[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2000)

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BILANCIO ALLA SCADENZA DEL MANDATO

del Comitato Esecutivo Regionale, Sezione Toscana

Avviandoci verso la scadenza del mandato e il rinnovo delle cariche associative corre l'obbligo di un bilancio politico da presentare ai soci e da consegnare a chi ci sostituirà negli organi dirigenti regionali dell'Associazione.

E' quasi un luogo comune iniziare questo tipo di bilancio con l'affermazione: "l'associazione è cresciuta in questi tre anni". Non ci sottraiamo a tale consuetudine; solo vorremmo almeno motivare tale affermazione. L'AIB è certamente cresciuta nella nostra regione, sia numericamente (in tre anni i soci sono passati da 300 a 400) che come peso politico (testimoniato dai numerosi incontri istituzionali, dalla partecipazione attiva alla discussione della nuova legge regionale sulle biblioteche, dal ruolo avuto nella ripresa di dibattito sulle biblioteche). Ma non ci possiamo contentare di questo risultato. La crescita del peso politico dell'Associazione professionale dei bibliotecari deve al contempo portare a una crescita strutturale e qualificata dei servizi bibliotecari, ridisegnati secondo le esigenze della società dell'informazione e della conoscenza e fondati sulla preparazione professionale e qualificata dei suoi operatori.

Su questo piano la strada da percorrere è ancora lunga: la ripresa di dibattito e di interesse intorno al tema della biblioteca pubblica - che ha trovato nella nuova legge regionale dello scorso anno e nella nuova politica regionale (radicalmente rinnovata) un importante impulso - stenta a tradursi in azioni di spesa, specialmente da parte delle Province e dei Comuni, per avere strutture adeguate alle esigenze del servizio, collezioni aggiornate e personale qualificato. C'é poi la difficoltà di coinvolgere nella ripresa gli altri comparti bibliotecari: le biblioteche dell'università (che solo timidamente stanno avventurandosi a sperimentare nuovi rapporti di cooperazione con le reti bibliotecarie territoriali), le biblioteche scolastiche (che solo da un rapporto stretto con il sistema bibliotecario territoriale possono ricevere stimoli e spinta ad assolvere il loro compito istituzionale), le biblioteche statali (la cui separatezza e diversità sempre meno si spiegano e si giustificano). E che dire del dibattito sul tumultuoso affermarsi di Internet e le relative conseguenze per le biblioteche? Le opinioni oscillano, in modo preoccupante, tra il considerare Internet la panacea per tutti i mali (informativi, organizzativi, di utenza ecc.) e ritenere che sia la pietra tombale per le biblioteche e i bibliotecari. Insomma, l'Associazione professionale dovrà sempre più spesso rapportarsi al sistema bibliotecario di cui è espressione, assumendo un ruolo attivo per garantire l'integrazione dei vari servizi di biblioteca e il loro armonico sviluppo, il riconoscimento e la tutela degli operatori di biblioteca come figure professionali specifiche, in modo da legittimare la costituzione dell'Albo professionale italiano dei bibliotecari.

Per finire alcune considerazioni sulla nostra Associazione: se il programma politico "Per la biblioteca del cittadino nella società della conoscenza" ha costituito una acquisizione imprescindibile di consapevolezza professionale e politica, è stato il punto da cui necessariamente partire, non altrettanto si può dire della linea politica dell'AIB che, troppe volte, è stata ondivaga e piena di incertezze, sia sul versante dei rapporti istituzionali (le vicende di Mediateca 2000, la riforma della disciplina del diritto d'autore, l'applicazione del contratto degli enti locali, le iniziative del Ministero della pubblica istruzione per le biblioteche scolastiche), che su quello dei metodi di direzione e della costruzione della linea politica. A questo proposito, crediamo giusto ribadire che la nostra Associazione non può essere diretta con metodi ormai inadeguati in moderne organizzazioni e che anche la sua linea politica dovrebbe essere il risultato di un'attività di coinvolgimento e di sintesi di esperienze e realtà diverse, in modo da essere compresa, assimilata, e poter veramente diventare uno strumento di organizzazione e di crescita per tutti i bibliotecari.


Copyright AIB 2000-05-28, ultimo aggiornamento 2000-05-28 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/b0001a.htm


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