[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (1998)
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Ministero per i beni culturali: quale decentramento?

di MASSIMO ROLLE

Mentre procede la riforma del Ministero per i beni e le attività culturali (è di poche settimane fa il decreto con la nuova struttura centrale del ministero e il cambio di nome) dalla periferia i segnali che si percepiscono, almeno in campo bibliotecario, non sono di segno positivo.
Il passaggio delle Biblioteche universitarie del Ministero per i beni e le attività culturali alle Università rischia di risolversi in un burocratico cambio di titolarietà. Nella nostra regione si pone il caso della Biblioteca universitaria di Pisa, il cui passaggio all'Università degli Studi potrebbe essere l'occasione per ridiscorrere del sistema bibliotecario di ateneo e del sistema bibliotecario cittadino. Quindi ci aspetteremmo che la Regione e gli Enti locali pisani si attivassero in questo senso. Da parte nostra, come Sezione toscana dell'Aib, prenderemo alcune iniziative, come abbiamo già fatto partecipando al Convegno tenutosi recentemente a Bologna su questo tema, e favoriremo occasioni di dibattito.
Di decentramento delle altre biblioteche statali che non svolgono compiti nazionali invece non si parla più. Crediamo che l'Associazione debba prendere una posizione netta su questi temi. In una Regione come la Toscana non si può ragionevolmente parlare di sistema bibliotecario territoriale senza far riferimento a biblioteche come la Marucelliana e la Statale di Lucca. Nel momento in cui è sempre più attuale la questione della dimensione interistituzionale di un efficiente servizio bibliotecario territoriale, ci aspetteremmo disponibilità al confronto da parte delle amministrazioni titolari di biblioteche. Invece ci rendiamo conto che è sempre molto difficile mettere a confronto attorno a un tavolo i responsabili di istituzioni diverse quando il problema è la gestione dei servizi bibliotecari.
Infine ci lasciano perplessi i recenti bandi di concorso del ministero per oltre 600 posti nelle biblioteche statali. L'Associazione ha già criticato i contenuti delle prove concorsuali e le modalità di accesso ai concorsi. Noi vogliamo qui rilevare come tale ondata di concorsi sembra andare in contro tendenza, sia rispetto agli scenari di decentramento delineati sopra, sia rispetto alla necessità di professionalizzare il personale impiegato nelle biblioteche. Sembra quasi che la struttura centrale del Ministero scommetta contro ogni possibile decentramento oppure voglia condizionare pesantemente la qualità professionale dei servizi che potrebbero essere decentrati.


Copyright AIB 1998-12-21, ultimo aggiornamento 1998-12-21 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/b9803a.htm

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