[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (1998)
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Biblioteche scolastiche in rete a firenze: cinque tesi per un progetto

di MARISA TRIGARI

Un progetto per rendere disponibili sul sito della rete civica i cataloghi delle biblioteche scolastiche fiorentine impegna, a partire da quest'anno, l'Assessorato all'Istruzione del Comune di Firenze, il Provveditorato agli Studi e la Biblioteca di Documentazione Pedagogica. Il progetto riguarda per ora nove scuole, di diversi livelli e tipologie (le elementari "Boccaccio " e "Lavagnini", la media "Manzoni", la Scuola Città Pestalozzi, l'Istituto Statale d'Arte, l'ITI comunale "L. da Vinci", il Liceo Scientifico "L. da Vinci", Il Liceo Classico "Dante"), caratterizzate dalla significatività della presenza della biblioteca nel piano educativo di istituto e da una parziale o totale automazione del patrimonio con un software a base ISIS.
L'accesso Internet ai cataloghi e alla descrizione dei servizi e progetti delle biblioteche è un passo importante, ma è solo parte di un progetto più ambizioso. Il gruppo dei bibliotecari che ha dato vita all'iniziativa si considera una piccola task force: gruppo di studio, di dibattito e di intervento per una riqualificazione "dalla parte della scuola" del discorso sulle biblioteche scolastiche. Un'assunzione di responsabilità che vede significativamente coinvolti anche i capi di istituto ed il Provveditorato, in una situazione di antica latitanza della componente scolastica nel dibattito professionale sul problema. L'ottica è quella di produrre un modello esportabile che, moltiplicandosi, possa costituire nel tempo un autorevole interlocutore per l'istitutzione politico-amministrativa: un interlocutore con una precisa identità e coscienza professionale, in un settore eternamente in mano a "supplenti" di una figura che non c'è: bibliotecari pubblici, o insegnanti, o amministrativi. E' indispensabile uscire dalla psicologia del "supplente" - si sono detti con energia i componenti del gruppo - non si inventa una nuova professsionalità che non sia radicata prima di tutto nella consapevolezza di chi la esercita ed in buone pratiche, capaci di imporsi per la loro riconosciuta utilità.
Il nucleo del dibattito del gruppo può essere raccolto in 5 "tesi", considerate punti di riferimento di richieste ed iniziative precise da sviluppare in progress:

  1. Il bibliotecario-documentalista scolastico esercita una funzione distinta da quella di un bibliotecario pubblico: in una scuola, la biblioteca-centro risorse informative non è un servizio esterno, casualmente localizzato nell'istituto, ma un ambiente di apprendimento trasversale, in cui si danno al curricolo i fondamenti documentari, si insegnano abilità di ricerca ed uso esperto dell'informazione, si crea una pratica della ricerca fondata su fonti ampie, autorevoli e aggiornate, si promuove un approccio costruttivistico all'elaborazione dell'informazione con le nuove tecnologie, si crea interesse per un allargamento degli orizzonti emotivi e culturali attraverso la lettura di opere valide, indipendentemente dai supporti e dai linguaggi che le veicolano;
  2. Il funzionamento ottimale di una biblioteca-centro di risorse informative nella scuola è strettamente collegato ad un cambiamento dello stile di insegnamento e dello stile del libro di testo: la lezione frontale come unica modalità didattica ed il libro di testo ipertrofico e "chiuso" creano ambedue un'illusione di autosufficienza ed uno stile di apprendimento passivo. Tutto il contrario di ciò che spinge a cercare nuovi documenti, nuove storie, nuove soluzioni. Il problema della biblioteca-centro risorse informative nella scuola, come anche l'annoso problema della "lettura", sono innanzitutto il problema di una didattica del problem solving, della ricerca e dell'apprendimento autonomo;
  3. Il bibliotecario-documentalista scolastico identifica e costruisce la sua professionalità come una specificazione della professionalità docente, compredente aspetti culturali, pedagogici e tecnici. Gli aspetti culturali esigono una formazione generale dello stesso livello di quella del docente di disciplina; gli aspetti pedagogici implicano la conoscenza del sistema, dell'organizzazione e dei curricoli scolastici, metodi e strategie didattiche, capacità di lavoro cooperativo e abilità relazionali con colleghi e allievi; gli aspetti tecnici coinvolgono capacità progettuali e organizzative, conoscenze di teoria e sociologia dell'informazione, conoscenze biblioteconomiche e soprattutto documentarie. I tre versanti si fondono nella costruzione di un sistema che crea un ponte dinamico tra la scuola e la società dell'informazione, della cultura e della ricerca in movimento;
  4. Il sistema informativo ed il patrimonio documentario di una scuola non possono essere autosufficienti. La pratica della cooperazione e l'uso delle nuove tecnologie costituiscono un moltiplicatore necessario; fanno parte di questa logica progetti di gestione integrata delle risorse e dei servizi, di specializzazione dei patrimoni, di organizzazione centralizzata dell'assistenza tecnica, di apprendimento cooperativo, di collegamenti in rete. L'uso di standard comuni a norma è indispensabile a questi fini;
  5. All'impegno del bibliotecario-documentalista per rafforzare la sua identità e professionalità, la scuola nella sua nuova autonomia deve rispondere favorendo i processi di crescita, difendendo le competenze acquisite e fornendo garanzie di continuità dei progetti.
Su queste tesi il gruppo si augura di aprire un dibattito che coinvolga un numero sempre più ampio di colleghi: una sede aperta per questo dibattito può essere, ad es., la lista di discussione per bibliotecari scolastici della Biblioteca di Documentazione Pedagogica. Tra le prime iniziative, al di là del lavoro per l'attuazione della rete: 1. le riunioni periodiche di studio/dibattito/produzione con il coordinamento di Lisa Palandri, bibliotecaria del Liceo Scientifico "L. da Vinci" di Firenze; 2. la decisione di chiedere al Provveditore che un monte ore annuo possa essere speso da ciascuno dei bibliotecari per interventi, consulenze e assistenze finalizzate al decollo di altre biblioteche-centri risorse.

Indirizzi utili:

Sito biblioteche scolastiche fiorentine in rete:
http://www.comune.firenze.it/servizi_pubblici/biblioteche/statali/intro.htm
Lista di discussione BDP per bibliotecari scolastici:
http://www.bdp.it/cgi-bin/poseidon_v2.0/reflect/poseidon/disc/biblioteca/.htm
Coordinatrice del gruppo dei bibliotecari aderenti al progetto:
Lisa Palandri, Liceo Scientifico "L. da Vinci", via G. dei Marignolli, 1, Firenze Tel.: (055) 366951/2 E-mail: lsdavincifi@tin
Coordinatrice del progetto:
Marisa Trigari, BDP - Firenze Tel.: (055) 2380366 E-mail: trigari@bdp.it


Copyright AIB 1998-12-23, ultimo aggiornamento 1998-12-28 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/b9803d.htm

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