«Bibliotime», anno VII, numero 1 (marzo 2004)

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Alessandra Citti

Il 'sistema' ACNP e i suoi utilizzi nelle biblioteche *



In questi ultimi anni, ACNP si è gradualmente trasformato da catalogo a "sistema" per l'accesso ad una gamma differenziata di servizi sui periodici. Analizzeremo i diversi usi che ne fanno le biblioteche, a partire dalla localizzazione delle testate, il ruolo "naturale" del catalogo, che rimane tutt'ora il principale uso di ACNP, per soffermarci su utilizzi e servizi che ad esso sono strettamente correlati. Parleremo dapprima del servizio di fornitura articoli e degli strumenti che ACNP mette a disposizione di esso. Tratteremo quindi di ACNP quale punto di accesso al testo pieno degli articoli di periodici elettronici. Accenneremo a due percorsi possibili: dalle riviste agli indici delle testate e dalle parole chiave agli articoli a testo pieno e concluderemo segnalando l'uso di ACNP quale strumento per il completamento o il controllo delle citazioni bibliografiche.

1. ACNP: strumento di localizzazione delle testate

ACNP è lo strumento più utilizzato dagli studiosi per la localizzazione delle testate, soprattutto accademiche, italiane e straniere, nelle biblioteche italiane. L'uso consistente del catalogo - circa un milione di accessi all'anno - è dovuto all'elevato numero di periodici, cioè 1.217.942 testate, in 2384 biblioteche di varie tipologie [1]. La localizzazione delle testate è l'uso legato al principale ruolo del catalogo. Dal 2001, le biblioteche possono arricchire la descrizione del proprio posseduto in ACNP con l'indicazione dei fascicoli effettivamente arrivati: se le biblioteche utilizzano la gestione amministrativa periodici, in OPAC è possibile vedere, a fianco del posseduto, il pulsante Visualizza tutti i fascicoli.

  

Figura 1: Il pulsante Visualizza tutti i fascicoli a fianco del posseduto

Cliccando su tale pulsante, appare la situazione dei fascicoli della rivista, con l'indicazione di "atteso", "ricevuto" e "non disponibile al momento". Sono contrassegnati "non disponibili al momento" i fascicoli pervenuti in biblioteca, ma temporaneamente non disponibili, perché inviati al rilegatore, a prestito - pratica in alcuni casi inevitabile nelle biblioteche universitarie - smarrito, etc.

 

Figura 2: Stato di ricevimento dei fascicoli della rivista Food Chemistry

Il modulo di gestione amministrativa periodici non è quindi solo un prodotto gestionale interno, ma anche un servizio per l'utenza che ha modo di sapere con esattezza quali fascicoli sono arrivati in biblioteca e non rischia quindi di recarvisi inutilmente a consultare un fascicolo non ancora disponibile [2].

2. ACNP e il document delivery

L'informazione sulle localizzazioni delle testate e il dettaglio dei posseduti appena descritto sono informazioni essenziali per il servizio di fornitura articoli. I bibliotecari e gli utenti potranno evitare di richiedere un articolo uscito su un fascicolo non ancora disponibile, e avranno modo di selezionare eventualmente una diversa biblioteca che abbia già ricevuto il fascicolo. Per agevolare l'uso del catalogo ai fini del servizio di fornitura degli articoli, esso è stato linkato con i principali prodotti italiani per l'erogazione del servizio di fornitura articoli: SBN online, NILDE e l'indirizzo di posta elettronica delle diverse biblioteche [3]

 

Figura 3: Pulsanti disponibili dalla visualizzazione breve di una rivista in ACNP

Selezionando il pulsante Document delivery che appare nella prospettazione sintetica di ogni rivista, in OPAC, l'utente troverà l'indicazione della modalità di richiesta dell'articolo prevista dalla biblioteca.

 

 

Figura 4: Modalità e condizioni di richiesta del servizio DDS per due biblioteche di ACNP

Cliccando quindi su Il servizio ILL ICCU o la posta elettronica o il servizio ILL NILDE sarà possibile trascinare il titolo del periodico sul modulo di richiesta previsto dalla biblioteca.

Da un lato questo rende più celere la compilazione del modulo, dall'altro evita le imprecisioni di alcune abbreviazioni che rallentano l'erogazione del servizio di fornitura articoli. L'utente potrà quindi completare il modulo con i dati necessari e inviare la richiesta compilata con un semplice click.

  

3. ACNP: punto di accesso al testo pieno degli articoli

Verso la fine degli anni Novanta tutti i cataloghi si sono trovati di fronte alla necessità di gestire i periodici elettronici [4]. Il proliferare di liste sui siti Web delle biblioteche risultava dispersivo per gli utenti. Le molteplici possibilità di accesso ai periodici, che possono variare, come è noto, dall'accesso diretto sul sito degli editori, all'accesso tramite una interfaccia di una commissionaria o tramite un aggregatore, non erano di facile individuazione per l'utente finale. Il dibattito sull'opportunità di catalogare i periodici elettronici negli OPAC è stato vivace[5], ma le conclusioni sono state unanimi: "we need those E-Serial records", poiché "without OPAC records the loss of access for library users is terrible"[6]. Anche ACNP, come la maggior parte dei cataloghi ha quindi deciso di catalogare tali documenti. La scelta di catalogare in un OPAC e tanto più in un OPAC nazionale i periodici elettronici ha portato ad una ridefinizione o meglio un allargamento del ruolo del catalogo, da strumento di localizzazione delle testate possedute dalle biblioteche a strumento localizzazione di periodici remoti, quindi strumento di accesso, "puntatore", a risorse per le quali era stata acquisita una licenza. Attualmente i periodici elettronici disponibili su ACNP sono 4010 [7]. La struttura dei records è stata modificata per poter comprendere informazioni coerenti con la natura dei periodici elettronici, quali:

Figura 5: Un periodico elettronico su ACNP

A partire dal pulsante FULL TEXT sono inoltre visibili:

Figura 6: Indicazione delle annate accessibili per il periodico elettronico 20 century British history

ACNP consente di consultare periodici elettronici il cui accesso può variare da biblioteca a biblioteca a seguito di diverse condizioni contrattuali. Cliccando sul pulsante FULL TEXT l'utente dovrà selezionare la biblioteca o il consorzio di riferimento per essere riconosciuto come utente abilitato (in base a IP o password o sul sito di una commissionaria) e poter quindi accedere al servizio.

Figura 7: Biblioteche o consorzi abilitati all'accesso di un periodico elettronico in ACNP

Uno stesso periodico può essere accessibile a più di una URL per uno stesso Ateneo, se diverse annate sono state acquisite da diversi fornitori. Questo accade in particolare per riviste le cui annate storiche sono state oggetto di progetti di digitalizzazione, mentre le annate correnti sono accessibili tramite il sito dell'editore o tramite altri progetti. Ad esempio su ACNP troviamo il periodico American Journal of Mathematics accessibile

Figura 8: Diversi punti di accesso a diverse annate di un periodico per lo stesso gruppo di utenti

L'indicazione di posseduto presente in ACNP costituisce uno strumento unificato per l'accesso a risorse accessibili a diversi indirizzi, diversamente difficili da individuare per l'utente finale.

4. ACNP e i periodici ad accesso libero

In un articolo del 1995 Martha Hruska[8], riflette sulle finalità dell'OPAC che indica come "fornire ai propri utenti un accesso di qualità a risorse selezionate, organizzate in maniera coerente". La domanda che ne consegue è se per risorse selezionate si debbano intendere le risorse acquisite e possedute o quelle ritenute di interesse per i propri utenti indipendentemente dal formato fisico e dal possesso. Ci sembra opportuno catalogare quanto può essere utile per l'utenza indipendentemente da aspetti amministrativo contrattuali - quali il possesso di una licenza - quindi anche un periodico ad accesso libero può essere catalogato per essere più facilmente accessibile all'utenza. L'indicazione di posseduto in questo caso non potrà essere indicata, mentre apparirà la biblioteca che ha selezionato tale risorsa per la propria utenza. Tale informazione è necessaria anche per motivi contrattuali, dato che non è possibile effettuare scaricamenti massicci di record dal Registro ISSN dal quale deriviamo le catalogazioni di ACNP, ma è necessario che la cattura sia effettuata dalla biblioteca che possiede il periodico o - è stato concordato per i periodici ad accesso libero - dalla biblioteca i cui utenti possono essere interessati al singolo titolo [9].

5. Dalle riviste agli indici delle testate

ACNP è interfacciato con alcune banche dati di spogli, alcune delle quali commerciali, come Current Contents, altre accademiche. Gli studiosi possono quindi sfogliare gli indici di riviste specializzate di interesse, una volta individuato un titolo, cliccando sul pulsante Servizi online,

Figura 9: Servizi disponibili a partire da una prospettazione sintetica del titolo di un periodico su ACNP

e successivamente sul servizio di interesse, tra quelli disponibili:

Figura 10: Servizi online per Biotechnology and bioengineering

Volendo ad esempio consultare gli indici del 2001 della rivista Biotechnology Bioengineering, sarà sufficiente selezionare i relativi Tocs per accedere all'indice e eventualmente visualizzare l'abstract del singolo articolo.

6. Dalle parole chiave agli articoli a testo pieno

La banca dati degli articoli potrà essere interrogata a partire dalla maschera "Repertorio Articoli" dalla home page del CIB, ove sono disponibili anche spogli ad accesso libero come quelli elaborati dai bibliotecari dell'Università di Bologna (cfr. Fig. 11). Una volta individuato un articolo di interesse, sarà possibile cliccare sulla rivista di interesse, ad esempio Journal of economic geography, spostandosi in questo modo su ACNP.

Figura 11: Risultato di una ricerca sul repertorio degli spogli

L'utente potrà quindi verificare che la rivista esiste sia in formato cartaceo, sia in formato elettronico (online) e potrà spostarsi sul formato elettronico, per verificare se la struttura presso la quale si trova ha l'accesso all'annata dell'articolo che sta cercando.

Figura 12: La rivista individuata dall'utente ha un legame al corrispondente supporto elettronico

Gli utenti afferenti a biblioteche che hanno attivato l'accesso online alla rivista potranno accedere direttamente al testo dell'articolo:

Figura 13: Il periodico è accessibile per gli utenti dell'Ateneo di Bologna

7. ACNP quale strumento di controllo bibliografico per le bibliografie

Gli utenti più esperti, o più spesso gli utenti assistiti da un bibliotecario, utilizzano ACNP anche come strumento per il controllo bibliografico delle proprie citazioni bibliografiche. Alcune riviste richiedono agli autori di indicare l'editore o dell'ISSN della rivista nei riferimenti bibliografici e ACNP consente il rapido reperimento di tali informazioni. Nel caso di riferimenti bibliografici scorretti, consente almeno di individuare incoerenza tra un anno di pubblicazione di un articolo e l'anno di pubblicazione della rivista o tra i dati di enumerazione dell'articolo e quelli della rivista. Difficilmente "volume 45" potrà riferirsi ad una rivista semestrale nata l'anno precedente. In tal caso il catalogo ACNP darà una indicazione di discrepanza tra i dati della citazione. Le banche dati di articoli integrate con ACNP o altre banche dati disciplinari potranno aiutare lo studioso ad individuare i riferimenti bibliografici corretti.

Conclusioni

ACNP viene utilizzato dagli studiosi principalmente come strumento per la localizzazione di periodici scientifici nelle biblioteche italiane, ma anche per la fornitura di articoli, e per ricercare articoli e servizi sui periodici. Periodici elettronici in abbonamento da parte di singole biblioteche, campus o consorzi, o accessibili liberamente sono visibili tramite una unica interfaccia che non richiede all'utenza di essere a conoscenza dell'editore della singola rivista per potersi collegare al relativo sito web o delle modalità di abbonamento della biblioteca. La necessità di estendere il nostro concetto di OPAC da inventario - termine da prendere tra virgolette - delle risorse disponibili - a "finding aid", strumento per la localizzazione di risorse, è stato recepito da ACNP per accogliere meglio le esigenze diversificate dell'utenza dei periodici specializzati.

Alessandra Citti, Centro di Servizi e Biblioteca (C.S.B.) della Facoltà di Chimica Industriale - Università di Bologna, e-mail: citti@cib.unibo.it


Note

* Questo articolo riprende il testo della relazione tenuta in occasione del Seminario "I periodici in biblioteca fra comunicazione e fruizione" (Modena, 15 dicembre 2003), organizzato dalla Biblioteca del Collegio San Carlo e dalla Associazione italiana biblioteche - Sezione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e il Centro di documentazione della Provincia di Modena.

[1]La consistenza del catalogo è disponibile all'indirizzo http://acnp.cib.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/co-p.tcl , le statistiche d'uso sono all'indirizzo http://acnp.cib.unibo.it/usage/ (consultazioni effettuate il 9 dicembre 2003).

[2] A. Citti, La Gestione Amministrativa Periodici della nuova ACNP: Servizi per gli utenti e funzioni per gli operatori "Bibliotime" marzo 2003, http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-vi-1/citti.htm e A. Citti, Serials Control for the Italian Union Catalog of Serials, "Serials Review" v. 29, (3), Autumn 2003, p. 169-178.

[3] Cfr. anche A. Citti, ACNP: nuovi servizi per nuovi bisogni in Atti del II Workshop Document Delivery via Internet e cooperazione inter-bibliotecaria, Bologna, 28 maggio 2003 "Bibliotime" luglio 2003 http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-vi-2/citti.htm.

[4] Un intero fascicolo doppio di "Serials Librarian" (n. 3/4 2003) documenta tale dibattito. In particolare la review di Ann Copeland, E-Serials Cataloging in the 1990s: a Review of the Literature, p. 7-30 che introduce il fascicolo a cura di Jim Cole and Wayne Jones, E-serials Cataloging: Access to Continuing and Integrating Resources via the Catalog and the Web, "Serials Librarian", vol. 41, n. 3/4 2003 http://www.public.iastate.edu/~gerrymck/SLv41n3-4.pdf (fascicolo accessibile liberamente su Internet dall'editore).

[5] Interessante lo studio di Ford e Harter che discutono i vantaggi e i limiti della scelta di catalogare su OPAC o su liste elettroniche i periodici elettronici (cfr. Charlotte E. Ford and Stephen P. Harter, The Downside of scholarly Electronic Publishing: Problems in Accessing electronic Journals through online Directories and Catalogs, "College & Research Libraries", July 1998, p. 335-346. La conclusione è che i cataloghi offrono il più alto numero di URL effettivamente funzionanti.

[6] Wayne Jones, We need those E-Serial records, in E. Finnie Furanceau (editor), Cataloging remote-access electronic Serials: Rethinking the Role of the OPAC, "Serials Review" 21 (Winter 1995), p. 74-75.

[7] Query lanciata il 9 dicembre 2003.

[8] M. Hruska è Assistant Director for Technical Services presso le George Smathers Libraries, Università della Florida.

[9] M. Hruska, Remote Internet Serials in the OPAC? in E. Finnie Furanceau (editor), Cataloging remote-access electronic serials…, cit., p. 69.


«Bibliotime», anno VII, numero 1 (marzo 2004)

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URL: http://www.spbo.unibo.it/aib/sezioni/emr/bibtime/num-vii-1/citti.htm