«Bibliotime», anno VIII, numero 2 (luglio 2005)

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Serafina Spinelli

La biblioteca digitale: statistiche d'uso. Studi ed esperienze a confronto



Il Seminario organizzato dal CASPUR "La biblioteca digitale: statistiche d'uso", svoltosi all'interno di "Bibliocom 2004" nel pomeriggio del 27 ottobre, ha costituito una sorta di prosecuzione ideale di quello dedicato l'anno precedente al tema del "comportamento e opinioni degli utenti" [1]. Anche in questa occasione la maggior parte degli interventi si è basata su studi effettuati sulle statistiche d'uso delle collezioni digitali di biblioteche o consorzi attivi nella realtà nazionale, senza peraltro trascurare le evoluzioni in atto sulle stesse problematiche sul piano internazionale.

Dopo una breve introduzione ai temi del seminario da parte di Ingo Bogliolo dell'Università "La Sapienza" di Roma, che ha assunto anche il ruolo di coordinatore della giornata, Barbara Spina e Beniamino Orrù dell'Università di Cagliari (Accesso agli e-journals: impatto sui servizi di Document Delivery) hanno presentato i risultati di una ricerca finalizzata alla valutazione dell'impatto della collezione dei periodici elettronici di area biomedica sui servizi di document delivery. La valutazione è stata in realtà limitata ai soli periodici elettronici dell'editore Elsevier, i cui dati di uso sono stati forniti dal CILEA. I due autori hanno in particolare evidenziato due fenomeni, e cioè un tasso di download diretto degli articoli da parte degli utenti pari al 94% del totale, e una diminuzione, fra 2002 e 2003, del 27% delle richieste di document delivery. A completamento della ricerca è in progetto una verifica della rispondenza fra il numero di download degli articoli di ogni testata e l'impact factor delle testate medesime.

Franco Toni e Lia Ferrara dell'Istituto superiore di sanità (Misurare la biblioteca digitale: l'esperienza dell'Istituto superiore di sanità), dopo una dettagliata illustrazione delle caratteristiche della collezione digitale della Biblioteca dell'Istituto superiore di sanità, che rende accessibili le sue risorse elettroniche (29 basi di dati e 3197 e-journals) tramite il proprio sito web e l'opac, hanno posto all'attenzione degli ascoltatori il riscontro, fra 2000 e 2004, di un vero e proprio crollo delle consultazioni in loco delle riviste cartacee e dei prestiti a domicilio.

Le rilevazioni e le misurazioni effettuate dalla Biblioteca hanno peraltro evidenziato una serie di aspetti critici, fra cui la disomogeneità e le difficoltà di confronto fra i dati provenienti da fonti diverse, derivanti dall'insufficiente consolidamento terminologico e delle misure e dai conseguenti problemi di comprensione dei dati e del loro significato. E' perciò da guardare con interesse l'emergere di proposte di standardizzazione, per quanto "de facto", come quella del progetto CountER, cui dichiarano di conformarsi editori come ACS e Kluwer.

Antonio Balducci e Domenico Dellisanti del servizio Statistiche della Cilea Digital Library (Nuovi parametri nelle analisi statistiche di accesso alle risorse elettroniche digitali), hanno illustrato come, a partire da alcune tecniche di analisi e trattamento dei logfile (cioè dei file che registrano tutte le transazioni fra client e server) finalizzate ad eliminare gli errori (ad es. il tipico "doppio clic" dell'utente impaziente) e a estrarre ed elaborare dati come il numero IP della macchina client, l'ISSN della risorsa, ecc., è possibile effettuare misurazioni di efficienza ed efficacia, focalizzate soprattutto sull'analisi Costo/Utilizzo.

In particolare, hanno proposto l'uso di un semplice indicatore ottenuto calcolando, per ogni ente sottoscrittore, il rapporto fra investimento e accesso (percentuale di investimento / percentuale di utilizzo). Un indice pari o molto vicino a 1 indica una situazione di equilibrio fra costo sostenuto e utilizzo della risorsa da parte dell'ente sottoscrittore interessato.

E' possibile inoltre, sempre sulla base dei dati ricavati dai logfile, calcolare ulteriori indici, quali il rapporto accessi / FTE per ciascun ente e il rapporto investimenti / FTE per ciascun ente.

Lo studio presentato da Ugo Contino del Settore automazione biblioteche del CASPUR (Strumenti di indagine conoscitiva sulle classi di utenza di una biblioteca digitale basati sull'analisi quantitativa delle informazioni di accesso), prende le mosse da un'analisi degli accessi alle riviste online dell'editore Elsevier (residenti in via esclusiva sul server del CASPUR) da parte degli utenti delle università del consorzio CIBER.

Mentre nella prima parte del periodo in esame (2002) tutti i partner accedevano alla collezione completa, a partire dal 2003 viene introdotta una nuova tipologia contrattuale, per cui sulla stessa piattaforma convivono due possibili opzioni:

Sfruttando il confronto fra i comportamenti delle classi di utenza durante la finestra temporale di accesso libero alla collezione completa e quelli durante il periodo contrattuale successivo è stato dunque possibile determinare:

Dunque, l'analisi delle percentuali di accesso ad articoli appartenenti a riviste fuori abbonamento e fuori UTL porta a risultati simili sia per enti in UTL che per enti in Freedom.

A completamento dello studio, sono state condotte ulteriori analisi per determinare la distribuzione degli accessi in funzione sia del solo anno di pubblicazione del fascicolo al quale l'articolo scaricato appartiene, sia delle categorie disciplinari delle riviste e dell'anno di pubblicazione. In entrambi i casi e per tutte le categorie disciplinari si è verificata una sostanziale invarianza della conformazione morfologica del diagramma risultante (a "plateau" sugli anni 1994-2002, a "picco" sugli anni 2003-2004), che è presumibilmente da porre in relazione con la strategia di acquisizione dell'articolo da parte degli utenti (mediante browsing sugli ultimi anni, searching sui precedenti).

Luisa Marquardt, consulente del Settore automazione biblioteche del CASPUR (Risorse in rete: CountER, un protocollo condiviso per la misurazione), ha condotto una sintetica presentazione del progetto CountER (acronimo di Counting Online Usage of Networked Electronic Resources, il cui sito è alla url <http://www.projectcounter.org/>), una iniziativa internazionale nata dall'esigenza di ovviare alle difficoltà di acquisizione dei dati quantitativi sulle risorse elettroniche da parte delle biblioteche, e di ottenere, in maniera quanto più possibile automatica, dati credibili, consistenti e compatibili (le tre "C" di Peter Shepherd, responsabile del progetto). Spesso tali obiettivi confliggono con la reticenza degli editori, che temono le eventuali conseguenze (dismissioni di risorse, cambio di modelli di abbonamento, ecc.) di una più sofisticata analisi dei dati da parte degli utenti. Il gruppo di lavoro di CountER, che comprende rappresentanti di biblioteche, associazioni, consorzi ed editori, ha definito un codice di buone prassi (Code of practice, ormai giunto alla seconda release per i dati relativi a periodici e database), l'adesione al quale da parte di produttori e fornitori di prodotti elettronici e servizi informativi in rete consentirebbe una misurazione dei relativi dati statistici attendibile e confrontabile. Gli ormai numerosi fornitori che producono statistiche conformi ai dettami di CountER sono censiti sul sito alla url <http://www.projectcounter.org/articles.html>.

Marco Scarnò e Donatella Sforzini del Gruppo Analisi dati e metodologie statistiche del CASPUR (L'esplorazione del comportamento degli utenti dell'Emeroteca Virtuale del CASPUR tramite metodologie statistiche), hanno infine presentato uno studio, basato anch'esso sull'analisi del logfile, volto a ricostruire e indagare il comportamento dell'"utente persona". Poiché i logfile sono in grado di seguire le azioni di un determinato client contrassegnato da un numero IP, al quale possono corrispondere molti e diversi utenti (è quel che accade tipicamente con i PC di una biblioteca o di un laboratorio), sono stati applicati dei metodi per ricondurre le azioni ad una sessione di ricerca unitaria, presumibilmente effettuata da una certa persona fisica.

Dopo una prima fase di "pretrattamento" che consente di interpretare, normalizzare ed estrarre dai logfile i dati che contengono una informazione valida e coerente (quindi, ad esempio, eliminare i "doppi clic" e i comportamenti anomali), è stato dunque possibile investigare il comportamento dell'utente, ovvero la sua interazione con la collezione disponibile, anche in dipendenza della tipologia dell'offerta e delle categorie disciplinari di suo interesse.

Fra i dati più interessanti sui comportamenti degli utenti sono emersi i seguenti:

Rimane comunque imprescindibile la necessità di definire una metodologia standard di analisi dei dati, di pretrattamento e di sintesi e normalizzazione dei risultati, nonché di standardizzare la definizione della sessione di ricerca.

Serafina Spinelli, Coordinamento biblioteche Area della Biosfera - Università di Bologna, e-mail: spinelli@cib.unibo.it


Note

[1] La biblioteca digitale: comportamento e opinioni degli utenti. Studi ed esperienze a confronto, <https://www.aib.it/aib/com/bc03/caspur.htm3>. Contributi disponibili su E-LIS, a partire dall'url <http://eprints.rclis.org/perl/search/advanced?conference=biblioteca+digitale+comportamento+opinioni+degli+utenti&_order=byname&_action_search=Search>.




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