«Bibliotime», anno XVI, numero 1 (marzo 2013)

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Assunta Arte

Biblioteche europee a confronto: innovazione, cooperazione e norme IFLA nei servizi di Document Delivery



Abstract

This paper presents an overview of copyright exceptions and limitations for libraries and archives proposals from IFLA adopted at the 18th session in Geneva in May 2009 of the WIPO Standing Committee on Copyright and Related Rights.

Introduzione

Vari aspetti coinvolgono l'innovazione e la cooperazione nei servizi di Document Delivery: dagli editori alle licenze sino al copyright, e la trasformazione dei servizi all'utente e alle biblioteche, in particolare quelle scientifiche e di ricerca in relazione ai limiti e alle eccezioni delle norme sul copyright.

L'IFLA ha pubblicato recentemente lo Statement of Principles on Copyright Exceptions and Limitations for Libraries and Archives [1] e collabora con gli Stati Membro della WIPO (World Intellectual Property Organisation) per realizzare uno strumento internazionale vincolante sui limiti e le eccezioni del copyright finalizzato alla conservazione delle collezioni, al supporto alla didattica e alla ricerca e al rafforzamento dei Servizi di Document Delivery e Prestito Interbibliotecario.

IFLA: biblioteche, copyright ed eccezioni

Nella discussione sulle eccezioni al copyright spesso c'è una mancanza di coinvolgimento dei diretti interessati, cioè le biblioteche, alla gestione dei servizi all'utenza. Il lavoro dei bibliotecari risulta decisivo in relazione al rispetto delle molteplici leggi e licenze che regolano lo scambio dei documenti.

Vengono affrontati gli aspetti più rilevanti del documento che l'IFLA ha prodotto nel 2009: Statement of principles on copyright exceptions and limitations for libraries and archives by electronic information for libraries, international federation of library associations and institutions, and library copyright alliance WIPO standing committee on copyright and related rights eighteenth session, Geneva, may 25-29, 2009.

Questo studio delle eccezioni del diritto d'autore per le biblioteche e gli archivi fornisce una panoramica della natura e della diversità delle disposizioni di legge nel diritto d'autore dei 184 paesi che sono membri dell'WIPO. Le eccezioni previste dalla legge per le biblioteche sono indirizzate a questioni come la riproduzione di opere protette da copyright per scopi quali la ricerca privata e lo studio, la conservazione e la sostituzione dei materiali, e la fornitura di documenti e prestito interbibliotecario.

Lo studio di Kenneth Crews evidenzia l'importanza delle eccezioni e dei limiti imposti dalle leggi sul copyright: WIPO (World Intellectual Property Organization) Geneva Standing committee on copyright and related rights seventeenth session Geneva, november 3 to 7, 2008 study on copyright limitations and exceptions for libraries and archives prepared by Kenneth Crews Director, Copyright Advisory Office, Columbia University.

I termini: biblioteca, copyright ed eccezioni

La terminologia adottata nella discussione delle eccezioni del diritto d'autore e copyright può avere implicazioni profonde:

Le eccezioni riguardano generalmente la riproduzione di opere protette dal copyright. Le biblioteche esercitano il diritto di distribuzione quando forniscono agli utenti copie per studio o ricerca.

Licenze collettive estese in Danimarca

La normativa danese include disposizioni a favore delle biblioteche, ma l'applicazione della legge a volte dipende dall'esecuzione di accordi e di licenze collettive con gli editori. I limiti delle licenze negoziate diventano a tutti gli effetti i limiti della legge. L'esperienza danese mostra che la negoziazione delle licenze offre importanti opportunità nella definizione dei confini dei servizi bibliotecari.

La legge sul copyright danese consente ampiamente alle biblioteche di produrre copie digitali di articoli e brevi capitoli di libri e di altre opere letterarie, a richiesta dell'utenza. Questa eccezione, comunque, si applica solo se la biblioteca ha sottoscritto una licenza collettiva estesa (Section 50 del "Copyright Act" specifica alcuni dettagli sulla licenza).

"Copy-DAN" è un' organizzazione di Copenhagen, che rappresenta i titolari dei diritti di numerose opere (vedi <http://www.copydan.dk>). Di conseguenza, una biblioteca con una licenza "Copy-DAN" può fare copie di tutte le opere pubblicate che rientrano nell'ambito delle pubblicazioni che "Copy-DAN" comprende. Un accordo con "Copy-DAN" consente alle biblioteche di fare molte più copie di quanto normalmente consentito nelle negoziazioni della singola biblioteca.

Le licenze collettive estese dimostrano di essere uno stimolo alla negoziazione e richiedono il pagamento regolare di royalties a "Copy-DAN" e/o altre agenzie. Il costo delle royalties pagate dalle biblioteche è stimato essere pari a quello che si sarebbe sostenuto per l'invio tradizionale. Alla biblioteca è consentito convertire parte del Document Delivery in digital media, con un beneficio per la biblioteca e per gli editori.

IFLA: priorità professionali

L'IFLA assume un duplice impegno, sia nei confronti dei produttori della proprietà intellettuale sia delle biblioteche che rappresentano le esigenze informative degli utenti. L'IFLA si adopera per proteggere i diritti degli autori e il ruolo delle biblioteche svolgendo un ruolo attivo con organizzazioni come la WIPO.

Accesso al sapere: eccezioni e limitazioni

Secondo l'IFLA Standing Committee on Copyright and Related Rights le biblioteche svolgono da sempre un ruolo fondamentale di accesso al sapere. Tale ruolo viene riassunto nel Trattato sui limiti ed eccezioni del copyright per archivi e biblioteche. La biblioteca non soltanto è un luogo di conservazione, ma anche di servizio, ed il successo del servizio, in particolare della fornitura di documenti e di prestito interbibliotecario, dipende sia dalla capacità di pianificare gli acquisti delle collezioni, sia dal valore aggiunto dei progetti che promuovono servizi elettronici.

Il trattato dell'IFLA prevede dodici principi per le eccezioni e le limitazioni del copyright per biblioteche e archivi e quattro sono ritenuti essenziali:

Ad una biblioteca dovrebbe essere consentito di fare copie di opere pubblicate e inedite nelle sue collezioni per scopi di conservazione, compresi i contenuti migrati in diversi formati. L'eccezione della conservazione dovrebbe applicarsi anche a tutte le categorie di opere protette dal copyright e nei materiali in tutti i media e formati. Le biblioteche dovrebbero essere autorizzate a preservare materiale a rischio di deterioramento, obsolescenza, danno o perdita.

Le eccezioni generali per l'uso gratuito applicabili alle biblioteche includono la riproduzione per ricerca o scopi privati. Copie di singoli elementi sono consentite per ricerca, studio e per altri scopi privati. Eccezioni generali come il fair use and fair dealing dovrebbero estendersi alle attività della biblioteca in mancanza di una deroga specifica della biblioteca.

In linea con la Convenzione di Berna (per la protezione delle opere letterarie e artistiche, adottata a Berna nel 1886), il copyright termina 70 anni dopo la morte dell'autore e l'opera pubblica.

Soluzioni tecnologiche consentono di proteggere una pubblicazione da una eventuale violazione del diritto. Un ulteriore ostacolo è causato da licenze che ne vietano l'uso legittimo.

IFLA Section on Document Delivery and Resource Sharing [2]

Ciascun paese dovrebbe accettare la responsabilità di permettere a qualsiasi altra nazione di accedere alle proprie pubblicazioni attraverso prestito, fotocopie e altre modalità. Questo si rivolge certamente a quelle collezioni pubblicate da ora in poi e quanto più possibile retrospettivamente.

    1. Ciascun paese ha una responsabilità speciale nel fornire la propria impronta editoriale alle biblioteche di altre nazioni. Il concetto della disponibilità universale del materiale pubblicato si basa su questo principio, e questa responsabilità dovrebbe essere accettata sollecitamente da tutti i Paesi.
    2. Nessun paese (o biblioteca) è obbligato a fornire un lavoro che è stato richiesto, ma tutti gli sforzi ragionevoli dovrebbero essere fatti per soddisfare richieste internazionali.
    3. Sforzi particolari dovrebbero essere fatti al fine di soddisfare richieste provenienti da biblioteche di paesi in via di sviluppo, questo a supporto del concetto di UAP.
    4. Tutta la comunicazione dovrebbe essere semplice e chiara al fine di evitare fraintendimenti tra barriere linguistiche.
    5. Ciascun paese dovrebbe mirare allo sviluppo di un sistema efficiente di condivisione di risorse nazionali dal momento che i sistemi di condivisione di risorse nazionali sono l'infrastruttura essenziale della condivisione di risorse internazionali.

Raccomandazioni sullo sviluppo di sistemi efficienti di condivisione di risorse nazionali non rientrano in queste linee guida, ma i lettori devono far riferimento al Modello Nazionale di Codice per il Prestito Interbibliotecario (<http://www.ifla.org/VI/2/p3/model.htm>) prodotto anche dall'IFLA, che stabilisce i requisiti basilari di un sistema nazionale.

Politica Nazionale per la Condivisione di Risorse Internazionali

La politica nazionale per la condivisione di risorse internazionali e per il Document Delivery delle proprie pubblicazioni è divulgata tramite

Azioni da parte delle biblioteche

Da parte dei bibliotecari serve un coinvolgimento sulle questioni della proprietà intellettuale che riguardano le biblioteche allo scopo di operare correttamente e con il fine di diffondere l'interoperabilità dei servizi. Molte iniziative possono essere intraprese studiando il progetto del Trattato sui limiti ed eccezioni del copyright per biblioteche e archivi, in cui si cominciano a intravedere alcuni passi in avanti.

Inoltre è di cruciale importanza sviluppare competenze e capacità di advocacy in associazioni nazionali e biblioteche nazionali. E per fare ciò il personale operante nei servizi deve essere coinvolto nei programmi formativi al fine di sostenere le contro-proposte che tutelano i diritti sia degli utenti, sia i diritti dei proprietari.

Non di ultima importanza è la conoscenza dei soggetti della propria nazione che si occupano del copyright e i rappresentanti a livello internazionale. Pertanto per raggiungere risultati considerevoli, nonostante il grado di complessità della normativa in materia di diritto d'autore e di copyright, l'elevato numero di richieste di utenti che utilizzano i servizi di Document Delivery e di prestito interbibliotecario, si rende necessario un monitoraggio costante da parte delle biblioteche per poter garantire l'efficienza del sistema.

Assunta Arte, Biblioteca e Documentazione Scientifica - CNR Area di Ricerca di Potenza, e-mail: assunta.arte@cnr.it


Bibliografia

Winston Tabb, IFLA Representative to the WIPO, 2011, <http://www.ilds2011.org/presentations/Tabb_IFLA_ILDS2011_2011-09-19.pdf>.

Kenneth Crews, Study on copyright limitations and exceptions for libraries and archives, <http://www.wipo.int/edocs/mdocs/copyright/en/sccr_17/sccr_17_2.pdf>.

Document Delivery and Resource Sharing Section, International Resource Sharing and Document Delivery: Principles and Guidelines for Procedure, First agreed by IFLA 1954, Major revision, 1978, modified 1987; Major revision 2001 Revision February 2009, <http://www.ifla.org/files/docdel/documents/international-lending-en.pdf>.

Document Delivery and Resource Sharing Section, Guidelines for Best Practice in Interlibrary Loan and Document Delivery, 2009, <http://www.ifla.org/files/docdel/documents/guidelines-best-practice-ill-dd-en.pdf>.

Paul Whitney, EBooks and Public Lending Right in Canada, <http://www.plr.ca/PLR/documents/FinalreportinEnglish.pdf>.

Barbara Schleihagen, E-books in German Public Libraries, <http://www.slideshare.net/fesabid/1200-1215-h-barbara-schleihagen>.

Note




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