[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (1998)
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ATTIVO AIB ALL'UNIVERSITARIA DI PISA

di Alessandro Sardelli

Pisa. - Da alcuni mesi i colleghi della locale Biblioteca universitaria vivono in un clima d'incertezza. Da quando, nel marzo scorso, il decreto legislativo attuativo della legge Bassanini ha stabilito che le Universita' potranno chiedere di acquisire le biblioteche statali a loro collegate, all'Universitaria di Pisa hanno iniziato a chiedersi cosa cio' puo' significare per la loro biblioteca e per la loro professionalita'. Stupisce infatti che una così importante riforma venga fatta con tanta leggerezza, senza nemmeno porsi il problema di quale sia stato fino a oggi il ruolo istituzionale bene o male svolto da queste biblioteche: per esempio nei confronti del deposito legale, che ha permesso la formazione d'importanti e uniche raccolte di storia locale; per esempio nei confronti della cittadinanza, la' dove la biblioteca ha saputo diventare un punto di riferimento e d'informazione.

Per affrontare questi temi il Comitato esecutivo regionale dell'Aib toscana, accogliendo una richiesta avanzata da alcuni soci di Pisa, ha incaricato Giovanna Granata, referente per l'Area pisana, di organizzare un attivo con i colleghi dell'Universitaria. L'incontro si è svolto mercoledì 24 giugno in una saletta della Biblioteca, gentilmente messa a disposizione dal direttore, dott. Marco Paoli. All'incontro è intervenuto chi scrive, in qualita' di referente per il settore biblioteche statali e Giovanni Bergamin, in qualita' di membro della Commissione nazionale per i servizi bibliografici nazionali dell'Aib.

Bergamin ha illustrato la posizione della Commissione nazionale che non è pregiudizialmente contraria al passaggio delle Biblioteche universitarie alle Universita', ma che è sostanzialmente critica sull'ipotesi di decentramento così com'è stata presentata; perche' mancano i presupposti minimi per poter entrare in merito al tipo di servizi che verranno erogati, al tipo di tutela che avranno le raccolte e al tipo di professionalita' che verra' riconosciuta agli operatori. Mancano insomma, allo stato attuale delle conoscenze, le garanzie per poter giudicare quest'ipotesi di "decentramento" non solo un intervento amministrativo, ma come un'occasione di sviluppo per queste biblioteche e per il loro personale. Alcuni partecipanti alla riunione hanno poi chiesto che su questa vicenda - ma più in generale sui problemi della "autonomia" e del "decentramento" -, l'Aib assuma un ruolo propositivo, chiamando a pronunciarsi su questi temi gli Enti Locali, la Regione e, naturalmente, il Ministero per i beni culturali. Bergamin ha quindi annunciato l'intenzione della Commissione nazionale di dare vita, ai primi di ottobre - probabilmente a Bologna -, a due giornate di studio: una su SBN e una sul tema del decentramento. L'attivo si è concluso con l'impegno, da parte dei colleghi della biblioteca universitaria, di preparare una comunicazione sulla realta' del loro istituto da presentare alle giornate di Bologna come contributo alla discussione, mentre l'Aib, dovrebbe realizzare entro la fine dell'anno un'attivo regionale sui servizi bibliotecari della Toscana, mettendo a confronto operatori, tecnici, intellettuali e, magari, politici disposti a lavorare concretamente per le biblioteche


Copyright AIB 1998-08-10, ultimo aggiornamento 1998-08-10 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/b9802c.htm

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