor)ridere, caro Gianni alias Guercino alias Armstrong (gli pseudonimi che ti eri scelto, per farti un nome, anzi tre.). La comunità bibliotecaria valdostana e la Sezione Valle d'Aosta dell'AIB continuano a (rim)piangerti. Perché, per parafrasarti, anche noi, come te, siamo sicuri che «nonostante il gran parlare che se ne fa, la (tua) morte mi (ci) lascerà (ha lasciato) insoddisfatto(i)».

brunodet@aib.it


BRUNODET, Sabrina. Ciao Gianni.... «AIB notizie», 22 (2010), n. 3, p. 25

Copyright AIB 2010-07, ultimo aggiornamento 2010-07-16 a cura di Ilaria Fava
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