«Bibliotime», anno X, numero 2 (luglio 2007)

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Marialaura Vignocchi

Un futuro migliore per le tesi di dottorato



ETD2007. Added values to e-theses, Uppsala, Svezia, 13-16 giugno 2007 [*].

Non è un caso che il Networked Digital Library of Theses and Dissertations (NDLTD), organizzazione internazionale impegnata nello sviluppo, nella conservazione e disseminazione delle tesi di dottorato in formato elettronico [1], abbia deciso di organizzare i convegni annuali di quest'anno e dell'anno prossimo in Europa. L'incontro internazionale tenutosi a Uppsala in giugno ha infatti costituito l'occasione per presentare l'attività di GUIDE, Guiding Universities In Doctoral Theses [2], il gruppo di lavoro europeo di NDLTD, formatosi a gennaio 2006, grazie all'iniziativa di alcuni rappresentanti delle poche istituzioni europee aderenti a NDLTD.

GUIDE intende promuovere un coordinamento delle iniziative europee relativamente alle tesi in formato digitale favorendo lo scambio di buone pratiche e l'adozione di soluzioni condivise per lo sviluppo, la conservazione di lungo temine, l'integrazione e l'accesso alle collezioni di e-theses in Europa. Proprio il gruppo di lavoro europeo ha aperto i lavori del convegno con un incontro seminariale in cui ha presentato le linee d'azione e i risultati emersi da un progetto pilota che ha testato la fattibilità di un portale per la ricerca integrata nelle collezioni di tesi elettroniche, realizzato con il contributo di istituzioni di 5 stati europei - Germania, Paesi Bassi, Svezia e Gran Bretagna - attraverso la raccolta automatica dei metadati secondo il protocollo OAI utilizzato negli archivi istituzionali Open Access [3]. Il test ha messo in evidenza le criticità legate all'interoperabilità fra archivi diversi dovute a differenze linguistiche e culturali, oltre che all'uso dei metadati, per far fronte alle quali sono state proposte indicazioni pratiche per la standardizzazione semantica dei metadati [4].

Nonostante abbia funzionato da vetrina per le attività del nuovo gruppo di lavoro, il convegno ha comunque proposto un programma di respiro internazionale, con relatori di prestigio provenienti anche dal mondo accademico, come il classicista Greg Crane, il quale ha mostrato le potenzialità del digitale per gli studi umanistici contemporanei. Crane ha sottolineato come l'ambiente digitale e le reti possano contribuire ad una rivalutazione del ruolo delle tesi di dottorato in ambito umanistico, sia per le possibilità di arricchimento dei contenuti sia per l'impatto che essi offrono. Il chimico Peter Murray-Rust ha provocatoriamente delineato i bisogni della ricerca scientifica in ambiente elettronico (e-science), proponendo un superamento del formato .pdf - mero surrogato digitale della carta - in favore dell'utilizzo di linguaggi di marcatura già in fase di creazione delle tesi, e sollecitando ai bibliotecari una soluzione urgente per l'archiviazione e la messa a disposizione delle basi di dati che oggi non possono essere ospitate negli archivi istituzionali. A Clifford Lynch, direttore del Coalition for Networked Information, in chiusura del convegno, è toccato sintetizzare gli spunti di riflessione e difendere il ruolo degli archivi istituzionali, rassicurando la platea e ricordando che l'Open Archive Iniziative si sta adoperando per fornire una soluzione per l'archiviazione di oggetti complessi, fra cui anche basi di dati [5].

Le 36 relazioni presentate nelle sessioni parallele - suddivise fra case studies e realizzazioni nazionali - e le due tavole rotonde, hanno fornito complessivamente un quadro articolato e sufficientemente rappresentativo delle istanze e delle problematiche che gravitano attorno al tema delle tesi elettroniche. Un esempio è dato dal discorso dell'authoring, inteso sia come redazione formale del documento (magari con sistemi di produzione via web, integrati con gli archivi, i CMS e servizi di print on demand, come quello presentato dal collega australiano Peter Sefton), sia come realizzazione di un genere "altro", diverso non solo formalmente dalla tesi cartacea, e quindi capace di sfruttare a pieno le possibilità delle tecnologia (ed è ciò che hanno fatto i dottori di ricerca premiati dall'organizzazione del convegno).

Altri interventi hanno approfondito attività di promozione e di advocacy del servizio. L'inerzia del mondo accademico e la staticità delle modalità di comunicazione scientifica sono problemi diffusi anche nel modo anglosassone, e consola constatare che al Virginia Tech, a Southampton o nel Kansas pensino, come noi, che il solo modo realmente efficace per popolare gli archivi di tesi sia quello di convincere gli organi istituzionali a deliberare delle policy che obblighino ed incentivino l'uso degli archivi istituzionali.

Legate sia al tema della promozione che a quello dell'authoring, le problematiche del tutoring e della formazione degli studenti sono state messe in evidenza da molti relatori. Oltre ai docenti, anche i bibliotecari svolgono un ruolo fondamentale nelle varie fasi che occorrono per la preparazione, la redazione e la diffusione delle tesi. Fornire agli studenti - cioè ai futuri ricercatori - un supporto adeguato, e far loro scoprire le nuove possibilità offerte dalla tecnologia, può rappresentare un passo importante per contribuire allo svecchiamento del fare ricerca e al superamento di modalità di comunicazione ormai sclerotizzate nel mondo accademico

Sono state poi illustrate originali soluzioni tecnologiche per la gestione delle collezioni, che si basano su modifiche locali delle piattaforme software maggiormente utilizzate per la realizzazione degli archivi digitali, tra cui Fedora, EPrints e DSpace. Fondamentali sono apparse le problematiche legate all'integrazione tra sistemi e l'arricchimento e l'interoperabilità dei metadati specifici.

Molte relazioni si sono concentrate invece su quello che era stato presentato come il tema principale del convegno: i servizi a valore aggiunto legati alle collezioni delle tesi digitali. A questo proposito sono stati descritti sistemi di rilevazione del plagio sia attivo che passivo, servizi di stampa a richiesta, flussi di lavoro che consentono l'intervento diretto dei bibliotecari o l'implementazione di sistemi di linking per arricchire i metadati associati alle tesi.

Un'intera sessione è stata dedicata ai servizi per la scoperta e l'accesso che, come hanno dimostrato le presentazioni di alcuni esempi di servizi nazionali, vanno nella direzione della realizzazione di portali nazionali per la ricerca integrata in collezioni distribuite. I services nazionali devono poi necessariamente integrarsi con sistemi più ampi a livello internazionale al fine garantire la più ampia visibilità.

In questo stesso solco si colloca l'attività del sottogruppo "Tesi di dottorato" costituitosi nell'ambito del gruppo di lavoro sull'Open Access in seno alla Commissione Biblioteche della CRUI e coordinato dal Prof. Roberto delle Donne [6]. L'iniziativa CRUI, presentata al convegno, si propone di fornire alle università italiane una serie di linee guida per la raccolta, la conservazione e la disseminazione delle tesi di dottorato attraverso gli archivi istituzionali ad accesso aperto. Essa quindi, attraverso un'azione di coordinamento nazionale e la collaborazione con le Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e di Firenze, confida di creare le premesse per la realizzazione di un efficace servizio nazionale di ricerca e di accesso alle tesi di dottorato in formato digitale, che possa realmente integrarsi con altre realizzazioni analoghe a livello europeo e internazionale. Gli esempi delle Università di Bologna [7] e di Parma, entrambi presentati al convegno, dimostrano la fattibilità del progetto della CRUI, e indicano forse un futuro migliore e una migliore visibilità per le tesi di dottorato italiane.

Marialaura Vignocchi, CIB - Università di Bologna, e-mail: vignocchi@cib.unibo.it


Note

* Abstract disponibili sul sito del convegno <http://epc.ub.uu.se/etd2007/>.

[1] Networked Digital Library of Theses and Dissertations<http://www.ndltd.org/>

[2] GUIDE, Guiding Universities In Doctoral Theses, <http://www.dartington.ac.uk/guide/index.asp>

[3] The European e-Theses Portal Demonstrator, <http://e-thesis.sharelab.cq2.org/en/page/page.view/e-thesis.page>

[4] I risultati del progetto sono disponibili a questa pagina: <http://e-thesis.sharelab.cq2.org/en/page/language.view/e-thesis.projectresults.page>

[5] <http://www.openarchives.org/ore/documents/CompoundObjects-200705.html>

[6] <http://www.crui.it//link/?ID=1812; http://bfp.sp.unipi.it/moinwiki/CategoryCrui>

[7] <http://almadl.cib.unibo.it/aree-di-sviluppo/open-access/dottorato/>




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