[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 3 (2004)

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La Rete Documentaria Senese: una nuova realtà nel panorama bibliotecario regionale

di Antonio De Martinis

ReDoS è la Rete Documentaria Senese, di cui fanno parte 23 biblioteche comunali e due archivi storici della provincia di Siena (Archivio storico movimento operaio democratico senese, e Archivio Consorzio della bonifica della Val d'Orcia). Con la legge regionale toscana n. 33/1976, Norme in materia di biblioteche di enti locali e di interesse locale e di archivi storici affidati ad enti locali, la biblioteca non viene più concepita come unità singola ma come elemento di un macrocosmo chiamato Rete. In questo ambito, alla fine degli anni '90, la Provincia di Siena ha cominciato a rafforzare le strutture del proprio territorio, automatizzando le procedure di catalogazione con il programma ISIS e organizzando corsi di formazione per il personale bibliotecario. La Biblioteca comunale degli Intronati, già negli anni '70, collaborava con le biblioteche dell'Università degli studi di Siena per la creazione di un catalogo che sarebbe diventato partecipato, e tramite personale della Regione Toscana si lavorava alla creazione di un catalogo unico collettivo delle biblioteche comunali della provincia. Tuttavia, in questo periodo, non si poteva ancora parlare di rete poiché la cooperazione era limitata solo a progetti di catalogazione e le biblioteche continuavano ad avere una propria autonomia finanziaria e gestionale e ad erogare il servizio indipendentemente l'una dall'altra. Nel 1999 la Regione Toscana emana la legge 35 (che abroga la precedente legge 33), Disciplina in materia di biblioteche di enti locali e di interesse locale e di archivi di enti locali per indirizzare l'attività delle biblioteche della Regione verso la costituzione di reti per la progettazione, l'attivazione e l'erogazione dei servizi, definendo la rete locale come la "modalità ordinaria di gestione delle attività e dei servizi documentari integrati". Nel 1999 l'Amministrazione Provinciale di Siena decide di realizzare e di coordinare il progetto ReDoS al quale, nel 2002, viene attribuito un valore istituzionale con un Protocollo d'Intesa sottoscritto dalla Biblioteca comunale degli Intronati e dall'Università degli Studi di Siena, con l'adesione anche delle biblioteche comunali e di altre istituzioni. La ReDoS è nata come strumento operativo per colmare il divario tra la crescita della domanda informativa dell'utenza e le possibilità di risposta che possono offrire strutture culturali di piccole dimensioni, con scarse risorse economiche; la realtà degli istituti partecipanti è molto variegata, sia per tipologia che per risorse finanziarie e documentarie. Gli ostacoli più grandi alla realizzazione di un progetto di cooperazione e all'erogazione di un servizio qualitativamente ottimale sono dovuti, spesso, alle caratteristiche morfologiche di un territorio provinciale molto esteso e alla precarietà del personale, che in molte realtà opera come volontario o con rapporti di lavoro a tempo determinato. La missione di cui è stata investita la ReDoS è quella di creare una rete integrata di servizi bibliografici e documentari, al fine di razionalizzare e valorizzare il patrimonio culturale locale e remoto, di promuovere la lettura e l'istruzione, e di soddisfare le esigenze informative dei cittadini; il suo compito principale è, quindi, quello di evidenziare ed ottimizzare caratteristiche e peculiarità delle singole biblioteche e di armonizzare la loro organizzazione in nome della cooperazione e del servizio. Affinché l'attività della Rete risulti proficua, gli enti aderenti si sono proposti di raggiungere i seguenti obiettivi: 1) promuovere la fruibilità del patrimonio documentario provinciale, regionale, nazionale ed internazionale, guidando gli utenti nell'uso degli strumenti di ricerca bibliografica e favorendo l'accesso alle risorse elettroniche in rete e su CD-ROM; 2) formare e aggiornare il personale bibliotecario, affinché possa offrire un servizio di reference efficace ed efficiente, adeguato alle nuove esigenze informative; 3) attivare il prestito interbibliotecario per rendere possibile la circolazione dei documenti all'interno della rete provinciale e regionale, quando la biblioteca locale non risponde al fabbisogno informativo della comunità che è destinata a servire; 4) realizzare un catalogo unico integrato delle risorse documentarie delle istituzioni aderenti; 5) incentivare una politica di gestione coordinata delle collezioni, attraverso l'acquisto coordinato e la catalogazione centralizzata; 6) partecipare alla rete bibliotecaria regionale e ai progetti di sviluppo dei servizi agli utenti, promossi dalla Regione Toscana.
Nella fase preliminare di costituzione della Rete, il coordinamento dei diversi servizi è stato ripartito tra l'Amministrazione provinciale di Siena, che ha il compito di definire gli indirizzi politico-amministrativi e di coordinare i progetti di rete nel loro complesso; la Biblioteca comunale degli Intronati, che ha la funzione di curare gli aspetti tecnico-biblioteconomici e ha la responsabilità organizzativa del servizio di document delivery e del prestito interbibliotecario; il Servizio automazione biblioteche dell'Università degli studi di Siena, a cui è stata assegnata l'assistenza informatica e la gestione tecnica del catalogo. L'Amministrazione Provinciale di Siena, grazie ai contributi della Regione Toscana e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si è fatta carico degli oneri finanziari investendo nel progetto circa 300.000 Euro. Fino ad oggi, le biblioteche non hanno dovuto versare una quota di partecipazione alla rete ed hanno fruito di tutte le iniziative e di tutti i servizi gratuitamente. Una prima tappa per la realizzazione concreta di una struttura unitaria tra le biblioteche, al fine di superare il frazionamento delle risorse disponibili e di velocizzare le procedure di trattamento e di fruizione del documento, è stata l'installazione dei moduli della catalogazione e della ricerca del programma "Aleph500", e la creazione di un catalogo cumulato che sarà riversato a breve nel catalogo condiviso di cui fanno parte le biblioteche dell'Ateneo di Siena, la Biblioteca comunale degli Intronati e alcuni archivi e biblioteche cittadine. In concomitanza con l'introduzione del nuovo programma di automazione, sono state anche installate alcune banche dati bibliografiche che dovrebbero essere di supporto alla catalogazione e al servizio di reference. Un'altra fase che ha costituito un momento importante nel progetto di cooperazione è stata l'attivazione del prestito interbibliotecario, prima a livello regionale e, dal dicembre 2003, a livello provinciale. Questo servizio rende possibile la circolazione del patrimonio informativo all'interno della rete provinciale e regionale: qualora l'utente non trovi nella propria biblioteca il libro, può inoltrare una richiesta di prestito interbibliotecario. Grazie a questo servizio, che si basa sull'attività di un corriere che garantisce il recapito del materiale in pochi giorni, gli utenti della ReDoS potranno ricevere gratuitamente, secondo i regolamenti di prestito di ciascuna struttura, il libro richiesto presso i locali della propria biblioteca. La Regione Toscana e l'Amministrazione provinciale di Siena, nella fase sperimentale di attivazione del prestito interbibliotecario, sia a livello regionale che provinciale, concorrono alla gestione finanziaria garantendone la gratuità per l'utente. Nella rosa dei servizi offerti, ultimamente si è aggiunto anche quello di fornitura dei documenti: viene realizzato prevalentemente via fax o per posta elettronica (compatibilmente alla normativa sul diritto d'autore), a meno che l'articolo richiesto non sia talmente corposo da necessitare il recapito tramite corriere. Il costo o la gratuità del servizio sono a discrezione delle biblioteche in base ai regolamenti interni. All'erogazione di questi servizi partecipano in via sperimentale anche le biblioteche dell'Università degli studi di Siena, che mettono a disposizione della rete il proprio patrimonio bibliografico. Nello scorso mese di aprile il Servizio Cultura-Pubblica istruzione-Politiche sociali-Servizi alla persona dell'Amministrazione provinciale di Siena, ha organizzato una conferenza stampa ed una campagna pubblicitaria, con materiale informativo e con la creazione di un sito web (www.redos.it), per pubblicizzare l'attività della ReDoS e per offrire ai cittadini una panoramica sulle opportunità culturali che offrono le nostre biblioteche. I prossimi mesi saranno cruciali nello sviluppo della rete poiché saranno nominati gli organi operativi di gestione: sarà costituita una commissione provinciale, che dovrà scegliere un comitato tecnico formato da 4 bibliotecari e da un rappresentante di ciascun ente firmatario. Questo comitato avrà il compito di predisporre, realizzare e monitorare il piano annuale delle attività, formulare una carta dei servizi, individuare i requisiti minimi che devono avere le biblioteche per aderire al progetto di cooperazione (orari di apertura, servizi, personale), coordinare l'acquisto delle raccolte documentarie in modo da valorizzare le specificità delle singole strutture, e infine sviluppare un progetto di catalogazione centralizzata. In questo contesto lo sforzo più grande sarà richiesto ai bibliotecari, che dovranno portare la propria esperienza professionale ed umana all'interno di gruppi di lavoro e di studio in modo da creare, sotto l'egida della cooperazione e dell'economicità, servizi innovativi efficaci ed efficienti. La Provincia di Siena - che ha voluto ReDoS e che in essa crede fermamente - si auspica che, a breve, la forza della Rete possa sensibilizzare i Comuni e far capire quanto la biblioteca sia importante per la formazione culturale delle nuove e future generazioni.


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Copyright AIB 2005-01-27, ultimo aggiornamento 2005-05-06 a cura di Vanni Bertini e Nicola Benvenuti
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0401/b0403o.htm


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