[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2003)

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UN "FIRMAMENTO DI FIRME"

di Laura Desideri

A partire dal 2002 il Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux di Firenze - uno dei rari esempi, tuttora in vita, di quei cabinets de lecture e circulating libraries nati in Europa a metà Settecento - ha dato avvio ad un progetto teso a valorizzare la documentazione della sua attività, che conserva pressochè integralmente.
Il progetto, finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali, riguarda la digitalizzazione e trascrizione di due serie di registri manoscritti: il primo creato per gestire il sistema delle associazioni, il secondo il prestito dei libri. Si tratta di fonti di grande interesse per gli studi sulla storia della lettura, in quanto ci consentono di ricostruire chi erano i lettori, quando leggevano e che cosa leggevano, in un esteso arco di tempo che va dal 25 gennaio 1820 (giorno di inaugurazione del Gabinetto) al 18 giugno 1926. La prima fase del lavoro ha previsto la digitalizzazione del "Libro dei Soci", dove è documentata la prima tappa dell'iter del lettore al Vieusseux: associarsi (da un minimo di un giorno o di una settimana, fino al massimo di un anno) costituiva, infatti, la condizione fondamentale per accedere ai servizi del Gabinetto di lettura e della Biblioteca circolante. In ogni pagina di questi registri manoscritti e organizzati in sequenza cronologica, a fianco della firma autografa dell'abbonato, eventuali qualifiche, l'indicazione del recapito a Firenze, il periodo dell'associazione ed eventualmente la specificazione del tipo di servizio che si sottoscriveva.
Il "Libro dei Soci" del Vieusseux è costituito da 8000 pagine manoscritte raggruppate in 23 volumi, dove sono registrati oltre 150.000 abbonati in larga maggioranza stranieri (inglesi, americani, francesi, tedeschi, russi, polacchi, svizzeri, iberici, ecc.), residenti o viaggiatori di passaggio a Firenze, oltre ovviamente ai fiorentini e a lettori provenienti da tutta Italia. La digitalizzazione ha consentito di realizzare diversi obiettivi: conservare adeguatamente i registri su cd-rom, rendendoli fruibili per la consultazione in sede; aumentare il livello di leggibilità delle grafie; dare visibilità all'intero documento, che è stato messo in rete con la visualizzazione delle immagini in Intranet/Internet, sul sito di Amanuense.it.
Se la versione digitale rende consultabili questi registri da qualunque parte del mondo sfogliandone le pagine, è ovvio che la piena leggibilità si ottiene solo con la trascrizione e la relativa indicizzazione di tutti i dati contenuti nella fonte. Per questo è stato allestito un apposito data-base, dove ogni "record" contiene gli elementi del singolo abbonamento, relazionato all'immagine digitale della pagina corrispondente nel registro, con la possibilità di accedere ai seguenti dati: nome e cognome del socio, sesso, qualifica, eventuale luogo di provenienza, recapito in città (albergo, pensione, abitazione privata), data dell'abbonamento, durata, tipologia (Gabinetto e/o Biblioteca circolante), lingua in cui è stata scritta la registrazione (francese, inglese, italiano). Oltre a queste informazioni, ricavate dai registri, si indica anche l'area geografico-culturale di provenienza dell'abbonato, basandosi sugli indizi della firma e della lingua usata, quando non è l'abbonato stesso a dare indicazione del Paese o della città da cui proviene.
Ma quanti erano i lettori del Vieusseux? A quale tipologia appartenevano? Dove alloggiavano?
Nel primo quarantennio di attività la media oscilla tra i 500 e i 700 abbonamenti annui, con un crollo particolarmente evidente nel 1849 (342) e una impennata vistosa a partire dall'anno dell'Unità d'Italia, in cui si supera il migliaio. La crescita, concentrata tra il 1872 e il 1886 (periodo in cui si passa da 1389 a 2095 abbonamenti), è progressiva e costante fino al 1913, con la punta massima di 2526 associazioni, seguita dall'inevitabile calo degli anni della prima guerra mondiale. Provenienti per lo più dalle classi medioalte, gli utenti del Vieusseux sono fin dall'inizio in larghissima parte stranieri (80% del totale), con una netta prevalenza di abbonati dell'area anglo-americana, dato che rimane più o meno costante in tutto il secolo; la novità riguarda invece la presenza femminile che, dal 4-5% nel primo quarantennio, si estende al 45-50% circa nella seconda metà dell'Ottocento. Per fare solo un esempio, nel 1880 le donne che si associano al Vieusseux sono il 45% del totale e nel 1900 superano addirittura gli abbonamenti maschili (1380 contro 1129); lettori e lettrici sono però accomunati da una medesima provenienza: entrambi sono per l'80% di lingua inglese.
Il recapito dei vari soci è quasi sempre indicato nella registrazione dell'abbonamento, cosa che ci consente di ricostruire la mappa degli alloggi (alberghi, pensioni, quartieri e camere ammobiliate) a Firenze, con una serie di informazioni anche di tipo turistico particolarmente preziose per ricostruire la storia della città negli anni d'oro del cosmopolitismo. Tra gli alberghi più frequentati l'"Hotel du Nord", l'"Hotel Grand Bretagne", il "New York" e l'"Hotel des Quatre Nations", ma anche alcuni di quelli tuttora esistenti come il "Porta Rossa" e l'"Hotel Helvetia".
Oltre a poter consultare in linea tutti i volumi del "Libro dei Soci", è possibile già fare ricerche sugli abbonati degli anni 1843-1853 collegandosi alla home page e cliccando sull'icona dal titolo "Un firmamento di firme". Alla ricerca avanzata si accede tramite una password, per ora riservata a chi lavora alla trascrizione del manoscritto; la ricerca semplice sui nominativi dei soci e invece accessibile a tutti.
Nei prossimi mesi saranno messi in rete altri blocchi di annate, una volta effettuati i controlli necessari: il primo obiettivo è quello di rendere disponibili tutti gli abbonamenti dal 1820 fino al 1865 (anno di Firenze capitale), per un totale di 35.000 associazioni. Tra i soci "celebri" che hanno tenuto tra le mani i libri e i giornali delle ricche collezioni del Gabinetto Vieusseux ricordiamo Stendhal, Heine, Fenimore Cooper, Robert Browning, Franz Liszt, Fedor Dostoevskj, e tanti altri.


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Copyright AIB 2004-01-30, ultimo aggiornamento 2004-02-12 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0303/b0303m.htm


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