«Bibliotime», anno V, numero 3 (novembre 2002)

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Piero Bighi

La didattica on-line nell'Ateneo di Bologna: come cambiano i servizi agli studenti tra Digital Library e Open Archives



La didattica e la biblioteca digitale: quale interazione?

Con l'avvio del progetto Alma-DL, ovvero la biblioteca digitale dell'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna, si è creato il presupposto ideale per la nascita e lo sviluppo di un servizio pensato per gli studenti, e in generale per quanti avessero necessità di accedere a tutti quei materiali non convenzionali o "grigi" prodotti per il supporto alla didattica universitaria, quali ad esempio dispense, appunti, programmi d'esame, manuali, antologie, eserciziari, ecc. Materiali che non a caso costituiscono da sempre croce e delizia di bibliotecari e studenti: da un lato per le particolità di trattamento catalografico e di organizzazione della gestione, dall'altro per la non facile reperibilità, per la mancanza di un adeguato e costante aggiornamento, o per le difficoltà di accesso e riproduzione, di norma vincolate ad orari e a disponibilità del personale di centri di documentazione e biblioteche.

In realtà non è detto che tutto il materiale in oggetto sia disponibile solo in forma cartacea: è ormai prassi diffusa per molti docenti preparare e utilizzare sussidi in formato elettronico, quindi, in molti casi, pubblicarli sul web, nelle loro pagine personali o in quelle del gruppo di studio a cui appartengono. Ma anche una soluzione di questo genere, benché risolva diversi dei problemi appena citati, non è adeguata e sufficiente: la collocazione del materiale spesso è dispersiva, le URL sono instabili, e, non da ultimo, la conoscenza della sua esistenza è spesso affidata al passaparola o ad appunti presi su fogli volanti. Tutto ciò è comunque un passo avanti rispetto alla tradizionale fotocopia, o alla fotocopia della fotocopia, ma risulta comunque troppo dispersivo e non può che generare confusione nell'utente finale.

La soluzione: AMS Campus e Open Archives

Il servizio pensato dallo staff che opera nell'ambito del progetto della biblioteca digitale prende spunto da queste carenze e dalla difficoltà di gestione di questo tipo di materiale per creare un contenitore virtuale di documenti in formato elettronico: così è nato AMS Campus.

La particolarità di AMS Campus consiste nell'aver pensato un servizio unico, "centralizzato" da un punto di vista della gestione tecnico-organizzativa, ma decentrato nell'implementazione dei contenuti, che vengono messi online dagli stessi docenti, sfruttando un software open source rispondente agli standard ed alla filosofia degli Open Archives. Tramite il software Eprints, sviluppato e mantenuto dall’Università di Southampton, uno strumento conforme al protocollo OAI PMH (Open Archive Harvesting) per la pubblicazione di documenti in formato elettronico, viene resa possibile la catalogazione ed il deposito automatizzato dei materiali via web per gli utenti registrati, l'accesso ai documenti via web tramite la ricerca per campi (semplice od avanzata) e la navigazione (per facoltà e insegnamenti) sia per gli utenti registrati sia per gli studenti, nonché svariate forme di personalizzazione del servizio (formati, materiali, funzioni di deposito e funzioni di accesso). Tramite questa procedura, al documento viene assegnata una URL stabile, e ne viene creata una copia di backup.

Le competenze richieste all'utente finale per accedere ai materiali depositati dal docente sono minime: deve soltanto saper navigare con il browser di cui dispone e, una volta raggiunto il documento, salvarlo in formato elettronico o stamparlo. Per chi deposita la procedura è altrettanto semplice, poiché il software prevede un processo guidato passo per passo (sullo stile delle installazioni guidate dei programmi sui sistemi operativi più diffusi), che può essere configurato a monte e calibrato su misura per le esigenze del deposito. E non c'è nessun vincolo sul formato finale del documento depositato, proprio per non scoraggiare chi divulga documenti in formati che si discostano da quelli tradizionalmente diffusi e legati al mondo commerciale.

In ultimo, il software riproduce l'ambiente virtuale di ricerca e di scambio di informazioni in cui ormai sempre più spesso docenti e ricercatori operano: si pensi ai fisici e ai matematici, ma anche gli economisti, solo per citare alcune delle comunità di ricerca in cui la prassi è più diffusa, che da anni depositano i loro lavori come "preprints" presso server che aderiscono al protocollo OAI. Se è vero che per questi ultimi il processo sarà senz'altro più familiare sin dall'inizio, c'è da sperare, grazie ad AMS Campus, in un'estensione del servizio anche a chi fino ad oggi ha preferito affidare la diffusione del sapere solo ai i canali tradizionali, in particolare all'editoria cartacea.

Come cambia il ruolo delle biblioteche e dei bibliotecari

Un'ultima riflessione non può che riguardare i bibliotecari ed il ruolo che assumono nel processo: l'avvento delle nuove tecnologie, di Internet e di sistemi avanzati per l'e-publishing quali il software E-Prints, non possono che modificare la figura tradizionale del bibliotecario dell'Università. Da soggetto puramente passivo nei confronti dell'offerta di materiali didattici, coinvolto tutt'al più nella soluzione delle problematiche legate alla catalogazione o all'archiviazione di questa particolare tipologia di documenti ed al loro reperimento, nel nuovo contesto il bibliotecario diviene un mediatore attivo tra domanda e offerta, un potenziale organizzatore di servizi per una didattica avanzata (penso ai materiali multimediali o interattivi impossibili da riprodurre tramite fotocopia), lasciando ai docenti il compito di depositare, catalogare e tenere aggiornati i documenti stessi. Per questi ultimi, una volta depositati, è prevista una validazione formale volta a controllare correttezza e completezza dei dati catalografici, cui segue la disponibilità all'utente finale tramite un portale istituzionale che raccoglie e struttura tutti gli insegnamenti, garantendone l'accessibilità in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo (non solo dagli spazi istituzionali, quindi, ma, volendo, anche da casa).

AMS Campus come progetto sperimentale: lo stato dei lavori

Lo stato dei lavori di AMS Campus, attualmente, consiste nell'attivazione di un archivio E-Prints dedicato, sul quale lo staff di Alma-DL ha lavorato e sta tuttora lavorando per adattarlo al meglio alle sue funzioni di supporto alla documentazione didattica. Il progetto è stato presentato per la prima volta al mondo professionale con una comunicazione a "Bibliocom 2002" il 15 ottobre scorso, nell'ambito della sessione "La biblioteca insegna: iniziative e progetti dei sistemi bibliotecari di ateneo nell'ambito della nuova didattica universitaria"; a questa è seguita la presentazione realizzata nell'ambito dell'iniziativa dal titolo "Open Archives e nuovi scenari dell'editoria scientifica e didattica online" (Bologna, 7 novembre), rivolta anche alla comunità accademica in generale. In entrambi i casi si è avuto un riscontro positivo sia da parte dei bibliotecari, sia da parte dei docenti, e il dibattito è sfociato a volte in un'accesa discussione, dovuta probabilmente a diverse scuole di pensiero ma anche all'interesse e alla curiosità destata dal tipo di servizio. Una delle domande più frequenti, a cui ancora non è stata data una risposta definitiva poiché si stanno vagliando soluzioni diverse, è legata ai problemi dovuti al copyright: se infatti con la semplice riproduzione in fotocopia, restando nei limiti previsti dalle leggi vigenti, le biblioteche potevano godere delle eccezioni previste a loro favore, il cambio di supporto apre una serie di problemi rispetto alle opere coperte dal diritto d'autore o a loro parti. Fra le soluzioni abbozzate, quella di produrre per questi documenti versioni non scaricabili ma solo stampabili, o quella di restringerne l'accesso solo ad un gruppo predefinito di destinatari, abilitati via password; resta comunque intenzione dello staff di avvalersi, in caso di necessità, di una consulenza legale che lo aiuti ad individuare le migliori soluzioni per divulgare efficacemente e lecitamente queste categorie di materiali, che sono probabilmente tra i più richiesti almeno in alcuni ambiti disciplinari.

Per ulteriori dettagli ed una visione d'insieme di AMS Campus si rimanda al sito
<http://amscampus.cib.unibo.it>.

Per il sito Alma-DL in generale, e lo stato del progetto "Biblioteca digitale" in particolare, si vedano <http://almadl.cib.unibo.it> e <http://almadl.cib.unibo.it/doc.html>.

Per approfondimenti sulle tematiche degli Open Archives si veda l'intervento di Antonella De Robbio, Open Archive. Per una comunicazione scientifica 'free online', "Bibliotime", 2 (luglio 2002), <http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-v-2/derobbio.htm>.

Piero Bighi, Biblioteca del Dipartimento di Fisica - Università degli Studi di Bologna, e-mail: bighi@cib.unibo.it





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