[AIB] AIB notizie 23 (2011), n. 4
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Una casa delle traduzioni a Roma

Simona Cives

Lo scorso 23 giugno è stata inaugurata dall'Istituzione Biblioteche del Comune di Roma la Casa delle Traduzioni. La nuova struttura nasce con l'obiettivo di vedere valorizzato, anche in Italia, il lavoro del traduttore, offrendo un luogo di ricerca e di incontro a traduttori di ogni paese e un centro di documentazione e consultazione specializzata.

La nuova struttura ha sede in via degli Avignonesi 32, ovvero nei pressi di piazza Barberini, in pieno centro storico. La Casa delle Traduzioni si rivolge a traduttori, scrittori, teorici della traduzione, docenti universitari, linguisti e operatori professionali nel settore librario. Si compone di due parti: una biblioteca specializzata sulla traduzione e una foresteria per l'accoglienza dei traduttori, provenienti dall'estero, che abbiano un contratto editoriale per la traduzione di un testo italiano nella loro lingua.

L'idea della Casa delle Traduzioni è nata nel 2003, quando la vedova del medico e poeta Armando Patti decise di donare all'Istituzione Biblioteche due appartamenti contigui, destinandoli alla memoria del marito e alla creazione di un centro sulla traduzione. Il progetto, elaborato dall'allora Presidente Igino Poggiali e dal Direttore Maurizio Caminito, si ispira alle precedenti esperienze dei Collegi o Case del Traduttore europei (in tutto ad oggi 13) che promuovono il perfezionamento dei traduttori letterari e la qualità delle opere tradotte mettendo a disposizione alloggi e risorse. Queste "Case" hanno dato vita alla rete RECIT (Réseau Européen des Centres Internationaux de Traducteurs littéraires, http://www.re-cit.eu/), ovvero una rete europea di centri di traduzione letteraria che offrono residenze ai traduttori e che creano momenti di confronto tra traduttori, scrittori e, in generale, professionisti dell'editoria. Il loro obiettivo è di dare al traduttore un luogo e gli strumenti per dedicarsi al proprio lavoro e la possibilità di immergersi nella cultura e nella lingua del testo che andrà a tradurre. Sull'osservazione di questi modelli è stata creata la Casa delle Traduzioni di Roma che, offrendo una residenza e uno spazio di lavoro ai traduttori italiani e stranieri, promuoverà la diffusione della letteratura italiana all'estero e contribuirà, allo stesso tempo, alla qualificazione del lavoro del traduttore.

Il progetto è stato concretamente avviato nel 2008, anno in cui l'Istituzione ha acquisito definitivamente i due immobili, e ha trovato la sua conclusione lo scorso 23 giugno, con l'inaugurazione della Casa. Non si è trattato solo di allestire una biblioteca specializzata e una foresteria, ma di creare intorno al progetto una comunità forte di specialisti che potessero contribuire alla realizzazione delle tante attività che sono state condotte a partire dal 2008, ancor prima, quindi, della realizzazione della nuova struttura. Sono state presentate, presso le biblioteche del sistema romano, numerose novità editoriali quali il volume miscellaneo "Il mestiere di riflettere, Gli autori invisibili" di Ilide Carmignani e "Tradurre" di Susanna Basso; sono stati organizzati, insieme a traduttori e associazioni come Biblit, il network dei traduttori editoriali (http://www.biblit.it) e la Sezione Traduttori del Sindacato Nazionale Scrittori (http://www.traduttorisns.it), cicli di incontri quali "Scriverne di tutti i colori" (sulla traduzione del giallo, del noir, del rosa e del fantasy), le "Giornate di orientamento alla professione di traduttore letterario", i seminari sul "Diritto d'autore del traduttore" e tavole rotonde su temi diversi, ad esempio sui mestieri e sulle diverse competenze del traduttore, dell'interprete, del doppiatore, del mediatore linguistico, come anche sulla traduzione delle lingue meno diffuse, del linguaggio giovanile e dei film. Analoghe attività saranno svolte stabilmente nella nuova sede di via degli Avignonesi, con l'obiettivo sia di condurre attività di approfondimento per la professione, in particolare mediante l'organizzazione di attività laboratoriali, sia di svolgere momenti di formazione per le scuole e di informazione e promozione della lettura per l'utenza in generale.

La giornata di inaugurazione ha riscosso grande successo di pubblico e una discreta eco mediatica. C'era grande attesa da parte della comunità dei traduttori, dell'utenza delle biblioteche romane e delle scuole con cui l'Istituzione lavora costantemente. Dopo gli interventi delle autorità cittadine, in particolare di Francesco Antonelli, Presidente delle Biblioteche di Roma e del Direttore Silvana Sari, la giornata ha visto la partecipazione delle associazioni di categoria e degli editori che hanno sostenuto il progetto, e si è conclusa con letture e spettacoli. Il giorno successivo ha avuto luogo la conferenza "Il traduttore alle prese con il mondo dell'editoria" di Lorenzo Enriques, della Casa editrice Zanichelli, la lezione "Tradurre ‘La montagna magica' di Thomas Mann" di Renata Colorni, traduttrice e direttore editoriale dei «Meridiani» Mondadori, e due laboratori di traduzione, tenuti il primo da Ilide Carmignani, il secondo da Daniele Petruccioli e Andreina Lombardi Bom, dedicati ad un pubblico specializzato.

La Casa delle Traduzioni offre una superficie di circa 200 mq, due sale di lettura con 6 postazioni informatiche e uno schermo per attività di laboratorio e proiezioni. Mette a disposizione dei traduttori e degli scrittori stranieri una foresteria composta da due camere, una cucina e un piccolo spazio comune, e offre a tutti una biblioteca specializzata sulla traduzione. La biblioteca "Armando Patti" della Casa delle Traduzioni, organizzata e gestita dall'Istituzione Biblioteche del Comune di Roma (Polo SBN RMB), dispone di testi di reference e di traduttologia, che sono stati raccolti tramite acquisizioni e donazioni; il catalogo online è consultabile all'indirizzo http://opac.bibliotechediroma.it (selezionare Casa delle Traduzioni). Come anche altre Case afferenti all'Istituzione, la Casa delle Traduzioni con la sua biblioteca tematica si rivolge a un pubblico specializzato di studiosi e professionisti dell'editoria, offrendo una raccolta bibliografica ben definita e mettendo a disposizione, in parte, opere in sola consultazione; ma si inserisce anche, a pieno titolo, nella rete delle Biblioteche di Roma offrendone tutti i servizi, compreso il prestito interbibliotecario metropolitano. La Casa dispone anche di un Fondo "Elsa Morante", una raccolta di traduzioni delle opere della scrittrice romana donate da Carlo Cecchi, e dei volumi pubblicati dalle due case editrici Voland (www.voland.it) ed Europa Editions (http://www.europaeditions.com), che hanno deciso di "adottare" la nuova biblioteca donando i loro libri; infine di una mostra permanente di immagini di scrittori italiani del fotografo Rino Bianchi.

Con la Casa delle Traduzioni di Roma nasce per la prima volta, in Italia, un centro gestito da un'istituzione pubblica e creato allo scopo di offrire un luogo di lavoro a tutti i traduttori e di contribuire alla valorizzazione di una categoria professionale che in Italia non gode ancora del giusto riconoscimento. Una nuova Casa nel sistema bibliotecario romano che, sebbene ancora piccola per dimensioni e patrimonio bibliografico, si pone come una struttura di respiro internazionale e che, collocata nel centro storico, contribuisce alla valorizzazione dello stesso. Un progetto che si realizza grazie alla volontà del Consiglio di Amministrazione dell'Istituzione Biblioteche e all'entusiasmo e all'impegno del Dirigente e dei bibliotecari che hanno lavorato insieme per realizzarlo.

s.cives@bibliotechediroma.it


CIVES, Simona. Una casa delle traduzioni a Roma «AIB notizie», 23 (2011), n. 4, p. 14-15

Copyright AIB 2011-09 ultimo aggiornamento 2011-09-20 a cura di Ilaria Fava
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