«Bibliotime», anno XIII, numero 3 (novembre 2010)

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Roberta Lauriola

La settimana dell'Open Access



Si è da poco conclusa la settimana dedicata all'Open Access (Open Access Week), evento mondiale giunto alla IV edizione. 94 Paesi hanno ospitato eventi, incontri, tavole rotonde e seminari dedicati alla promozione dell'Open Access, del libero e immediato accesso alle informazioni e ai risultati della ricerca scientifica. Per le comunità accademiche e di ricerca, questa edizione assai più che le precedenti - si è rivelata una concreta opportunità di confronto sui vantaggi dell'Open Access, in particolare per quanto riguarda la condivisione dei risultati della ricerca scientifica.

Il Dr. Harold Varmus, premio Nobel e direttore dell'U.S. National Cancer Institute, ha partecipato con entusiasmo all'avvio ufficiale dell'OA Week, sottolineando la ricchezza che ha per uno scienziato l'accesso e la lettura delle opere altrui e l'indispensabile interscambio di opinioni e informazioni all'interno della comunità scientifica.

Per la prima volta, fra gli oltre 900, partecipanti non vi erano solo ricercatori di ambito scientifico e bibliotecari, ma anche ricercatori di ambito umanistico, rettori e prorettori alla ricerca, scienziati, premi Nobel, avvocati ed esperti di diritto, professionalità diverse a testimonianza della vasta diffusione dell'Open Access. Gli eventi organizzati sono stati così un'occasione, per tutti i membri della comunità e gli attori della ricerca scientifica, di un reale confronto volto a individuare nuove modalità di comunicazione e di promozione per la diffusione dell'accesso aperto. Uno degli obiettivo, in questa ottica, è di individuare modalità di finanziamento della ricerca che possano inserire fra obblighi e norme clausole a favore dell'Open Access.

E in Italia? Il nostro paese ha aderito alla settimana dell'Open Access con eventi e seminari promossi a Roma, Torino, Milano, Padova, Bologna, Firenze e Vercelli:

questi sono solo alcuni dei titoli degli eventi organizzati da Università ed Enti di ricerca per mettere in luce i benefici dell'Open Access per la ricerca scientifica.

Sono disponibili atti, video, relazioni che ben testimoniano il dibattito in corso all'interno della comunità scientifica e dei suoi attori. In attesa dell'edizione 2011 è possibile consultare <http://www.openaccessweek.org/> e <http://wiki.openarchives.it/index.php/Open_access_Week_-_2010>.

Intanto, le iniziative per promuovere l'Open Access continuano anche dopo l'Open Access Week. I prossimi appuntamenti in calendario sono il 6 December a Copenhagen: "UNESCO Conference on Open Access - Global and Danish Challenges" e il 13-14 December a Cologne: "Open Access and Open Data ".

Grazie a tutti coloro che segnalano iniziative, depositano atti di convegni, mettono a disposizione materiali per la comunicazione (loghi, layout, banner, poster), condividono video, implementano il portale <http://www.openaccessweek.org/>, in continuo aggiornamento ed evoluzione, cresce sempre più il contributo di quanti in Italia promuovono e favoriscono l'Open Access nelle proprie istituzioni.

Roberta Lauriola, CIB - Università di Bologna, e-mail: roberta.lauriola@unibo.it




«Bibliotime», anno XIII, numero 3 (novembre 2010)

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