[AIB] AIB notizie 23 (2011), n. 5
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Metti un pomeriggio alla biblioteca nazionale...

Lucilla Less

Al mio arrivo il primo sentimento a prevalere è stato lo stupore. Mi aspettavo di parcheggiare il mio due ruote nell'area riservata alle moto, come al solito, di percorrere il largo viale di accesso, attraversare l'atrio e sedermi nelle comode poltrone rosse della grande sala conferenze all'interno della biblioteca. Mi dispiaceva essere in ritardo, avrei voluto esserci dalle 17, ma ero riuscita a liberarmi solo più tardi. Erano già le 18, speravo di riuscire però ad ascoltare una buona parte degli interventi dei tanti interessanti personaggi che avevano manifestato la propria partecipazione: Tullio de Mauro, Domenico Starnone, Marco Lodoli, Erri De Luca...chi più ne ha più ne metta! Il dibattito, secondo il programma, sarebbe proseguito fino alle 22: c'era ancora un bel po' di tempo, quindi.

Questi pensieri mi frullavano sotto il casco quando, appunto, sono stati bruscamente interrotti dal senso di stupore che mi ha investito quando, nell'uscire dal tunnel del sottopassaggio provenendo dal Muro Torto ho trovato alla mia sinistra, al di là dello spartitraffico e al muretto che delimita l'ingresso alla metropolitana, lo sconcertante spettacolo di un assembramento scomposto di persone davanti ai cancelli della biblioteca, chiusi e piantonati da furgoni blindati della polizia, con connesso spiegamento di forze dell'ordine. Rinunciato, per forza di cose, al parcheggio interno parcheggiando altrove, mi sono avviata a piedi verso il centinaio di convenuti, tra cui i cari colleghi dell'AIB. In poche parole mi hanno raccontato gli avvenimenti dell'ora precedente, mentre dal cerchio di persone fermo davanti ai cancelli e ai poliziotti provenivano voci diverse urlate in un megafono. I cancelli sono stati chiusi alle 16 circa, una decisione dell'ultimo minuto, a quanto sembra; gli utenti della biblioteca sono stati costretti ad uscire e i partecipanti all'assemblea non sono potuti entrare. Ci sono stati alcuni disordini, come abbiamo poi anche letto sui giornali e visto nelle fotografie pubblicate. Nel frattempo altri colleghi ci hanno raggiunto, oppure erano già lì e io non li avevo ancora notati. Il "gruppetto AIB" si è consultato varie volte sul da farsi, mentre intorno giornalisti e fotografi raccoglievano testimonianze. Il nostro Presidente Parise impossibilitato a venire è stato subito messo al corrente sulla situazione, mentre era presente Giovanni Solimine che, in rappresentanza del Forum del Libro, aveva appoggiato l'iniziativa. Ho visto Paul Gabriele Weston, naturalmente il Segretario nazionale Giovanna Frigimelica e il Presidente del CER Lazio Andrea Marchitelli, oltre a diversi Soci del Lazio e colleghi del CER Lazio. Una giornalista intervista Andrea, che riesce a spiegare il senso della partecipazione AIB all'evento e a fare un quadro esaustivo, benché sintetico, della situazione delle biblioteche italiane. Intanto altri gridano nel megafono l'ingiustizia dei tagli indiscriminati alla cultura. Si mescolano testimonianze di precariato culturale in diversi ambiti, il senso è di generale disordine sia negli interventi che nella loro esposizione. La confusione prevale sulla validità degli argomenti. Anche Agnese Galeffi, componente del CER Lazio, viene intervistata e può dare voce all'AIB Lazio esprimendo le nostre posizioni. Tra un'intervista e l'altra ci confrontiamo cercando di capire come mai le cose non sono andate come dovevano. Opinione comune è che certamente è stato importante esserci, dare un segnale insieme agli altri, e che la serrata dei cancelli è stata un'azione esagerata rispetto ai pacifici intenti degli aderenti alla protesta. Dopo circa un'ora decidiamo di cominciare a salutarci, a darci appuntamento per una riflessione successiva. Tentenno, stretta nella giacca, guardo i visi delle persone intorno, perplessi per lo più come il mio: mi aspetto quasi che i cancelli si aprano, che il dibattito cominci, che ci si confronti ordinatamente. Forse quella non era la protesta delle biblioteche, forse i promotori erano, più dei bibliotecari, adusi a contestazioni di questo genere. Lentamente, dopo aver salutato tutti, mi sono avviata sulla via del ritorno, maturando in mente mia la convinzione che la voce delle biblioteche debba risuonare chiara, inconfondibilmente pacifica e sana. L'11 ottobre è stato giusto che la voce ci fosse, che si sentisse nel coro delle altre, ma era confusa e il suo messaggio non è risuonato limpido e privo di incertezze. Mi piacerebbe che si sentisse, la certezza che le biblioteche sono il fondamento del futuro.

l.less@archivibiblioteche.it


Rassegna stampa online

http://www.iltempo.it/cronaca_locale/roma/2011/10/11/1292265-teatro_valle_alla_biblioteca_nazionale.shtml
http://www.unita.it/culture/polizia-in-biblioteca-i-tornelli-stoppano-protesta-1.340871 (con video)
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_ottobre_11/teatro-valle-sgombrati-biblioteca-nazionale-1901792017868.shtml
http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20111011-roma-migliore-sel-polizia-blocca-assemblea-a-biblioteca-nazionale
http://www.rassegna.it/articoli/2011/10/11/78994/roma-polizia-impedisce-assemblea-biblioteca-nazionale
http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=S&Art=121521&Cat=1&I=null&IdTipo=0&TitoloBlocco=Enti%20Locali&Codi_Cate_Arti=24
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20111011_192431.shtml


LESS, Lucilla. Metti un pomeriggio alla biblioteca nazionale... «AIB notizie», 23 (2011), n. 5, p. 22-23

Copyright AIB 2011-11 ultimo aggiornamento 2011-11-29 a cura di Ilaria Fava
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n23/0507.htm3

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