[AIB] AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (1999)
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CELEBRIAMO LA "FESTA DI NON-COMPLEANNO"

di Franco Cazzola
Assessore alla cultura della Regione toscana

Se c'è una caratteristica della nuova legge regionale sulle biblioteche e gli archivi che meriti di essere evidenziata rispetto alle altre è - io credo - il carattere profondamente democratico di questa legge. Questa è una legge democratica perché, dismessa ogni tentazione di replicare a livello regionale forme di centralismo di tradizione statalista, punta sulle reti, sulla capacità delle autonomie di valorizzare la loro specifica identità per un verso, e, per l'altro, di coordinarsi, di fare sistema. Questa legge è democratica perché punta a potenziare una delle infrastrutture fondamentali delle democrazie, quelle informative, della quale le biblioteche e gli archivi, costituiscono i capisaldi. È questa una scelta fortemente sostenuta dalla Regione in questo scorcio di legislatura. Non sarà inutile ricordare che dal 1998 al 1999 i fondi destinati ai progetti regionali per le biblioteche e gli archivi sono passati da 455 a 625 milioni, che nel 1999 le province dovranno destinare alle biblioteche e gli archivi almeno il 25% del fondo che la Regione attribuisce loro in base alla L.14/95 che, infine, il Consiglio regionale ha appena approvato uno stanziamento straordinario di 1.200.000.000 per le infrastrutture del sistema bibliotecario regionale. Il fatto è che le biblioteche e gli archivi costituiscono inevitabilmente un luogo centrale per una politica culturale che chiamerei - per citare Alice nel Paese delle meraviglie - della "festa di non-compleanno", vale a dire di una politica culturale che non si fermi al dì di festa, ma che aspiri ad incidere nella quotidianità. La biblioteca dunque come un pezzo importante del welfare, il cui significato degrada se lo limitiamo all'assistenza o alle pensioni e che diventa molto più affascinante se lo pensiamo come utopia concreta; concreta affermazione di diritti. In una società complessa i diritti cosiddetti "di quarta generazione" non sono certo meno rilevanti degli altri.
Per raggiungere questo obiettivo la biblioteca pubblica deve esser capace di rendere disponibile il sapere nelle varie forme in cui esso si manifesta e nella varietà dei supporti con cui si comunica. Per raggiungere questo obiettivo le biblioteche devono essere poli di una grande rete integrata. Non è importante la titolarità istituzionale dei singoli istituti; importante è la loro integrazione in una rete nella quale tutti comunichino con tutti.


Copyright AIB 1999-09-18, ultimo aggiornamento 1999-09-18 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/9902/b9902b.htm

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