[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2000)

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Pregi e difetti visti "dalla parte degli utenti", con valutazione finale
GAMBERO ROSSO DELLE BIBLIOTECHE TOSCANE

a cura di Visitor

Biblioteche come ristoranti? E' possibile "provare" la qualità di un servizio bibliotecario (o almeno farsene un'idea), applicando uno schema simile a quello usato da certe guide gastronomiche? E' ciò che si propone di fare - un po' sul serio e un po' per gioco - questa rubrica, che non ha la pretesa di dare giudizi inappellabili, ma solo di segnalare gli aspetti più o meno positivi che le biblioteche toscane presentano agli occhi di un "cliente" accorto.


Biblioteca comunale di S. Gimignano

LA SCHEDA

"Biblioteca Comunale di S.Gimignano"
Via Folgore, 17 - 53037 - San Gimignano (Siena)
Tel. e Fax 0577 941269
Email: b.c.sang@temainf.it
Indirizzo Internet: http://www.temainf.it/bsg/
Ente di appartenenza: Comune di S.Gimignano
Direttore: Dott. Valerio Bartoloni
Aperta il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 14.30 alle 19.30; il martedì e il sabato dalle 9 alle 12
Accesso libero; prestito locale; fotocopie.

Sorta nel 1874 sul nucleo della donazione del padre scolopio Alessandro Checcucci al Comune (ca. 3000 voll., alcuni mss. e numerosi autografi), fu grandemente accresciuta con successivi acquisti e con lasciti, il più cospicuo dei quali venne dal bibliotecario e erudito mons. Ugo Nomi Venerosi Pesciolini. Nel 1927 la raccolta fu trasportata e riordinata nel gotico Palazzo Pratellesi (ex Convento di S.Caterina); dal 1994, per dare nuovi spazi al materiale in crescita e servizi adeguati, è stata trasferita nei locali restaurati di un altro antico palazzo, unitamente all'Archivio Storico Comunale.
Ha un patrimonio di ca. 80.000 volumi e opuscoli (tra cui il "Fondo storico" con una ventina di incunaboli, 1000 cinquecentine, pregevoli edizioni del Sei-Ottocento, e la "Sezione popolare" con oltre 40.000 testi moderni), 100 periodici correnti, 10.000 foto e diapositive, oltre 6.000 tra cd musicali e videocassette, disponibili anche per il prestito. Importante il "Fondo manoscritti" con oltre 100 codici, alcuni dei quali miniati (sec. XIII-XIX).

L'OFFERTA

La bacheca esterna è già un biglietto di presentazione, con le dettagliate informazioni in italiano e inglese su orari, sezioni e servizi (altre segnalazioni all'interno sono addirittura in tre lingue).

Si entra in un ingresso luminoso con belle volte a botte, piante, divanetti, distributore di caffè e una bacheca con locandine di eventi locali: la biblioteca è al piano superiore, raggiungibile dagli utenti disabili con un montascale. Nella prima stanza, dotata di un grande banco di reference, si può consultare il catalogo generale (a schede, autori e soggetti), prendere un libro o un VHS in prestito, fare una proposta di acquisto. Il bibliotecario si divide tra il banco e le sale, offrendo il suo aiuto agli utenti: eccolo dunque cercare un testo divulgativo per il pensionato e indicare l'esposizione dei periodici al professionista nella saletta di lettura, accompagnare la giovane straniera alla "Biblioteca del turista" (un minuscolo spazio con appena 2 poltroncine, ma tante guide, dizionari, riviste in lingue straniere), consigliare il video adatto all'amatore. Autentica bomboniera è la Sezione bambini e ragazzi, con vivacissimi mobili a misura, giochi e libri.

Bagno rinnovato di recente, abbastanza pulito.

IL VALORE AGGIUNTO

Tanti gli indicatori che denotano senso di appartenenza e impegno da parte di chi lavora in questa struttura: dalla locandina col Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche, che non casualmente fa capolino su una porta, alla concezione non patrimoniale ma di uso del materiale (per cui l'utente non è visto come un potenziale ladro ma può girare, guardare, toccare qualcosa che è stato predisposto per lui), alla bella idea del giardino per la lettura, all'esposizione della stampa periodica dell'AIB ("Bibelot" incluso!). Tanti anche i particolari gradevoli che indicano gusto, creatività, cura per il luogo: l'angolino con la vecchia macchina da scrivere all'ingresso, l'antico schedario in legno che - opportunamente restaurato - serve da ripiano su cui esporre le novità librarie, l'album con le recensioni dei libri, le piccole incisioni alle pareti che convivono con bei poster di eventi culturali, la segnaletica discreta ed elegante ma allo stesso tempo efficace. "Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici": queste parole di Marguerite Yourcenar sulla locandina della casa editrice Einaudi che accoglie il lettore all'ingresso, ci sembra racchiudano il senso di questa biblioteca come di un luogo dove si mette da parte qualcosa per il benessere e la crescita della comunità locale.

LA CRITICA

In uno spazio così curato (impeccabili anche i depositi librari ordinati con la CDD) non si sopportano letteralmente le stanze bruttine - come la Direzione e la "Sezione locale e manoscritti", o disordinate e provvisorie, come la "Sezione audio-video" (peraltro dotata di un sontuoso impianto per l'ascolto di musica in cuffia, e di videoregistratore-TV per i film) da un lato semivuota, dall'altro ingombra di libri accatastati in terra. Riguardo a Internet, il sito - molto essenziale ma carino - si carica con estrema difficoltà e lentezza (probabilmente per le molte e pesanti immagini); inoltre, la postazione da cui il pubblico può navigare (gratuitamente) potrebbe avere più visibilità se sistemata, ad esempio, sfruttando un angolo del banco di reference, piuttosto che stare relegata in una stanzina lontana.

Cosa manca ancora? Ma ... un opac! Dopo la partecipazione della biblioteca al CUT (non più implementato, com'è noto, dal 1995) è auspicabile un veloce ingresso nel Sistema Bibliotecario Senese. Ah, dimenticavo: un telefono pubblico farebbe comodo.


Visitata nel mese di marzo 2000

Legenda: 1=scarso ; 2=discreto ; 3=buono
Raccolte Servizi Cataloghi Personale Ambiente Valutazione
2 2 1 2 3 10/15 = DISCRETO

Copyright AIB 2000-05-28, ultimo aggiornamento 2000-06-03 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/b0001a.htm


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