[AIB] AIB notizie 23 (2011), n. 3
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Le biblioteche che educano alla DFP

Laura Ballestra

A nome di tutti i colleghi della redazione di DFP non posso che ringraziare Fernando Venturini per l'ottimo lavoro svolto in questi anni e per la sua presenza attuale nella redazione, che sono certa continuerà ad essere molto produttiva. Raccolgo gli stimoli che Fernando ha lanciato partendo proprio da quello che ritengo essere oggi, a quattordici anni di distanza, il punto di maggior criticità: il rapporto tra una produzione di documentazione di rilievo di fonte pubblica che esiste, pur con possibili difetti, e la scarsa consapevolezza da parte di studenti, cittadini, potenziali utenti e fruitori della utilità di servirsene per decidere in modo consapevole.

La mia esperienza di Presidenza di AIB in una Regione come la Lombardia, dal tessuto bibliotecario forte, mi ha consentito di toccare con mano le difficoltà delle biblioteche di pubblica lettura nel panorama della "diffusione", ma preferisco "educazione" all'informazione e al documentarsi (information literacy education), che ha sicuramente un punto di riferimento nell'informazione di qualità prodotta dall'ente pubblico. Di fronte ad una realtà complessa come l'informazione nelle sue molteplici forme, tra cui anche quella via web e anche quella di fonte pubblica, considerare che la scuola sia l'unico punto di riferimento per innalzare la percezione della complessità del relazionarsi con i documenti è una pura illusione. Sarebbe inoltre miope, perché si aprono spazi per le biblioteche che vogliano cogliere l'occasione per presentare ai cittadini servizi e documenti, per portare questo spesso "lontano" e-government a concretizzarsi e a prendere un senso per le persone, il tutto facendo perno sulle competenze informative dei bibliotecari. Questo valorizzerebbe anche il ruolo dei bibliotecari di fronte agli amministratori, rendendo molto visibile e concreto un sapere che riguarda appunto l'informazione e i documenti.

La redazione di DFP lavora da anni per portare la sua esperienza nelle biblioteche, con particolare attenzione a quelle di pubblica lettura. Ne sono esempi le belle iniziative proposte anche di recente dal Consiglio regionale dell'Umbria con AIB Umbria: nel 2009 la riflessione sul tema della DFP per i cittadini e gli amministratori attraverso un ciclo di incontri tematici, e nel 2011 un convegno dedicato alle biblioteche che educano. DFP continuerà sicuramente nel prezioso lavoro di segnalazione e selezione dei documenti rilevanti, speriamo però soprattutto possa riuscire, attraverso azioni come quelle citate, a suscitare idee che i bibliotecari tutti, non solo quelli che lavorano in contesti specialistici, possano cogliere per promuovere, comunicare, insegnare ai cittadini a usare documenti di qualità, on line o cartacei che siano, per decidere in modo consapevole.

lballestra@liuc.it


BALLESTRA, Laura. Le biblioteche che educano alla DFP «AIB notizie», 23 (2011), n. 3, p. 7

Copyright AIB 2011-07 ultimo aggiornamento 2011-07-26 a cura di Ilaria Fava
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