[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 1 (2003)

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LA PACE NON È UN "OFF-TOPIC

di Maria Chiara Giunti

Le bandiere multicolori della pace sventolano tuttora in più di tre milioni dalle finestre italiane: ciò significa che almeno dieci milioni di cittadini si pronunciano esplicitamente contro la guerra, nella sua ultima più inquietante formula Bush di "preventiva e senza una fine". Sempre nel nostro Paese si sono tenute dal novembre 2002 (Social Forum Europeo a Firenze) a questo aprile, le più grandi manifestazioni per la pace tra le numerosissime tenutesi nel mondo e in Europa. Questa straordinaria mobilitazione che ha coinvolto milioni di persone, moltissime delle quali, soprattutto tra i più giovani, si sono affacciate per la prima volta all'impegno sociale e politico, come si riflette nel mondo delle biblioteche e dei bibliotecari italiani? La lista di discussione AIB-CUR ha offerto, negli ultimi quattro mesi, uno spaccato interessante di una crescente preoccupazione e di una sempre più ricca articolazione di sensibilità e di iniziative per la pace, anche nello specifico bibliotecario. Per ripercorrere il cammino e le varie espressioni di questo processo, ancora in atto, si vedano i messaggi riuniti nella lista ai soggetti "Biblioteche e bibliotecari per la pace", "Informazione e guerra", "Bruciano i libri", "Pace di voce in voce". Più di cinquanta messaggi a partire dal 23 gennaio, la cui grandissima maggioranza non solo ha presentato argomentazioni molto concrete e approfondite contro questa guerra all'Iraq sottolineandone il carattere di illegittimità internazionale, di pericolosità immediata e più a lungo termine per tutta l'area medio-orientale e più in generale per i rapporti fra paesi occidentali e paesi islamici; ma soprattutto ha segnalato, promosso o contribuito a far crescere una fattiva partecipazione di bibliotecari e di biblioteche a vari tipi di mobilitazioni e di iniziative per una cultura di pace. Senza pretesa di esaustività ne cito alcune tra le più seguite e foriere di ulteriori sviluppi. Iniziamo dalla petizione "Books Not Bombs" lanciata dai bibliotecari statunitensi, che a fine marzo era già stata sottoscritta da 1890 bibliotecari e archivisti di tutto il mondo, di cui oltre 200 italiani (messaggio di G. Salzano del 28 marzo). Ad essa si è creativamente collegata l'iniziativa del "segnapace" promossa dalla Biblioteca di Cologno Monzese, un segnalibro da distribuire come segno di pace da bibliotecario a lettore, da lettore a bibliotecario, e naturalmente da lettore a lettore; il logo del segnalibro è stato fatto proprio anche dai "Bibliotecarios por la paz" spagnoli e argentini (messaggio di L. Ferrieri del 7 febbraio). Nata in vista della manifestazione europea e mondiale contro la guerra del 15 febbraio, l'iniziativa si è diffusa anche oltre quella scadenza in molte biblioteche. Poco dopo lo scoppio della guerra è stata segnalata in lista la dichiarazione, sottoscritta dall'IFLA, emessa dal Comitato internazionale dello Scudo Blu il 7 marzo: "Statement by the International Committee of the Blue Shield on the impact of a war on cultural heritage in Iraq", leggibile al sito dell'IFLA (l'indirizzo ufficiale dello Scudo Blu italiano è: Comitato italiano dello Scudo Blu - Via Legnano 36, 15100 Alessandria, mail to: mc_scudo-blu@hotmail.com). Purtroppo le previsioni di devastazioni al ricchissimo patrimonio culturale dell'Iraq si sono avverate, con i saccheggi al Museo nazionale di Baghdad e l'incendio alla Biblioteca nazionale (13 aprile) che hanno tragicamente suggellato il carico di morte portato dalle bombe nei giorni precedenti, nel segno di "un generale regresso di civiltà" che si accompagna alla strategia della guerra preventiva e infinita ("Bruciano i libri": messaggio di P. Tumminello del 14 aprile). Si è ricordato in proposito che Stati Uniti e Gran Bretagna non hanno mai ratificato la convenzione dell'Aja del 1954 sulla protezione dei beni culturali, e proprio per questo l'Unesco ha lanciato un nuovo appello agli Stati Uniti e convocato a metà aprile a Parigi la prima riunione di un Comitato per la protezione del patrimonio culturale iracheno. Per contrastare questa logica distruttiva e unilaterale è nata anche l'idea dello "Zibaldone di pace-pace di voce in voce": una catena di lettura contro la guerra iniziata il 21 marzo a Cologno Monzese e via via trasmessasi in molte biblioteche italiane ed europee, col corrispondente formarsi del "diario di lettura" consultabile sempre al sito della biblioteca. Hanno aderito diverse biblioteche locali di Milano e della Lombardia, quella di Cuenca in Spagna, poi quella di Cervia. La Sezione Toscana dell'AIB potrebbe promuovere l'adesione alla catena di pace, raccogliendo ed esprimendo anche da parte delle biblioteche quella sensibilità pacifista così profondamente presente nella nostra regione. Un altro piano su cui possiamo portare un contributo insieme professionale e civile è la fornitura di bibliografie e linee di documentazione sulla pace e sulla guerra, raccogliendo e sviluppando col nostro apporto specifico l'iniziativa documentaria già promossa da AIDA, Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata, che ha elaborato una specifica pagina web di documentazione sulle iniziative per la pace . Molto inferiore a questa ricchezza d'iniziative e idee, ed anche troppo tardiva, mi pare invece la posizione ufficiale dell'AIB, com'è stata espressa dal suo presidente Igino Poggiali (messaggio in lista del 14 aprile); senza qui ripercorrere le varie critiche seguite in lista, vorrei però riprenderne una (quella di P. Tumminello) che condivido molto e che apre una prospettiva concreta d'azione che dovremmo raccogliere: "... io penso che si doveva e si debba farla uscire, la voce delle biblioteche. Perché esse non parlano da sole... parlano con le nostre voci, con quella di ciascuno di noi e con quella dei loro rappresentanti e delle loro associazioni... Non è troppo tardi perché l'AIB si adoperi per attivare un canale italiano ed europeo non governativo, ed una campagna pubblica per andare incontro ai bisogni dei bibliotecari iracheni e di ciò che rimane delle loro preziose biblioteche".


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Copyright AIB 2003-05-25, ultimo aggiornamento 2003-06-02 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0301/b0301e.htm


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