2005-04-18. Parte dei contenuti NPL (in AIB-WEB dal 2001 al 2005) è ora disponibile in nuova veste e collocazione a URL <http://www.natiperleggere.it>.
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Storie in gioco
La magia del leggere e dell'ascoltare

Progetto di promozione della lettura all'interno della biblioteca comunale "G. Dorso" nell'ambito del Progetto di sostegno ai minori a rischio sociale già attivo nel quartiere di Secondigliano a cura del Laboratorio Città Nuova

a cura di Tiziana Cristiani, Associazione ARCOIRIS, ONLUS

SOGGETTI PROPONENTI


CONTESTO DELL'INTERVENTO

Il quartiere di Secondigliano è notoriamente un'area a forte degrado socioeconomico della periferia nord di Napoli, dove l'infanzia è negata ed i minori, privati di luoghi e tempi di socializzazione, sono allevati in condizioni di intollerabile disagio culturale.
Questa la "fotografia" della realtà socio-culturale:

la Circoscrizione di Secondigliano ha un'alta densità abitativa: superficie 2,94 kmq; densità 16.797/kmq, doppia rispetto a quella della media metropolitana. La popolazione residente (anno 1998) è di circa 50.000 abitanti, il 38% ha meno di 25 anni ed i ragazzi da 6 a 12 anni sono circa 5000. Il tasso di disagio scolastico riguarda 11 bambini del primo ciclo su 1000, e 146 del secondo ciclo su 1000. Nella fascia di età 11-14 anni il disagio scolastico (abbandono, ripetenza) interessa 150 ragazzi su 1000. Il verde pubblico è pari a 82000 mq. ed è concentrato in spazi decentrati, dove i ragazzi difficilmente si recano a giocare 1. Nel quartiere è attiva la biblioteca comunale "G. Dorso", frequentata da circa 8000 lettori l'anno. Il patrimonio librario dovrebbe essere aggiornato ed arricchito, in particolare quello destinato all'infanzia. Nonostante il complesso architettonico accogliente e di recente ristrutturazione, nonché la disponibilità di locali attualmente inutilizzati, nella biblioteca non è presente una significativa sezione-ragazzi (il numero di libri destinato all'infanzia e all'adolescenza è irrilevante e inadeguato all'utenza perché ormai obsoleto) e nessuno spazio è destinato alla fruizione da parte dei minori. Manca soprattutto un programma d'interventi culturali volti ad orientare e stimolare gli abitanti, in particolare gli utenti in età scolare e prescolare, alla frequentazione ed all'uso della biblioteca come polo aggregativo e di promozione culturale.

In questo contesto, i dati della dispersione scolastica, le cifre della devianza minorile, le storie di bambini cresciuti troppo in fretta in famiglie multiproblematiche, consegnano agli occhi della collettività un quadro allarmante, su cui l'Associazione di Volontariato Laboratorio Città Nuova (LCN) promuove da anni un impegno costante e profondo.
Dal 1995 il LCN, in rete con le altre agenzie del territorio, pubbliche e private, interessate al benessere psico-fisico dei ragazzi del quartiere, ha realizzato un intervento di sostegno alle madri ed ai ragazzi finalizzato a rafforzare nelle prime le funzioni genitoriali, e ad offrire ai secondi opportunità di aggregazione, svago e gioco. In particolare, in collaborazione con il Comune di Napoli, nel 1996 l'Associazione ha realizzato, e tuttora gestisce, uno sportello formativo-informativo per le madri 2 ed un laboratorio/ludoteca, le cui attività hanno visto la partecipazione di centinaia di utenti tra minori ed adulti. Negli anni 1998-2002 il LCN ha partecipato ai Progetti "Ragazzi in Città", "La Città in gioco", Educativa Territoriale, Pony della solidarietà, promossi dal Comune di Napoli. Il LCN ha inoltre organizzato workshop per la formazione permanente di volontari del quartiere al ruolo di animatori.
Tra le numerose attività, l'Associazione ha anche allestito una biblioteca di quartiere nel centro storico di Bagnoli, funzionante dal 1996, attualmente fornita di un patrimonio librario di circa 10.000 volumi, nella quale promuove attività laboratoriali e di animazione culturale. Nell'anno in corso, inoltre, ha partecipato alla XIII edizione di Galassia Gutenberg, mettendo a disposizione del Bus della lettura i propri operatori opportunamente formati sulle tecniche di animazione alla lettura per l'infanzia.
L'Associazione Culturale Pediatri (ACP), ONLUS, è una libera associazione non profit di pediatri che svolge attività editoriale, di formazione, di ricerca e di supporto e contributo ai piani sanitari nazionali e regionali. In collaborazione con l'AIB (Associazione Italiana Bibliotecari), l'ACP ha ideato il progetto nazionale di promozione della lettura ad alta voce in età precoce "Nati per leggere". Per la diffusione di tale progetto, in Campania l'ACP si avvale della collaborazione del Centro per la salute del bambino (CSB), dell'Associazione Galassia Gutenberg e del Comune di Napoli (il progetto "Nati per leggere" è stato inserito nel contesto d'interventi a favore dell'infanzia finanziati dalla legge 285/97, per la triennalità 2001/2003).
L'ONLUS Arcoiris, sorta di recente per iniziativa del gruppo di operatrici che da anni collaborano a S econdigliano col LCN, è la promotrice del progetto in oggetto al quale fornirà ogni tipo di supporto, avendo nelle sue fila esperti di interventi di promozione alla lettura.


IL PROGETTO

L'idea
Il progetto "Storie in gioco" s'inserisce omogeneamente nel Progetto di sostegno ai minori a rischio sociale (target di riferimento: 6/12 anni) attivato a Secondigliano dal LCN e si pone in continuit6agrave; con il progetto di promozione della lettura ad alta voce in età precoce Nati per leggere (target di riferimento: 0/6 anni) promosso dall'ACP.
"Nati per leggere" è un progetto che vede impegnati volontari nel leggere libri ad alta voce a bambini in attesa della visita pediatrica. I genitori assistono all'intervento e, contestualmente, sono invitati a leggere ogni giorno qualche pagina ai figli. A partire dai sei mesi, ad ogni bilancio di salute viene regalato un libro adatto all'età del bambino.

L'idea di partenza degli enti proponenti è dunque quella di servirsi del libro e della lettura per offrire a bambini e ragazzi l'opportunità di esperire momenti di incontro e di confronto in un luogo "altro" - lo spazio lettura - in cui le emozioni e le suggestioni prodotte dalla parola scritta e dalla parola evocata offerte dalla voce dell'adulto, possano rappresentare il veicolo di una relazione più profonda con sé e con l'altro da sé.
In continuità con l'Intervento di sostegno alle madri e ai bambini a rischio sociale attivato da LCN dal 1998 - l'azione orientata ai minori sarà integrata da un'iniziativa in favore delle madri (sub-progetto) da realizzarsi in collaborazione con il Comune di Napoli e l'Associazione "Il libro parlato" di Feltre. Nel quartiere di Secondigliano, sono numerose le donne con meno di 5 anni di scolarità o semianalfabete.
Questa fascia d'utenza svantaggiata, non essendo in possesso degli adeguati strumenti di alfabetizzazione primaria, si pone in certa misura come "non vedente".
Pertanto, a latere dell'azione prevista per i minori, il sub-progetto "Il libro parlato" si propone di offrire alle madri dei piccoli utenti un complesso di interventi socio-culturali finalizzati alla socializzazione e all'approfondimento di tematiche di genere attraverso l'ascolto di "libri parlati". Utilizzando registrazioni di libri fornite dall'Associazione "Il libro parlato" e l'utilizzo delle piastre di ascolto già in possesso delle biblioteche comunali - compresa la biblioteca G. Dorso di Secondigliano - volontarie di LCN esperte di promozione della lettura introdurranno le donne coinvolte nell'azione all'ascolto della voce che legge. Anche questa sezione del progetto "STORIE IN GIOCO" prevede un'accurata scelta dei testi - che possano incuriosire e suscitare interessare in una fascia di utenza particolarmente complessa - nonché momenti di animazione finalizzati a rendere l'ascolto piacevole ed interessante.

In sintesi il Progetto nel suo complesso prevede le seguenti aree di intervento:

I motivi
Nella biblioteca comunale "G. Dorso" presente nella circoscrizione Secondigliano in piazza Zanardelli, è opportuno potenziare la specifica sezione-ragazzi, come istituzionalmente previsto e ulteriormente formalizzato dal Regolamento del Comune di Napoli per la organizzazione e funzionamento delle biblioteche pubbliche comunali, delibera di Giunta n. 113 del 10 agosto 1970.
D'altra parte nel 1995 anche il Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche ha sottolineato la necessità della presenza, all'interno delle biblioteche, di appositi spazi lettura riservati ai minori.
A tal fine si propone di allestire, in alcuni locali attualmente inutilizzati della biblioteca comunale "G. Dorso", uno spazio-lettura adeguato, a rafforzamento della sezione-ragazzi istituzionalmente prevista. Nei locali opportunamente predisposti per accogliere i piccoli lettori (per la tipologia d'allestimento dei locali si rimanda alla voce "Obiettivi generali"), il LCN e l'ACP, in collaborazione con il Servizio Biblioteche del Comune di Napoli, metteranno in essere interventi culturali e azioni di promozione della lettura finalizzate al radicamento del piacere della lettura nei piccoli utenti e all'interno delle famiglie. Per favorire l'efficacia dell'azione, i soggetti promotori raccorderanno le proprie finalità con le istituzioni scolastiche del quartiere, la maggior parte delle quali già in rete con il LCN.
Nello spazio lettura sarà possibile ascoltare storie, coltivare la lettura autonoma, sperimentare momenti di animazione della lettura, scoprire le opportunità ludiche offerte dal libro, partecipare a laboratori di scrittura creativa, di costruzione del libro, di illustrazione e di altri possibili percorsi laboratoriali che si coagulino attorno a momenti di narrazione e di lettura. L'ascolto e la lettura, dunque, (in particolare quella a voce alta, autentica forma di comunicazione tra adulto e bambino e possibile "medium" di relazioni affettive) offerti come strumenti di "travaso emozionale", che concorrono a sviluppare nei minori un cammino di percezione di sé e di relazione con l'altro.
Nel complesso degli interventi non sarà trascurata l'azione di sensibilizzazione degli adulti: genitori, familiari, insegnanti, educatori. A queste figure sarà proposto un piano di offerte formative e di aggiornamento (momenti di confronto, corsi, dibattiti, incontri con esperti...) sui temi della lettura e della letteratura per l'infanzia e, per estensione, su tutte le tematiche relative alla cura del minore e alla promozione della sua crescita. In particolare, come già detto, si interverrà sulle madri attraverso le azioni del sub-progetto "Il libro parlato".
In questa prospettiva, in un quartiere ad altissima percentuale di minori, la sezione-ragazzi della biblioteca comunale assume una identità nuova e più significativa: smette di essere un contenitore di libri funzionale all'apprendimento, alla didattica, alla competenza linguistica e cognitiva, e si propone piuttosto come luogo di promozione umana, d'incontro, confronto e condivisione, al servizio della crescita complessiva della persona e dell'intelligenza emotiva ed affettiva.


OBIETTIVI GENERALI

Lo scopo prioritario di una biblioteca pubblica, secondo quanto afferma il Manifesto UNESCO sulle biblioteche pubbliche, è quello di garantire l'educazione permanente per tutti.
Ad ogni persona deve cioé essere offerta, anche attraverso la biblioteca, la possibilità di accumulare esperienze e conoscenze durante tutto l'arco della propria vita.
A rafforzamento di quanto promulgato dal documento dell'UNESCO, risulta ormai acquisito che la tensione emotiva prodotta dalla comunicazione narrativa, il rapporto ludiforme col libro, l'occasione di confronto offerta dalla lettura, rappresentano strumenti idonei a promuovere le capacità cognitive e le risorse affettive di bambini e ragazzi, soprattutto in contesti di privazione in cui sono poverissime le opportunità di interiorizzazione e di socializzazione, ed in cui le occasioni di gioco e di svago si limitano a quelle offerte dalla strada e dalla fruizione passiva della televisione.
L'intervento proposto si inserisce, dunque, all'interno di una strategia educativa che mira alla riduzione del disagio e alla prevenzione dell'esclusione sociale di ragazzi che vivono in famiglie multiproblematiche oppure che, semplicemente, abitano in un quartiere a rischio, dove i genitori si sentono costretti a segregarli in casa, davanti alla play-station o alla TV. Un numero elevato di ragazzi del quartiere infatti, e in particolare quelli che frequentano il laboratorio/ludoteca gestito dal LCN, non sanno leggere - anche in quinta elementare compitano - né sanno esprimere sentimenti con le parole; il loro modo di comunicare è prevalentemente gestuale e l'azione, spesso aggressiva, denuncia insicurezza e disistima di sé.

Attraverso il progetto STORIE IN GIOCO, si intende puntare sul libro, sulla forza emotiva della parola scritta e letta interpretata come "luogo" di animazione delle giovanissime coscienze, al fine di promuovere in loro la capacità d'ascolto, lo sviluppo dell'autostima e dell'autonomia, il rafforzamento del confronto con l'altro da sé e l'accettazione dei diversi. Il progetto non persegue unicamente finalità culturali o didattiche, piuttosto si pone come opportunità di crescita e di uscita dal disagio attraverso un percorso di scoperta di sé, della propria identità, delle proprie potenzialità, della propria fantasia, delle proprie risorse, delle radici, della memoria, che utilizzi come strumento la capacità evocativa contenuta nel libro. La lettura condivisa all'interno di uno spazio definito e provvisto di un'identità fortemente riconoscibile - la sezione-ragazzi della biblioteca comunale - diventa così un tramite per la relazione sociale, contro l'isolamento. Come già delineato nell'idea progettuale, l'obiettivo che il LCN e l'ACP si pongono è quello di affiancare, potenziandola, la sezione-ragazzi della biblioteca comunale attraverso l'allestimento di uno spazio-lettura progettato a misura di bambino, predisposto secondo standard strutturali già sperimentati nelle più accreditate biblioteche per ragazzi del territorio nazionale (biblioteca "Gianni Rodari di Campi Bisenzio, Firenze; biblioteca "Casa Piani" di Imola; biblioteca Centrale per Ragazzi, Roma etc.) e contenente un adeguato patrimonio librario e multimediale.
Negli spazi-lettura, opportunamente illuminati da luci che creino effetti suggestivi di intimità e di magia, troveranno spazio tappeti, cuscini, panchette, materassini morbidi, poltroncine, che daranno ai bambini la possibilità di esplorare il libro assumendo le posture desiderate, armonizzando così il loro benessere emotivo-cognitivo con quello fisico. I libri saranno posizionati in contenitori ad altezza di bambino (cubi-contenitori per la fascia d'età prescolare, scaffali aperti per l'utenza 6/14 anni), con la copertina e non il dorso in evidenza - secondo una forma di frontalità capace di incuriosire e rendere accattivante l'oggetto libro - così da poter essere consultati anche autonomamente.

Nella sezione-ragazzi della biblioteca comunale saranno attivi tutti i comuni servizi bibliotecari, mentre nello spazio-lettura saranno realizzate attività e strategie di promozione e animazione culturale (si rimanda per questo alla voce Metodologia).
Obiettivo del progetto è inoltre quello di sensibilizzare e raccordare le varie agenzie educative (famiglia, scuola, enti territoriali) alla trasmissione del piacere della lettura alle nuove generazioni. È infatti ormai riconosciuto che la causa principale del disinteresse dei ragazzi nei confronti del libro risiede nella mancata proposta della lettura in famiglia, luogo privilegiato nel quale devono stabilirsi l'"imprinting" prima e la passione "per contagio" poi. A tale proposito, nel quadro degli interventi previsti, finalità rilevante è la volontà del LCN e dell'ACP di potenziare la collaborazione con le scuole del quartiere al fine di incrementare e migliorare la qualità del lavoro di rete già intrapreso, e promuovere una efficace opera di sensibilizzazione della lettura, in concertazione con il Comune di Napoli.
Relativamente all'intervento sulle donne


DESTINATARI

Destinatari del progetto saranno, in particolare, i minori di 6-14 anni.del quartiere Secondigliano, le loro madri ed i non vedenti.
La sezione-ragazzi della biblioteca comunale "G. Dorso" acquisterà una sua più ricca specificità e potrà configurarsi come ente di riferimento delle biblioteche del Comune di Napoli e di tutti i soggetti di promozione sociale e culturale che si pongono come obiettivo la crescita culturale e la promozione della lettura. Il bacino di utenza, dunque, potrebbe in questo senso allargarsi a tutto il territorio cittadino.


ELEMENTI D'INNOVATIVITÀ

Il progetto propone un modello di possibili interventi socio-culturali flessibile ed esportabile ad altre realtà bibliotecarie.
L'innovatività del progetto consiste:


METODOLOGIA

La metodologia applicata alle attività sarà quella della narrazione e dell'ascolto (lettura ad alta voce da parte degli operatori), della lettura individuale e della condivisione delle informazioni e delle emozioni (attraverso giochi cooperativi, di relazione e interazione, animazioni, attività espressive), nonché la metodologia laboratoriale.
Nella fase operativa si metteranno in atto strategie di:

Tra i servizi offerti: Trasversale a tutto il complesso d'azioni da porre in essere (strategie e servizi), sarà la metodologia della "progettazione partecipata", che vedrà attivamente coinvolti bambini e ragazzi nella progettazione e nella realizzazione degli interventi. I piccoli utenti concorreranno alla gestione della biblioteca stessa attraverso una presenza attiva e partecipata che si concretizzerà nel "Comitato dei forti lettori", a rappresentanza dell'intero bacino d'utenza. Il "Comitato", selezionato all'interno delle scuole del territorio, apporterà il suo contributo e potrà esprimere liberamente le attese, i desideri, i bisogni dei bambini e dei ragazzi, effettivi protagonisti dell'intero progetto.


AZIONI

Nella fase esecutiva del progetto si prevedono le seguenti azioni:

Relativamente al sub-progetto "Il libro parlato", per le madri e per i non vedenti, si prevedono le seguenti azioni:


VALUTAZIONE E MONITORAGGIO

L'attività di valutazione risponde alla necessità di ottimizzare e rifocalizzare in itinere la rispondenza degli interventi rispetto alle esigenze dell'utenza, e di acquisire nuove conoscenze per l'implementazione di altre iniziative. Il sistema di valutazione e monitoraggio sarà trasversale rispetto all'intero piano d'interventi, e si propone di verificare attraverso opportuni indicatori:


POSSIBILI RETI DI COLLEGAMENTO PREVISTE CON ALTRI ENTI

Si prevedono i seguenti possibili collegamenti con:


MODELLO DI GESTIONE

Il soggetto capofila del progetto sarà l'Associazione LCN in collaborazione con l'ACP, l'Associazione Arcoiris ONLUS, ed il Servizio Biblioteche del Comune di Napoli.

Il LCN, l'ACP e Arcoiris metteranno a disposizione personale specializzato e opportunamente formato (consulenza sulla predisposizione degli spazi e degli arredi, scelta dei libri, gestione esecutiva delle attività previste) in misura di:

Il Servizio Biblioteche del Comune di Napoli metterà a disposizione per lo spazio lettura:

Il Comune di Napoli metterà a disposizione:

L'esperimento proposto, dopo la valutazione degli indicatori di efficacia e di tutti i dati statistici relativi alle attività, potrà essere replicato anche in altre biblioteche circoscrizionali del territorio cittadino.


PERSONALE COINVOLTO

Nel Laboratorio/Ludoteca di Secondigliano operano, a costo zero, 5 socie del LCN (una pediatra, tre insegnanti di lettere, una psicologa) con esperienza ultraventennale di lavoro con i ragazzi, anche in scuole di frontiera, ed otto animatrici in qualità di collaboratrici esterne remunerate, due delle quali laureate in Scienze dell'Educazione, due in possesso del Diploma Magistrale e le altre con Diploma di scuola Media Superiore. Una delle animatrici ha scritto e pubblicato libri per l'infanzia e svolge attività di consulenza e di promozione su temi inerenti la letteratura per ragazzi e la lettura nelle scuole.
Il LCN ha organizzato un corso di formazione permanente sui temi del disagio sociale e delle tecniche ludiche e laboratoriali per l'infanzia con seminari e workshop per le animatrici come da Allegato 2. Inoltre le operatrici hanno effettuato uno stage presso Reggiochildren ed hanno partecipato nell'anno 2001 al Corso per animatori organizzato dalla Ludoteca Cittadina del Comune di Napoli.


QUADRO DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ

La sezione-ragazzi della biblioteca G. Dorso è già operativa, per la funzionalità ordinaria (servizio consultazione, prestito, consulenza) nei giorni e negli orari d'apertura della biblioteca stessa, attraverso gli operatori del Servizio Biblioteche.
Con il Progetto STORIE IN GIOCO, che sarà attivo in un suo spazio lettura, si offrirà 3 giorni a settimana per 3 ore al giorno un calendario di attività di promozione culturale finalizzato alla fruizione dei minori (laboratori, attività espressive e manuali, incontri, etc.), nonché alla formazione degli adulti, per un totale di 6 ore settimanali, ad uso dell'utenza libera e delle scuole (previa prenotazione) e 3 ore settimanali per le madri e/o non vedenti.
Le attività saranno gestite da:

Il costo/h di ciascun collaboratore esterno (operatore) è di Euro 15,5 lordi (L. 29.999).
Ciascun operatore sarà disponibile per un monte ore di 12 ore /settimana così distribuite:


PIANO FINANZIARIO

Le spese previste dal piano finanziario per la prima annualità si riferiscono:

Il quadro dei costi previsti per la prima annualità (40 settimane):

Allestimento del locale: Euro 2065,83
Arredi (illuminazione, tappeti, contenitori, librerie, cuscini, sedie/poltroncine, tavoli): Euro 2582,28
Libri (prima dotazione di base): Euro 5164,57
Materiale di consumo per i laboratori: Euro 1291,14

TOTALE spese allestimento: Euro 11.103,82

Costo operatori: Euro 22.320,00

TOTALE: Euro 33.423,82


Per l'Associazione Laboratorio Città Nuova Benedetto Franceschi, Roberta Arsieri

Per L'Associazione Culturale Pediatri Paolo Siani, Carmela Di Maio

Per l'Associazione Arcoiris Stefano Stanzione, Tiziana Cristiani

Per il Servizio Biblioteche Comunali, Flora Selvaggi


NOTE
  1. Progetto pilota per un sistema informativo integrato, anno 2001, a cura del Dip. Socio-Sanitario e Materno-Infantile dell'ASL NA 1.
  2. Lo Sportello formativo e informativo per le madri dei bambini afferenti al Consultorio di pediatria della ASL 1 di Rione dei Fiori di Secondigliano, via del Cassano, è stato attivo presso il Consultorio stesso dal 1996 al 1998. Lo Sportello ha offerto interventi di consulenza e sostegno su percorsi sanitari, scolastici, burocratici per le madri, ed intrattenimento dei bambini durante l'attesa delle visite pediatriche, nonché visite domiciliari alle famiglie e incontri periodici finalizzati al sostegno delle funzioni genitoriali. Da maggio 1998 l'intervento prosegue su appuntamento nei locali della ludoteca.


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