[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2003)

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Una riflessione dal presidente toscano uscente

I MOTIVI DI UNA SCONFITTA E I COMPITI CHE CI ASPETTANO

di Massimo Rolle

Una sconfitta è una sconfitta. Il sottoscritto e gli altri firmatari del programma politico "Per una associazione professionale condivisa e partecipata" e candidati della lista collegata a quel programma avevano chiesto ai soci Aib un chiaro pronunciamento, un mandato esplicito a realizzare quel programma politico. I risultati del recente rinnovo delle cariche associative non hanno premiato questa impostazione: sono risultati eletti nel Cen solo due candidati (fra cui chi scrive) su tre presentati e con un numero di voti inferiore agli altri eletti. A questo risultato ha contribuito una percentuale di votanti particolarmente bassa anche nelle Sezioni regionali che si erano espresse a favore del programma "Per una associazione professionale condivisa e partecipata". Insomma una sconfitta. Riconducibile a mio avviso essenzialmente al fatto di avere proposto un programma politico imperniato su questioni (quali lo stile di direzione politica interno e le modalità di organizzazione della nostra associazione) alla portata del quadro attivo dell'Aib ma non del "socio di base", staccate perciò dai suoi bisogni e sensibilità.
Ma ... come sempre c'è un ma. In questo caso il fatto che da una parte non sono certo venute meno le motivazioni forti del nostro programma politico (la necessità di un rinnovamento profondo della nostra Associazione, pena un declino politico ed organizzativo; la necessità di un ricambio significativo del gruppo dirigente etc.) e che dall'altra, nonostante il sistema elettorale maggioritario puro, per la prima volta una minoranza organizzata è presente nell'Esecutivo nazionale con 2 elementi su 7.
È da questo "ma" che bisogna partire e siamo partiti per superare l'impulso istintivo, che pur alcuni hanno avuto, di abbandonare un Esecutivo nazionale dominato da una maggioranza apparentemente priva di progetto politico, oscillante fra un sostanziale continuismo ed un attivismo senza principi e di tornare ad una pratica di opposizione dura e pura, a partire dalle nostre Sezioni regionali che sembrano avere sostanzialmente confermato gruppi dirigenti schierati sul versante del rinnovamento e dell'autonomia.
Quindi la scelta di restare nell'Esecutivo nazionale ma senza compromessi di bassa lega, con l'obiettivo di portare nel massimo organo di direzione politica e di governo dell'Associazione una qualche dialettica maggioranza-minoranza. Ma anche per cercare di condizionare le politiche ed i programmi della maggioranza, facendo saltare una compattezza più apparente che reale, e per offrire una sponda organizzata nel Cen alle istanze autonomistiche delle Sezioni regionali e dei gruppi professionali. Infine una presenza nel Cen per preparare le condizioni per una riproposizione, appena possibile, del nostro programma politico e di un sostanziale rinnovamento del gruppo dirigente dell'Associazione.


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Copyright AIB 2003-09-30, ultimo aggiornamento 2003-10-09 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0302/b0302c.htm


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