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Gianni Pizzi, servizio di reference della Biblioteca Comunale Sormani

Le fonti pubbliche e il loro utilizzo in una biblioteca di pubblica lettura: note

intervento per il seminario: Le fonti informative della pubblica amministrazione: siti istituzionali e documentazione di fonte pubblica (Biblioteca comunale centrale di Milano, Palazzo Sormani, 15 maggio 2006)


La biblioteca pubblica è un crocevia di bisogni che si intersecano e convivono, anche nel medesimo utente. Perfino all'interno di una sola richiesta possono esservi differenti motivazioni e interessi.

Nella richiesta di accesso alla fonte documentaria pubblica questa pluralità e articolazione di bisogni va considerata in modo particolare.

Va considerata, almeno, per una categoria di utenti, che potremmo definire non esperti, e la cui inesperienza spesso nasconde o rivela forme di esclusione: esclusione non solo dai saperi tecnici, ma anche dalla conoscenza delle disposizioni normative ed amministrative, dalle attività delle istituzioni, dai servizi pubblici.

Ho citato, sebbene in forma negativa, proprio le principali finalità della legge 7 giugno 2000 (l'art. 1 comma 5), n. 150, che disciplina le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, il cui valore programmatico resta ancora valido.

Per questa tipologia di utenti, in particolare, la richiesta di un documento o di un'informazione attraverso l'intermediazione del bibliotecario rappresenta un'occasione per accedere alla sfera pubblica. In taluni casi (immigrati, anziani, homeless, giovani in cerca di lavoro) si tratta anche di una forma, modesta ma significativa, di integrazione. Dunque va considerata come un'occasione preziosa per andare oltre la risposta, oltre il dato, e presentare ulteriori possibilità.

Il semplice ingresso in un sito pubblico - e ovviamente la possibilità per l'utente di seguire le operazioni in uno schermo e in una certa misura di interagire con il bibliotecario - rappresenta un primo traguardo significativo.

Preciso che la mia esperienza nella ricerca di documenti di fonte pubblica si è formata nella sezione giuridica della Sala di Consultazione della biblioteca e si è consolidata - negli ultimi anni - nelle informazioni di comunità. Si tratta di un osservatorio limitato rispetto alle potenzialità della biblioteca.

Credo che il maggior lavoro in questo ambito sia svolto dalla Sezione Periodici della Biblioteca e dalla relativa Sala giuridica, che dispone di oltre 160 riviste giuridiche, degli atti parlamentari, delle raccolte complete di legislazione e giurisprudenza e di abbonamenti a tutte le principali banche dati giuridiche on line (Juris data, De Agostini etc.)

Ma anche nell'osservatorio limitato del servizio di informazioni di comunità e del suo target di utenti (probabilmente meno esperti) la ricerca di dati pubblici sul web ha rappresentato una occasione continua di interazione con le istituzioni pubbliche, con quelle porzioni di esse che, a partire dal bisogno (o articolazione di bisogni) del cittadino utente, definiscono un'appartenenza alla comunità, alla comunità cittadina, ma anche a quella regionale o nazionale. Il sito del Comune, in particolare, diviene facilmente metafora del Comune tout court e la ricerca di un'informazione o di una via informatica per attivare una procedura amministrativa, misura la capacità dell'ente di fornire risposte adeguate.

L'e.government va oltre il suo primo significato di utilizzo di internet per facilitare l'accesso alle informazioni possedute dalle istituzioni pubbliche e anche oltre la capacità di erogare servizi pubblici (Venturini 2004) e diviene concreta relazione tra governanti e governati, terreno privilegiato in cui si verifica e si realizza il contratto sociale ...

Il dato - e quindi anche il dato pubblico - è al tempo stesso entità e relazione. Husserl diceva che "sempre qualcosa a qualcuno è dato". Nel nostro caso vi è sempre anche un soggetto - le istituzioni pubbliche - da cui il dato proviene ed un intermediario, il bibliotecario, che rappresenta a sua volta una funzione pubblica che non è neutrale.

Nelle tre modalità attraverso cui i dati pubblici giungono ai destinatari - l'accesso, la diffusione, la disponibilità (Venturini 2004) - le tre polarità della relazione (cittadino/destinatario, istituzione pubblica/fonte, contenuto informativo) interagiscono in modo diverso.

Nella modalità dell'accesso l'iniziativa è del destinatario, che si muove a partire da un proprio interesse giuridicamente rilevante (secondo quanto previsto dalla legge 241/90) o per tutelare un interesse diffuso (ambiente) o ancora - in un senso estensivo - per accedere a un servizio a domanda individuale. E' un campo in trasformazione, che viene eroso al crescere della disponibilità dei documenti di pubblico dominio. Esistono anche nel web esempi di confine tra accesso e disponibilità: iscrizioni agli asili nido, concessioni cimiteriali, pratiche di cambio di residenza a partire dal numero di protocollo, rinnovo permesso di soggiorno a partire dal numero e dai dati anagrafici del richiedente.

La diffusione, invece, è la modalità in cui la Pubblica Amministrazione è soggetto attivo di comunicazione. L'informazione, in quanto intenzionale e in quanto veicolata dal prodotto comunicativo diviene comunicazione. E' il campo della comunicazione pubblica, intesa come publicity, ove prevale l'elemento strategico e intenzionale, o come publicness (ove prevalga l'accento sul carattere pubblico dei contenuti, public affairs"). Può rivolgersi a un pubblico segmentato o generico, e ne persegue inevitabilmente l'integrazione, in forma funzionale o in forma simbolica e di immagine (anche l'immagine è inclusa nelle finalità della legge 150/2000), e perfino in alcuni casi utilizzando o stimolando forme di interazione, di verifica, di critica.

Credo che possa rientrare oramai in questa modalità - la diffusione -; non solo l'attività degli uffici stampa e dei portavoce ma anche la maggiore o minore evidenza in cui un contenuto informativo è presente all'interno di un sito. I discorsi di investitura di Bertinotti o di Marini in primo piano nelle home pages dei siti della Camera e del Senato o gli argomenti di Albertini a favore dei propri progetti e provvedimenti amministrativi in evidenza nel sito del Comune di Milano sono esempi eloquenti.

Si tratta di una comunicazione a senso unico, che però in taluni casi può sollecitare un feed back che può rivelarsi un elemento di reale interazione.

Quando parlo di feed back non mi riferisco solo a iniziative quali la posta elettronica con i rappresentanti delle istituzioni o ad iniziative analoghe ma soprattutto ad esempi di reale interazione.

Alcune forme di trasparenza possono mettere in moto forme consapevoli di interazione. L'esempio dei Livelli Essenziali di Assistenza e dei tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali nel sito della Regione Lombardia.

Infine vi è la disponibilità, intesa come predisposizione delle fonti informative. E' in questo ambito che si realizza soprattutto la trasparenza della pubblica Amministrazione ed è a questo ambito che la rete pubblica offre grandi prospettive. Fino alla possibile sostituzione delle pubblicazioni ufficiali, già avvenuta in altre nazioni.

 

Qualità dell'informazione disponibile

L'esempio del sito del Parlamento alla luce di questi indicatori di qualità.

 

Il problema della vigenza
Nella maschera di ricerca della banca dati Summa lex (www.tesoro.it) è previsto un campo di vigenza.

 

Elementi di casualità nei siti dei Comuni

Esempi:

 

La referenzialità

Il concetto di disponibilità rinvia a quello di referenzialità, ovvero riferimento al contenuto, che non esclude però l'interazione e neppure un elemento di autorappresentazione, che è presente nei siti degli enti pubblici e - naturalmente - scompare nelle diverse forme di indicizzazione, di cui Dfp rappresenta senz'altro lo strumento di ricerca più completo.

Io trovo appropriata la indicazione presente all'interno della guida di Venturini secondo cui è bene andare a cercare il documento - quando è possibile - all'interno dell'ente in cui è nato. Il che implica che ci appropriamo degli strumenti che ci aiutano a riconoscere l'origine. Naturalmente con la consapevolezza che in molti casi si perde in termini di ricercabilità e semplicità e con l'avvertimento che le strategie di ricerca devono essere differenziate.

Strategie di ricerca in Sormani

La differenziazione delle strategie di ricerca riguardo ai documenti della pubblica amministrazione nella Biblioteca Sormani.

Le specificità della sezione periodici.

Esempi di documentazione giuridica, conoscitiva e di servizio dai siti:

Venturini Fernando, Conoscibilità, disponibilità e ruolo di internet in Documenti e dati pubblici sul web: guida all'informazione di fonte pubblica in rete, a cura di Piero Cavaleri e Fernando Venturini, Il Mulino, 2004


Copyright AIB 2006-07-13, ultimo aggiornamento 2006-07-13 a cura di F. Giuseppe Meliti
URL:https://www.aib.it/aib/sezioni/lom/pizzi06.htm


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