«Bibliotime», anno XX, numero 1-2-3 (novembre 2017)

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Francesca Magagna

Fonti per una ricerca genealogica online: banche dati anagrafiche disponibili in rete relative al territorio padovano



Abstract

The present article has two main objectives: in the first part, it describes the available paper-based sources for doing genealogical research, while in the second part it provides a comparison between those sources at present digitized (and accessible online) and the digitalization projects currently in progress in the Italian context. By maintaining a specific focus on the area of Padua, the paper discusses the contents and the functioning of the following databases of civil registries available online: Family Search (''civil registries of birth, marriage and death''); Antenati (''civil registries of the Austrian period''); military leverage (''registries of the medical examinations in the area of Padua, Rovigo and Venice''); databases of the Ministry of Defense (''gold leaf of I World War; database of fallen and disappeared soldiers in the I and II World Wars''); cadaster of the Napoleonic and Austrian period (''registries of maps and charts of the area of Padua and Rovigo''); emigration documents contained in the databases of the International Center for Studies on Italian Emigration (CISEI) and of the Family Search.

Ogni re deriva da una stirpe di schiavi
e ogni schiavo ha dei re tra i suoi antenati

Platone, La Repubblica,
ed. Armando, Roma, 2007

1. Introduzione

La genealogia è la scienza che si occupa di studiare i rapporti di parentela, affinità e attinenza che intercorrono tra i membri di una o più famiglie. Nell'arco della propria vita ognuno viene colto dall'interesse di sapere qualcosa in più sui propri ascendenti e quindi tutti svolgono, in piccolo o in grande, una ricerca sulle origini della propria famiglia. Merita ricordare che queste ricerche non vengono effettuate solo per pura conoscenza personale, ma anche per scopi di ricaduta pratica, come la possibilità di richiedere la cittadinanza italiana da parte dei discendenti di cittadini italiani emigrati all'estero. [1]

Non si tratta di una scienza di nicchia ad uso esclusivo dei genealogisti, che restano comunque i veri professionisti del settore, ma di una scienza complementare a molte altre scienze; tra le più importanti si possono citare la storia, la geografia, l'araldica, l'archivistica e dunque anche la biblioteconomia, poiché si occupa della catalogazione e della conservazione dei documenti su cui svolgere la ricerca genealogica. Inoltre la genealogia può essere utile ai bibliotecari anche al fine di redigere una migliore biografia di autori.

Negli ultimi anni abbiamo assistito sempre più alla digitalizzazione di documenti cartacei sia per ragioni di conservazione che di condivisione col pubblico. Pare superfluo sottolineare che, anche se ora è possibile visualizzare questi documenti da remoto, si tratta pur sempre di documenti con informazioni basilari che non sostituiscono quella che è una completa e integrale ricerca sul campo.

2. Fonti della ricerca genealogica

Prima di andare ad analizzare quali sono le fonti disponibili per la consultazione online è opportuno procedere a un'elencazione di quelle che sono le più importanti fonti della ricerca genealogica, anche al fine di poter effettuare un confronto tra il materiale che risulta digitalizzato attualmente e quello che potrebbe essere digitalizzato in futuro.

I documenti su cui svolgere ricerche genealogiche possono essere pubblici o privati. Le fonti pubbliche si dividono in:

Sempre relativamente al periodo preunitario, oltre agli atti anagrafici, risultano utili per le ricerche genealogiche anche i seguenti atti:

L'archivio dei catasti si compone di:

Per quanto riguarda le fonti private, intese come non provenienti da un ente pubblico, possono citarsi: la consultazione di giornali d'epoca e archivi di fondazioni private.

Non mi dilungo oltre sulla descrizione di queste fonti [3], per concentrare la trattazione solo sulle fonti digitalizzate.

3. La consultabilità e la divulgabilità dei documenti in relazione alla normativa sulla privacy

Prima di trattare le singole banche dati è bene chiarire alcuni punti importanti relativi alla consultabilità e alla divulgabilità dei documenti in questione in relazione alla normativa italiana in materia e in particolare a quella sulla privacy. La normativa di riferimento è composta da:

In estrema sintesi, per quanto riguarda la consultabilità si può dire che i documenti conservati negli archivi di stato sono liberamente consultabili (art. 122 Codice dei beni culturali, art. 63 del Codice privacy, art. 10 Codice di deontologia), tranne si tratti di:

Per quanto riguarda, invece, la divulgabilità si invita a fare riferimento all'art. 11 Codice di deontologia, che invita a rispettare la sfera privata della persona dei cui dati si è venuti a conoscenza.

4. Le banche dati disponili online

FAMILY SEARCH

Nel luglio 2011 la Direzione Generale per gli Archivi di Stato (DGA) e Family Search hanno concluso un accordo per digitalizzare e indicizzare gli atti di nascita, matrimonio e morte contenuti negli archivi di stato italiani in un periodo che va all'incirca da inizio '800 al 1944. Family Search è un'organizzazione senza scopo di lucro, finanziata dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, fondata nel 1894 col nome di Genealogical Society of Utah con lo scopo di facilitare l'accesso ai documenti storici per le ricerche genealogiche.

I Mormoni hanno sviluppato questo interesse per la genealogia perché ritengono che i legami familiari possano continuare anche dopo questa vita, ma solo se le famiglie sono state suggellate in uno dei sacri templi del Signore, così da essere unite per l'eternità. Per questo motivo hanno creato la più grande biblioteca genealogica del mondo: la Family History Library con sede a Salt Lake City nello Utah.

Nella biblioteca è possibile accedere liberamente e parte del materiale è visibile gratuitamente anche da casa. Per farsi un'idea della grandezza di questa biblioteca basti pensare che contiene i nomi di oltre 3 miliardi di persone decedute provenienti da più di 100 paesi, informazioni contenute in: 2.400.000 di bobine di microfilm, 727.000 microfiche, 356.000 monografie, 4.500 periodici, 3.725 risorse elettroniche.

Inoltre ci sono oltre 4.600 sedi staccate denominate centri di storia famigliare, presenti in circa 134 stati, dove è possibile consultare i libri e i microfilm del centro e farsi spedire quelli non visibili online pagando un sovrapprezzo per le spese di spedizione.

La banca dati Family Search è accessibile gratuitamente e senza registrazione (anche se alcuni documenti sono visualizzabili solo mediante registrazione che però è gratuita).

Þ Per procedere con la ricerca è necessario partire dall'elenco dei documenti storici italiani indicizzati e digitalizzati [4] e scegliere la provincia e il paese di proprio interesse. Nella maggior parte dei casi si tratta di atti dello stato civile (nati, cittadinanze, pubblicazioni di matrimonio, matrimonio, morti e gli allegati) dal 1871 al 1929, ma in alcuni casi vi sono anche le digitalizzazioni di atti parrocchiali. Molto spesso sono già suddivisi per anno e riportano nella prima pagina l'indice dei cognomi.

Per problemi legati alla legge sulla privacy, alcuni documenti più recenti non sono visualizzabili (nati, morti e matrimonio dal 1911 al 1929) ma sono richiedibili a pagamento o andando in un centro Family Search. Inoltre ricercando nel catalogo per luogo è possibile visualizzare gli atti dello stato civile fino al 1944, ma sempre per motivi di privacy non sono visualizzabili gli atti di nascita e le cittadinanze.

ANTENATI

È un portale realizzato e promosso dalla Direzione Generale degli Archivi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che, sempre nell'ambito dell'accordo con Family Search, mira a rendere disponibili online i documenti posseduti dagli archivi di stato per poi indicizzarne i dati.

Rientra nel Sistema Archivistico Nazionale (SAN) che contiene tutte le risorse archivistiche nazionali disponibili online prodotte da enti pubblici e privati.

Molto utile risulta il Catalogo delle risorse archivistiche (CAT) che descrive le risorse archivistiche presenti in Italia, l'ente produttore e l'ente conservatore. Inoltre il SAN consente di ricercare quali sono i fondi e le serie consultabili anche in formato digitale nel web. Nato nel 2011 il SAN è il risultato di un Accordo per la promozione e l'attuazione del Sistema Archivistico Nazionale [5]. Anche questa banca dati è accessibile gratuitamente e senza registrazione.

Þ Per procedere con la ricerca è necessario partire dall'elenco degli istituti e degli archivi riprodotti ordinati per località [6] per poi visualizzare i singoli anni.

Per quanto riguarda l'Archivio di Stato di Padova sono stati inseriti:
- lo Stato civile napoleonico di Padova città e provincia (nati, matrimoni, pubblicazioni e morti) dal 1806 al 1815;
- lo Stato civile della restaurazione di Padova città (nati, matrimoni, morti) dal 1816 al 1865;
- lo Stato civile italiano di Padova città (nati, matrimoni, morti) dal 1866 al 1871;
- l'Anagrafe di Padova città (nati, matrimoni, morti) dal 1711 al 1836;
- i Censimenti di Padova città (Censimento 1669-1833, Fogli di Famiglia 1816-1835, Ruolo della Popolazione 1721-1851) ;
- la Chiesa Cattolica Romana di Padova città (battesimi 1605-1815 e matrimoni ecclesiastici 1729-1908).

LEVA MILITARE

Molti Archivi di stato stanno creando delle banche dati contenenti i dati indicizzati dei registri della visita di leva. Prendendo ad esempio il caso di Padova, l'archivio di stato di Padova ha indicizzato i registri della leva militare delle province di Padova e Rovigo [7] dei nati dal 1846 al 1902. La banca dati è accessibile gratuitamente, previa registrazione.

Þ Per effettuare la ricerca è necessario inserire almeno 3 lettere del cognome e almeno 3 lettere del nome. Quindi non è possibile vedere tutti coloro che hanno lo stesso cognome o un elenco di tutti i nominativi inseriti. Dopo di che sarà possibile visualizzare le seguenti informazioni: cognome, nome, numero di lista, data e luogo di nascita, provincia, anno del registro, comune di iscrizione, mandamento, paternità e maternità.

Prendendo ad esempio il caso di Venezia, l'archivio di stato di Venezia ha indicizzato i registri della leva militare della provincia di Venezia [8] dal 1871 al 1881, ma si sta lavorando per aggiungere i dati dei nati dal 1848 a quelli della fine del XIX secolo. La banca dati è accessibile gratuitamente, senza registrazione.

Þ In questa banca dati è possibile effettuare sia una ricerca del nominativo, sia visualizzare l'elenco di tutti i nominativi inseriti. Dopo di che sarà possibile visualizzare le seguenti informazioni: nominativo della persona, professione, paternità e maternità, data e luogo di nascita e distretto del mandamento, luogo di residenza e distretto del mandamento, istanze di esenzione, numero di estrazione, comune della lista di leva, numero del registro, numero d'ordine e segnatura.

BANCA DATI PER LA RICERCA DEI CADUTI E DEI DISPERSI IN GUERRA

Il Ministero della difesa ha indicizzato le informazioni relative ai caduti e ai dispersi nelle due guerre mondiali. La banca dati è accessibile gratuitamente, senza registrazione.

Albo d'oro della I guerra mondiale [9]

L'Albo d'oro è l'elenco dei nominativi conosciuti dei militari deceduti o dispersi nella guerra in questione.

Þ Si possono effettuare ricerche sui caduti elencati nei volumi dell'Albo d'oro editi tra il 1924 e il 1954. Inserendo il cognome sarà possibile visualizzare le seguenti informazioni: nominativo, paternità, grado e reggimento di appartenenza, data e luogo di nascita, distretto militare, data, luogo e causa di morte.

Banca dati dei caduti e dispersi della I e della II Guerra Mondiale [10]

Þ Inserendo il cognome sarà possibile visualizzare le seguenti informazioni: nominativo, data e luogo di nascita, data e luogo di morte e sepoltura o se disperso compare la scritta sconosciuto.

CATASTO

Grazie al progetto "Acque, ambiente e territorio nelle terre del Delta del Po e della bonifica: valorizzazione ambientale e sistema informativo territoriale" [11] l'Archivio di Stato di Padova e quello di Rovigo con la collaborazione della Provincia di Padova a seguito della delibera CIPE n. 20/2004 Intesa Governo / Regione Veneto, ha provveduto a digitalizzare per il territorio relativo a entrambe le province:

- le mappe del:

- catasto napoleonico censo provvisorio

- catasto austriaco censo stabile

- catasto austriaco italiano

- le tabelle relative :

- al registro dei mappali (anno 1846 e ss), in cui compaiono i numeri di mappa, la lettera iniziale del possessore, la qualità del bene immobile (casa, argine prativo, prato, aratorio, aratorio arborato vitato, orto, casa colonica, prato sortumoso, etc), la classe (prima, seconda, terza, quarta, unica), la lettera consorziale, numero dei gelsi e degli ulivi sparsi, la superficie (misurata in pertiche metriche e contes.) e la rendita censuaria (lire austriache e centes.)

- il registro dei possessori (anno 1846 e ss), in cui compaiono i nominativi e la descrizione dei possessori del comune censuario descritti per esteso a spiegazione della loro iniziale seguita dal numero nel catasto e con l'indicazione del foglio del libro delle partite.

L'accesso avviene mediante registrazione, ma è gratuito.

Þ La ricerca nel catasto austriaco va effettuata in questo modo: si visualizzano le mappe e si sceglie il numero del lotto di proprio interesse, dopo di che si inserisce questo numero nel registro dei mappali e si ricava un'iniziale con un numero, che vanno inseriti registro dei possessori per ricavarne il nominatovi del possessore.

EMIGRAZIONE

Essendo il nostro paese stato oggetto di molti flussi migratori nei secoli precedenti, è possibile trovare informazioni utili per le ricerche genealogiche anche nelle liste di imbarco delle navi. Di queste non esiste un unico elenco e si citano qui i siti che rimandano a banche dati con accesso gratuito e senza registrazione.

Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana (CISEI) [12]

Il CISEI è un progetto avviato nel 2001 dall'Autorità portuale di Genova al fine di conservare e valorizzare la memoria dell'emigrazione storica italiana creando un archivio documentale nazionale sull'emigrazione e collaborando con altri enti esteri che si occupano di studi migratori.

Þ Inserendo il nominativo della persona da cercare si potranno visualizzare le seguenti informazioni: data e luogo di partenza e di destinazione, informazioni sugli spostamenti, sul viaggio e sui familiari al seguito.

Raccolta migrazione e naturalizzazione di Family Search [13]

È possibile visualizzare la raccolta dei documenti relativi a migrazione e naturalizzazione, che coprono un periodo che va da prima del 1700 ad oggi.

5. Conclusioni

In questo scritto si è cercato di dare una visione d'insieme delle fonti per la ricerca genealogica online relativa al territorio padovano in maniera sintetica ed esaustiva, ma il processo di aggiornamento delle banche dati è sempre in continuo aggiornamento.

Grazie all'apporto della tecnologia è possibile copiare e diffondere gli atti utili per le ricerche genealogiche, quali ad esempio: microfilm e microfiche, oggi bypassate dall'utilizzo sempre più frequente degli scanner, telematica e banche dati, siti internet specializzati (MyHeritage, Ancestry, etc).

Senza ombra di dubbio l'utilizzo della tecnologia è stato positivo in questo campo poiché ha consentito di accedere a grandi banche dati comodamente da casa gratis o pagando un modesto contributo e nei siti delle banche dati c'è sempre la possibilità di chiedere aiuto ad un esperto qualora vi fossero problemi.

Tuttavia vi sono anche degli aspetti negativi: si potrebbe incorrere in false informazioni o consigli sbagliati ottenuti nei forum di discussione, ditte commerciali potrebbero screditare il rigore scientifico di una vera ricerca genealogica promettendo ricerche araldiche non veritiere, per ultimo si sottolinea che l'indicizzazione generalmente avviene ad opera di volontari che potrebbero essere persone non esperte del settore e quindi si potrebbero trovare degli errori nelle banche dati, anche se a questo proposito bisogna dire che il problema è stato quasi del tutto risolto prevedendo un sistema di arbitraggio e richiesta chiarimenti per gli indicizzatori volontari.

Facendo un confronto rispetto agli anni precedenti, si può notare come nell'ultimo periodo i progetti nel campo della digitalizzazione degli archivi siano notevolmente aumentati e destinati a moltiplicarsi sempre di più [14]. Questo non può che essere visto con favore perché non c'è futuro senza memoria e la memoria della cd. Grande Storia è data anche delle piccole vicende di ogni persona che è vissuta prima di noi e di cui la genealogia può aiutarci a ricostruirne la storia.

Francesca Magagna, Biblioteca di Storia - Polo di Lettere - Università degli Studi di Padova, e-mail: francesca.magagna@unipd.it


Bibliografia

Molinari, Mauro, Manuale di genealogia, Napoli, Graus, 2015.

Rossi, Paolo, Genealogie digitali: strumenti e opportunità offerte dalla gestione, in Rete di informazioni genealogiche, Dipartimento di Fisica, Università di Pisa, 21 maggio 2014, <http://www.df.unipi.it/~rossi/Genealogie%20digitali.pdf>;

Giuva, Linda – Vitali, Stefano – Zanni Rosiello, Isabella, Il potere degli archivi: usi del passato e difesa dei diritti nella società contemporanea, Milano, B. Mondadori, 2007.

Caratti di Valfrei, Lorenzo, Genealogia: guida alla ricerca genealogica, Milano, Hoepli, 1969.

Caratti di Valfrei, Lorenzo, Manuale di genealogia: profili, fonti, metodologie, Roma, Carocci, 2004.

L'identità genealogica e araldica: fonti, metodologie, interdisciplinarità, prospettive. Atti del XXIII Congresso internazionale di scienze genealogica e araldica. Torino, Archivio di Stato, 21-26 settembre 1998. In particolare i contributi:

  • Degli Uberti, Pier Felice, L'utilizzo di nuove fonti di carattere genealogico per una più completa storia di famiglia (p. 255-283);
  • Sarzi Amadè, Luca, Le trappole del genealogista (p. 313-325);
  • Caratti di Valfrei, Lorenzo, Individuazione del grado di attendibilità soggettiva di una ricerca genealogica (p. 549-568).

De Checchi, Franco, Guida alla ricerca genealogica: Veneto, Padova, Libraria Padovana Editrice, 1997.

Note

[1] Per la normativa relativa all'acquisto della cittadinanza italiana per ius sanguinis da parte dei discendenti di cittadini italiani emigrati all'estero si invita a fare riferimento alla legge 5 febbraio 1992, n. 91 (e relativi regolamenti di esecuzione) ed in particolare alla circolare del ministero dell'interno 8 aprile 1991 n. K.28.1. Per sommi capi:

  • se si tratta di discendenti di padre cittadino italiano bisogna che venga provata la cittadinanza italiana dell'avo, cioè è necessario che sia nato in Italia dopo il 17 marzo 1861 (data convenzionale della proclamazione del Regno d'Italia) o, se nato prima, sia morto dopo tale data in possesso della cittadinanza, cioè non la abbia persa, né vi abbia rinunciato prima della nascita del figlio, non rileva se la abbia persa dopo la nascita del figlio;
  • se si tratta di discendenti di madre cittadina italiana, la cittadinanza è concessa per legge solo a coloro che siano nati dopo il 1 gennaio 1948, ossia quando è entrata in vigore la Costituzione che ha garantito parità di diritti tra uomini e donne (così come previsto dalla sentenza della Corte Costituzionale del 9 febbraio 1983 n. 30). In seguito la Corte di Cassazione con sentenza del 25 febbraio 2009 n. 4466 ha riconosciuto il diritto di cittadinanza anche ai discendenti di madre cittadina italiana, che ha perso la cittadinanza per effetto del matrimonio, nati prima del 1948, ma questa sentenza non è stata recepita in legge, pertanto l'unico modo di avere la cittadinanza per i nati da madre cittadina prima del 1948 è quello di procedere in via giudiziale.

[2] Il canone 470 paragrafo 3 del Codice di diritto canonico del 1917 prescriveva per i parroci l'obbligo alla fine di ogni anno di mandare alla Curia un esemplare di ogni registro (battezzati, cresimati, sposati e defunti) tranne quello delle anime. Tale disposizione non compare nel codice successivo del 1983, lasciando l'iniziativa della richiesta alla singole diocesi.

[3] Per un ulteriore approfondimento sulle fonti cartacee si rimanda a: Guida generale degli Archivi di Stato italiani, a cura dell'Ufficio centrale per i beni archivistici del ministero per i beni e le attività culturali e al sito del Sistema Archivistico Nazionale (SAN): <http://san.beniculturali.it/web/san/home;jsessionid=E0421CD5F3CC1DDC595BCEBD48066396.sanapp01_portal>.

[4] Per l'elenco dei documenti storici italiani indicizzati e digitalizzati da Family Search vedi: <https://familysearch.org/search/collection/location/1927178?region=Italia>.

[5] Per il testo dell'accordo per la promozione e l'attuazione del Sistema Archivistico Nazionale vedi: <http://www.san.beniculturali.it/c/document_library/get_file?uuid=80cf3d0b-27bd-4c50-9de3-bf5ed56607cd&groupId=10704>.

[6] Per l'elenco degli istituti e degli archivi riprodotti ordinati per località sul portale Antenati vedi: <http://www.antenati.san.beniculturali.it/gallery&g2_view=search.SearchScan>.

[7] Per visualizzare i registri della leva militare delle province di Padova e Rovigo vedi: <http://www.aspd.beniculturali.it/leva_login.php>.

[8] Per visualizzare i registri della leva militare della provincia di Venezia vedi: <http://www.archiviodistatovenezia.it/leva/search.php?SR=1>.

[9] Per visualizzare l'albo d'oro della I guerra mondiale vedi: <http://www.difesa.it/Il_Ministro/CadutiInGuerra/Pagine/AlbodOro.aspx>.

[10] Per visualizzare la banca dati dei caduti e dispersi della I e della II guerra mondiale vedi: <http://www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI/Pagine/Amministrativo.aspx>.

[11] Per procedere alla ricerca sul catasto napoleonico e austriaco di Padova e Rovigo vedi: <http://archiviodistato.provincia.padova.it/>.

[12] Per procedere alla ricerca sulla banca dati del CISEI vedi: <http://www.ciseionline.it/portomondo/Dettagli_Arg2.asp?id=11161 >.

[13] Per procedere alla ricerca sulla raccolta migrazione e naturalizzazione di Family Search vedi: <https://familysearch.org/search/collection/list/?page=1&recordType=Migration>.

[14] Per vedere i progetti di digitalizzazione attualmente in corso vedi: <http://san.beniculturali.it/web/san/progetti-di-digitalizzazione>.




«Bibliotime», anno XX, numero 1-2-3 (novembre 2017)

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