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L'AIB per la valorizzazione della professione di bibliotecario

sintesi dell'intervento di Loredana Vaccani

La nascita dell'Osservatorio Lavoro testimonia sicuramente di una maggiore attenzione dell'AIB verso i problemi del lavoro e la difesa e valorizzazione delle professionalità.

Già il nuovo Statuto, approvato a Trieste nel 1996, indica tra i suoi scopi, oltre alla promozione del servizio bibliotecario, la formazione e l'aggiornamento, quello di "tutelare la dignità e la specificità professionale del bibliotecario".

Nell'aprile del 1998 l'Assemblea Generale del XL Congresso, a Genova, approva la costituzione dell'Albo professionale italiano dei bibliotecari, che si ispira alle direttive europee sul riconoscimento dei titoli professionali e all'esperienza della Library Association britannica. E' la comunità professionale costituita dall'Associazione Italiana Biblioteche che si assume la responsabilità di certificare la competenza e le capacità di chi, tra i soci, è ritenuto idoneo ad iscriversi all'albo.

Sempre nello stesso anno, a settembre, il Comitato Esecutivo Nazionale decide la creazione di una "struttura organizzativa", l'Osservatorio Lavoro, con due obiettivi:

L'attività dell'Osservatorio non ha logiche e caratterizzazioni di natura sindacale, bensì effettua soprattutto interventi e attività richieste dai soci quali seminari, consulenze specifiche, pareri su norme e contratti, interventi mirati in difesa della professionalità, azioni di sensibilizzazione e pressione verso interlocutori istituzionali. Sulla specifica pagina in AIB-WEB dell'Osservatorio (<https://www.aib.it/aib/cen/osslav.htm>) è possibile trovare sotto Azioni esempi del lavoro svolto.

In realtà l'Osservatorio si è mosso già nel '99 e a ritmo più intenso nel 2000 con attività seminariali sull'applicazione del contratto degli enti locali, momenti di confronto pubblico (Culturalia a Roma, la Conferenza di servizi a Bologna, un convegno in collaborazione con gli archivisti a Trieste), contatti con referenti istituzionali - quali l'ARAN, l'UPI, l'ANCI, il Sindacato -, risposte personali e circostanziate ai singoli soci, prese di posizione ufficiali su problematiche di notevole rilevanza, quali la riforma dei servizi pubblici (il tanto discusso AC 7042) e i profili professionali, un'indagine-censimento nazionale sulle biblioteche e i centri di documentazione del SSN a cura del BDS (Bibliotecari Documentalisti Sanità).

Un discorso particolare merita AIB-LAVORO, la pagina del sito che raccoglie a sua volta una selezione di siti dedicati alle opportunità di lavoro per bibliotecari, anche in Europa e nel mondo. Per quanto riguarda le risorse italiane importantissima è la rubrica AIB-CUR Lavoro che raccoglie, principalmente, i riferimenti ai concorsi per bibliotecari (e affini) pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. 4a serie speciale.

E' comunque da sottolineare l'importanza della collaborazione continua dei soci che devono segnalare fatti, notizie, problematiche, atti lesivi della salvaguardia e valorizzazione della professione.

Per rispondere meglio alle richieste dei soci, l'Osservatorio, a partire da Bibliocom 2000, si presenta con una diversa composizione: non più un rappresentante di ogni Commissione Nazionale (scelta che agli inizi è stata utilissima e ha permesso una rapida costituzione del gruppo), ma referenti, "esperti" per ogni singolo comparto.

Attualmente questi sono i membri:

Oltre alla continuazione delle attività ormai collaudate per il comparto Enti Locali, Istituzioni e consorzi e Sanità, tra le questioni da affrontare, a breve e medio termine, sarà soprattutto la conoscenza e l'approfondimento delle problematiche dei comparti Statali, Università e Privati.

Per citarne solo alcune : l'applicazione del nuovo contratto firmato nell'agosto 2000 per l'Università, il possibile passaggio delle biblioteche statali agli enti locali, il problema del percorso formativo, ma soprattutto delle gare d'appalto , dell'esternalizzazione e della qualità dei servizi per il privato che vuol dire cooperative e società, ma anche associazioni e liberi professionisti.

Due invece i progetti in corso che coinvolgeranno, si spera, il maggior numero di bibliotecari possibile: un indagine nazionale sulle schede di valutazione (su cui segue l'articolo di Nerio Agostini e il questionario) e la proposta di estendere alle Sezioni Aib che si candideranno l'interessante inchiesta promossa dal Gruppo lavoro giovani dell'AIB-Toscana sul "lavoro non strutturato in biblioteca".


Copyright AIB 2001-02-25, ultimo aggiornamento 2001-02-26 a cura di MdG e Claudio Gamba
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/lom/re010127e.htm

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