[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2003)

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Costituito in Toscana il coordinamento delle libere associazioni professionali "COLAP", al quale ha aderito l'Associazione italiana biblioteche

IL COLAP IN TOSCANA

(a.s.)

Si è costituito il 31 marzo a Firenze il COLAP toscano che riunisce per adesso 123 associazioni di libere professioni non aventi ordini riconosciuti dalla legge. Il coordinamento toscano ha trovato immediatamente un interlocutore nella Regione Toscana, che ha realizzato il 17 aprile un forum per avviare un'indagine conoscitiva della realtà associativa non regolamentata per legge. È emerso uno spaccato di attività professionali non riconosciute di grande interesse per i bisogni dei cittadini. Ai lavori del forum hanno partecipato Massimo Rolle e Alessandro Sardelli in rappresentanza della Sezione Toscana dell'Associazione Italiana Biblioteche. Scopo dei rappresentanti toscani dell'AIB a questa iniziativa era quello di vedere come poter ottenere dagli organi di governo che stanno tentando di regolamentare le professioni in Italia, il formale riconoscimento della professione del bibliotecario. In questa direzione sono infatti andate le iniziative realizzate dall'AIB negli ultimi anni che hanno portato a impostare l'Albo dei bibliotecari e a definire il Codice deontologico dei bibliotecari italiani. Adesso che la riforma del Titolo V della Costituzione assegnerà alle Regioni un nuovo ruolo sulle professioni, si apre una stagione di grandi cambiamenti sul piano legislativo e, speriamo, di opportunità per il riconoscimento della professione del bibliotecario. Auguriamoci che tutto ciò possa servire a definire al più presto norme che, recependo le direttive della Comunità Europea, riconoscano, attraverso l'associazionismo, il ruolo e la professionalità di chi esercita un'attività d'alto impatto sociale com'è quella dei bibliotecari. Ma per facilitare questo processo l'AIB dovrà rivedere la gestione del suo Albo professionale, in modo da farlo diventare uno strumento utile a verificare la professionalità degli iscritti. Anche perché, seguendo le direttive europee, andremo sempre più verso un sistema delle professioni in cui dovranno essere garantiti i requisiti minimi di affidabilità necessari per realizzare prodotti o erogare servizi. In un tale sistema di garanzia della professionalità, anche l'AIB dovrà - come già fanno altre associazioni professionali non riconosciute -, verificare i requisiti professionali dei propri iscritti e certificarne l'affidabilità.


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Copyright AIB 2003-05-25, ultimo aggiornamento 2003-06-03 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0301/b0301c.htm


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