«Bibliotime», anno IX, numero 1 (marzo 2006)

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Maurizio Zani

Theories of Information Behavior, a cura di Karen E. Fisher, Sandra Erdelez e Lynne McKechnie



Lo sviluppo delle comunicazioni mediate da reti di elaboratori condiziona oggigiorno non solo ogni attività lavorativa e la ricerca scientifica, ma quasi ogni aspetto della vita quotidiana. Cercare un numero di telefono, acquistare un prodotto, progettare un viaggio, fare una ricerca scolastica, sono tutte attività che per lungo tempo sono state svolte senza l'ausilio di strumenti elettronici, mentre tutte queste esperienze sempre più spesso sono effettuate tramite questi nuovi strumenti. E' entrato dunque nella consapevolezza comune che la ricerca e l'elaborazione di informazioni sono attività di assoluta e quotidiana necessità, anche se non sempre si è raggiunta la coscienza che queste attività richiedono anche specifiche abilità e competenze e un'alfabetizzazione informativa spesso non banale.

Nello stesso tempo, le attività di chi progetta siti web, risorse informative, o servizi per la clientela richiedono oggi un'estrema attenzione alle esigenze delle persone, non foss'altro per rispettare quello che ormai è un imperativo - forse sin troppo diffuso - di ogni agenzia comunicativa, mettere l'utente al centro della propria attenzione.

Indagare le esigenze, le abitudini, gli stili cognitivi, le abilità, i diversi contesti culturali di tutti coloro che cercano informazioni è dunque diventato un vero e proprio obbligo. Per comprendere meglio questi aspetti occorre predisporre attente ricerche sul campo e contare su validi supporti teorici.

Anche per i bibliotecari, svolgere il proprio compito di mediazione tra coloro che cercano le informazioni e la documentazione disponibile richiede l'acquisizione della consapevolezza di tutti quei fattori che determinano o influenzano i comportamenti, i desideri, le necessità, le urgenze, le competenze, le abitudini di chi cerca informazioni. Progettare siti web, organizzare e tenere corsi di information literacy, svolgere servizio di reference: tutto ciò può essere effettuato con maggiore consapevolezza e, forse, con maggiore possibilità di successo, se si possiedono gli strumenti di base per comprendere il comportamento degli utenti.

Il testo che presento in questa sede credo possa costituire un validissimo aiuto in questo senso, consentendo ai lettori di inserirsi a pieno titolo all'interno di un campo di studi in notevole crescita. Il progetto di questo volume nasce al 3° simposio dello "Special Interest Group on Information seeking and use" (SIG USE), tenuto in occasione della conferenza 2003 dell'American Society of Information Science and Technology (ASIST). In quella sede, più di 40 ricercatori discussero delle diverse teorie che ispiravano la ricerca in corso in tutto il mondo sull'information behavior. I partecipanti a quel simposio ricevettero l'invito a compilare un testo di non più di 1500 parole a proposito della teoria o del modello interpretativo da loro utilizzato e presentato in quell'occasione. Il risultato di quell'impegno collettivo è questo volume, che costituisce una guida sufficientemente completa alla ricerca sui comportamenti informativi. Complessivamente, gli interventi sono 72, ciascuno scritto da uno o più studiosi affermati (tra gli altri, Nicholas Belkin, David Ellis, Peter Ingwersen, Carol Collier Kuhlthau, Marcia Bates, Donald O. Case, Birger Hjørland) e presentati in ordine alfabetico. La sintesi alla quale sono stati costretti gli autori costituisce un'opportunità per il lettore, invogliandolo ad una lettura più agevole, non necessariamente sequenziale e forse più libera di quanto non potrebbe essere un trattato sull'argomento. Non mancano alcune parziali differenziazioni tra articolo e articolo, ma ogni articolo fornisce comunque una bibliografia sufficiente per approfondire lo specifico approccio. Alcune bibliografie appaiono più curate di altre, ma complessivamente i riferimenti bibliografici costituiscono un valido ausilio, come per il resto le tavole grafiche che illustrano in maniera sintetica un gran numero di interventi, esplicitando i rapporti, le relazioni, i processi di ricerca dell'informazione.

La teoria dei 72 saggi è preceduta da tre interventi che, pur con diverse dimensioni e caratteristiche, tentano un breve inquadramento e la predisposizione di un terreno comune di discussione. Nel primo, in particolare, Marcia Bates tenta di fornire una spiegazione preliminare dei concetti di teoria, metateoria e modello. Richiama inoltre il settore del scienze del libro e dell'informazione (Library and information sciences) all'interno delle scienze sociali (secondo una prospettiva che in Italia è tutto sommato ancora in discussione), e evidenzia la continua, dinamica e fertile tensione tra prospettive idiografiche (che hanno per oggetto i casi particolari ed evitano le generalizzazioni, secondo una prassi tipica delle scienze umane) e nomotètiche (che tendono a individuare le leggi universali che governano i fenomeni, in linea con le scienze fisiche).

Il saggio di Wilson delinea, anche ripercorrendo in un'ottica personale un'esperienza almeno ventennale, l'evoluzione dei modelli da lui stessi proposti per definire l'information behaviour, e presenta un modello che vorrebbe costituire il quadro concettuale al cui interno collocare tutti i successivi interventi. Indubbiamente il quadro proposto da Wilson è ampio e completo, e può essere ragionevolmente considerato un punto di riferimento per un'attività teorica e pratica che oggi coinvolge molti studiosi e gruppi di ricerca in tutto il mondo.

Secondo le definizioni proposte da Wilson [1], l'information behavior è la totalità del comportamento umano in relazione alle fonti e ai canali di informazione, e include la ricerca sia attiva che passiva di informazione, e l'uso dell'informazione. Include la comunicazione face-to-face, come la ricezione passiva di informazione (per esempio, guardare la pubblicità della TV), senza alcuna intenzione di agire in base all'informazione data. L'information seeking behavior è la ricerca di informazione mirata come conseguenza di un bisogno di soddisfazione di alcuni obiettivi. Nel corso della ricerca, l'individuo può interagire con sistemi di informazione manuali (come un giornale o una biblioteca) o basati su computer (come il World Wide Web). L'information searching behavior è il comportamento "a livello micro" utilizzato da chi effettua ricerca nell'interazione con un sistema informativo di ogni tipo. Consiste di tutte le interazioni con il sistema, sia al livello di interazione uomo-computer (per esempio, usare del mouse e cliccare su di un link) o al livello intellettuale (per esempio, adottare una strategia di ricerca basata sulla logica booleana o determinare i criteri per decidere quale dei due libri collocati di fianco, su uno stesso scaffale, è il più utile), che include anche atti propriamente mentali e conoscitivi, come giudicare la rilevanza dei dati o dell'informazione recuperata.

Non è da stupirsi dunque che studiare queste diverse tipologie di comportamento e di ricerca informativa richieda e anzi solleciti così tanti approcci, modelli e teorie, come quelli proposti nel testo, e che richiedono al lettore una continua sollecitazione intellettuale tra diversi campi del sapere, per valutare le prospettive sociologiche, psicologiche e cognitive che informano i diversi interventi [2].

Maurizio Zani, Biblioteca Centrale della Facoltà di Ingegneria - Università di Bologna, e-mail: maurizio.zani@unibo.it


Indice del libro (<http://www.loc.gov/catdir/toc/ecip0511/2005010420.html>)

CONTENTS
List of Figures
List of Tables
Acknowledgements
Preface

Chapter 1. An Introduction to Metatheories, Theories, and Models, by Marcia J. Bates
Chapter 2. What Methodology Does to Theory: Sense-Making Methodology as Exemplar, by Brenda Dervin
chapter 3. Evolution in Information Behavior Modeling: Wilson's model, by T. D. Wilson

The Theories

1. Affective Load, by Diane Nahl

2. Anomalous State of Knowledge, by Nicholas J. Belkin

3. Archival Intelligence, by Elizabeth Yakel

4. Bandura's Social Cognition, by Makiko Miwa

5. Berrypicking, by Marcia J. Bates

6. Big6 Skills for Information Literacy, by Carrie A. Lowe & Michael B. Eisenberg

7. Chang's Browsing, by Shan-Ju L. Chang

8. Chatman's Information Poverty, by Julie Hersberger

9. Chatman's Life in the Round, by Crystal Fulton

10. Cognitive Authority, by So Young Reih

11. Cognitive Work Analysis, by Raya Fidel & Annelise Mark Pejtersen

12. Collective Action Dilemma, by Marc Smith & Howard T. Wesler

13. Communicative Action, by Gerald Benoît

14. Communities of Practice, by Elisabeth Davies

15. Cultural Models of Hall and Hofstede, by Anita Komlodi

16. Dervin's Sense-Making, by Tonyia J. Tidline

17. Diffusion Theory, by Darian Lajoie-Paquette

18. The Domain Analytic Approach to Scholars' Information Practices, by Sanna Talja

19. Ecological Model of Human Information Behavior, by Kirsty Williamson

20. Elicitation as Micro Level Information Seeking, by Mei-Mei Wu

21. Ellis's Model of Information Seeking Behavior, by David Ellis

22. Everyday Life Information Seeking, by Reijo Savolainen

23. Face Threat, by Lorri Mon

24. Flow Theory, by Charles Naumer

25. General Model of the Information Seeking of Professionals, by Gloria J. Leckie

26. The Imposed Query, by Melissa Gross

27. Information Acquiring-and-Sharing, by Kevin Rioux

28. Information Activities in Work Tasks, by Katriina Byström

29. Information Encountering, by Sanda Erdelez

30. Information Grounds, by Karen Fisher

31. Information Horizons, by Diane H. Sonnenwald

32. Information Intents, by Ross J. Todd

33. Information Interchange, by Rita Marcella & Graeme Baxter

34. Institutional Ethnography, by Roz Stooke

35. Integrative Framework for Information Seeking and Interactive Information Retrieval, by Peter Ingwersen

36. Interpretative Repertoires, by Pamela J. McKenzie

37. Krikelas's Model of Information Seeking, by Jean Henefer & Crystal Fulton

38. Kuhlthau's Information Search Process, by Wendy Holliday & Donghua Tao

39. Library Anxiety, by Patricia Katopol

40. Monitoring and Blunting, by Lynda M. Baker

41. Motivational Factors for Interface Design, by Carolyn Watters & Jack Duffy

42. Network Gatekeeping, by Karine Barzilai-Nahon

43. Nonlinear Information Seeking, by Allen Foster

44. Optimal Foraging, by JoAnn Jacoby

45. Organizational Sense Making and Information Use, by Anu MacIntosh-Murray

46. The PAIN Hypothesis, by Harry Bruce

47. Perspectives on the Tasks in which Information Behaviors are Embedded, by Barbara M. Wildemuth & Anthony Hughes

48. Phenomenography, by Louise Limberg

49. Practice of Everyday Life, by Paulette Rothbauer

50. Principle of Least Effort, by Donald O. Case

51. Professions and Occupational Identities, by Olof Sundin & Jenny Hedman

52. Radical Change, by Eliza T. Dresang

53. Reader Response Theory, by Catherine Sheldrick Ross

54. Rounding and Dissonant Grounds, by Paul Solomon

55. Serious Leisure, by Jenna Hartel

56. Small-World Network Exploration, by Lennart Björneborn

57. Nan Lin's Theory of Social Capital, by Catherine A. Johnson

58. Social Constructionist Viewpoint on Information Practices, by Kimmo Touminen, Sanna Talja & Reijo Savolainen

59. Social Positioning, by Lisa M. Give

60. The Socio-Cognitive Theory of Users Situated in Specific Contexts and Domains, by Birger Hjørland

61. Strength of Weak Ties, by Christopher M. Dixon

62. Symbolic Violence, by Steven Joyce

63. Taylor's Information Use Environments, by Ruth A. Palmquist

64. Taylor's Question-Negotiation, by Philip M. Edwards

65. Transtheoretical Model of Health Behavior Change, by C. Nadine Wathen & Roma M. Harris

66. Value Sensitive Design, by Batya Friedman & Nathan G. Freier

67. Vygotsky's Zone of Proximal Development, by Lynne(E.F.) McKechnie

68. Web Information Behaviors of Organizational Workers, by Brian Detlor

69. Willingness to Return, by Tamara Combs Turner & Joan C. Durrance

70. Women's Ways of Knowing, by Heidi Julien

71. Work Task Information Seeking and Retrieval Processes, by Preben Hansen

72. World Wide Web Information Seeking, by Don Turnbull

About the Editors

Index

Note

[1] Riprendo definizioni e tavola grafica da D. Wilson, Human information behavior, "Informing Science", 3 (2000), 2, <http://inform.nu/Articles/Vol3/v3n2p49-56.pdf>.

[2] Su questo testo, vedi anche la recensione di H. R. Jamali, Review of K. E. Fisher, S. Erdelez, E. F. McKechnie (eds.), Theories of information behavior, Medford, Information Today, 2005, " Webology", 2 (4), <http://www.webology.ir/2005/v2n4/bookreview2.html>.




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