[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2005)

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Bibelot apre il dibattito sulla "Biblioteca della cittą" a Firenze

Biblioteche, discutiamone

Sulla "Biblioteca della Città" abbiamo sentito alcune opinioni che ci auguriamo servano ad aprire un dibattito sui prossimi numeri di Bibelot. Chi volesse intervenire può mandare il suo contributo (max 1800 caratteri) alla redazione scrivendo ad AIB Sez. Toscana Casella Postale 176 - 50100 Firenze, oppure a: toscana@tos.aib.it

Ornella De Zordo*:
Ottima cosa che nel centro di Firenze si apra uno spazio legato alla cultura contemporanea: se ne avvertiva la necessità. Il nuovo Consiglio comunale, di cui faccio parte come esponente di "unaltracittà/unaltromondo", ha trovato il progetto "Biblioteca della città" già in fase di esecuzione. Non ho, quindi, seguito le scelte iniziali; quello che però mi sembra, leggendo la documentazione presentata, è che si tratta di un progetto di grande interesse, che però necessiterebbe di una maggior chiarezza per quanto riguarda il disegno di fondo e le competenze necessarie a far vivere questa struttura.
Le possibilità, a mio parere, potevano essere tre. L'Amministrazione crea una sorta di Beaubourg fiorentino assumendosi tutta la responsabilità di una struttura di alto livello, capace di ridare a Firenze una posizione di respiro europeo, invitando grosse personalità nel campo della cultura contemporanea, organizzando mostre ed eventi significativi, ecc...
Se la scelta è invece quella di dare a Firenze un centro culturale polivalente, orientato alla contemporaneità e legato al territorio, è necessario allora coinvolgere le realtà culturali esistenti, mantenendo vuoti degli spazi da dare in gestione a movimenti, associazioni, e in particolare a giovani che producono cultura (artisti, registi, gruppi musicali, ecc.) e che in questa città non hanno luoghi dove esprimersi.
Terza possibilità: se - come parrebbe dai soggetti coinvolti - il progetto ha un taglio soprattutto bibliotecario (anche se, un po' confusamente, con una vocazione culturale più ampia), allora non si può pensare di disegnare sulla carta un "sistema integrato" tra strutture e addirittura tra enti diversi (comunali, BNCF, Archivio, istituti storici) che fino ad oggi hanno dialogato poco e niente, senza coinvolgerli già in fase di progettazione.
Ad ogni buon conto, credo che l'idea di recuperare il centro di Firenze alla cultura, evitando di consegnarlo totalmente alla massa dei turisti, sia un'idea vincente. Come rappresentante dei movimenti di base, mi sento di dire che è un'occasione da non perdere e che forse siamo ancora in tempo per riempire di contenuti lo spazio delle Oblate.
Avviare durante questo anno una discussione pubblica, potrebbe servire ad evitare delusioni future o addirittura un flop: quello di trovarsi di fronte ad un contenitore bellissimo, ma di cui non si sa bene cosa fare.
* Consigliera Comunale a Firenze per la lista "unaltracittà/unaltromondo"

Giulio Bogani**:
La "Biblioteca della Città" si pone un obiettivo ambizioso: la riqualificazione del patrimonio bibliotecario fiorentino, attraverso una struttura identificabile come centro culturale cittadino. Alla modernizzazione delle strutture già in uso si affiancheranno luoghi vòlti a farsi riferimento per l'intera cultura fiorentina in vista d'una nuova sociabilità.
è facile intuire come fosse molto tempo che Firenze attendeva risposte di questo tipo. Tuttavia Firenze ha subito anche la chiusura d'alcune biblioteche minori conseguentemente alle difficoltà economiche in cui versano gli E.E. L.L. vittime dei tagli del governo centrale. Sarà in grado la nuova struttura di sostenere l'esigenza dell'utenza "sfrattata"? Non solo: a Firenze stiamo assistendo a un riordinamento del sistema di finanziamento della cultura. è previsto che si dia vita alla "Fondazione per la Cultura" con il fine di introdurre stanziamenti privati nel settore. Come influirà questo sulle risorse destinate alle biblioteche? Porterà all'investimento anche in poli bibliotecari periferici? Intanto lo statuto della "Fondazione per la Cultura" è in via di realizzazione, ma la commissione prevista nel programma di mandato per lo studio degli incarichi che la detta Fondazione dovrebbe rivestire, non è ancora stata composta. L'altro nodo riguarda la collaborazione con l'Università di Firenze. Essa infatti, insieme al Comune, ha emesso un bando di concorso per la riqualificazione di piazza Brunelleschi, a due passi da Via S. Egidio.
Il progetto si basa sulla costruzione, nella detta piazza, di una nuova e grande biblioteca afferente alla Facoltà di Lettere. Forse avremo due grandi biblioteche a pochissima distanza l'una dall'altra.
L'investimento nel centro storico è evidentemente un punto di partenza per l'amministrazione, certamente non può essere un punto d'arrivo. Come dire: finalmente qualcosa si muove e questo non è che un bene, ma guai a pensare che il nostro compito sia esaurito.
** Democratici di Sinistra - Firenze


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Copyright AIB 2005-10-05, ultimo aggiornamento 2005-10-05 a cura di Vanni Bertini e Nicola Benvenuti
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