«Bibliotime», anno VI, numero 1 (marzo 2003)

Precedente Home Successiva



Cecilia Cognigni

Kenneth Whittaker, Metodi e fonti per la valutazione sistematica dei documenti



Kenneth Whittaker, Metodi e fonti per la valutazione sistematica dei documenti. Edizione italiana a cura di Patrizia Lucchini e Rossana Morriello. Manziana,Vecchiarelli, 2002.

Grazie al lavoro di traduzione e adattamento di Patrizia Lucchini e Rossana Morriello, sostenuto dal Dipartimento di storia e culture del testo e del documento dell'Università degli studi della Tuscia e dalla Provincia di Ferrara, il pubblico dei bibliotecari italiani può finalmente disporre di un prezioso strumento di lavoro per l'analisi dei documenti e la valutazione delle raccolte. Le curatrici dell'edizione italiana hanno scelto di apportare alcune significative modifiche al testo di Whittaker. E' stato completamente rivisto il sesto capitolo, dedicato alla presentazione degli strumenti di informazione bibliografica per la recensione e la valutazione, sostituendo le fonti della tradizione anglosassone con quelle italiane, ed è stato ampiamente integrato il capitolo ottavo sull'analisi dei documenti non librari, con precisi riferimenti alla documentazione elettronica e digitale, assente nel panorama biblioteconomico degli anni Ottanta, quando il testo fu pubblicato in Inghilterra. Infine, come si legge nella prefazione all'edizione italiana, "alle citazioni e alle note bibliografiche dell'originale" sono state sostituite "una bibliografia ed esempi volutamente tratti esclusivamente da fonti nostrane". Nonostante resti un po' di curiosità nel lettore italiano su quanto del testo originale inglese non ha trovato trasposizione in questa edizione, l'operazione trova la sua piena giustificazione nella finalità eminentemente pratica degli strumenti valutativi proposti, che trovano una possibile applicazione in diverse fasi dell'iter di gestione consapevole delle raccolte di una biblioteca.

La grande duttilità del metodo proposto da Whittaker, precisata dall'autore stesso nella prefazione all'edizione inglese, sta infatti nella sua provata efficacia sia come "prontuario" per la scelta dei documenti e per le operazioni di revisione del patrimonio sia come guida alla recensione di un testo anche finalizzata al suo inserimento in una bibliografia o in una guida ragionata alla lettura.

Il processo valutativo viene descritto puntualmente in tutti i suoi passaggi, dall'analisi dell'oggetto libro (copertina, frontespizio, verso del frontespizio etc.) a quella dei suoi contenuti articolata in dodici fasi (obiettivi; strategia; lettura preliminari; criteri; analisi; correlazione; pubblicazioni confrontabili; conclusioni personali; ottenere opinioni aggiuntive; ottenere informazioni supplementari; risultati finali; applicare i risultati) che sono ampiamente descritte nel terzo capitolo. Le tipologie di analisi proposte si differenziano per finalità: recensione o acquisto per l'inserimento nelle collezioni di una biblioteca. Nel primo caso si potrà adottare il metodo dell'analisi completa, nel secondo l'"abile scrematura" e lo "sguardo esperto", che portano ad evidenza tutto ciò che in modo più o meno esplicito un bibliotecario, che debba effettuare delle scelte d'acquisto per la propria biblioteca, fa o cerca di fare: nel caso dell'abile scrematura "dare una scorsa, cioè leggere in maniera selettiva,... leggere la prefazione o l'introduzione" e nel caso dello sguardo esperto "esaminare la copertina, il frontespizio ... l'indice dei capitoli e poi guardare rapidamente al resto del contenuto". L'ampia applicabilità della proposta di Whittaker spazia poi dalla saggistica per adulti e ragazzi alla fiction di genere e non ignora le difficoltà di valutazione che sono insite nel libro di letteratura o nel classico.

Ai criteri standard per la valutazione dei documenti, nel caso della revisione sistematica delle collezioni, se ne affiancano alcuni altri: l'uso, la condizione fisica, la disponibilità in biblioteca e sul mercato e la presenza in linee guida pubblicate o adottate da un sistema bibliotecario.

Nell'ultimo capitolo viene infine affrontato un tema di grande attualità, l'analisi dei documenti multimediali, sul quale Rossana Morriello è intervenuta ancora di recente proprio su "Bibliotime", 5 (2002), 3, <http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-v-3/morriell.htm>. Nonostante la "griglia" venga applicata e adattata a documenti che hanno caratteristiche profondamente diverse da quelle del documento cartaceo non si modifica nei principi e nello spirito, mantenendo tutta la sua validità.

Quanto emerso nel dibattito che ha accompagnato la presentazione di questo lavoro nel febbraio del 2002 durante la giornata di apertura delle attività dell'anno della Sezione Piemonte dell'AIB aiuta a mettere ancor meglio a fuoco le ricadute che l'edizione italiana del lavoro di Whittaker può avere sulla discussione e sulla prassi biblioteconomica nel nostro paese. Alcuni degli interventi infatti hanno messo in luce altri possibili utilizzi del suo metodo facendo riferimento, tra gli altri, all'opportunità che può avere finalmente il bibliotecario, responsabile di una attività tanto delicata ed essenziale per lo sviluppo del servizio, quale è l'acquisizione documentaria, di sostenere la validità delle proprie scelte sempre soggette al sospetto di arbitrio e di censura. La stessa Carta di sviluppo delle collezioni diventa allora uno dei luoghi in cui citare esplicitamente questo sistema di valutazione che si dimostra capace di sostanziare il nostro lavoro in virtù del suo rigore metodologico e della sua aspirazione alla massima oggettività possibile.

Cecilia Cognigni, Biblioteche civiche torinesi, e-mail: cecilia.cognigni@comune.torino.it




«Bibliotime», anno VI, numero 1 (marzo 2003)

Precedente Home Successiva


URL: http://www.spbo.unibo.it/aib/sezioni/emr/bibtime/num-vi-1/cognigni.htm